esiste buono o cattivo equipaggiamento! (b. powell)
[ok, perdonate la pietosa citazione.]
comunque per il 2012 sono stata dotata di calendario da parete, agenda, stampo per torta in silicone alto almeno 6 cm, stampo per briochette e due ricettari.
per cui spero che il 2012 non mi trovi impreparata sulle torte, e nemmeno sulle scadenze (il 30 giugno, per esempio, è la data della fine del nostro -mio e del matematico- mondo).
per il resto che dire: oggi mi aspettano 10 ore al roberto saviano della ristorazione (dal prossimo anno: rsdr) e domani un bel turno di chiusura dalle 17 a oltranza. giusto per dare continuità.
lo so che non c'è motivo per cui io mi lamenti del roberto saviano della ristorazione (rsdr): mi hanno fatto un contratto a tempo indeterminato, mi hanno dato tutte le ferie che ho chiesto, mi hanno sempre pagata puntualmente il 27 del mese (ok, ci lavoro solo da due mesi per cui mi hanno pagata solo due volte. però mi hanno pagata puntuale).
sarà mica che non mi sono ancora arresa alla divisa rossa?!
in ogni caso buono scivolone nel nuovo anno*. attenti solo a non rompervi l'osso del collo nel passaggio.
* traduzione del modo di dire tedesco: "Einen guten Rutsch ins neue Jahr"
sabato 31 dicembre 2011
domenica 25 dicembre 2011
ingredienti per un dolce natale
4 uova
150 gr di zucchero
150 gr di farina
500 ml di panna fresca
400 gr di cioccolato fondente
zucchero a velo qb
150 gr di zucchero
150 gr di farina
500 ml di panna fresca
400 gr di cioccolato fondente
zucchero a velo qb
mercoledì 21 dicembre 2011
babele
era da sei mesi che non tornavo in italia.
sei mesi passati per lo più in silenzio o nel tentativo di comporre frasi di senso compiuto in inglese o, peggio ancora, in tedesco.
ieri sera, al roberto saviano della ristorazione, ho intercettato e interagito con due italiani. con uno, per la gioia di parlare la mia lingua, ho quasi flirtato, poi, complice la sindrome premestruale, mi sono messa a piangere (senza molto pudore, ma durante la pausa).
il fatto è che il roberto saviano della ristorazione, e la mia vita in generale, è diventata babele. un'interazione costante con persone di tutto il mondo che parlano poco e male, o benissimo, lingue che potrei capire o che non conosco affatto.
e quindi, lapalissianamente, vi ricordo quanto sia bello poter parlare e ascoltare e capire e farsi ascoltare in italiano. per quanto anche parlando la stessa lingua, certe volte, sembri di non essersi mai mossi da babele.
sei mesi passati per lo più in silenzio o nel tentativo di comporre frasi di senso compiuto in inglese o, peggio ancora, in tedesco.
ieri sera, al roberto saviano della ristorazione, ho intercettato e interagito con due italiani. con uno, per la gioia di parlare la mia lingua, ho quasi flirtato, poi, complice la sindrome premestruale, mi sono messa a piangere (senza molto pudore, ma durante la pausa).
il fatto è che il roberto saviano della ristorazione, e la mia vita in generale, è diventata babele. un'interazione costante con persone di tutto il mondo che parlano poco e male, o benissimo, lingue che potrei capire o che non conosco affatto.
e quindi, lapalissianamente, vi ricordo quanto sia bello poter parlare e ascoltare e capire e farsi ascoltare in italiano. per quanto anche parlando la stessa lingua, certe volte, sembri di non essersi mai mossi da babele.
domenica 18 dicembre 2011
avances in ascensore
è evidente che per quasi trent'anni ho frequentato i posti sbagliati.
improvvisamente c'è un sacco di gente, di sesso maschile, che mi sta dietro. fino a qualche ora fa il tutto si era limitato a scambi di battutine, doppi sensi, prese in giro. niente di volgare e tutto sommato piuttosto divertente, l'ideale per farsi passare le lunghe ore al roberto saviano.
invece oggi, prima di iniziare il turno, mi sono trovata in ascensore con p. che ha appoggiato la testa sulla mia spalla e detto qualcosa con voce suadente che includeva il mio nome.
io, data la mia grande esperienza in materia di pretendenti, sono rimasta immobile e ho iniziato a blaterare qualcosa riguardo quanto fanno schifo i miei turni di lavoro (cosa peraltro vera di cui mi piace sempre molto lamentarmi).
il dubbio che mi rimane è: nella cultura di p. il rigor mortis sommato a delirio equivale a:
un modo gentile per declinare delle avances
un modo rude per declinare delle avances
un modo gentile per accettare delle avances
un modo rude per accettare delle avances.
ma soprattutto: p. mi stava davvero facendo delle avances?
improvvisamente c'è un sacco di gente, di sesso maschile, che mi sta dietro. fino a qualche ora fa il tutto si era limitato a scambi di battutine, doppi sensi, prese in giro. niente di volgare e tutto sommato piuttosto divertente, l'ideale per farsi passare le lunghe ore al roberto saviano.
invece oggi, prima di iniziare il turno, mi sono trovata in ascensore con p. che ha appoggiato la testa sulla mia spalla e detto qualcosa con voce suadente che includeva il mio nome.
io, data la mia grande esperienza in materia di pretendenti, sono rimasta immobile e ho iniziato a blaterare qualcosa riguardo quanto fanno schifo i miei turni di lavoro (cosa peraltro vera di cui mi piace sempre molto lamentarmi).
il dubbio che mi rimane è: nella cultura di p. il rigor mortis sommato a delirio equivale a:
un modo gentile per declinare delle avances
un modo rude per declinare delle avances
un modo gentile per accettare delle avances
un modo rude per accettare delle avances.
ma soprattutto: p. mi stava davvero facendo delle avances?
sabato 17 dicembre 2011
dienstplan - ovvero voglio le mie vacanze di natale
al roberto saviano della ristorazione i turni vengono esposti in bacheca il venerdì sera per tutta la settimana successiva. durante la settimana precedente si raccolgono su un foglio le esigenze di tutti e poi i manager cercano di incastrarle.
ora, perché io, che al roberto saviano lavoro solo 20 ore a settimana (quindi 3 giorni al massimo), ho i turni più merdosi di tutti? (ovvero stare al ristorante fin dopo la chiusura per sistemare tutto?) com'è possibile che questa settimana tre giorni su tre siano stati turni di chiusura?
com'è possibile che la prossima settimana due turni su tre siano di chiusura?
ma sopratutto, com'è possibile che dopo aver mandato almeno tre e-mail e aver scritto due volte nel foglio preferenze che dal 21 al 27 dicembre NON-CI-SONO il roberto saviano creda che la vigilia di natale starò lì a pulire tavoli e asciugare posate e trasportare vassoi pesantissimi a tutto svantaggio della mia sindrome cervicale?
ora, perché io, che al roberto saviano lavoro solo 20 ore a settimana (quindi 3 giorni al massimo), ho i turni più merdosi di tutti? (ovvero stare al ristorante fin dopo la chiusura per sistemare tutto?) com'è possibile che questa settimana tre giorni su tre siano stati turni di chiusura?
com'è possibile che la prossima settimana due turni su tre siano di chiusura?
ma sopratutto, com'è possibile che dopo aver mandato almeno tre e-mail e aver scritto due volte nel foglio preferenze che dal 21 al 27 dicembre NON-CI-SONO il roberto saviano creda che la vigilia di natale starò lì a pulire tavoli e asciugare posate e trasportare vassoi pesantissimi a tutto svantaggio della mia sindrome cervicale?
martedì 13 dicembre 2011
diagnosi terapia ed effetti collaterali
essendo il sistema sanitario austriaco efficente in modo impressionate, almeno ai miei occhi, in 24 ore è successo di tutto.
l'ortopedico dopo avermi visitato ha detto: "niente di grave", e intanto ha compilato la ricetta per una pomata, la richiesta per la fisioterapia, per una visita neurologica e per i raggi x alla zona cervicale.
oggi sono andata a prendere la pomata e a prenotare 10 sedute di fisioterapia (da fare entro 4 settimane altrimenti me le devo pagare).
quindi da domani al 5 gennaio ho già fissati 10 appuntamenti da 45 minuti l'uno per fare fanghi, ultrasuoni e non ho capito che altro. (la maggior parte degli appuntamenti è alle 7 del mattino per essere sicura di non intralciare le lezioni di italiano e il roberto saviano. ovviamente insegno vicino al capolinea della linea arancione della metro, il roberto saviano è sulla linea viola, abito vicino alla linea verde e faccio fisioterapia vicino alla rossa.)
poco fa ho chiesto al matematico di spalmarmi su collo, spalle e metà schiena la preziosa pomata prescritta dall'ortopedico. in meno di 5 minuti la parte spalmata e massaggiata si è trasformata nel red carpet delle star di hollywood.
la sensazione è che qualcuno, al suddetto red carpet, abbia dato fuoco.
l'ortopedico dopo avermi visitato ha detto: "niente di grave", e intanto ha compilato la ricetta per una pomata, la richiesta per la fisioterapia, per una visita neurologica e per i raggi x alla zona cervicale.
oggi sono andata a prendere la pomata e a prenotare 10 sedute di fisioterapia (da fare entro 4 settimane altrimenti me le devo pagare).
quindi da domani al 5 gennaio ho già fissati 10 appuntamenti da 45 minuti l'uno per fare fanghi, ultrasuoni e non ho capito che altro. (la maggior parte degli appuntamenti è alle 7 del mattino per essere sicura di non intralciare le lezioni di italiano e il roberto saviano. ovviamente insegno vicino al capolinea della linea arancione della metro, il roberto saviano è sulla linea viola, abito vicino alla linea verde e faccio fisioterapia vicino alla rossa.)
poco fa ho chiesto al matematico di spalmarmi su collo, spalle e metà schiena la preziosa pomata prescritta dall'ortopedico. in meno di 5 minuti la parte spalmata e massaggiata si è trasformata nel red carpet delle star di hollywood.
la sensazione è che qualcuno, al suddetto red carpet, abbia dato fuoco.
domenica 11 dicembre 2011
off the top of my head!
per la festa del matematico gli invitati, come si deduce dalla foto, erano stati esortati a indossare un copricapo.
il momento topico della festa è stata la tombola, con mimo delle immagini associate ai numeri dalla smorfia napoletana e ricchi premi.
tra i vari avanzi, mi sono ritrovata metà rotolo di pasta sfoglia in frigo. googlando un po' ho trovato una ricettina che sembra molto golosa.
vi terrò informati sui risultati.
ps: ricettina golosa un cavolo. ho appena carbonizzato i miei ventaglietti di pasta sfoglia con gocce di cioccolato. in cucina c'è un odore di bruciato bruttissimo :(
sabato 10 dicembre 2011
effetti collaterali dell'avere una vita al di fuori della rete
improvvisamente ho una vita al di fuori di internet, cosa che porta ad avere anche una parvenza di vita sociale.e per cui ho meno tempo per scrivere cavolate sul blog ma:
* ho scoperto (forse per la prima volta - se non è la prima volta è perché dalla volta precedente è passato un sacco di tempo) il piacere di essere adulata e corteggiata. nel giro di due settimane mi hanno detto:
1 che sono bellissima (il pizzaiolo egiziano del roberto saviano della ristorazione)
2 che ho degli occhiali sexy (il cameriere indiano, sposato, con figlio 15enne)
3 che si è innamorato di me (il cuoco africano che mi ha anche offerto un minimars)
* non ho più un muscolo che non duole. dopo due turni da 10 ore in due giorni consecutivi al roberto saviano della ristorazione, mi fanno male i piedi, le gambe, le braccia, i polsi, le mani, la schiena, le cervicali. ieri sera mi faceva tutto così male, i piedi in particolare, che dopo due ore di rigiramenti nel letto mi sono presa un antidolorifico. e buonanatte.
* stasera c'è la festa per il compleanno del matematico (che è stato la settimana scorsa). per l'occasione ho preparato un tiramisù. non è venuto molto bene soprattutto perché la crema era troppo liquida.
note a margine:
il cuoco africano che si è innamorato di me, in realtà è innamorato di tutte. l'ho visto broccolare con almeno altre due colleghe.
lunedì ho l'appuntamento dall'ortopedico.
non ho pastorizzato le uova con cui ho fatto la crema del tiramisù. se ci prendiamo tutti la salmonellosi è colpa mia.
* ho scoperto (forse per la prima volta - se non è la prima volta è perché dalla volta precedente è passato un sacco di tempo) il piacere di essere adulata e corteggiata. nel giro di due settimane mi hanno detto:
1 che sono bellissima (il pizzaiolo egiziano del roberto saviano della ristorazione)
2 che ho degli occhiali sexy (il cameriere indiano, sposato, con figlio 15enne)
3 che si è innamorato di me (il cuoco africano che mi ha anche offerto un minimars)
* non ho più un muscolo che non duole. dopo due turni da 10 ore in due giorni consecutivi al roberto saviano della ristorazione, mi fanno male i piedi, le gambe, le braccia, i polsi, le mani, la schiena, le cervicali. ieri sera mi faceva tutto così male, i piedi in particolare, che dopo due ore di rigiramenti nel letto mi sono presa un antidolorifico. e buonanatte.
* stasera c'è la festa per il compleanno del matematico (che è stato la settimana scorsa). per l'occasione ho preparato un tiramisù. non è venuto molto bene soprattutto perché la crema era troppo liquida.
note a margine:
il cuoco africano che si è innamorato di me, in realtà è innamorato di tutte. l'ho visto broccolare con almeno altre due colleghe.
lunedì ho l'appuntamento dall'ortopedico.
non ho pastorizzato le uova con cui ho fatto la crema del tiramisù. se ci prendiamo tutti la salmonellosi è colpa mia.
giovedì 1 dicembre 2011
ogni scusa è buona...
per dolcificare.
domani è il compleanno del matematico e per festeggiare mi tocca il turno di chiusura del roberto saviano della ristorazione, un turno da dieci ore che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico, figuriamoci a me stessa nel giorno del compleanno del matematico.
in ogni caso si festeggerà, sicuramente sabato sera andando a cena fuori, e poi un po' stasera, con un dolcino buonissimo che si chiamava mousse di marroni con lingue di gatto, ed è diventato mousse di marroni con lingue di tigre, dato che i biscottini mi sono venuti un po' più grandi del dovuto...
la ricetta è (ahimè) di benedetta parodi e la trovate qui
il risultato è questo, una gioia per gli occhi e, probabilmente, anche per il palato.
chissà, forse è un toccasana anche per le mie cervicali.
domani è il compleanno del matematico e per festeggiare mi tocca il turno di chiusura del roberto saviano della ristorazione, un turno da dieci ore che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico, figuriamoci a me stessa nel giorno del compleanno del matematico.
in ogni caso si festeggerà, sicuramente sabato sera andando a cena fuori, e poi un po' stasera, con un dolcino buonissimo che si chiamava mousse di marroni con lingue di gatto, ed è diventato mousse di marroni con lingue di tigre, dato che i biscottini mi sono venuti un po' più grandi del dovuto...
la ricetta è (ahimè) di benedetta parodi e la trovate qui
il risultato è questo, una gioia per gli occhi e, probabilmente, anche per il palato.
chissà, forse è un toccasana anche per le mie cervicali.
martedì 29 novembre 2011
trova le differenze
sì, è sempre lei, violette.
l'ho fatta fuori nel giro di un mese.
o forse è solo la vita. prima si fiorisce, poi si sfiorisce.
a volte si muore.
speriamo non sia questo il caso.
lunedì 28 novembre 2011
usato da rottamare
non ho neanche 30 anni e mi sento un catorcio.
da qualche giorno mi sveglio di notte con le braccia informicolate, i polsi doloranti e le mani che non riescono a chiudersi a pugno se non provocando un dolore mortale.
una volta in piedi, al mattino, ogni gesto mi costa una fatica assurda e dei dolori intollerabili. prendere il cartone del latte dal frigorifero, riempire la tazza e metterla nel micoonde equivale a spostare una pietra di 20 chili dal frigo al forno con una mano sola.
al lavoro passo per l'imbranata, e un po' lo sono, certo, ma chi glielo spiega al roberto saviano della ristorazione che sono un catorcio e ho paura di fracassare tutto perché i miei polsi non reggono? (due turni da otto ore e ho già rotto un bicchiere da birra e un contenitore per il milchreis)
pare che tutto questo male venga dalla cervicale (che in effetti è un'altra zona che duole parecchio), per cui mi sono armata di tutorial di youtube con esercizi appositi
e ieri ho anche ordinato su amazon un cuscino massaggiante.
speriamo che questa manutenzione ordinaria sia sufficiente, altrimenti sarò costretta ad andare da un meccanico per farmi aggiustare, sperando non mi dica che ormai sono da rottamare.
da qualche giorno mi sveglio di notte con le braccia informicolate, i polsi doloranti e le mani che non riescono a chiudersi a pugno se non provocando un dolore mortale.
una volta in piedi, al mattino, ogni gesto mi costa una fatica assurda e dei dolori intollerabili. prendere il cartone del latte dal frigorifero, riempire la tazza e metterla nel micoonde equivale a spostare una pietra di 20 chili dal frigo al forno con una mano sola.
al lavoro passo per l'imbranata, e un po' lo sono, certo, ma chi glielo spiega al roberto saviano della ristorazione che sono un catorcio e ho paura di fracassare tutto perché i miei polsi non reggono? (due turni da otto ore e ho già rotto un bicchiere da birra e un contenitore per il milchreis)
pare che tutto questo male venga dalla cervicale (che in effetti è un'altra zona che duole parecchio), per cui mi sono armata di tutorial di youtube con esercizi appositi
e ieri ho anche ordinato su amazon un cuscino massaggiante.
speriamo che questa manutenzione ordinaria sia sufficiente, altrimenti sarò costretta ad andare da un meccanico per farmi aggiustare, sperando non mi dica che ormai sono da rottamare.
giovedì 24 novembre 2011
dolcino speciale
ieri, finalmente, dopo averlo a lungo desiderato, sono entrata in possesso di un fantastico sbattitore bosch 300 watt al modico prezzo di 22 euro e 99 centesimi. per inaugurarlo ho preparato un'ottima musse al cioccolato con il preparato del dr oetker, che altro non è che la nostra cameo.
come potete vedere la scritta bosch e il pulsante che permette di espellere le fruste sono rossi, rossississimi, innegabilmente rossi come la divisa del roberto saviano della ristorazione.
non è che sto diventando rossopillin?!
come potete vedere la scritta bosch e il pulsante che permette di espellere le fruste sono rossi, rossississimi, innegabilmente rossi come la divisa del roberto saviano della ristorazione.
non è che sto diventando rossopillin?!
domenica 20 novembre 2011
la più cretina di tutti
questa mattina il roberto saviano della ristorazione si aspettava da me che mi presentassi alle 8 del mattino.
e la sottoscritta, ligia al dovere, si è alzata molto prima dell'alba, come ai vecchi tempi della torino milano, ha fatto colazione con gli occhi chiusi, si è vestita e nel gelo del quasi inverno viennese si è avventurata tra una metropolitana e l'altra (con corredo di primo giorno mestruale, scorta annuale di assorbenti asfaltanti e cambio di pantaloni).
arrivata con 30 minuti di anticipo, perché l'ansia della puntualità la costringe ad arrivare molto überpünktlich, per non aspettare fuori al freddo si è detta: sembra non esserci nessuno ma perché non provare ad aprire la porta? magari c'è già qualcuno negli spogliatoi. se non c'è nessuno male che va mi trovo una porta chiusa, no?!
la sottoscritta prova quindi ad abbassare la maniglia, che docile apre la porta e fa partire un allarme assordante che sveglia il sesto bezirk (distretto) per intero e le fa perdere qualcosa come 10 anni di vita. pensa molte parolacce, si aggira per il piano terra dando grande spettacolo di fronte alle telecamere e poi esce temendo che l'allarme faccia partire automaticamente una chiamata alle forze dell'ordine e aspettandosi di essere arrestata.
alle 8 e 05 arriva il capo e si incazza come una iena, perché io e i colleghi arrivati dopo di me, avremmo dovuto aspettare fuori.
morale della favola: meglio dormire mezz'ora in più che togliere a qualcuno la possibilità di fornire alle telecamere di videosorveglianza materiale per ridere per i prossimi 10 anni.
e la sottoscritta, ligia al dovere, si è alzata molto prima dell'alba, come ai vecchi tempi della torino milano, ha fatto colazione con gli occhi chiusi, si è vestita e nel gelo del quasi inverno viennese si è avventurata tra una metropolitana e l'altra (con corredo di primo giorno mestruale, scorta annuale di assorbenti asfaltanti e cambio di pantaloni).
arrivata con 30 minuti di anticipo, perché l'ansia della puntualità la costringe ad arrivare molto überpünktlich, per non aspettare fuori al freddo si è detta: sembra non esserci nessuno ma perché non provare ad aprire la porta? magari c'è già qualcuno negli spogliatoi. se non c'è nessuno male che va mi trovo una porta chiusa, no?!
la sottoscritta prova quindi ad abbassare la maniglia, che docile apre la porta e fa partire un allarme assordante che sveglia il sesto bezirk (distretto) per intero e le fa perdere qualcosa come 10 anni di vita. pensa molte parolacce, si aggira per il piano terra dando grande spettacolo di fronte alle telecamere e poi esce temendo che l'allarme faccia partire automaticamente una chiamata alle forze dell'ordine e aspettandosi di essere arrestata.
alle 8 e 05 arriva il capo e si incazza come una iena, perché io e i colleghi arrivati dopo di me, avremmo dovuto aspettare fuori.
morale della favola: meglio dormire mezz'ora in più che togliere a qualcuno la possibilità di fornire alle telecamere di videosorveglianza materiale per ridere per i prossimi 10 anni.
venerdì 18 novembre 2011
dolce molto dolce dolcissima
preparare torte è diventata una droga.
purtroppo, a causa del forno e della scarsa dotazione di attrezzi idonei, i risultati sono molto scarsi: dolci tutti uguali nella forma e nella consistenza. torte piatte a volte un po' troppo palugone, buone solo per essere inzuppate nel latte.
per cui niente, ho deciso di attrezzarmi: sbattitore per montare panna e albumi a neve, stampini per muffin, piatto crisp un po' più alto, ricettario per dolci rigorosamente al microonde, sacca del pasticcere.
probabilmente lo sbattitore sarà il prossimo acquisto, per garantire al matematico una torta di compleanno come si deve.
il resto può aspettare fino a natale.
basta libri, largo alla pasticceria!
purtroppo, a causa del forno e della scarsa dotazione di attrezzi idonei, i risultati sono molto scarsi: dolci tutti uguali nella forma e nella consistenza. torte piatte a volte un po' troppo palugone, buone solo per essere inzuppate nel latte.
per cui niente, ho deciso di attrezzarmi: sbattitore per montare panna e albumi a neve, stampini per muffin, piatto crisp un po' più alto, ricettario per dolci rigorosamente al microonde, sacca del pasticcere.
probabilmente lo sbattitore sarà il prossimo acquisto, per garantire al matematico una torta di compleanno come si deve.
il resto può aspettare fino a natale.
basta libri, largo alla pasticceria!
mercoledì 16 novembre 2011
commenti qualunquisti sulla nuova squadra di governo
sono sicura che il professor monti ha scelto come ministri delle bravissime e competentissime persone (bisogna proprio impegnarsi a fondo per far peggio di gelmini, carfagna, la russa & co). ma che grandi riforme può fare un manipolo di vecchietti recuperato tra la bocciofila, il reparto geriatria e la casa di riposo? il più giovane ha il doppio dei miei anni!
staremo a vedere
staremo a vedere
lunedì 14 novembre 2011
#1994to2011
su twitter si riassumono vite. queste sono quelle degli altri
Nel mentre ho perso la verginità e preso la maturità. Ho cambiato 6 lavori e 12 fidanzati. Ho un bilocale e un avvocato.
È cresciuta la barba. Ho allungato il CV. Ho votato. Ho capito cos'è un eroe. Sono stato innamorato. Ero un bambino, oggi meno
maturità erasmus laurea roma dottorato editoria insegnamento scrittura, casa e mutuo, rotti tre pc portatili, ammmore, crisi
Il liceo,giurisprudenza,l'erasmus,Leuven, Berlino,Vienna,la fine di un amore,l'inizio di uno ancora più grande,una vita nuova
3 città, 3 relazioni, 3 partiti, 3 lavori, 3 case, 3 momenti di svolta (g8 di genova, 11 settembre, la separazione)
1 pensionamento, 1 nuora, 3 nipotini
Laureata, annullato un matrimonio, trasferita a londra, tornata, cambiato4 lavori, 6 fidanzati, 3 macchine, 5 case, 1 basso.
erasmus, laurea, pratica, sfidanzata, esame di stato, lavoro, mutuo, fidanzata, morte papà, sfidanzata, lavoro, amicizie,amore
questa la mia:
medie, superiori, università, cocopro, mitarbeiter. ppp, pd, mi-to, wien. amico, ragazzo, coabitante, lebensgefährte.
Nel mentre ho perso la verginità e preso la maturità. Ho cambiato 6 lavori e 12 fidanzati. Ho un bilocale e un avvocato.
È cresciuta la barba. Ho allungato il CV. Ho votato. Ho capito cos'è un eroe. Sono stato innamorato. Ero un bambino, oggi meno
maturità erasmus laurea roma dottorato editoria insegnamento scrittura, casa e mutuo, rotti tre pc portatili, ammmore, crisi
Il liceo,giurisprudenza,l'erasmus,Leuven, Berlino,Vienna,la fine di un amore,l'inizio di uno ancora più grande,una vita nuova
3 città, 3 relazioni, 3 partiti, 3 lavori, 3 case, 3 momenti di svolta (g8 di genova, 11 settembre, la separazione)
1 pensionamento, 1 nuora, 3 nipotini
Laureata, annullato un matrimonio, trasferita a londra, tornata, cambiato4 lavori, 6 fidanzati, 3 macchine, 5 case, 1 basso.
erasmus, laurea, pratica, sfidanzata, esame di stato, lavoro, mutuo, fidanzata, morte papà, sfidanzata, lavoro, amicizie,amore
questa la mia:
medie, superiori, università, cocopro, mitarbeiter. ppp, pd, mi-to, wien. amico, ragazzo, coabitante, lebensgefährte.
domenica 13 novembre 2011
eccesso di ottimismo
sul sito giallozafferano avevo addocchiato la ricetta di una crostata alla nutella.
dopo essermi assicurata che nel microonde si può cucinare anche la pasta frolla (14 min con funzione crisp, secondo un'utente entusiasta) oggi ho deciso di cimentarmi. sentivo già il profumo spargersi per casa e una fetta sciogliersi in bocca. fantasticavo già sulla ripetizione della ricetta in occasione dell'imminente compleanno del matematico.
dopo aver guardato un tutorial su youtube, che faceva sembrare la pasta frolla un gioco da ragazzi, mi sono messa all'opera.
punto primo ho lavorato la pasta per lunghissimi minuti prima che sembrasse vagamente compatta. (il segreto della pasta frolla perfetta è lavorare pochissimo gli ingredienti)
punto secondo dopo averla tirata fuori dal frigo la pasta era talmente dura che se l'avessi tirata in testa al matematico sarebbe morto.
punto terzo dal forno è uscita una roba semi-carbonizzata. e per casa si sente un pessimo odore di bruciato.
dopo essermi assicurata che nel microonde si può cucinare anche la pasta frolla (14 min con funzione crisp, secondo un'utente entusiasta) oggi ho deciso di cimentarmi. sentivo già il profumo spargersi per casa e una fetta sciogliersi in bocca. fantasticavo già sulla ripetizione della ricetta in occasione dell'imminente compleanno del matematico.
dopo aver guardato un tutorial su youtube, che faceva sembrare la pasta frolla un gioco da ragazzi, mi sono messa all'opera.
punto primo ho lavorato la pasta per lunghissimi minuti prima che sembrasse vagamente compatta. (il segreto della pasta frolla perfetta è lavorare pochissimo gli ingredienti)
punto secondo dopo averla tirata fuori dal frigo la pasta era talmente dura che se l'avessi tirata in testa al matematico sarebbe morto.
punto terzo dal forno è uscita una roba semi-carbonizzata. e per casa si sente un pessimo odore di bruciato.
venerdì 11 novembre 2011
wie binde ich eine kravatte?
oggi sono entrata in possesso della mia rossissima divisa da lavoro.
come dicevo, la mia rossissima divisa è composta da una camicia bianca con una scritta rossissima, un grembiule rossissimo e una cravatta rossissima.
ho già detto che la mia divisa da lavoro è rossa e che il rosso è il colore esistente che mi fa più ribrezzo al mondo?
in ogni caso, la cosa peggiore della divisa è annodare la cravatta.
forse voi penserete, te la fai annodare da un collega e poi te la metti intorno al collo e festa finita. impossibile, un vero mitarbeiter del roberto saviano della ristorazione si deve saper annodare la cravatta da solo.
ora, il nodo semplice è proprio semplice. tieni corta la parte stretta, giri due volte la parte più larga e la infili nel buco. poi tiri la parte stretta e finito così.
me l'hanno mostrato decine di volte, il matematico simpaticamente mi ha regalato una cartolina con i disegnini per fare il nodo semplice, quello windsor e quello manhattan, ho guardato palate di tutorial su internet, ma un nodo decente dopo decine e decine di tentativi non mi è ancora venuto.
in ogni caso ho ancora tutto il fine settimana per allenarmi.
lunedì 7 novembre 2011
speranze che sperai
quando sono uscita di casa, si parlava delle imminenti dimissioni di berlusconi. ferrara diceva "questione di ore, forse di minuti".
mentre tornavo a casa immaginavo già la mia festicciola privata con una bella fetta di salame al cioccolato (che sì, effettivamente è venuto molto buono) e immagini di caroselli per le vie di roma e milano e di ogni più piccolo paesino non ancora franato o allagato.
invece niente. pare si debba aspettare domani. e forse un giorno in più posso aspettare. ma speriamo sia la volta buona che il nano e tutti i suoi lacchè se ne vadano fuori dalle scatole, definitivamente, per sempre.
mentre tornavo a casa immaginavo già la mia festicciola privata con una bella fetta di salame al cioccolato (che sì, effettivamente è venuto molto buono) e immagini di caroselli per le vie di roma e milano e di ogni più piccolo paesino non ancora franato o allagato.
invece niente. pare si debba aspettare domani. e forse un giorno in più posso aspettare. ma speriamo sia la volta buona che il nano e tutti i suoi lacchè se ne vadano fuori dalle scatole, definitivamente, per sempre.
domenica 6 novembre 2011
ricapitolando
l'unica notizia degna di nota è che finalmente ho un'assicurazione sanitaria.
il resto è la tipica quiete che precede la tempesta, o che non precede niente.
la mia nuova coinquilina violette mi fa un po' preoccupare. è già molto deperita nonostante stia con noi da pochi giorni...
ultimamente sto leggendo moltissimo (più di quanto abbia letto nell'ultimo anno di carestia libraria): ho letto after di jessica warman. sì, è un libro per teenager, lo so, però è molto carino. a partire dalla copertina. la trama è avvincente e per nulla scontata.
ora sto leggendo la trilogia uglies di scott westerfeld. il titolo dell'edizione italiana è beauty, è appena uscito un tomone da oltre 1.000 pagine che raccoglie i primi tre volumi. (in 4 giorni ho letto più di 700 pagine. è diventato una droga.)
domani altra riunione presso l'olimpo della ristorazione con consegna divisa (potrei finire costretta ad acquistare un ferro da stiro per dare un'aspetto ordinato alla camicia.)
oggi pomeriggio io e il matematico abbiamo improvvisato un salame al cioccolato, dimezzando le dosi della ricetta di giallozafferano. ora è in frigo a solidificare, ma si capiva già mescolando i biscotti secchi con la crema di burro e cioccolato che è buonissimo.
il resto è la tipica quiete che precede la tempesta, o che non precede niente.
la mia nuova coinquilina violette mi fa un po' preoccupare. è già molto deperita nonostante stia con noi da pochi giorni...
ultimamente sto leggendo moltissimo (più di quanto abbia letto nell'ultimo anno di carestia libraria): ho letto after di jessica warman. sì, è un libro per teenager, lo so, però è molto carino. a partire dalla copertina. la trama è avvincente e per nulla scontata.
ora sto leggendo la trilogia uglies di scott westerfeld. il titolo dell'edizione italiana è beauty, è appena uscito un tomone da oltre 1.000 pagine che raccoglie i primi tre volumi. (in 4 giorni ho letto più di 700 pagine. è diventato una droga.)
domani altra riunione presso l'olimpo della ristorazione con consegna divisa (potrei finire costretta ad acquistare un ferro da stiro per dare un'aspetto ordinato alla camicia.)
oggi pomeriggio io e il matematico abbiamo improvvisato un salame al cioccolato, dimezzando le dosi della ricetta di giallozafferano. ora è in frigo a solidificare, ma si capiva già mescolando i biscotti secchi con la crema di burro e cioccolato che è buonissimo.
domenica 30 ottobre 2011
la grande prova
ieri sera per la prima volta ho avuto accesso all'olimpo del roberto saviano della ristorazione.
la cosa più difficile è stata allacciarmi la cravatta della divisa e sforzarmi di non notare che la divisa è rossa. inequivocabilmente ROSSA.
il rosso per me è l'antitesi dell'azzurro. tanto amo l'azzurro, così odio e rifuggo il rosso.
(ma per una paga da fame e un'assicurazione sanitaria si chiudono gli occhi anche sul rosso.)
quando dopo ore di su e giù dalla sala ristorante alla sala lavastoviglie mi sono azzardata a chiedere che ore sono mi sarei sparata. non erano passate 4 o 5 ore come credevo, ma meno di 2 misere ore.
alla fine le sei ore del mio turno si sono esaurite, tra la pulizia dei tavoli, l'asciugatura delle posate, il riempimento delle oliere...
è stato come stare 6 ore in palestra tra il tapirulant e i pesi.
20 ore a settimana così e mi faccio due bei bicipiti e delle gambette da urlo!
la cosa più difficile è stata allacciarmi la cravatta della divisa e sforzarmi di non notare che la divisa è rossa. inequivocabilmente ROSSA.
il rosso per me è l'antitesi dell'azzurro. tanto amo l'azzurro, così odio e rifuggo il rosso.
(ma per una paga da fame e un'assicurazione sanitaria si chiudono gli occhi anche sul rosso.)
quando dopo ore di su e giù dalla sala ristorante alla sala lavastoviglie mi sono azzardata a chiedere che ore sono mi sarei sparata. non erano passate 4 o 5 ore come credevo, ma meno di 2 misere ore.
alla fine le sei ore del mio turno si sono esaurite, tra la pulizia dei tavoli, l'asciugatura delle posate, il riempimento delle oliere...
è stato come stare 6 ore in palestra tra il tapirulant e i pesi.
20 ore a settimana così e mi faccio due bei bicipiti e delle gambette da urlo!
venerdì 28 ottobre 2011
la nuova inquilina
dopo aver cacciato di casa arianna, sentendomi sola e triste, ho accolto con gioia tra le mura domestiche violette.
violette è la coinquilina ideale: discreta, sempre allegra, di poche pretese.
il matematico è già geloso di tutte le attenzioni che le dedico.
ma non sembra adorabile anche a voi?!
violette è la coinquilina ideale: discreta, sempre allegra, di poche pretese.
il matematico è già geloso di tutte le attenzioni che le dedico.
ma non sembra adorabile anche a voi?!
giovedì 27 ottobre 2011
l'estate di giacomo
ancora per qualche giorno ci sarà la viennale, che è il nome del festival del cinema che si svolge a vienna in autunno.
all'interno di questa rassegna, io e il matematico siamo andati a vedere il film "l'estate di giacomo" vincitore al festival di locarno del "pardo d’oro cineasti del presente".
non so se il film sia bello o brutto, ma l'abbiamo scelto perché il regista, alessandro comodin, è nato a 38,5 chilometri da ppp nello stesso anno mio e del matematico.
il film è ambientato sulle rive del fiume che scorre a ppp e che scorre anche vicino al paese natale del regista.
insomma, oltre che un tuffo nell'adolescenza (il film parla del diciottenne giacomo) è stato un tuffo nelle nostre radici. tutto quello che io e il matematico abbiamo visto sullo schermo, in questa nazione non nostra, l'avevamo già visto e vissuto insieme.
le piante, i paesaggi, le giostre della sagra di paese, il gruppo musicale tristissimo che fa ballare qualche coppia di vecchietti sulla pista di cemento (e l'immancabile bambino che balla da solo tra le coppie), i tavoli della sagra in legno con le gambe verdi richiudibili.
alla fine della proiezione avrei voluto abbracciare il regista, mi sentivo orgogliosa di lui come se fossi stata sua madre.
perché a 29 anni è riuscito a fare qualcosa di bello e di buono anche se è nato e cresciuto in un posto vicino/tipo ppp.
all'interno di questa rassegna, io e il matematico siamo andati a vedere il film "l'estate di giacomo" vincitore al festival di locarno del "pardo d’oro cineasti del presente".
non so se il film sia bello o brutto, ma l'abbiamo scelto perché il regista, alessandro comodin, è nato a 38,5 chilometri da ppp nello stesso anno mio e del matematico.
il film è ambientato sulle rive del fiume che scorre a ppp e che scorre anche vicino al paese natale del regista.
insomma, oltre che un tuffo nell'adolescenza (il film parla del diciottenne giacomo) è stato un tuffo nelle nostre radici. tutto quello che io e il matematico abbiamo visto sullo schermo, in questa nazione non nostra, l'avevamo già visto e vissuto insieme.
le piante, i paesaggi, le giostre della sagra di paese, il gruppo musicale tristissimo che fa ballare qualche coppia di vecchietti sulla pista di cemento (e l'immancabile bambino che balla da solo tra le coppie), i tavoli della sagra in legno con le gambe verdi richiudibili.
alla fine della proiezione avrei voluto abbracciare il regista, mi sentivo orgogliosa di lui come se fossi stata sua madre.
perché a 29 anni è riuscito a fare qualcosa di bello e di buono anche se è nato e cresciuto in un posto vicino/tipo ppp.
mercoledì 26 ottobre 2011
il giorno della prova
ricordate il casting che mi avrebbe permesso di entrare nell'olimpo del roberto saviano della ristorazione?
ebbene, il casting è stato superato, ora si tratta solo di dare prova sul campo del mio grande talento. l'appuntamento è per sabato tra le 18 e le 24.
(in palio c'è: un contratto a tempo indeterminato part-time, tredicesima, quattordicesima, assicurazione sanitaria, possibità di ascesa, paga da fame)
ebbene, il casting è stato superato, ora si tratta solo di dare prova sul campo del mio grande talento. l'appuntamento è per sabato tra le 18 e le 24.
(in palio c'è: un contratto a tempo indeterminato part-time, tredicesima, quattordicesima, assicurazione sanitaria, possibità di ascesa, paga da fame)
martedì 25 ottobre 2011
ricetta per ritrovare il profumo dell'estate
TORTA CIOCCO-COCCO
200 grammi di farina
150 grammi di zucchero
3 uova
1/2 bustina di lievito
125 grammi di burro a temperatura ambiente
100 grammi di cocco grattuggiato
60 grammi di cioccolato grattuggiato
1 vasetto di yogurt al cocco
un po' di latte
preparazione:
mescolate il cocco con lo yogurt. aggiungete le uova ed il burro e amalgamate, poi è il turno del cioccolato e infine di farina e lievito. per mescolare più agevolmente aggiungete un po' di latte.
imburrate il piatto crisp e versatevi il composto. dimenticate il tutto il forno a microonde con funzione crisp per 9 minuti
200 grammi di farina
150 grammi di zucchero
3 uova
1/2 bustina di lievito
125 grammi di burro a temperatura ambiente
100 grammi di cocco grattuggiato
60 grammi di cioccolato grattuggiato
1 vasetto di yogurt al cocco
un po' di latte
preparazione:
mescolate il cocco con lo yogurt. aggiungete le uova ed il burro e amalgamate, poi è il turno del cioccolato e infine di farina e lievito. per mescolare più agevolmente aggiungete un po' di latte.
imburrate il piatto crisp e versatevi il composto. dimenticate il tutto il forno a microonde con funzione crisp per 9 minuti
giovedì 20 ottobre 2011
il coraggio di dire "adesso basta"
ho detto "adesso basta" e l'ho sbattuta fuori casa tre giorni fa. dopo aver sopportato tutte le sue angherie, le sue bizze, i suoi capricci per tre scatole e mezza, dopo essermi illusa che sarei riuscita a domarla, non solo a sopportarla nonostante tutto, dopo aver creduto davvero che io e arianna saremmo andate d'accordo, mi sono resa conto che no, non sarebbe stato possibile. che era inutile accanirsi. sono stata impulsiva e non le ho nemmeno permesso di finire la frase, il discorso.
adesso che se n'è andata continua a far male e a tormentarmi. passerà, certo, passerà questo secondo ciclo mestruale in un mese. passeranno i dolori addominali e quelli muscolari e la caduta incontrollata dei capelli e i cuscinetti di cellulite ma quando (e come) passeranno i flussi mestruali torrenziali?
adesso che se n'è andata continua a far male e a tormentarmi. passerà, certo, passerà questo secondo ciclo mestruale in un mese. passeranno i dolori addominali e quelli muscolari e la caduta incontrollata dei capelli e i cuscinetti di cellulite ma quando (e come) passeranno i flussi mestruali torrenziali?
mercoledì 19 ottobre 2011
strani giorni
oggi pensavo che mi avrebbero comunicato il risultato del casting di lunedì.
ma visto che non ho ricevuto alcuna email né alcuna telefonata, il dubbio sorge spontaneo: non è che ho capito pan per focaccia, lucciole per lanterne, fischi per fiaschi?
il fatto è che con i giorni della settimana ho sempre avuto problemi. tipo che in inglese vorrei dire tuesday e dico thursday e quando mi dicono thursday penso martedì invece di giovedì. leggo mo-do e invece di pensare montag (lunedì) donnerstag (giovedì) penso montag-domenica. insomma, con i giorni della settimana mi incasino parecchio. (fortuna che so solo due lingue straniere!)
il problema in ogni caso permane: sarò stata ammessa nell'olimpo del roberto saviano della ristorazione?
ma visto che non ho ricevuto alcuna email né alcuna telefonata, il dubbio sorge spontaneo: non è che ho capito pan per focaccia, lucciole per lanterne, fischi per fiaschi?
il fatto è che con i giorni della settimana ho sempre avuto problemi. tipo che in inglese vorrei dire tuesday e dico thursday e quando mi dicono thursday penso martedì invece di giovedì. leggo mo-do e invece di pensare montag (lunedì) donnerstag (giovedì) penso montag-domenica. insomma, con i giorni della settimana mi incasino parecchio. (fortuna che so solo due lingue straniere!)
il problema in ogni caso permane: sarò stata ammessa nell'olimpo del roberto saviano della ristorazione?
martedì 18 ottobre 2011
libreria e contabilità
per circa un anno nella mia testa le parole tedesche libreria e gestione dei libri contabili hanno convissuto e galleggiato in un'unica parola che significava entrambe le cose senza che riuscissi a comprendere davvero quale fosse la parola per una e per l'altra cosa. al punto che sospettavo davvero che il tedesco non distinguesse una feltrinelli da un libro contabile.
oggi finalmente ho svelato l'arcano:
Buchhaltung è contabilità
Buchhandlung è libreria, inteso come negozio.
Buch è libro
Haltung deriva da halten, tenere.
mentre
Handlung deriva da handeln, commerciare
a voi non può fregare di meno, a me un po' di più.
oggi finalmente ho svelato l'arcano:
Buchhaltung è contabilità
Buchhandlung è libreria, inteso come negozio.
Buch è libro
Haltung deriva da halten, tenere.
mentre
Handlung deriva da handeln, commerciare
a voi non può fregare di meno, a me un po' di più.
lunedì 17 ottobre 2011
al casting
ho passato tutta la mattina a un casting.
no, non selezionavano i partecipanti per un talent show né le comparse per un film, il casting era finalizzato più modestamente alla selezione di personale per la nuova filiale di una catena di ristoranti nata nel 2002 ed ora presente in 4 continenti con 97 sedi.
una catena di ristoranti che chiama casting la giornata di selezione di personale non può che avere un'impostazione molto americana. e infatti due giovani vestiti casual e molto comunicativi ci hanno presentato filmati e diapositive sul successo straordinario della catena, gli slogan e la filosofia. il tutto con in sottofondo canzoni come waka waka.
il succo è, siamo un team, ci piace il nostro lavoro, vogliamo che i nostri clienti si sentano bene, che i nostri prodotti siano sempre freschi e buoni, che nei nostri ristoranti non si mangi, semplicemente, ma si viva un'esperienza.
dopo due ore di foto in slideshow di cuochi e camerieri sorridenti, di musichette e discorsi motivazionali è arrivato il momento del colloquio: dieci minuti per dimostrare che siamo ottimisti, comunicativi, e che lavorare per questa catena di ristoranti è la nostra massima aspirazione.
il risultato del casting... mercoledì.
no, non selezionavano i partecipanti per un talent show né le comparse per un film, il casting era finalizzato più modestamente alla selezione di personale per la nuova filiale di una catena di ristoranti nata nel 2002 ed ora presente in 4 continenti con 97 sedi.
una catena di ristoranti che chiama casting la giornata di selezione di personale non può che avere un'impostazione molto americana. e infatti due giovani vestiti casual e molto comunicativi ci hanno presentato filmati e diapositive sul successo straordinario della catena, gli slogan e la filosofia. il tutto con in sottofondo canzoni come waka waka.
il succo è, siamo un team, ci piace il nostro lavoro, vogliamo che i nostri clienti si sentano bene, che i nostri prodotti siano sempre freschi e buoni, che nei nostri ristoranti non si mangi, semplicemente, ma si viva un'esperienza.
dopo due ore di foto in slideshow di cuochi e camerieri sorridenti, di musichette e discorsi motivazionali è arrivato il momento del colloquio: dieci minuti per dimostrare che siamo ottimisti, comunicativi, e che lavorare per questa catena di ristoranti è la nostra massima aspirazione.
il risultato del casting... mercoledì.
martedì 11 ottobre 2011
ricetta contro la frustrazione
torta di mele al microonde
ingredienti:
80 gr di burro a temperatura ambiente
100 gr di zucchero
110 gr di farina
1 uovo
1/2 bustina di lievito
2 mele
un po' di succo di limone
(e se volete anche: sale, zucchero vanigliato, un pizzico di cannella, un po' di latte, aroma al limone.
e se volete potete mettere due terzi farina e un terzo amido di mais)
sbucciate le mele e tagliatele a pezzetti, bagnatele con il succo di limone perché non anneriscano.
mescolate per bene burro, uovo, zucchero, farina. se l'impasto è troppo duro aggiungete qualche cucchiaio di latte e per finire il lievito. incorporate le mele. mettete il tutto nel piatto crisp del microonde, spolverate con un po' di zucchero e cuocete per 9 minuti con la funzione crisp.
(l'impasto in questo modo è pochissimo e le mele sono tantissime, ma visto che l'ultima volta a fine cottura c'era più torta nel microonde che nel piatto non ho voluto rischiare.)
il risultato è ottimo. provare per credere.
ingredienti:
80 gr di burro a temperatura ambiente
100 gr di zucchero
110 gr di farina
1 uovo
1/2 bustina di lievito
2 mele
un po' di succo di limone
(e se volete anche: sale, zucchero vanigliato, un pizzico di cannella, un po' di latte, aroma al limone.
e se volete potete mettere due terzi farina e un terzo amido di mais)
sbucciate le mele e tagliatele a pezzetti, bagnatele con il succo di limone perché non anneriscano.
mescolate per bene burro, uovo, zucchero, farina. se l'impasto è troppo duro aggiungete qualche cucchiaio di latte e per finire il lievito. incorporate le mele. mettete il tutto nel piatto crisp del microonde, spolverate con un po' di zucchero e cuocete per 9 minuti con la funzione crisp.
(l'impasto in questo modo è pochissimo e le mele sono tantissime, ma visto che l'ultima volta a fine cottura c'era più torta nel microonde che nel piatto non ho voluto rischiare.)
il risultato è ottimo. provare per credere.
lunedì 10 ottobre 2011
al lavoro, ma che lavoro?
aneddoto: oggi pomeriggio avrei dovuto tenere una lezione dalle 14 alle 16 presso la scuola per cui saltuariamente continuo a lavorare in nero. alle 14 e 20 il mio studente non è ancora arrivato e me ne vado. alle 14.30 mi chiama un'impiegata dicendo che lo studente ha avuto un contrattempo, ma che avremmo potuto rimandare la lezione alle 16 o a domani. dico alle 16. alle 16 io e il mio studente ci troviamo fuori dalla porta della scuola senza che nessuno ci apra. chiamo l'impiegata al cellulare e dice di rimandare la lezione a domani. abbiamo rimandato la lezione a domani alle 15, sempre che ci sia qualcuno che ci apra.
ma a me, chi lo paga il pomeriggio perso, il biglietto della metro, i soldi delle varie chiamate e sms?
la capa è in ferie. vedremo quando torna.
e insomma, dato che la carriera da insegnante di italiano non decolla: troppi datori di lavoro, poche ore di lavoro, pochissimi soldi e nessuna certezza, stavo per chiamare due locali che cercano una cameriera. obiettivo: orari fissi e guadagni certi.
stavo appunto per chiamare, quando mi è arrivata la mail di una scuola in cui ho fatto il colloquio di lavoro a giugno che mi chiede di tenere un corso base a partire da mercoledì. e cosa ho fatto? invece di rifiutare e darmi al settore ristorazione ho accettato.
lo so, ho fatto male.
ma a me, chi lo paga il pomeriggio perso, il biglietto della metro, i soldi delle varie chiamate e sms?
la capa è in ferie. vedremo quando torna.
e insomma, dato che la carriera da insegnante di italiano non decolla: troppi datori di lavoro, poche ore di lavoro, pochissimi soldi e nessuna certezza, stavo per chiamare due locali che cercano una cameriera. obiettivo: orari fissi e guadagni certi.
stavo appunto per chiamare, quando mi è arrivata la mail di una scuola in cui ho fatto il colloquio di lavoro a giugno che mi chiede di tenere un corso base a partire da mercoledì. e cosa ho fatto? invece di rifiutare e darmi al settore ristorazione ho accettato.
lo so, ho fatto male.
domenica 9 ottobre 2011
cioccolatitudine
non entro più nei pantaloni, ma questo non mi ha impedito di fare delle ottime crepe alla nutella e banane, assaggiare la tavoletta milka con le macchie di mucca, finire tutti i crispello, acquistare una tavoletta di milka al riso soffiato. una delle mie preferite, anche perché il riso soffiato occupa un sacco di posto e pesa pochissimo, per cui anche se ne mangio molti quadretti mi sento meno in colpa.
comunque se posso dire la mia, la tavoletta con le macchie è una gran cavolata, un prodotto per allocconi come me.
i crispello sono buoni, ma hanno bisogno di più possibilità per essere davvero apprezzati, inutile dire che di opportunità gliene ho date parecchie. e non solo ai crispello.
comunque se posso dire la mia, la tavoletta con le macchie è una gran cavolata, un prodotto per allocconi come me.
i crispello sono buoni, ma hanno bisogno di più possibilità per essere davvero apprezzati, inutile dire che di opportunità gliene ho date parecchie. e non solo ai crispello.
giovedì 6 ottobre 2011
always
cara always,
che sostanzialmente detieni il monopolio degli assorbenti in austria, come ti è venuto in mente di produrre always maxi night senza ali?
che senso ha un assorbente per la notte lungo 31 centimetri e alto tre, senza le ali?
confessa, chi sono i tuoi consulenti? ottuagenari con la prostata? travestiti?
ho passato mesi alla ricerca disperata di un assorbente che assorbisse e cosa scopro? che l'unico assorbente grande come un canotto e in grado di asfaltare le mutande è senza le ali, le preziosissime ali (che per chi non lo sapesse, servono a tenere fermo l'assorbente e a evitare di sporcare i bordini degli slip).
cara always, ascolta me, che di assorbenti con la a maiuscola me ne intendo, quelli maxi night falli con le ali.
mfg
azzurropillin
che sostanzialmente detieni il monopolio degli assorbenti in austria, come ti è venuto in mente di produrre always maxi night senza ali?
che senso ha un assorbente per la notte lungo 31 centimetri e alto tre, senza le ali?
confessa, chi sono i tuoi consulenti? ottuagenari con la prostata? travestiti?
ho passato mesi alla ricerca disperata di un assorbente che assorbisse e cosa scopro? che l'unico assorbente grande come un canotto e in grado di asfaltare le mutande è senza le ali, le preziosissime ali (che per chi non lo sapesse, servono a tenere fermo l'assorbente e a evitare di sporcare i bordini degli slip).
cara always, ascolta me, che di assorbenti con la a maiuscola me ne intendo, quelli maxi night falli con le ali.
mfg
azzurropillin
martedì 4 ottobre 2011
eruzione nel microonde
questa mattina mi sono messa subito al microonde per sfornare la torta ciocconutella, quella che in teoria mi viene meglio.
in pratica, per un motivo che non mi so spiegare, la torta ha eruttato, ed è lentamente colata dalle pareti del piatto crisp "smerdando" (nel senso vero e proprio del termine) tutto il forno.
[comunque quello che è rimasto all'interno del piatto ha un ottimo aspetto, un profumo moooooooolto gradevole e per fortuna tra poco il matematico si porta tutto in ufficio, altrimenti...]
in pratica, per un motivo che non mi so spiegare, la torta ha eruttato, ed è lentamente colata dalle pareti del piatto crisp "smerdando" (nel senso vero e proprio del termine) tutto il forno.
[comunque quello che è rimasto all'interno del piatto ha un ottimo aspetto, un profumo moooooooolto gradevole e per fortuna tra poco il matematico si porta tutto in ufficio, altrimenti...]
lunedì 3 ottobre 2011
presa diretta - generazione sfruttata
ieri sera è andata in onda, su rai tre, una puntata di presa diretta dedicata interamente alla diffusa precarietà del lavoro in italia, dal titolo generazione sfruttata.
(per chi se la fosse persa, questo il link alla puntata integrale)
se anche voi avete meno di quarant'anni e non avete mai visto un contratto a tempo indeterminato, lavorate a progetto o avete aperto una partita iva e per non deprimervi ulteriormente non pensate a se e quando avrete una pensione, ma nemmeno a cosa sarà di voi tra sei mesi, un anno o più... allora è la puntata che parla di voi e della vostra situazione.
inutile negare che io ho pianto molto e mi sono molto arrabbiata. mi capita spesso, anzi, mi capita sempre quando si parla di precarietà e espatrio.
(per chi se la fosse persa, questo il link alla puntata integrale)
se anche voi avete meno di quarant'anni e non avete mai visto un contratto a tempo indeterminato, lavorate a progetto o avete aperto una partita iva e per non deprimervi ulteriormente non pensate a se e quando avrete una pensione, ma nemmeno a cosa sarà di voi tra sei mesi, un anno o più... allora è la puntata che parla di voi e della vostra situazione.
inutile negare che io ho pianto molto e mi sono molto arrabbiata. mi capita spesso, anzi, mi capita sempre quando si parla di precarietà e espatrio.
domenica 2 ottobre 2011
il test della rana e altre amenità dalla notte dei musei
avete paura di essere incinte ma non osate andare in farmacia a chiedere un test di gravidanza?
nessun problema! ecco quello che fa per voi:
1 fate la pipì e mettetela in una siringa
2 procuratevi una rana maschio dei generi di anuri
3 iniettate la vostra urina sottopelle alla suddetta rana
4 aspettate qualche ora
5 se nelle urine della rana saranno presenti degli spermatozoi... voi siete incinte.
questo e altro abbiamo imparato ieri io e il matematico alla lunga notte dei musei. in che museo l'abbiamo imparato? nel museo della contraccezione e dell'aborto. pensate che sia un po' inquietante? è perché non siete andati al museo delle pompe funebri. le attività per bambini prevedevano che dipingessero bare.
ah, e quelle che noi chiamiamo mammane (le donne che pratica(va)no l'aborto) in tedesco si chiamano engelmacherin. per spiegare l'atrocità del termine: prendete la parola filmmaker. il filmmaker è uno che fa film. la engelmacherin è una che... fa angeli!
al museo del cioccolato davano davvero gli assaggini. uno all'ingresso, uno verso metà e prima della fine c'erano tre fontane: una per il cioccolato fondente, una per quello bianco e una per quello al latte. ti davano un cucchiaino di plastica minuscolo, aprivi il rubinetto e assaggiavi.
a catalizzare l'attenzione durante la lunga attesa tra un assaggino e l'altro una modella e un modello che prestavano il loro corpo per la nobile causa del bodypainting. inutile dire che lui aveva i pantaloni lunghi e lei era in perizioma. sulla schiena le avevano dipinto una fava di cacao aperta. sui seni non era chiaro.
in realtà tra un assaggino e l'altro c'erano anche dei pannelli in cui si spiegava in tedesco inglese e ungherese (?) l'origine del cioccolato e il processo produttivo.
(è possibile che mi vediate su orf mentre mi lecco le dita dopo il secondo assaggino: un cioccolatino al latte a forma di cuore ripieno di crema e con un pizzico di salsa di lampone.)
il museo delle palle con la neve dentro in realtà è proprio la fabbrica. è minuscola e c'è odore di plastica bruciata e vernice. attaccato, il negozietto in cui vendono, appunto, le palle che producono. degna di nota quella con un bel fallo rosa dentro. le palle con la neve sono nate, come al solito, da un esperimento mal riuscito: un tizio voleva fare una lampada la cui luce fosse amplificata da del materiale riflettente. la lampada non gli è riuscita, ma quando l'ha girata i pezzetti di materiale riflettente gli hanno ricordato una nevicata a vienna...
ma... a proposito di esperimenti: come gli è venuto in mente a quelli di iniettare la pipì sottopelle a una rana?
nessun problema! ecco quello che fa per voi:
1 fate la pipì e mettetela in una siringa
2 procuratevi una rana maschio dei generi di anuri
3 iniettate la vostra urina sottopelle alla suddetta rana
4 aspettate qualche ora
5 se nelle urine della rana saranno presenti degli spermatozoi... voi siete incinte.
questo e altro abbiamo imparato ieri io e il matematico alla lunga notte dei musei. in che museo l'abbiamo imparato? nel museo della contraccezione e dell'aborto. pensate che sia un po' inquietante? è perché non siete andati al museo delle pompe funebri. le attività per bambini prevedevano che dipingessero bare.
ah, e quelle che noi chiamiamo mammane (le donne che pratica(va)no l'aborto) in tedesco si chiamano engelmacherin. per spiegare l'atrocità del termine: prendete la parola filmmaker. il filmmaker è uno che fa film. la engelmacherin è una che... fa angeli!
al museo del cioccolato davano davvero gli assaggini. uno all'ingresso, uno verso metà e prima della fine c'erano tre fontane: una per il cioccolato fondente, una per quello bianco e una per quello al latte. ti davano un cucchiaino di plastica minuscolo, aprivi il rubinetto e assaggiavi.
a catalizzare l'attenzione durante la lunga attesa tra un assaggino e l'altro una modella e un modello che prestavano il loro corpo per la nobile causa del bodypainting. inutile dire che lui aveva i pantaloni lunghi e lei era in perizioma. sulla schiena le avevano dipinto una fava di cacao aperta. sui seni non era chiaro.
in realtà tra un assaggino e l'altro c'erano anche dei pannelli in cui si spiegava in tedesco inglese e ungherese (?) l'origine del cioccolato e il processo produttivo.
(è possibile che mi vediate su orf mentre mi lecco le dita dopo il secondo assaggino: un cioccolatino al latte a forma di cuore ripieno di crema e con un pizzico di salsa di lampone.)
il museo delle palle con la neve dentro in realtà è proprio la fabbrica. è minuscola e c'è odore di plastica bruciata e vernice. attaccato, il negozietto in cui vendono, appunto, le palle che producono. degna di nota quella con un bel fallo rosa dentro. le palle con la neve sono nate, come al solito, da un esperimento mal riuscito: un tizio voleva fare una lampada la cui luce fosse amplificata da del materiale riflettente. la lampada non gli è riuscita, ma quando l'ha girata i pezzetti di materiale riflettente gli hanno ricordato una nevicata a vienna...
ma... a proposito di esperimenti: come gli è venuto in mente a quelli di iniettare la pipì sottopelle a una rana?
sabato 1 ottobre 2011
lange nacht der museen e cioccolato milka
alle 18 in tutta l'austria inizierà "la lunga notte dei musei". con un unico biglietto d'ingresso, valido anche come biglietto per il trasporto pubblico, si potranno visitare tutti i musei fino all'una di notte.
io ho in programma: il museo delle palle di neve, il museo del cioccolato e il museo delle riproduzioni di opere famose.
sperando ovviamente che il museo del cioccolato preveda anche degli assaggini...
a proposito di cioccolata: la milka ha appena lanciato la tavoletta con pezzetti di oreo. non l'ho ancora assaggiata ma si preannuncia molto buona. in edizione limitata c'è anche la cioccolata alle pere, ecco, quella ve la sconsiglio, sa di detersivo. mentre la cioccolata al gusto di budino alla vaniglia è molto buona.
i milka crispello al cioccolato li recensirò la prossima volta.
sono usciti anche dei nuovi biscotti milka con pezzetti di cioccolato e nocciole, ma il matematico mi ha severamente proibito di metterli nel carrello.
come farò ad espiare tutto questo non è dato sapere.
io ho in programma: il museo delle palle di neve, il museo del cioccolato e il museo delle riproduzioni di opere famose.
sperando ovviamente che il museo del cioccolato preveda anche degli assaggini...
a proposito di cioccolata: la milka ha appena lanciato la tavoletta con pezzetti di oreo. non l'ho ancora assaggiata ma si preannuncia molto buona. in edizione limitata c'è anche la cioccolata alle pere, ecco, quella ve la sconsiglio, sa di detersivo. mentre la cioccolata al gusto di budino alla vaniglia è molto buona.
i milka crispello al cioccolato li recensirò la prossima volta.
sono usciti anche dei nuovi biscotti milka con pezzetti di cioccolato e nocciole, ma il matematico mi ha severamente proibito di metterli nel carrello.
come farò ad espiare tutto questo non è dato sapere.
venerdì 30 settembre 2011
espiazione
ho fame. sempre. di qualunque cosa.
appena finito di fare colazione penso già a cosa mangerò a pranzo.
alle 11, dopo ore di riflessione, ho già così fame che mi faccio uno spuntino.
a mezzogiorno sono già ai fornelli. niente pietanze sopraffine. di solito un cumulo di pasta.
dopo pranzo, non ancora soddisfatta ho bisogno di un dolcino. abbondante. biscotti. cioccolata. biscotti al cioccolato.
dopo il dolcino effettivamente mi sento esplodere. mi vedo una panza enorme, da uomo di mezza età, pelato, senza grandi obiettivi.
e a quel punto il senso di colpa cresce. a volte riesco a farlo tacere con un altro paio di biscotti, altre volte, come oggi, sento di dover espiare, e per espiare vado a camminare.
ho fatto due giri del parco. sono tornata a casa che avevo più fame di prima.
per cena pizza patate e pancetta.
e poi ci starebbe proprio bene una fetta di quella viennetta che abbiamo in congelatore.
appena finito di fare colazione penso già a cosa mangerò a pranzo.
alle 11, dopo ore di riflessione, ho già così fame che mi faccio uno spuntino.
a mezzogiorno sono già ai fornelli. niente pietanze sopraffine. di solito un cumulo di pasta.
dopo pranzo, non ancora soddisfatta ho bisogno di un dolcino. abbondante. biscotti. cioccolata. biscotti al cioccolato.
dopo il dolcino effettivamente mi sento esplodere. mi vedo una panza enorme, da uomo di mezza età, pelato, senza grandi obiettivi.
e a quel punto il senso di colpa cresce. a volte riesco a farlo tacere con un altro paio di biscotti, altre volte, come oggi, sento di dover espiare, e per espiare vado a camminare.
ho fatto due giri del parco. sono tornata a casa che avevo più fame di prima.
per cena pizza patate e pancetta.
e poi ci starebbe proprio bene una fetta di quella viennetta che abbiamo in congelatore.
mercoledì 28 settembre 2011
ricetta: patate al forno (microonde con funzione crisp)
non so se cuocere al microonde sia salutare o meno. se effettivamente danneggiasse gravemente la salute morirò tra breve.
in ogni caso da quando ho iniziato a familiarizzare con questo elettrodomestico il mio sentimento nei suoi confronti è passato dalla diffidenza all'amore incondizionato.
con il microonde, essendo l'unico forno che ho, faccio un sacco di cose. non tutte vengono bene come in un forno tradizionale (le torte e la pizza) ma alcune cose con un forno tradizionale non si potrebbero fare (scaldare il latte, sciogliere il cioccolato, scongelare il ragù, cucinare le patatine fritte surgelate senza olio).
ma le patate, con le ricette che sto per consigliarvi, sono straordinarie.
ricetta 1 - patate tipo crisp (quelle straunte e salate del sacchetto per intenderci)
prendere una patata, tagliarla a fettine sottili, sciacquarle con acqua fredda, asciugarle, cospargerle uniformemente con pochissimo olio e sale disporre sul piatto crisp del microonde e cucinare con funzione crisp per qualche minuto, fino a quando saranno croccanti.
ricetta 2 - patate tipo al forno (quelle buone, con la crosticina fuori e morbidine dentro)
prendere due patate, tagliarle a cubetti di circa 1,5 cm, sciacquarli con acqua fredda, asciugarli, cospargerli uniformemente con pochissimo olio e sale, scaldare il piatto crisp del microonde per due minuti, disporre le patate a cubetti sul piatto crisp caldo, cucinare con funzione crisp per 6 minuti, poi mescolare, e continuare a cuocere fino a doratura.
se avete un forno a microonde con il piatto crisp provatele, sono stra-buone. non ve ne pentirete!
qui ho raccolto delle altre ricette: pizza, tortino di patate, cioccolata calda, dolci... tutto al microonde.
in ogni caso da quando ho iniziato a familiarizzare con questo elettrodomestico il mio sentimento nei suoi confronti è passato dalla diffidenza all'amore incondizionato.
con il microonde, essendo l'unico forno che ho, faccio un sacco di cose. non tutte vengono bene come in un forno tradizionale (le torte e la pizza) ma alcune cose con un forno tradizionale non si potrebbero fare (scaldare il latte, sciogliere il cioccolato, scongelare il ragù, cucinare le patatine fritte surgelate senza olio).
ma le patate, con le ricette che sto per consigliarvi, sono straordinarie.
ricetta 1 - patate tipo crisp (quelle straunte e salate del sacchetto per intenderci)
prendere una patata, tagliarla a fettine sottili, sciacquarle con acqua fredda, asciugarle, cospargerle uniformemente con pochissimo olio e sale disporre sul piatto crisp del microonde e cucinare con funzione crisp per qualche minuto, fino a quando saranno croccanti.
ricetta 2 - patate tipo al forno (quelle buone, con la crosticina fuori e morbidine dentro)
prendere due patate, tagliarle a cubetti di circa 1,5 cm, sciacquarli con acqua fredda, asciugarli, cospargerli uniformemente con pochissimo olio e sale, scaldare il piatto crisp del microonde per due minuti, disporre le patate a cubetti sul piatto crisp caldo, cucinare con funzione crisp per 6 minuti, poi mescolare, e continuare a cuocere fino a doratura.
se avete un forno a microonde con il piatto crisp provatele, sono stra-buone. non ve ne pentirete!
qui ho raccolto delle altre ricette: pizza, tortino di patate, cioccolata calda, dolci... tutto al microonde.
lunedì 26 settembre 2011
politici gay omofobi
qualche giorno fa è stata diffusa su internet una lista di 10 politici di destra (quindi omofobi) che sarebbero gay.
in molti hanno parlato di diffamazione, di macchina del fango, di inammisibilità, di privacy.
ora, a me tutto questo fa ridere e inca**are allo stesso tempo: il problema dal mio modesto punto di vista è che in italia l'orientamento sessuale è ancora, poveri noi, fonte di discriminazione, alla faccia dell'articolo 3 della costituzione che ci fa(rebbe) tutti uguali.
in italia essere omosessuali è una colpa, una menomazione, una malattia, un peccato, contro natura.
invece (secondo me) essere omosessuali è un dato di fatto. come essere eterosessuali, come essere di genere maschile o femminile.
a me, onestamente, che l'orientamento sessuale di una persona faccia notizia sembra una st*****ta colossale, una cosa da paese triste e indietro. molto indietro, almeno per quanto riguarda i diritti civili.
in molti hanno parlato di diffamazione, di macchina del fango, di inammisibilità, di privacy.
ora, a me tutto questo fa ridere e inca**are allo stesso tempo: il problema dal mio modesto punto di vista è che in italia l'orientamento sessuale è ancora, poveri noi, fonte di discriminazione, alla faccia dell'articolo 3 della costituzione che ci fa(rebbe) tutti uguali.
in italia essere omosessuali è una colpa, una menomazione, una malattia, un peccato, contro natura.
invece (secondo me) essere omosessuali è un dato di fatto. come essere eterosessuali, come essere di genere maschile o femminile.
a me, onestamente, che l'orientamento sessuale di una persona faccia notizia sembra una st*****ta colossale, una cosa da paese triste e indietro. molto indietro, almeno per quanto riguarda i diritti civili.
martedì 20 settembre 2011
tranne me
rubo l'idea all'atelier dei libri e pubblico la lista dei libri che ho la sensazione che abbiano letto tutti, tranne me:
1 - il codice da vinci
2 - il cacciatore di aquiloni
3 - l'eleganza del riccio
4 - un libro qualunque di camilleri
5 - gomorra *
6 - memorie di adriano *
7 - ogni cosa è illuminata *
8 - il signore degli anelli *
9 - un'opera qualunque di shakespeare
10 - un libro qualunque della kinsella
i libri con l'asterisco ho cominciato a leggerli ma poi per un motivo o per l'altro mi sono arresa e li ho mollati.
e voi, che libri siete gli unici a non aver letto?
1 - il codice da vinci
2 - il cacciatore di aquiloni
3 - l'eleganza del riccio
4 - un libro qualunque di camilleri
5 - gomorra *
6 - memorie di adriano *
7 - ogni cosa è illuminata *
8 - il signore degli anelli *
9 - un'opera qualunque di shakespeare
10 - un libro qualunque della kinsella
i libri con l'asterisco ho cominciato a leggerli ma poi per un motivo o per l'altro mi sono arresa e li ho mollati.
e voi, che libri siete gli unici a non aver letto?
lunedì 19 settembre 2011
lavorare a vienna senza sapere il tedesco
a me non l'ha mai chiesto nessuno, ma se qualcuno mi chiedesse se è possibile lavorare a vienna senza sapere il tedesco, gli direi di no.
secondo l'amico blogger di quivienna trovare lavoro senza sapere il tedesco ma sapendo bene l'inglese è difficile ma non impossibile.
dice che si può cominciare a cercare tra le offerte di lavoro: le offerte di lavoro ovviamente sono tutte in tedesco, ok, c'è google translator, ma voi vi fidereste a rispondere a un'inserzione che avete tradotto con google? e poi, in che lingua mandereste il cv e la bewerbung (candidatura)?
la maggior parte delle inserzioni in cui è richiesto l'italiano sono per babysitting (kinderbetreung) o ripetizioni (nachhilfe). entrambi questi lavori sono poco pagati e incerti. oggi lavori tre ore, domani non si sa, dopodomani le faremo sapere.
nelle altre inserzioni in cui è richiesta la conoscenza dell'italiano, solitamente è considerata un vorteil, un vantaggio/motivo di preferenza, dopo una conoscenza del tedesco e dell'ingelse flissend (fluente).
fare il/la cameriere/a in un ristorante italiano (kellner/in). qui secondo me va a conoscenze. se conosci qualcuno che ha un ristorante a vienna e che ha bisogno di una cameriera, il lavoro lo trovi, però funziona come in italia, con il passaparola. soprattutto se non si ha esperienza e non si è più giovanissimi.
questa è la conclusione del nostro amico di quivienna: "cercare un lavoro a Vienna senza sapere il tedesco è sicuramente difficile ma non impossibile. Tutto dipende dalla persona, dall’esperienza e dal settore in cui vuole lavorare."
parafrasando in modo da adattarla alla mia esperienza: "cercare lavoro a vienna, anche se sai un po' di tedesco, è impossibile se sei brutta, introversa, se la tua unica esperienza lavorativa è in una casa editrice italiana e se hai una formazione umanistica".
secondo l'amico blogger di quivienna trovare lavoro senza sapere il tedesco ma sapendo bene l'inglese è difficile ma non impossibile.
dice che si può cominciare a cercare tra le offerte di lavoro: le offerte di lavoro ovviamente sono tutte in tedesco, ok, c'è google translator, ma voi vi fidereste a rispondere a un'inserzione che avete tradotto con google? e poi, in che lingua mandereste il cv e la bewerbung (candidatura)?
la maggior parte delle inserzioni in cui è richiesto l'italiano sono per babysitting (kinderbetreung) o ripetizioni (nachhilfe). entrambi questi lavori sono poco pagati e incerti. oggi lavori tre ore, domani non si sa, dopodomani le faremo sapere.
nelle altre inserzioni in cui è richiesta la conoscenza dell'italiano, solitamente è considerata un vorteil, un vantaggio/motivo di preferenza, dopo una conoscenza del tedesco e dell'ingelse flissend (fluente).
fare il/la cameriere/a in un ristorante italiano (kellner/in). qui secondo me va a conoscenze. se conosci qualcuno che ha un ristorante a vienna e che ha bisogno di una cameriera, il lavoro lo trovi, però funziona come in italia, con il passaparola. soprattutto se non si ha esperienza e non si è più giovanissimi.
questa è la conclusione del nostro amico di quivienna: "cercare un lavoro a Vienna senza sapere il tedesco è sicuramente difficile ma non impossibile. Tutto dipende dalla persona, dall’esperienza e dal settore in cui vuole lavorare."
parafrasando in modo da adattarla alla mia esperienza: "cercare lavoro a vienna, anche se sai un po' di tedesco, è impossibile se sei brutta, introversa, se la tua unica esperienza lavorativa è in una casa editrice italiana e se hai una formazione umanistica".
sabato 17 settembre 2011
cv con foto
non ho mai messo una foto sul cv e in generale non mi piace l'idea di mettere una foto sul cv.
perché se sei gnocca sembra che vuoi far pesare il tuo aspetto fisico nella scelta, se sei cessa che cazzo metti la foto a fare.
(io ovviamente rientro nella seconda categoria.)
ora, mi rendo conto che un datore di lavoro, che riceve centinaia di cv e fa decine di colloqui, possa faticare a ricordare la faccia di ogni singolo candidato, però è anche vero che spesso nella foto del cv si è così in tiro che sembra la foto di un'altra persona. immagino che anche a un colloquio ci si debba presentare in tiro. credo comunque che se fossi andata dalla parrucchiera prima di ogni colloquio avrei speso tutto quello che ho effettivamente guadagnato grazie ai colloqui stessi. (o forse con i capelli pettinati avrei trovato un lavoro decente e sarebbe stato un ottimo investimento, chi può dire.)
comunque, per la cronaca, il colloquio di ieri è andato bene. adesso ho quattro datori di lavoro (e nessuna assicurazione).
tornando però al cv con foto: ho trovato un annuncio di lavoro cui voglio rispondere che richiede esplicitamente la foto. che faccio? mando il cv senza, o ritaglio la mia faccia da un autoscatto in cui mi si vedono i peli del naso?
oggi comunque credo andrò a tagliarmi i capelli, parecchio. ultimamente ne perdo a tonnellate (probabilmente un altro dei regali di arianna). a natale potrei arrivare calva.
perché se sei gnocca sembra che vuoi far pesare il tuo aspetto fisico nella scelta, se sei cessa che cazzo metti la foto a fare.
(io ovviamente rientro nella seconda categoria.)
ora, mi rendo conto che un datore di lavoro, che riceve centinaia di cv e fa decine di colloqui, possa faticare a ricordare la faccia di ogni singolo candidato, però è anche vero che spesso nella foto del cv si è così in tiro che sembra la foto di un'altra persona. immagino che anche a un colloquio ci si debba presentare in tiro. credo comunque che se fossi andata dalla parrucchiera prima di ogni colloquio avrei speso tutto quello che ho effettivamente guadagnato grazie ai colloqui stessi. (o forse con i capelli pettinati avrei trovato un lavoro decente e sarebbe stato un ottimo investimento, chi può dire.)
comunque, per la cronaca, il colloquio di ieri è andato bene. adesso ho quattro datori di lavoro (e nessuna assicurazione).
tornando però al cv con foto: ho trovato un annuncio di lavoro cui voglio rispondere che richiede esplicitamente la foto. che faccio? mando il cv senza, o ritaglio la mia faccia da un autoscatto in cui mi si vedono i peli del naso?
oggi comunque credo andrò a tagliarmi i capelli, parecchio. ultimamente ne perdo a tonnellate (probabilmente un altro dei regali di arianna). a natale potrei arrivare calva.
venerdì 16 settembre 2011
darauf damit dabei
dopo un anno in terra crucca è innegabile che il mio tedesco è molto migliorato. certo non sono scioltissima e la lingua continua a essere molto spesso un ostacolo e un problema, ma capisco e mi faccio capire abbastanza.
durante la mia vacanza a milano mi sono decisa a comprare una grammatica tedesca con esercizi. mi sono resa conto che la mia conoscenza linguistica ha alcune lacune che è assolutamente necessario colmare.
dato che al momento ho tre datori di lavoro e nessun lavoro [credo sia questa la bellezza di lavorare freelance (oggi pomeriggio ho un altro colloquio quindi i datori di lavoro che non mi danno lavoro potrebbero diventare quattro, mai mettere limiti alla provvidenza)] mi sono messa a studiare/ripassare alacremente la grammatica tedesca.
ecco, c'è proprio una cosa che non capivo e continuo a non capire: gli avverbi locali e pronominali - hin, her, darauf, damit, dabei.
tipo:
Kommst du zu mir...?
a) hinauf
b) auf
c) herauf
Kommst du zu uns...?
a) heraus
b) daher
c) hinaus
Stiegst du allein den Berg...?
a) darauf
b) hinauf
c) hinaus
Ich halte di Leiter sonst faellst du noch... unter.
a) hin
b) her
Kommst du jetzt bitte vom Tisch... unter? Wir warten.
a) hin
b) her
se qualcuno ci capisce qualcosa e vuol farmi la grazia di spiegarmi 'sta cosa... si accomodi nei commenti.
durante la mia vacanza a milano mi sono decisa a comprare una grammatica tedesca con esercizi. mi sono resa conto che la mia conoscenza linguistica ha alcune lacune che è assolutamente necessario colmare.
dato che al momento ho tre datori di lavoro e nessun lavoro [credo sia questa la bellezza di lavorare freelance (oggi pomeriggio ho un altro colloquio quindi i datori di lavoro che non mi danno lavoro potrebbero diventare quattro, mai mettere limiti alla provvidenza)] mi sono messa a studiare/ripassare alacremente la grammatica tedesca.
ecco, c'è proprio una cosa che non capivo e continuo a non capire: gli avverbi locali e pronominali - hin, her, darauf, damit, dabei.
tipo:
Kommst du zu mir...?
a) hinauf
b) auf
c) herauf
Kommst du zu uns...?
a) heraus
b) daher
c) hinaus
Stiegst du allein den Berg...?
a) darauf
b) hinauf
c) hinaus
Ich halte di Leiter sonst faellst du noch... unter.
a) hin
b) her
Kommst du jetzt bitte vom Tisch... unter? Wir warten.
a) hin
b) her
se qualcuno ci capisce qualcosa e vuol farmi la grazia di spiegarmi 'sta cosa... si accomodi nei commenti.
martedì 13 settembre 2011
il blog è stato cancellato
non so se sia capitato anche a voi, ma nei giorni scorsi il blog è sparito e al suo posto compariva la scritta "il blog è stato cancellato".
non so a voi, ma a me è preso male, soprattutto perché io non avevo cancellato il blog e non ne avevo nemmeno avuta l'intenzione.
poi boh, credo che il matematico, smanettando a mia insaputa usando le mie password, abbia sistemato la cosa mentre io ero in vacanza. (sì, nel weekend sono stata a milano a farmi coccolare. milano non sembra un posto dove fare vacanza? è perché non conoscete c e t.)
(il post di sabato l'avevo programmato prima di partire)
comunque, dicevo, se vi è capitato di vedere il blog sparito, non è stato per colpa mia.
e ora per fortuna è tutto di nuovo a posto.
non so a voi, ma a me è preso male, soprattutto perché io non avevo cancellato il blog e non ne avevo nemmeno avuta l'intenzione.
poi boh, credo che il matematico, smanettando a mia insaputa usando le mie password, abbia sistemato la cosa mentre io ero in vacanza. (sì, nel weekend sono stata a milano a farmi coccolare. milano non sembra un posto dove fare vacanza? è perché non conoscete c e t.)
(il post di sabato l'avevo programmato prima di partire)
comunque, dicevo, se vi è capitato di vedere il blog sparito, non è stato per colpa mia.
e ora per fortuna è tutto di nuovo a posto.
sabato 10 settembre 2011
l'ultima domenica - federico platania
il primo settembre giulio mozzi, sul suo blog, ha iniziato a pubblicare a puntate il romanzo di federico platania "l'ultima domenica". ieri sono stati messi on line i capitoli 17, 18, 19.
per me è diventata una droga, l'intreccio è perfetto e la tensione altissima.
il romanzo è corale. ogni capitolo segue un personaggio. all'inizio non si capisce come le storie di questi personaggi così diversi e così lontani si intrecceranno tra loro. ma sai da subito che lo faranno.
il come, neanche a dirlo, è ancora solo accennato, ma questi primi capitoli promettono molto bene, per cui, se avete bisogno di una nuova dipendenza, la trovate qui:
http://vibrisse.wordpress.com/tag/federico-platania/
per me è diventata una droga, l'intreccio è perfetto e la tensione altissima.
il romanzo è corale. ogni capitolo segue un personaggio. all'inizio non si capisce come le storie di questi personaggi così diversi e così lontani si intrecceranno tra loro. ma sai da subito che lo faranno.
il come, neanche a dirlo, è ancora solo accennato, ma questi primi capitoli promettono molto bene, per cui, se avete bisogno di una nuova dipendenza, la trovate qui:
http://vibrisse.wordpress.com/tag/federico-platania/
venerdì 9 settembre 2011
suonerie
la nokia ha indetto un concorso per aggiornare la sua suoneria più classica.
in paio ci sono 10.000 dollari più cinque premi da 1.000 dollari l'uno.
sul sito http://nokiatune.audiodraft.com è possibile caricare i propri suggerimenti e ascoltare quelli degli altri. è anche possibile votare i preferiti.
anche il matematico si è cimentato, e questi sono i suoi 4 tentativi:
1 quello chill out
2 quello hip hop
3 quello trance
4 quello capriccio
se vi piacciono e volete sostenere il talento e le ambizioni aritistiche del matematico, votate e poi condividete su facebook, su twitter, su google +
le stelline le dà la nokia, che decreterà il vincitore in modo insindacabile.
gli utenti possono dare i loro like, e i cinque o i dieci che avranno più like potranno concorrere ai premi da mille dollari.
in paio ci sono 10.000 dollari più cinque premi da 1.000 dollari l'uno.
sul sito http://nokiatune.audiodraft.com è possibile caricare i propri suggerimenti e ascoltare quelli degli altri. è anche possibile votare i preferiti.
anche il matematico si è cimentato, e questi sono i suoi 4 tentativi:
1 quello chill out
2 quello hip hop
3 quello trance
4 quello capriccio
se vi piacciono e volete sostenere il talento e le ambizioni aritistiche del matematico, votate e poi condividete su facebook, su twitter, su google +
le stelline le dà la nokia, che decreterà il vincitore in modo insindacabile.
gli utenti possono dare i loro like, e i cinque o i dieci che avranno più like potranno concorrere ai premi da mille dollari.
martedì 6 settembre 2011
e luce fu
gli imbianchini, oltre a farci alzare all'alba per due giorni consecutivi e riempire la casa di un puttanaio di polvere bastarda, che si è impregnata nelle pieghe del parquet e pare intenzionata a non andarsene mai più, ci hanno gentilmente prestato l'oggetto del desiderio, quello che da tempo ormai immemorabile volevamo ma non osavamo chiedere a nessuno: LA SCALA.
grazie alLA SCALA, abbiamo finalmente sostituito le tre lampadine fulminate del salotto (deducendone quindi che una era già fulminata prima del nostro arrivo) con tre costosissime lampadine classe A che consumano un quinto e durano otto anni (o forse dodici).
dato che noi tra un anno non saremo più qui, molto probabilmente, dobbiamo affrettarci ad amortizzare i costi. ma credo non ci vorrà molto: il mese di agosto si è mangiato un'ora e mezza di luce e l'autunno si avvicina a grandi passi.
sarà un altro inverno lunghissimo e freddissimo, ma rischiarato da una luce bianca calda.
grazie alLA SCALA, abbiamo finalmente sostituito le tre lampadine fulminate del salotto (deducendone quindi che una era già fulminata prima del nostro arrivo) con tre costosissime lampadine classe A che consumano un quinto e durano otto anni (o forse dodici).
dato che noi tra un anno non saremo più qui, molto probabilmente, dobbiamo affrettarci ad amortizzare i costi. ma credo non ci vorrà molto: il mese di agosto si è mangiato un'ora e mezza di luce e l'autunno si avvicina a grandi passi.
sarà un altro inverno lunghissimo e freddissimo, ma rischiarato da una luce bianca calda.
sabato 3 settembre 2011
il basilico e l'empatia
la vicina, da sempre, ha delle piante in corridoio, che tiene esposte su una struttura a gradini di metallo.
(l'ultimo incontro ravvicinato che ho avuto con le suddette piante è consistito nel recidere accidentalmente, passando, un bel pezzo di stelo con foglie.)
fino a quando... la vicina è andata in ferie.
durante le ferie della vicina a vienna c'erano 35 gradi, e le sue piante, in sua assenza hanno iniziato a patire l'arsura. in particolare, il basilico.
il basilico nel giro di pochissime ore ha iniziato a seccare e io, di nascosto, gli ho dato dell'acqua. almeno tre volte.
veder rinsecchire il basilico è un'esperienza che mi stringe il cuore. della begonia un po' rattrappita non mi frega niente. le altre piante non ben identificate mi lasciano indifferente. ma il basilico. il basilico non deve soffrire.
per cui niente, di nascosto, mi sono fatta paladina del basilico.
poi la vicina è tornata e io mi sono messa il cuore in pace.
invece.
invece il basilico è di nuovo secchissimo e lei, insensibile, non se ne cura.
povero basilico.
(l'ultimo incontro ravvicinato che ho avuto con le suddette piante è consistito nel recidere accidentalmente, passando, un bel pezzo di stelo con foglie.)
fino a quando... la vicina è andata in ferie.
durante le ferie della vicina a vienna c'erano 35 gradi, e le sue piante, in sua assenza hanno iniziato a patire l'arsura. in particolare, il basilico.
il basilico nel giro di pochissime ore ha iniziato a seccare e io, di nascosto, gli ho dato dell'acqua. almeno tre volte.
veder rinsecchire il basilico è un'esperienza che mi stringe il cuore. della begonia un po' rattrappita non mi frega niente. le altre piante non ben identificate mi lasciano indifferente. ma il basilico. il basilico non deve soffrire.
per cui niente, di nascosto, mi sono fatta paladina del basilico.
poi la vicina è tornata e io mi sono messa il cuore in pace.
invece.
invece il basilico è di nuovo secchissimo e lei, insensibile, non se ne cura.
povero basilico.
venerdì 2 settembre 2011
wahrscheinlich in der früh
durante la ristrutturazione di un negozio sotto casa, nell'appartamento in cui viviamo si sono aperte delle crepe. non ci entra un dito ma sono molte e visibili un po' in tutta la casa.
per mesi, un sacco di persone diverse, si sono avvicendate nel duro lavoro di raccogliere documentazione fotografica dei danni. in casa ormai abbiamo le rissen (crepe) più famose del mondo. i paparazzi si appostano sul pianerottolo per rubare qualche altro scatto inedito.
finalmente, dopo questo gran fotografare, pare che verranno a sistemare. "wahrscheinlich in der früh". (=probabilmente la mattina presto)
considerando che l'omino della caldaia si è presentato alle sette, che i supermercati aprono alle sette e un quarto, che l'assicurazione apre alle sette e mezza (un ufficio, che apre alle sette e mezza!!!) direi che ci possiamo considerare fortunati se arrivano dopo le sette.
per mesi, un sacco di persone diverse, si sono avvicendate nel duro lavoro di raccogliere documentazione fotografica dei danni. in casa ormai abbiamo le rissen (crepe) più famose del mondo. i paparazzi si appostano sul pianerottolo per rubare qualche altro scatto inedito.
finalmente, dopo questo gran fotografare, pare che verranno a sistemare. "wahrscheinlich in der früh". (=probabilmente la mattina presto)
considerando che l'omino della caldaia si è presentato alle sette, che i supermercati aprono alle sette e un quarto, che l'assicurazione apre alle sette e mezza (un ufficio, che apre alle sette e mezza!!!) direi che ci possiamo considerare fortunati se arrivano dopo le sette.
giovedì 1 settembre 2011
arianna, sei una stronza insopportabile, se l'avessi saputo, col cazzo che ti avrei accolta di buon grado
ho a che fare con arianna da quasi due mesi, e adesso lo voglio dire pubblicamente, mi ha proprio rotto il cazzo.
vuole farmi mangiare a tutte le ore (ieri mi ha convinta a ingurgitare mezza confezione di cioccolatini milka a forma di cuore), mi sveglia la notte per fare la pipì, la sua presenza mi rende triste, lunatica, scostante.
pare che qualcuno, per colpa di arianna, sia diventato depresso, ma io non lo sapevo, prima.
l'appuntamento quotidiano con arianna alle 21.45 è sempre fonte di grandissima ansia. ogni volta mi chiedo, continuerà a farmi del male, a farmi sanguinare, ma fino a quando? e se questa tortura non smette, lo devo dire a qualcuno.
vuole farmi mangiare a tutte le ore (ieri mi ha convinta a ingurgitare mezza confezione di cioccolatini milka a forma di cuore), mi sveglia la notte per fare la pipì, la sua presenza mi rende triste, lunatica, scostante.
pare che qualcuno, per colpa di arianna, sia diventato depresso, ma io non lo sapevo, prima.
l'appuntamento quotidiano con arianna alle 21.45 è sempre fonte di grandissima ansia. ogni volta mi chiedo, continuerà a farmi del male, a farmi sanguinare, ma fino a quando? e se questa tortura non smette, lo devo dire a qualcuno.
lunedì 29 agosto 2011
117 - il numero anti evasione
più di 2 anni fa, chiedevo che ci venisse insegnato a denunciare gli evasori invece degli immigrati clandestini.
oggi ho scoperto che si può, basta chiamare la guardia di finanza, al numero 117 per fare una denuncia, anche anonima. della pizzeria che non fa lo scontrino, del proprietario di casa che affitta in nero, dell'idraulico che non fa la ricevuta, della ginecologa mai vista che dopo la prima visita ti dice "100 euro con la ricevuta, 80 senza".
perché un commerciante che non vi fa lo scontrino sta rubando dalle vostre tasche, senza dirvelo, certo, senza quasi che voi ne accorgiate, in modo discreto e silenzioso. lui non ve lo dice, ma ogni scontrino in meno sono soldi in meno che finiscono nelle casse dello stato, soldi in meno per i servizi pubblici come scuole, ospedali, mezzi pubblici di cui voi fate quotidianamente uso.
direte, "cosa vuoi che sia uno scontrino". certo, uno scontrino non è nulla, ma centinaia di scontrini, di migliaia di esercizi commerciali, sono un sacco di soldi, molti più di quanti riusciate a contare.
direte, perché prendersela con i piccoli commercianti che non arrivano alla fine del mese! ed è proprio questo il fatto, è anche nel loro interesse che tutti paghino il dovuto, così lo stato prenderebbe dai commercianti più grandi i soldi per aiutare i commercianti più piccoli.
insomma, se ognuno fosse onesto nel suo piccolo, si starebbe tutti meglio. purtroppo la classe politica fa schifo e lo stato italiano sta venendo meno a uno dei suoi compiti principali, quello di redistribuire il reddito.
ma essere onesti forse non incentiva gli altri all'onestà, sicuramente li disincentiva dalla disonestà.
oggi ho scoperto che si può, basta chiamare la guardia di finanza, al numero 117 per fare una denuncia, anche anonima. della pizzeria che non fa lo scontrino, del proprietario di casa che affitta in nero, dell'idraulico che non fa la ricevuta, della ginecologa mai vista che dopo la prima visita ti dice "100 euro con la ricevuta, 80 senza".
perché un commerciante che non vi fa lo scontrino sta rubando dalle vostre tasche, senza dirvelo, certo, senza quasi che voi ne accorgiate, in modo discreto e silenzioso. lui non ve lo dice, ma ogni scontrino in meno sono soldi in meno che finiscono nelle casse dello stato, soldi in meno per i servizi pubblici come scuole, ospedali, mezzi pubblici di cui voi fate quotidianamente uso.
direte, "cosa vuoi che sia uno scontrino". certo, uno scontrino non è nulla, ma centinaia di scontrini, di migliaia di esercizi commerciali, sono un sacco di soldi, molti più di quanti riusciate a contare.
direte, perché prendersela con i piccoli commercianti che non arrivano alla fine del mese! ed è proprio questo il fatto, è anche nel loro interesse che tutti paghino il dovuto, così lo stato prenderebbe dai commercianti più grandi i soldi per aiutare i commercianti più piccoli.
insomma, se ognuno fosse onesto nel suo piccolo, si starebbe tutti meglio. purtroppo la classe politica fa schifo e lo stato italiano sta venendo meno a uno dei suoi compiti principali, quello di redistribuire il reddito.
ma essere onesti forse non incentiva gli altri all'onestà, sicuramente li disincentiva dalla disonestà.
giovedì 25 agosto 2011
10-11 settembre - roma, piazza san giovanni - facciamo piazza pulita
il popolo viola, quello del no b day, per intenderci, sta organizzando una grande manifestazione a roma per il 10 e 11 settembre.
questo è il loro APPELLO
Siamo stufi di vivere quotidianamente i soprusi della Casta che pensa soltanto a conservare potere e privilegi.
Siamo stufi di chi ci governa, che fa pagare la crisi finanziaria esclusivamente agli italiani dai redditi più bassi e medi, i lavoratori, le donne, i pensionati e gli studenti e le famiglie.
Siamo stufi di questi politici che fino a ieri negavano l’esistenza della crisi economica e che anzi affermavano che sarebbe stata necessaria solo una piccola manovra fiscale, in quanto l’Italia era sana dal punto di vista economico, addirittura il Paese messo meglio in Europa.
Siamo stufi di indagati e pregiudicati che siedono impunemente in Parlamento.Siamo stufi di una Casta bugiarda che adesso rastrella i 70 miliardi di euro necessari a impedire il fallimento dell’Italia senza toccare i redditti alti e gli speculatori finanziari.
Siamo stufi di questa Casta che non ha la minima intenzione di ridurre gli enormi costi della politica che frena la crescita e penalizza le imprese sane a vantaggio degli evasori fiscali e di chi vìola le regole.
Per questo pensiamo che sia arrivato il momento di ribellarsi, facciamo Piazza pulita, con una mobilitazione che cominci con presidi in tutte le cittá italiane e che culmini con una manifestazione per il giorno sabato 10 settembre a Roma e una assemblea permanente il giorno 11 settembre.
Facciamo Piazza Pulita.
1897 miliardi euro Debito pubblico
79 miliardi di euro Manovra finanziara
17 miliardi all’anno Costo Province
8.000.000 Italiani in poverta’ assoluta
79 miliardi di euro Manovra finanziara
17 miliardi all’anno Costo Province
8.000.000 Italiani in poverta’ assoluta
11.000 euro lo stipendio dei parlamentari
Chiediamo immediatamente:
- La diminuizione del numero dei parlamentari
- Il dimezzamento delle indennitá dei parlamentari
- La revisione dei rimborsi elettorali ai partiti
- Una seria e severa legge anticorruzione
- L’abolizione delle province
- L’eliminazione dei vitalizi dei politici a tutti i livelli
- La cancellazione dei privilegi della politica: abuso di scorte ed auto blu, viaggi gratis non giustificati da impegni istituzionali, eccetera.
mercoledì 24 agosto 2011
der sommer ist noch lang
caro bosse,
che canti che l'estate è ancora lunga. perché mi illudi così?! non lo vedi che il sole alle 8 tramonta già? mentre tre settimane fa c'era luce fino alle 9.
è vero che tre settimane fa la temperatura massima era 19 gradi, mentre ora stiamo friggendo sui 35 ma cosa c'entra? è la luce che conta, mica la temperatura!
Der Sommer ist noch lang
Und keiner, der was will
Niemand, der was kaputt macht
In jedem Moment
Der Sommer ist noch lang
In dein Gesicht
Scheint die Sonne ein Leben lang
Wenn wir fahren kommt sie mit
Und everyday's like a new beginning
Der Sommer ist noch lang
Der Sommer ist noch lang
Der Sommer ist noch lang
Everyday's like a new beginning
Der Sommer ist noch lang
Wir warten nur noch auf den Tag
An dem wir endlich stehen bleiben
Und nicht mehr davonlaufen
Der Sommer ist noch lang
Und wenn ich was will
Dann ist das mehr von dem, was du sagst
Und dass kein Tag wie der andre ist
Und everyday's like a new beginning
Der Sommer ist noch lang
Der Sommer ist noch lang
Der Sommer ist noch lang
Everyday's like a new beginning
Kein Tag soll wie der andre sein
In unserem Fluchtfahrzeug
In dem wir unser Leben leben
Und irgendwann mal stehen bleiben
Der Sommer ist noch lang
che canti che l'estate è ancora lunga. perché mi illudi così?! non lo vedi che il sole alle 8 tramonta già? mentre tre settimane fa c'era luce fino alle 9.
è vero che tre settimane fa la temperatura massima era 19 gradi, mentre ora stiamo friggendo sui 35 ma cosa c'entra? è la luce che conta, mica la temperatura!
Der Sommer ist noch lang
Und keiner, der was will
Niemand, der was kaputt macht
In jedem Moment
Der Sommer ist noch lang
In dein Gesicht
Scheint die Sonne ein Leben lang
Wenn wir fahren kommt sie mit
Und everyday's like a new beginning
Der Sommer ist noch lang
Der Sommer ist noch lang
Der Sommer ist noch lang
Everyday's like a new beginning
Der Sommer ist noch lang
Wir warten nur noch auf den Tag
An dem wir endlich stehen bleiben
Und nicht mehr davonlaufen
Der Sommer ist noch lang
Und wenn ich was will
Dann ist das mehr von dem, was du sagst
Und dass kein Tag wie der andre ist
Und everyday's like a new beginning
Der Sommer ist noch lang
Der Sommer ist noch lang
Der Sommer ist noch lang
Everyday's like a new beginning
Kein Tag soll wie der andre sein
In unserem Fluchtfahrzeug
In dem wir unser Leben leben
Und irgendwann mal stehen bleiben
Der Sommer ist noch lang
lunedì 22 agosto 2011
sparsamente
non sono una donna di casa. odio fare le pulizie e ho una soglia di tolleranza allo sporco che farebbe inorridire mia madre (non per niente ho messo 500 chilometri di distanza tra casa sua e casa mia).
i pavimenti di casa di mia madre sono più puliti del tavolo su cui mangio.
però arriva un momento in cui sento impellente il bisogno di pulire e mettere ordine. così ieri ho tirato a lucido la casa e l'effetto è stato catartico all'ennesima potenza.
in questi giorni a vienna ci sono 35 gradi. dopo essermi lamentata per tutto l'inverno e fino alla scorsa settimana del gran freddo, non ho nessuna intenzione di lamentarmi di questo gran caldo.
oggi ho ricevuto la risposta a una mail che avevo scritto a maggio. inutile dire che ero certa che quella risposta non sarebbe arrivata mai più. invece è arrivata, bella e inaspettata. incoraggiante.
il matematico, preso dall'entusiasmo del bikesharing, ha richiesto via internet la cartina della città con indicate tutte le piste ciclabili. dopo due giorni ci è arrivata gratuitamente a casa la cartina. (questa efficienza è fantastica.)
il matematico, tempo fa, ha fatto una sorta di dichiarazione dei redditi per il rimborso delle tasse. dopo una settimana avevano accreditato sul suo conto corrente quanto gli spettava. (questa efficienza a me, ogni tanto, mette paura.)
finalmente, forse, in quanto coabitante del matematico, avrò diritto a una copertura sanitaria. oggi abbiamo compilato le scartoffie necessarie.
(considerando l'efficienza entro la fine della settimana dovrei essere assicurata.)
i pavimenti di casa di mia madre sono più puliti del tavolo su cui mangio.
però arriva un momento in cui sento impellente il bisogno di pulire e mettere ordine. così ieri ho tirato a lucido la casa e l'effetto è stato catartico all'ennesima potenza.
in questi giorni a vienna ci sono 35 gradi. dopo essermi lamentata per tutto l'inverno e fino alla scorsa settimana del gran freddo, non ho nessuna intenzione di lamentarmi di questo gran caldo.
oggi ho ricevuto la risposta a una mail che avevo scritto a maggio. inutile dire che ero certa che quella risposta non sarebbe arrivata mai più. invece è arrivata, bella e inaspettata. incoraggiante.
il matematico, preso dall'entusiasmo del bikesharing, ha richiesto via internet la cartina della città con indicate tutte le piste ciclabili. dopo due giorni ci è arrivata gratuitamente a casa la cartina. (questa efficienza è fantastica.)
il matematico, tempo fa, ha fatto una sorta di dichiarazione dei redditi per il rimborso delle tasse. dopo una settimana avevano accreditato sul suo conto corrente quanto gli spettava. (questa efficienza a me, ogni tanto, mette paura.)
finalmente, forse, in quanto coabitante del matematico, avrò diritto a una copertura sanitaria. oggi abbiamo compilato le scartoffie necessarie.
(considerando l'efficienza entro la fine della settimana dovrei essere assicurata.)
venerdì 19 agosto 2011
ingiustizie
fin da piccola ho sempre avuto un fortissimo senso della giustizia, o meglio, dell'ingiustizia: tutto ciò che percepivo come ingiusto mi faceva arrabbiare moltissimo, sia che fossi io il destinatario dell'ingiustizia, sia che fossero gli altri.
per esempio ricordo benissimo che un giorno, guardando un cartone animato in camera dei miei, ho pianto disperatamente mordendo l'angolo di un fazzoletto di stoffa, per il senso di impotenza che ho provato di fronte a non so quale punizione inferta ingiustamente a un protagonista.
(bianca pitzorno con "ascolta il mio cuore" è riuscita a intrappolare nelle pagine proprio quello.)
e insomma, adesso sento che le condizioni lavorative cui sono costretta sono ingiuste, e vorrei rivendicare un aumento di stipendio, un contratto, un'assicurazione sanitaria.
allo stesso tempo so che il rischio è quello di sentirmi dire "arrivederci e grazie" e allora forse le rivendicazioni le rimando a quando mi sarà offerta un'aternativa.
qualcuno ha un'alternativa per me?
per esempio ricordo benissimo che un giorno, guardando un cartone animato in camera dei miei, ho pianto disperatamente mordendo l'angolo di un fazzoletto di stoffa, per il senso di impotenza che ho provato di fronte a non so quale punizione inferta ingiustamente a un protagonista.
(bianca pitzorno con "ascolta il mio cuore" è riuscita a intrappolare nelle pagine proprio quello.)
e insomma, adesso sento che le condizioni lavorative cui sono costretta sono ingiuste, e vorrei rivendicare un aumento di stipendio, un contratto, un'assicurazione sanitaria.
allo stesso tempo so che il rischio è quello di sentirmi dire "arrivederci e grazie" e allora forse le rivendicazioni le rimando a quando mi sarà offerta un'aternativa.
qualcuno ha un'alternativa per me?
mercoledì 17 agosto 2011
il mio primo reato
oggi ho preso il mio primo "stipendio" austriaco.
la mia capa in corridoio mi ha dato in mano alcune banconote con fare circospetto. poi è scappata via, a rispondere al telefono, e io sono tornata nella stanza in cui stavo facendo lezione di italiano a un ragazzetto che a settembre deve fare l'esame di recupero.
ho infilato in fretta le banconote in borsa, mentre il ragazzetto cercava di coniugare il verbo essere.
sono i primi soldi del mio primo "lavoro" in austria, e mi sento come se li avessi rubati.
la mia capa in corridoio mi ha dato in mano alcune banconote con fare circospetto. poi è scappata via, a rispondere al telefono, e io sono tornata nella stanza in cui stavo facendo lezione di italiano a un ragazzetto che a settembre deve fare l'esame di recupero.
ho infilato in fretta le banconote in borsa, mentre il ragazzetto cercava di coniugare il verbo essere.
sono i primi soldi del mio primo "lavoro" in austria, e mi sento come se li avessi rubati.
lunedì 15 agosto 2011
citybikesharing
intro:
nel centro di vienna c'è un servizio di citybikesharing.
previa registrazione, ognuno può prendere in una delle postazioni una bicicletta e girarci quanto vuole, a patto di parcheggiarla nuovamente in una postazione di bikesharing.
non so perché in italia non funzioni.
qui funziona benissimo ed è un servizio civilissimo: la registrazione costa solo un euro e può essere fatta, sia on-line che in ognuna delle postazioni, in 5 minuti. per i primi sessanta minuti l'uso della bici è gratuito, poi costa qualcosa come un euro per ogni ora successiva.
chi non rimette giù la bici paga 600 euro, e dato che la registrazione è fatta con bancomat o con carta di credito, li paga davvero.
svolgimento:
strappandomi dalla mia astenia-letargia-pigrizia, il matematico mi ha trascinato davanti a una delle suddette postazioni, mi ha messo in mano una bici e mi ha detto seguimi. abbiamo pedalato fino a raggiungere la donauinsel, un'isola lunga e stretta che si estende per qualche chilometro nel bel mezzo del danubio all'altezza di vienna. ovviamente abbiamo pedalato su delle civilissime e pulitissime piste ciclabili, senza buche né barriere architettoniche che corrono in mezzo alla città ricca di parchi, prati, aree attrezzate per bambini...
conclusione:
dopo due ore sotto il sole a picco, siamo arrivati a casa stanchi morti. abbiamo bevuto un gran bicchiere di limonata e ci siamo fatti una bella doccia. adesso piove. e ci sentiamo come se avessimo scalato il cervino invece di aver fatto una dozzina di chilometri in pianura.
ps: da martedì pare tornerà l'estate, sole e temperature oltre i 25 gradi. se così dovesse effettivamente essere, della croazia non abbiamo bisogno, per fortuna.
nel centro di vienna c'è un servizio di citybikesharing.
previa registrazione, ognuno può prendere in una delle postazioni una bicicletta e girarci quanto vuole, a patto di parcheggiarla nuovamente in una postazione di bikesharing.
non so perché in italia non funzioni.
qui funziona benissimo ed è un servizio civilissimo: la registrazione costa solo un euro e può essere fatta, sia on-line che in ognuna delle postazioni, in 5 minuti. per i primi sessanta minuti l'uso della bici è gratuito, poi costa qualcosa come un euro per ogni ora successiva.
chi non rimette giù la bici paga 600 euro, e dato che la registrazione è fatta con bancomat o con carta di credito, li paga davvero.
svolgimento:
strappandomi dalla mia astenia-letargia-pigrizia, il matematico mi ha trascinato davanti a una delle suddette postazioni, mi ha messo in mano una bici e mi ha detto seguimi. abbiamo pedalato fino a raggiungere la donauinsel, un'isola lunga e stretta che si estende per qualche chilometro nel bel mezzo del danubio all'altezza di vienna. ovviamente abbiamo pedalato su delle civilissime e pulitissime piste ciclabili, senza buche né barriere architettoniche che corrono in mezzo alla città ricca di parchi, prati, aree attrezzate per bambini...
conclusione:
dopo due ore sotto il sole a picco, siamo arrivati a casa stanchi morti. abbiamo bevuto un gran bicchiere di limonata e ci siamo fatti una bella doccia. adesso piove. e ci sentiamo come se avessimo scalato il cervino invece di aver fatto una dozzina di chilometri in pianura.
ps: da martedì pare tornerà l'estate, sole e temperature oltre i 25 gradi. se così dovesse effettivamente essere, della croazia non abbiamo bisogno, per fortuna.
domenica 14 agosto 2011
come un pannello solare
ho bisogno di sole.
sento il gelo nelle ossa.
mi vedo pallida come un morto.
io, che negli ultimi anni sono diventata allergica all'idea di andare al mare;
io, che mi annoio all'idea di prendere il sole;
io, che non mi metto in costume da bagno dal 2003;
io, che mi glorio di essere sempre la meno abbronzata di tutti,
sì, proprio io, sto cercando di convincere il matematico ad andare un paio di giorni in croazia a scaldarci.
solo adesso capisco perché gli austriaci, a maggio, con 20 gradi, erano già in costume da bagno sdraiati sul loro telo da parco, belli unti di crema abbronzante: sapevano che c'era il rischio fondato che non ci sarebbe stato più sole di così :(
sento il gelo nelle ossa.
mi vedo pallida come un morto.
io, che negli ultimi anni sono diventata allergica all'idea di andare al mare;
io, che mi annoio all'idea di prendere il sole;
io, che non mi metto in costume da bagno dal 2003;
io, che mi glorio di essere sempre la meno abbronzata di tutti,
sì, proprio io, sto cercando di convincere il matematico ad andare un paio di giorni in croazia a scaldarci.
solo adesso capisco perché gli austriaci, a maggio, con 20 gradi, erano già in costume da bagno sdraiati sul loro telo da parco, belli unti di crema abbronzante: sapevano che c'era il rischio fondato che non ci sarebbe stato più sole di così :(
giovedì 11 agosto 2011
alzati e cammina
ieri sera avevo quasi 38 di febbre.
ero piegata dai dolori mestruali*.
ero certa che sarei morta di lì a poche ore.
in pochi secondi ho rivisto la mia vita scorrere come in un film.
poi ho preso una tachipirina e sono andata a dormire, convinta che non avrei mai più rivisto la luce del sole.
invece, stamattina, dopo nove ore di sonno, mi sento risorta.
i miracoli del paracetamolo.
* la pillola al momento non sembra aver ottenuto l'effetto voluto: il ciclo non sembra affatto meno abbondante e per di più si è rivelato dolorosissimo.
ero piegata dai dolori mestruali*.
ero certa che sarei morta di lì a poche ore.
in pochi secondi ho rivisto la mia vita scorrere come in un film.
poi ho preso una tachipirina e sono andata a dormire, convinta che non avrei mai più rivisto la luce del sole.
invece, stamattina, dopo nove ore di sonno, mi sento risorta.
i miracoli del paracetamolo.
* la pillola al momento non sembra aver ottenuto l'effetto voluto: il ciclo non sembra affatto meno abbondante e per di più si è rivelato dolorosissimo.
lunedì 8 agosto 2011
joe the plumber
ci abbiamo provato, a riparare il miscelatore. ma proprio non ne siamo stati capaci. abbiamo trovato e chiuso il rubinetto centrale dell'acqua. abbiamo rimosso il tappino che copriva la vite, abbiamo svitato la vite... e poi niente. la vite si è persa e la leva non si staccava.
mio padre per email aveva diagnosticato "basta stringere la ghiera con una chiave a pappagallo grande almeno 5 cm". ma alla ghiera non siamo mai arrivati. abbiamo rimesso il tappino, riaperto l'acqua, ci siamo guardati con sconforto e ci siamo rivolti a un idraulico vero.
è arrivato alle tre, con il suo corredo di braccia tatuate, cassetta degli attrezzi, treccia lunga fino a metà schiena e ragazzetto al seguito.
ha guardato il miscelatore e il rivolo d'acqua che impietoso scendeva tra la leva e il resto del rubinetto e ha decretato, senza nemmeno togliere il tappino: "sie bekommen ein neu" o qualcosa del genere. ovvero "te ne arriva uno nuovo" che con sto rubinetto qua non vai più da nessuna parte.
ha chiuso i rubinettini sotto il lavandino, smontato, tolto, sporcato, rimontato, mentre a me saliva dentro una gran rabbia. pensavo: "maledetto stronzo, te ne approfitti solo perché sono femmina (e quindi stereotipo vuole che non ne capisca niente di idraulica - e ok, non è che abbia dato prova di capirne molto stamattina) e straniera (e quindi non ho le parole per dire miscelatore, rubinetto, lavandino, perde, ma non significa che tutti questi concetti non mi siano chiarissimi in mente) e invece di stringere la ghiera in 30 secondi te ne stai sdraiato sotto il mio lavandino per mezz'ora, montando un nuovo miscelatore della marca che ti paga per farlo. vaffanculo".
mio padre per email aveva diagnosticato "basta stringere la ghiera con una chiave a pappagallo grande almeno 5 cm". ma alla ghiera non siamo mai arrivati. abbiamo rimesso il tappino, riaperto l'acqua, ci siamo guardati con sconforto e ci siamo rivolti a un idraulico vero.
è arrivato alle tre, con il suo corredo di braccia tatuate, cassetta degli attrezzi, treccia lunga fino a metà schiena e ragazzetto al seguito.
ha guardato il miscelatore e il rivolo d'acqua che impietoso scendeva tra la leva e il resto del rubinetto e ha decretato, senza nemmeno togliere il tappino: "sie bekommen ein neu" o qualcosa del genere. ovvero "te ne arriva uno nuovo" che con sto rubinetto qua non vai più da nessuna parte.
ha chiuso i rubinettini sotto il lavandino, smontato, tolto, sporcato, rimontato, mentre a me saliva dentro una gran rabbia. pensavo: "maledetto stronzo, te ne approfitti solo perché sono femmina (e quindi stereotipo vuole che non ne capisca niente di idraulica - e ok, non è che abbia dato prova di capirne molto stamattina) e straniera (e quindi non ho le parole per dire miscelatore, rubinetto, lavandino, perde, ma non significa che tutti questi concetti non mi siano chiarissimi in mente) e invece di stringere la ghiera in 30 secondi te ne stai sdraiato sotto il mio lavandino per mezz'ora, montando un nuovo miscelatore della marca che ti paga per farlo. vaffanculo".
domenica 7 agosto 2011
peso el tacòn del buso
il miscelatore del bagno perde da qualche giorno.
quando ha iniziato a gocciolare, era possibile, spostando a destra o a sinistra la leva, farlo smettere.
adesso non più. un filo ininterrotto d'acqua scende dalla fessura tra la leva e il resto del rubinetto. (ovviamente di domenica, ovviamente in agosto, ovviamente quando sono da sola in casa.)
e io sono sicura che smontarlo, sostituire le guarnizioni e rimontarlo è un'operazione alla mia portata, del resto sono cresciuta guardando mio padre riparare lavatrici, ferri da stiro, caldaie. a sei anni sapevo cosa fosse una brugola e persino un rivetto. uno dei miei giochi preferiti era riordinare la cassetta degli attrezzi dividendo cacciaviti, chiavi inglesi, pinze...
il problema è che non so dove sia il rubinetto che permette di chiude l'acqua di tutto l'appartamento, non ho a disposizione la cassetta degli attrezzi né l'officina di mio padre, non ho idea di dove recuperare una dichtung (guarnizione) e che se combino un casino finisce che è "peso el tacòn del buso" (peggio il rattoppo del buco - peggio la soluzione del problema).
quando ha iniziato a gocciolare, era possibile, spostando a destra o a sinistra la leva, farlo smettere.
adesso non più. un filo ininterrotto d'acqua scende dalla fessura tra la leva e il resto del rubinetto. (ovviamente di domenica, ovviamente in agosto, ovviamente quando sono da sola in casa.)
e io sono sicura che smontarlo, sostituire le guarnizioni e rimontarlo è un'operazione alla mia portata, del resto sono cresciuta guardando mio padre riparare lavatrici, ferri da stiro, caldaie. a sei anni sapevo cosa fosse una brugola e persino un rivetto. uno dei miei giochi preferiti era riordinare la cassetta degli attrezzi dividendo cacciaviti, chiavi inglesi, pinze...
il problema è che non so dove sia il rubinetto che permette di chiude l'acqua di tutto l'appartamento, non ho a disposizione la cassetta degli attrezzi né l'officina di mio padre, non ho idea di dove recuperare una dichtung (guarnizione) e che se combino un casino finisce che è "peso el tacòn del buso" (peggio il rattoppo del buco - peggio la soluzione del problema).
giovedì 4 agosto 2011
sulla scrittura
non so se qualcuno se n'è accorto ma, mesi fa, ho inaugurato una nuova sezione del blog che si chiama "sulla scrittura". in sostanza raccoglie articoli, considerazioni, consigli sullo scrive che trovo naufragando in rete in cerca di scuse per non scrivere.
per la maggior parte sono articoli in inglese, sia perché gli stati uniti sono la patria della creative writing, sia perché se leggo in inglese mi sembra di perdere tempo in modo più produttivo (e in effetti devo ammettere che il mio inglese piano piano è migliorato).
comunque, se non avete tempo né voglia, né motivazione per spulciare i miei link, sappiate che il succo è: "per scrivere un racconto o un romanzo bisogna scrivere". scrivere, mettere una parola dietro l'altra, è la condizione necessaria, per arrivare a scrivere un racconto o un romanzo.
sembra lapalissiano, è probabilmente lo è. però c'è poco da fare, l'unico modo per scrivere un romanzo è scriverlo. poi si può stare a discutere dello stile, della voce narrante, della tridimensionalità dei personaggi, della trama, del genere di appartenenza, delle potenzialità commerciali.
pensare di scrivere un romanzo. leggere in rete come si scrive un romanzo. leggere romanzi per trarre l'ispirazione. creare una sezione sulla scrittura nel proprio blog. scrivere post sul fatto di scrivere un romanzo. pensare a quando il proprio romanzo sarà pubblicato. ecco, tutto questo non è scrivere un romanzo.
scrivere un romanzo è mettersi alla tastiera e scriverlo.
per la maggior parte sono articoli in inglese, sia perché gli stati uniti sono la patria della creative writing, sia perché se leggo in inglese mi sembra di perdere tempo in modo più produttivo (e in effetti devo ammettere che il mio inglese piano piano è migliorato).
comunque, se non avete tempo né voglia, né motivazione per spulciare i miei link, sappiate che il succo è: "per scrivere un racconto o un romanzo bisogna scrivere". scrivere, mettere una parola dietro l'altra, è la condizione necessaria, per arrivare a scrivere un racconto o un romanzo.
sembra lapalissiano, è probabilmente lo è. però c'è poco da fare, l'unico modo per scrivere un romanzo è scriverlo. poi si può stare a discutere dello stile, della voce narrante, della tridimensionalità dei personaggi, della trama, del genere di appartenenza, delle potenzialità commerciali.
pensare di scrivere un romanzo. leggere in rete come si scrive un romanzo. leggere romanzi per trarre l'ispirazione. creare una sezione sulla scrittura nel proprio blog. scrivere post sul fatto di scrivere un romanzo. pensare a quando il proprio romanzo sarà pubblicato. ecco, tutto questo non è scrivere un romanzo.
scrivere un romanzo è mettersi alla tastiera e scriverlo.
mercoledì 3 agosto 2011
dolce per autofesteggiamento
dato che me l'avete chiesta in molti, ecco la ricetta del mio dolce di compleanno.
(seeeeeeee, a chi la racconto. ricominciamo)
anche se non me l'ha chiesta nessuno e non importa a nessuno, ecco la ricetta del mio dolce di compleanno.
dosi per due persone (dato che ero da sola avrei dovuto dimezzarle, ma ho usato la torta avanzata per continuare a festeggiarmi anche oggi):
per la base:
* una ventina di biscotti secchi tipo orosaiwa
* un po' di burro
* del latte
per la crema pasticcera:
* due tuorli
* 200 ml di latte
* due cucchiai di zucchero
* mezzo cucchiaio di farina
per la decorazione:
* una banana
* una pesca
prendere i biscotti e frullarli fino a trasformarli in farina. mescolare la farina di biscotti con il burro ammorbidito. ne servirebbe parecchio, ma voi potete fare come me e aggiungere poco latte per volta per amalgamare il tutto. a questo punto prendete una ciotola piccola (10-12 cm di diametro) metteteci sul fondo un po' di carta da forno bagnata e strizzata e spalmate il composto, lasciando il bordo un po' alto. poi mettete in frigo.
per la crema pasticcera ho seguito questa ricetta riducendo le dosi. http://ricette.giallozafferano.it/Crema-pasticcera.html
io non avevo la vaniglia ma è venuta buona lo stesso.
quando la crema si è raffreddata e anche il fondo si è ben compattato (diciamo dopo un'ora) potete comporre il tutto: riempire la base di crema e aggiungere la frutta fresca tagliata a pezzi.
alla fine avrete sporcato un sacco di ciotole, pentole, posate e impiegherete la mezz'ora successiva a sitemare la cucina. poco male, è meglio se il dolce resta un altro po' in frigo prima di essere mangiato.
(seeeeeeee, a chi la racconto. ricominciamo)
anche se non me l'ha chiesta nessuno e non importa a nessuno, ecco la ricetta del mio dolce di compleanno.
dosi per due persone (dato che ero da sola avrei dovuto dimezzarle, ma ho usato la torta avanzata per continuare a festeggiarmi anche oggi):
per la base:
* una ventina di biscotti secchi tipo orosaiwa
* un po' di burro
* del latte
per la crema pasticcera:
* due tuorli
* 200 ml di latte
* due cucchiai di zucchero
* mezzo cucchiaio di farina
per la decorazione:
* una banana
* una pesca
prendere i biscotti e frullarli fino a trasformarli in farina. mescolare la farina di biscotti con il burro ammorbidito. ne servirebbe parecchio, ma voi potete fare come me e aggiungere poco latte per volta per amalgamare il tutto. a questo punto prendete una ciotola piccola (10-12 cm di diametro) metteteci sul fondo un po' di carta da forno bagnata e strizzata e spalmate il composto, lasciando il bordo un po' alto. poi mettete in frigo.
per la crema pasticcera ho seguito questa ricetta riducendo le dosi. http://ricette.giallozafferano.it/Crema-pasticcera.html
io non avevo la vaniglia ma è venuta buona lo stesso.
quando la crema si è raffreddata e anche il fondo si è ben compattato (diciamo dopo un'ora) potete comporre il tutto: riempire la base di crema e aggiungere la frutta fresca tagliata a pezzi.
alla fine avrete sporcato un sacco di ciotole, pentole, posate e impiegherete la mezz'ora successiva a sitemare la cucina. poco male, è meglio se il dolce resta un altro po' in frigo prima di essere mangiato.
martedì 2 agosto 2011
zum geburtstag viel einsamkeit
non ho mai amato il giorno del mio compleanno. quand'ero piccola non potevo mai festeggiarlo con gli amici: in agosto non c'era mai nessuno, a volte non c'ero nemmeno io.
non mi piaceva anche perché tutti tentavano di sbaciucchiarmi e spizzicottarmi le guanciotte, cosa che non potevo proprio sopportare.
col passare del tempo ho continuato a non provare particolare simpatia per il giorno del mio compleanno. anche se devo ammettere che il compleanno del 2002 è stato davvero memorabile: ero alle cascate del niagara, e avevo appena saputo, chiamando casa, che ero stata ammessa al master della scuola holden. (che poi non ho frequentato, ma questa è tutta un'altra storia.)
e oggi, giorno del mio 29° compleanno, per la prima volta nella vita NESSUNO mi ha fatto gli auguri di persona. ho ricevuto sms, email, messaggi su facebook, chiamate skype, ma nessuno, oggi, mi ha abbracciata, né baciata, né tanto meno mi ha dato un regalo. e nonostante questo ho sentito forte l'affetto di un sacco di persone.
non mi piaceva anche perché tutti tentavano di sbaciucchiarmi e spizzicottarmi le guanciotte, cosa che non potevo proprio sopportare.
col passare del tempo ho continuato a non provare particolare simpatia per il giorno del mio compleanno. anche se devo ammettere che il compleanno del 2002 è stato davvero memorabile: ero alle cascate del niagara, e avevo appena saputo, chiamando casa, che ero stata ammessa al master della scuola holden. (che poi non ho frequentato, ma questa è tutta un'altra storia.)
e oggi, giorno del mio 29° compleanno, per la prima volta nella vita NESSUNO mi ha fatto gli auguri di persona. ho ricevuto sms, email, messaggi su facebook, chiamate skype, ma nessuno, oggi, mi ha abbracciata, né baciata, né tanto meno mi ha dato un regalo. e nonostante questo ho sentito forte l'affetto di un sacco di persone.
domenica 31 luglio 2011
il tempo qui fa schifo: ci sono 16 gradi e il sole non si vede da tre settimane, i blog sono aggiornati raramente e solo per parlare di vacanze, su facebook gli amici postano foto di spiagge, annunciano partenze o arrivi. anche il matematico è tornato a ppp per staccare un po' la spina.
io, che sono in vacanza da una vita, ho finalmente iniziato a lavoricchiare mentre tutti sono in ferie.
tra poco più di un mese sarà tempo di bilanci. il 2 settembre sarà un anno che abito qui. il mio tedesco è passato dal livello A2 al livello B2, anche il mio inglese è migliorato. ho ottenuto la certificazione in didattica dell'italiano. un mio racconto è arrivato finalista a subway.
insomma, non mi sembra un gran che.
a meno che ad agosto non si raccolga qualche altro frutto, per lo più la sensazione sarà quella di aver sprecato un sacco di tempo.
io, che sono in vacanza da una vita, ho finalmente iniziato a lavoricchiare mentre tutti sono in ferie.
tra poco più di un mese sarà tempo di bilanci. il 2 settembre sarà un anno che abito qui. il mio tedesco è passato dal livello A2 al livello B2, anche il mio inglese è migliorato. ho ottenuto la certificazione in didattica dell'italiano. un mio racconto è arrivato finalista a subway.
insomma, non mi sembra un gran che.
a meno che ad agosto non si raccolga qualche altro frutto, per lo più la sensazione sarà quella di aver sprecato un sacco di tempo.
domenica 24 luglio 2011
le cose che odio di vienna
ci sono sicuramente molte cose che mi piacciono di vienna, e forse troveranno posto in un altro post. al momento però vorrei soffermarmi sulle cose che qui mi danno veramente sui nervi:
1) il fumo nei locali pubblici, nei corridoi, per le scale, negli ascensori
2) la puzza di merda di cavallo che aleggia in centro e le merde di cavallo sull'asfalto (una delle cavolate più gettonate per turisti è un giro in carrozza per vedere il centro di vienna)
3) l'incapacità di avere a che fare con gli affettati. nel supermercato in cui vado non tolgono la cotenna da nessun affettato (figuriamoci il grasso), mettono le fette una sopra l'altra in blocco, accartocciano tutto, lo infilano in un sacchetto di carta e lo chiudono con un punto di cucitrice. non è raro che graffettino insieme anche gli affettati
4) il vento gelato
1) il fumo nei locali pubblici, nei corridoi, per le scale, negli ascensori
2) la puzza di merda di cavallo che aleggia in centro e le merde di cavallo sull'asfalto (una delle cavolate più gettonate per turisti è un giro in carrozza per vedere il centro di vienna)
3) l'incapacità di avere a che fare con gli affettati. nel supermercato in cui vado non tolgono la cotenna da nessun affettato (figuriamoci il grasso), mettono le fette una sopra l'altra in blocco, accartocciano tutto, lo infilano in un sacchetto di carta e lo chiudono con un punto di cucitrice. non è raro che graffettino insieme anche gli affettati
4) il vento gelato
giovedì 14 luglio 2011
questo post parla di mestruazioni senza giri di parole (siete avvertiti)
ho passato l'ultimo anno della mia vita a dissanguarmi una volta al mese.
tipo che devo cambiare ogni due ore l'assorbente notte lungo 31.8 cm con 6 gocce disegnate sulla confezione almeno per i primi due giorni.
tipo che quando ho fatto le analisi del sangue è risultato che mi manca il ferro (ma va?).
tipo che un paio di mattine mi sono svegliata in un lago di sangue credendo di essere morta per una pugnalata in pancia, e invece no, era il sangue delle mie mestruazioni.
tipo che quando mi siedo sul water e si sente zampillare, a volte non è pipì, è sangue, il mio, che se ne va giù per il cesso in quei giorni lì.
tipo che una volta mi è capitato di sporcarmi di brutto i pantaloni (nonostante l'assorbente notte 6 gocce lungo 31,8 cm) e sono corsa a casa tenendo la borsa dietro la schiena in un modo stupido e innaturale per tentare di coprire la macchia enorme.
e io mi sono altamente stufata di 'sta storia. per cui da oggi si cambia musica! spero.
tipo che devo cambiare ogni due ore l'assorbente notte lungo 31.8 cm con 6 gocce disegnate sulla confezione almeno per i primi due giorni.
tipo che quando ho fatto le analisi del sangue è risultato che mi manca il ferro (ma va?).
tipo che un paio di mattine mi sono svegliata in un lago di sangue credendo di essere morta per una pugnalata in pancia, e invece no, era il sangue delle mie mestruazioni.
tipo che quando mi siedo sul water e si sente zampillare, a volte non è pipì, è sangue, il mio, che se ne va giù per il cesso in quei giorni lì.
tipo che una volta mi è capitato di sporcarmi di brutto i pantaloni (nonostante l'assorbente notte 6 gocce lungo 31,8 cm) e sono corsa a casa tenendo la borsa dietro la schiena in un modo stupido e innaturale per tentare di coprire la macchia enorme.
e io mi sono altamente stufata di 'sta storia. per cui da oggi si cambia musica! spero.
martedì 12 luglio 2011
the fault in our stars - john green
john green è uno dei miei autori ya preferiti. ha scritto "cercando alaska", che considero il capolavoro assoluto. e poi anche altri romanzi, belli, carini ma molto al di sotto di "cercando alaska" secondo me.
ecco, john green a fine giugno ha annunciato il titolo del suo nuovo romanzo: "the fault in our stars". ha promesso ai suoi fan, via twitter, facebook, blog che firmerà personalmente, una per una, tutte le copie prenotate prima dell'uscita. uscita che è prevista approssimativamente per aprile 2012.
poche ore dopo l'annuncio "the fault in our stars" era il libro più venduto su amazon.com e su barnes&nobles. è rimasto in vetta a entrambe le classifiche per qualche giorno.
a riguardo, su repubblica, hanno scritto questo articolo orrendo.
in ogni caso i fan di john green stanno proponendo la copertina per il libro. qui ne trovate a centinaia, alcune sono davvero stupende.
ma le mie preferite in assoluto sono quelle che usano le lucky star.
tipo questa.
ecco, john green a fine giugno ha annunciato il titolo del suo nuovo romanzo: "the fault in our stars". ha promesso ai suoi fan, via twitter, facebook, blog che firmerà personalmente, una per una, tutte le copie prenotate prima dell'uscita. uscita che è prevista approssimativamente per aprile 2012.
poche ore dopo l'annuncio "the fault in our stars" era il libro più venduto su amazon.com e su barnes&nobles. è rimasto in vetta a entrambe le classifiche per qualche giorno.
a riguardo, su repubblica, hanno scritto questo articolo orrendo.
in ogni caso i fan di john green stanno proponendo la copertina per il libro. qui ne trovate a centinaia, alcune sono davvero stupende.
ma le mie preferite in assoluto sono quelle che usano le lucky star.
tipo questa.
sabato 9 luglio 2011
an the winner is...
grazie al giveaway compulsivo ho effettivamente vinto una copia de "il club dei suicidi" edito da giunti nella collana Y (che sarebbe quella dedicata ai romanzi young adult). è la prima volta che vinco qualcosa a parte graffette da ufficio alla pesca di beneficenza di ppp! (quindi imporvi tutti i banner qui di lato per un paio di settimane non è stato inutile.)
sono anche stata cazziata pubblicamente in questo video (dal secondo 30 al secondo 68) per non aver rispettato il regolamento che il sito imponeva per la partecipazione. (vengo anche chiamata azzurropìllin invece di azzurropillìn che è un po' come chiamare bènetton la benettòn. una cosa che fanno tutti e la rende very international anche se è un'azienda di treviso.)
partecipare ai giveaway è faticosissimo e credo che per un po' mi ritirerò alla noiosa vita di chi non partecipa compulsivamente ai giveaway.
la cosa più faticosa, al di là di rispettare i regolamenti tutti uguali e tutti diversi imposti dai vari siti, è ricordarsi a quali giveaway si sta partecipando e quando avviene per ognuno l'estrazione del vincitore.
ora non devo far altro che aspettare che il libro, già arrivato a ppp, trovi la strada per arrivare fino a qui.
sono anche stata cazziata pubblicamente in questo video (dal secondo 30 al secondo 68) per non aver rispettato il regolamento che il sito imponeva per la partecipazione. (vengo anche chiamata azzurropìllin invece di azzurropillìn che è un po' come chiamare bènetton la benettòn. una cosa che fanno tutti e la rende very international anche se è un'azienda di treviso.)
partecipare ai giveaway è faticosissimo e credo che per un po' mi ritirerò alla noiosa vita di chi non partecipa compulsivamente ai giveaway.
la cosa più faticosa, al di là di rispettare i regolamenti tutti uguali e tutti diversi imposti dai vari siti, è ricordarsi a quali giveaway si sta partecipando e quando avviene per ognuno l'estrazione del vincitore.
ora non devo far altro che aspettare che il libro, già arrivato a ppp, trovi la strada per arrivare fino a qui.
martedì 5 luglio 2011
sto fuori di testa, completamente
il matematico, alle 4 del mattino di domenica, è partito per edimburgo dove rimarrà fino a venerdì per un grande convegno cui partecipano molti suoi simili.
la sottoscritta, come sempre capita quando si ritrova da sola:
1. non è più certa di essere ancora in grado di articolare parole di senso compiuto, non usando le sue corde vocali da circa 60 ore.
2. è andata ad abitare nella casa delle libertà, dove i piatti non lavati prolificano indisturbati nel lavandino, i pasti vengono consumati in luoghi e tempi casuali (solitamente con sbriciolamenti e sbordolamenti sul divano), il computer la sera posa la testa sul cuscino del matematico, pronto ad essere acceso non appena la sottoscritta si rende conto che è di nuovo mattina, i gatti di polvere giocano sul parquet del salotto con gomitoli di capelli castani. ogni tanto fanno le fusa.
3. ha già letto tutti i libri presi sabato in biblioteca: cordiali saluti di bajani e testimone inconsapevole di carofiglio. ha anche finito non avevo capito niente di de silva. ha solo delle difficoltà a inoltrarsi in romanzo criminale di de cataldo. ma prima o poi avrà la meglio anche su quello.
4. ha iniziato a leggere di nausee mattutine, ecografie, amniocentesi, translucenze, aborti spontanei, test di gravidanza, baby blues, beta hgc, ivg, passando senza soluzione di continuità da un mommyblog all'altro. ma solo per cultura generale. la sottoscritta non è incinta, non ha senso materno. piuttosto che un bambino un alligatore nella vasca da bagno.
5. ha invitato tre persone (provenienti da tre continenti diversi) a una cena italiana nella casa delle libertà. per giovedì. ma... non ha nessuna voglia di cucinare. né di rendere la casa delle libertà un posto decente.
6. in vista della cena ha un grave problema: le lampadine del salotto fulminate. tutte e due. da mesi. e se con il matematico fa romantico mangiare alla luce azzurrina dello schermo, con tre persone a cena fa pezzente. (il fatto è che, per sostituire le lampadine, c'è assoluto bisogno di una scala, che non abbiamo. che dovremmo chiedere ai vicini austriaci. che a malapena salutiamo. perché in effetti salutare è quasi tutto quello che riusciamo a fare in tedesco.)
la sottoscritta, come sempre capita quando si ritrova da sola:
1. non è più certa di essere ancora in grado di articolare parole di senso compiuto, non usando le sue corde vocali da circa 60 ore.
2. è andata ad abitare nella casa delle libertà, dove i piatti non lavati prolificano indisturbati nel lavandino, i pasti vengono consumati in luoghi e tempi casuali (solitamente con sbriciolamenti e sbordolamenti sul divano), il computer la sera posa la testa sul cuscino del matematico, pronto ad essere acceso non appena la sottoscritta si rende conto che è di nuovo mattina, i gatti di polvere giocano sul parquet del salotto con gomitoli di capelli castani. ogni tanto fanno le fusa.
3. ha già letto tutti i libri presi sabato in biblioteca: cordiali saluti di bajani e testimone inconsapevole di carofiglio. ha anche finito non avevo capito niente di de silva. ha solo delle difficoltà a inoltrarsi in romanzo criminale di de cataldo. ma prima o poi avrà la meglio anche su quello.
4. ha iniziato a leggere di nausee mattutine, ecografie, amniocentesi, translucenze, aborti spontanei, test di gravidanza, baby blues, beta hgc, ivg, passando senza soluzione di continuità da un mommyblog all'altro. ma solo per cultura generale. la sottoscritta non è incinta, non ha senso materno. piuttosto che un bambino un alligatore nella vasca da bagno.
5. ha invitato tre persone (provenienti da tre continenti diversi) a una cena italiana nella casa delle libertà. per giovedì. ma... non ha nessuna voglia di cucinare. né di rendere la casa delle libertà un posto decente.
6. in vista della cena ha un grave problema: le lampadine del salotto fulminate. tutte e due. da mesi. e se con il matematico fa romantico mangiare alla luce azzurrina dello schermo, con tre persone a cena fa pezzente. (il fatto è che, per sostituire le lampadine, c'è assoluto bisogno di una scala, che non abbiamo. che dovremmo chiedere ai vicini austriaci. che a malapena salutiamo. perché in effetti salutare è quasi tutto quello che riusciamo a fare in tedesco.)
mercoledì 29 giugno 2011
concorrenza
il colloquio di lavoro è andato.
se avranno bisogno mi chiameranno da settembre.
il problema di tutti i colloqui che ho fatto qui, fino ad ora, è che gli altri candidati non sono umani.
olga, per esempio, è russa, ma sa a livello C2 lo spagnolo, l'inglese, il tedesco, capisce bene l'italiano e il francese anche se non li parla fluentemente. ovviamente è gnocchissima e ha un sorriso e uno sguardo aperti e luminosi che ti conquistano all'istante.
al colloquio scorso c'era una ragazza bulgara più o meno con le stesse competenze linguistiche ed estetiche.
ecco, io quando gli altri sono così mi sento una cacca e quando il selezionatore mi chiede qualcosa dico: ho SOLO un bachelor. non ho MAI insegnato italiano in vita mia. parlo POCHISSIMO tedesco. non sono capace di fare NIENTE.
tornata a casa con la coda tra le gambe ho trovato nella casella e-mail altri due inviti a due colloqui di lavoro.
se avranno bisogno mi chiameranno da settembre.
il problema di tutti i colloqui che ho fatto qui, fino ad ora, è che gli altri candidati non sono umani.
olga, per esempio, è russa, ma sa a livello C2 lo spagnolo, l'inglese, il tedesco, capisce bene l'italiano e il francese anche se non li parla fluentemente. ovviamente è gnocchissima e ha un sorriso e uno sguardo aperti e luminosi che ti conquistano all'istante.
al colloquio scorso c'era una ragazza bulgara più o meno con le stesse competenze linguistiche ed estetiche.
ecco, io quando gli altri sono così mi sento una cacca e quando il selezionatore mi chiede qualcosa dico: ho SOLO un bachelor. non ho MAI insegnato italiano in vita mia. parlo POCHISSIMO tedesco. non sono capace di fare NIENTE.
tornata a casa con la coda tra le gambe ho trovato nella casella e-mail altri due inviti a due colloqui di lavoro.
martedì 28 giugno 2011
spazzacamino
davanti alla porta dell'ascensore del condominio in cui abito, c'è un foglietto giallo con le date in cui lo spazzacamino entrerà in ogni appartamento per controllare.
in vista dell'ispezione di oggi, qualche giorno fa è comparso un altro foglietto con scritto abdichten, putztuerchen e altre incomprensibili parole di uso non comune che ci hanno messi in allarme.
non riuscendo a dare un senso compiuto a quel messaggio ci siamo agitati tantissimo chiedendoci cosa avremmo dovuto fare e cosa invece non stavamo facendo.
così quando stamattina alle 8 e 35 lo spazzacamino ha suonato alla porta, eravamo già pronti a subire un mucchio di rimproveri a causa delle nostre omissioni.
invece lo spazzacamino si è diretto verso la caldaia, ha allungato il manico telescopico su cui era fissato uno specchio e l'ha usato per guardare sopra la caldaia. ha annotato qualcosa su un quadernetto e quando il matematico gli ha chiesto "so, that's it" lo spazzacamino ha risposto "yes" ci ha augurato buona giornata e se n'è andato.
quindi le domande sono quattro:
1. cosa c'era scritto sul foglio
2. a cosa serve allo spazzacamino un mestolo infilato nella cintura
3. come faceva ad avere le mani così sporche di nero se tutto quello che fa è guardare la caldaia con uno specchietto per sei secondi
4. com'è possibile che persino gli spazzacamini sappiano l'inglese
in vista dell'ispezione di oggi, qualche giorno fa è comparso un altro foglietto con scritto abdichten, putztuerchen e altre incomprensibili parole di uso non comune che ci hanno messi in allarme.
non riuscendo a dare un senso compiuto a quel messaggio ci siamo agitati tantissimo chiedendoci cosa avremmo dovuto fare e cosa invece non stavamo facendo.
così quando stamattina alle 8 e 35 lo spazzacamino ha suonato alla porta, eravamo già pronti a subire un mucchio di rimproveri a causa delle nostre omissioni.
invece lo spazzacamino si è diretto verso la caldaia, ha allungato il manico telescopico su cui era fissato uno specchio e l'ha usato per guardare sopra la caldaia. ha annotato qualcosa su un quadernetto e quando il matematico gli ha chiesto "so, that's it" lo spazzacamino ha risposto "yes" ci ha augurato buona giornata e se n'è andato.
quindi le domande sono quattro:
1. cosa c'era scritto sul foglio
2. a cosa serve allo spazzacamino un mestolo infilato nella cintura
3. come faceva ad avere le mani così sporche di nero se tutto quello che fa è guardare la caldaia con uno specchietto per sei secondi
4. com'è possibile che persino gli spazzacamini sappiano l'inglese
lunedì 27 giugno 2011
persönliches gespräch
mercoledì affronterò il terzo colloquio di lavoro del mese.
è probabile che finirò per aver fatto più colloqui di lavoro a vienna in un mese che in tutto il resto della mia vita.
ricapitolando:
il primo colloquio è andato male.
il secondo era solo per conoscersi, in vista di un posto come insegnante di italiano, che potrebbe liberarsi oppure no.
il terzo vedremo. la persona che ha risposto alla mia bewebung (candidatura) dice che "sich sehr interessant anhört" (suona bene).
ma la domanda è: dopo quanti persönliches gespräch si smette di essere agitati e si va sciolti? perché io sono già di nuovo in modalità ommioddio ommioddio. anche perché ho appena speso 250 euro per un corso di tedesco. e se dovessi ottenere il lavoro sarebbero 250 euro buttati nel cesso.
è probabile che finirò per aver fatto più colloqui di lavoro a vienna in un mese che in tutto il resto della mia vita.
ricapitolando:
il primo colloquio è andato male.
il secondo era solo per conoscersi, in vista di un posto come insegnante di italiano, che potrebbe liberarsi oppure no.
il terzo vedremo. la persona che ha risposto alla mia bewebung (candidatura) dice che "sich sehr interessant anhört" (suona bene).
ma la domanda è: dopo quanti persönliches gespräch si smette di essere agitati e si va sciolti? perché io sono già di nuovo in modalità ommioddio ommioddio. anche perché ho appena speso 250 euro per un corso di tedesco. e se dovessi ottenere il lavoro sarebbero 250 euro buttati nel cesso.
domenica 26 giugno 2011
giveaway compulsivo
fino a poco meno di un anno fa, i libri li prendevo dalla biblioteca dell'ufficio, li leggevo in treno senza sciuparli e li rimettevo giù. spesso me li facevo prestare dalle amiche-colleghe che avevano gusti simili ai miei. qualche volta li prendevo nella biblioteca di quartiere. raramente li compravo.
nei mesi in treno ho sviluppato una sorta di lettura bulimica. leggevo tutto alla velocità della luce per passare il tempo in modo piacevole.
ho letto soprattutto libri per ragazzi, perché erano quelli più a portata di mano. in particolare mi sono appassionata al genere young adult.
da quando sono qui leggo pochissimo. ho tentato di leggere e/o rileggere qualche young adult in inglese con scarsissimo successo, i libri in italiano sono difficili da trovare e insomma, ho deciso di partecipare compulsivamente ai giveaway dei libri ya che mi interessano. ci ho provato con "the sky is everywhere" ed è andata male. ora ci riprovo con "il club dei suicidi".
nei mesi in treno ho sviluppato una sorta di lettura bulimica. leggevo tutto alla velocità della luce per passare il tempo in modo piacevole.
ho letto soprattutto libri per ragazzi, perché erano quelli più a portata di mano. in particolare mi sono appassionata al genere young adult.
da quando sono qui leggo pochissimo. ho tentato di leggere e/o rileggere qualche young adult in inglese con scarsissimo successo, i libri in italiano sono difficili da trovare e insomma, ho deciso di partecipare compulsivamente ai giveaway dei libri ya che mi interessano. ci ho provato con "the sky is everywhere" ed è andata male. ora ci riprovo con "il club dei suicidi".
venerdì 24 giugno 2011
impeto di buona volontà
questa mattina mi sono iscritta all'ennesimo corso di tedesco.
dal 4 luglio si ricomincia dal B2.2.
imparare una lingua è un processo lento e graduale. non per niente i neonati stanno zitti un paio di anni prima di cominciare a esprimersi verbalmente in modo coerente.
prima di parlare ascoltiamo. e questo vale per la nostra lingua madre e per tutte le lingue straniere che nella vita decideremo di imparare.
una verità imprescindibile è che l'apprendimento avviene solo su input linguistici compresi. questo significa che è inutile guardare film in giapponese o turco o cinese se sono lingue di cui non si ha alcuna padronanza, il risultato sarà quello di non capire nulla e sentirsi frustrati.
insomma, non per niente qualunque corso di lingua base presenta i rudimenti di una lingua, perché è da lì che si inizia sempre a imparare una lingua.
tutto questo per ricordarmi che nessuno nasce imparato, che se in dieci mesi non ho acquisito un tedesco fluente non è perché sono cretina ma perché è così che funziona e che, comunque, può solo andare meglio.
dal 4 luglio si ricomincia dal B2.2.
imparare una lingua è un processo lento e graduale. non per niente i neonati stanno zitti un paio di anni prima di cominciare a esprimersi verbalmente in modo coerente.
prima di parlare ascoltiamo. e questo vale per la nostra lingua madre e per tutte le lingue straniere che nella vita decideremo di imparare.
una verità imprescindibile è che l'apprendimento avviene solo su input linguistici compresi. questo significa che è inutile guardare film in giapponese o turco o cinese se sono lingue di cui non si ha alcuna padronanza, il risultato sarà quello di non capire nulla e sentirsi frustrati.
insomma, non per niente qualunque corso di lingua base presenta i rudimenti di una lingua, perché è da lì che si inizia sempre a imparare una lingua.
tutto questo per ricordarmi che nessuno nasce imparato, che se in dieci mesi non ho acquisito un tedesco fluente non è perché sono cretina ma perché è così che funziona e che, comunque, può solo andare meglio.
mercoledì 15 giugno 2011
vincitori subway letteratura 2011
Il Comune di Milano - Settore Tempo Libero, e Subway Edizioni sono lieti di invitare tutti gli utenti del sito subway-letteratura.org alla Conferenza Stampa di presentazione di Subway-Letteratura 2011
MERCOLEDì 15 GIUGNO 2011
MERCOLEDì 15 GIUGNO 2011
ore 11.30
presso l'URBAN CENTER,
in Galleria Vittorio Emanuele, 11/12 a Milano
Nel corso dell’incontro verranno presentati i 13 libretti in distribuzione a Milano, gli autori e gli illustratori che li hanno realizzati.
I finalisti che non avranno la possibilità di partecipare potranno prendere visione del comunicato stampa su questo sito a partire dalle ore 13 dello stesso giorno.
ora sono le 16.43 e sul sito di subway non è ancora comparso nessun comunicato stampa.
sto aggiornando la pagina compulsivamente da 3 ore e 43 minuti.
nella chat, qualcuno dice di aver visto i libretti. pare che tra i vincitori ci siano questi due racconti: "martens" e "l'ultimo spenga la luce".
se qualcuno è di milano e vede tra i libretti "lettere di un'amicizia" (che sarebbe il mio racconto finalista) è pregato di segnalarlo qui, di fargli una foto, di abbracciarlo, di congratularsi da parte mia.
aggiornamento delle 17.04: non troverete "lettere di un'amicizia" tra i libretti. hanno appena pubblicato l'elenco dei vincitori, e il mio nome non compare.
aggiornamento delle 17.04: non troverete "lettere di un'amicizia" tra i libretti. hanno appena pubblicato l'elenco dei vincitori, e il mio nome non compare.
martedì 14 giugno 2011
battiquorum, va dove ti porta il quorum, vaffanquorum, la faccia come il quorum
ho creduto fortemente in questo referendum. prima ci ho creduto da lontano, ho pensato "speriamo vadano a votare in tanti", poi mi sono fatta contagiare dall'entusiasmo che serpeggiava in rete e ci ho creduto da vicino. ho alzato il culo, speso dei soldi, percorso dei chilometri per esserci e mettere le mie quattro belle x.
non che creda veramente che cambierà qualcosa. invece del legittimo impedimento si farà più in fretta la prescrizione breve, invece delle centrali nucleari di terza generazione faranno gli impianti a uranio di quarta e via dicendo. perché berlusconi&co sono così: sordi, arroganti, volgari, ciechi e insensibili a tutto tranne che ai loro interessi.
sono contenta che il quorum si sia raggiunto, che le schede dei votanti all'estero non siano state decisive, che 25.736.273 italiani abbiano detto tiè al legittimo impedimento.
però non riesco a godere fino in fondo di questo risultato: non sono riuscita a portare a votare nemmeno mio padre.
se avessi insistito oltre saremmo arrivati alle mani.
che padre è un padre che boicotta il futuro dei suoi figli?
non che creda veramente che cambierà qualcosa. invece del legittimo impedimento si farà più in fretta la prescrizione breve, invece delle centrali nucleari di terza generazione faranno gli impianti a uranio di quarta e via dicendo. perché berlusconi&co sono così: sordi, arroganti, volgari, ciechi e insensibili a tutto tranne che ai loro interessi.
sono contenta che il quorum si sia raggiunto, che le schede dei votanti all'estero non siano state decisive, che 25.736.273 italiani abbiano detto tiè al legittimo impedimento.
però non riesco a godere fino in fondo di questo risultato: non sono riuscita a portare a votare nemmeno mio padre.
se avessi insistito oltre saremmo arrivati alle mani.
che padre è un padre che boicotta il futuro dei suoi figli?
giovedì 9 giugno 2011
vierblättriges Kleeblatt
prima del mio primo vorstellungsgespräch ho tranciato di netto un pezzo significativo di una pianta della vicina.
il selezionatore, un tizio alto biondo con gli occhi azzurri molto fighetto, mi ha subito dato un test di lingua italiana da completare. evidentemente essere madre lingua italiana, aver conseguito una laurea in lettere e avere una certificazione in didattica dell'italiano non è sufficiente per dare ripetizioni di italiano a ragazzini austriaci. bisogna fare giusto un test di tre minuti per essere idonei. (ammetto che il periodo ipotetico della possibilità e dell'irrealtà mi hanno quasi messa in difficoltà. ma era solo ansia da prestazione, perché a casa ho controllato e li ho fatti giusti.)
dopo aver fatto la figura della ritardata (non è che abbia capito proprio tutto quello che mi ha detto il selezionatore) sono tornata a casa a piedi lungo la pista ciclabile/pedonale che costeggia il danubio per 350 chilometri. lì ho cercato e trovato due vierblättriges Kleeblatt.
rientrando a casa ho raccolto il pezzo di pianta della vicina che avevo divelto uscendo, sperando che non scopra che sono stata io. ma... niente corpo, niente reato. giusto?
il selezionatore, un tizio alto biondo con gli occhi azzurri molto fighetto, mi ha subito dato un test di lingua italiana da completare. evidentemente essere madre lingua italiana, aver conseguito una laurea in lettere e avere una certificazione in didattica dell'italiano non è sufficiente per dare ripetizioni di italiano a ragazzini austriaci. bisogna fare giusto un test di tre minuti per essere idonei. (ammetto che il periodo ipotetico della possibilità e dell'irrealtà mi hanno quasi messa in difficoltà. ma era solo ansia da prestazione, perché a casa ho controllato e li ho fatti giusti.)
dopo aver fatto la figura della ritardata (non è che abbia capito proprio tutto quello che mi ha detto il selezionatore) sono tornata a casa a piedi lungo la pista ciclabile/pedonale che costeggia il danubio per 350 chilometri. lì ho cercato e trovato due vierblättriges Kleeblatt.
rientrando a casa ho raccolto il pezzo di pianta della vicina che avevo divelto uscendo, sperando che non scopra che sono stata io. ma... niente corpo, niente reato. giusto?
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