ancora per qualche giorno ci sarà la viennale, che è il nome del festival del cinema che si svolge a vienna in autunno.
all'interno di questa rassegna, io e il matematico siamo andati a vedere il film "l'estate di giacomo" vincitore al festival di locarno del "pardo d’oro cineasti del presente".
non so se il film sia bello o brutto, ma l'abbiamo scelto perché il regista, alessandro comodin, è nato a 38,5 chilometri da ppp nello stesso anno mio e del matematico.
il film è ambientato sulle rive del fiume che scorre a ppp e che scorre anche vicino al paese natale del regista.
insomma, oltre che un tuffo nell'adolescenza (il film parla del diciottenne giacomo) è stato un tuffo nelle nostre radici. tutto quello che io e il matematico abbiamo visto sullo schermo, in questa nazione non nostra, l'avevamo già visto e vissuto insieme.
le piante, i paesaggi, le giostre della sagra di paese, il gruppo musicale tristissimo che fa ballare qualche coppia di vecchietti sulla pista di cemento (e l'immancabile bambino che balla da solo tra le coppie), i tavoli della sagra in legno con le gambe verdi richiudibili.
alla fine della proiezione avrei voluto abbracciare il regista, mi sentivo orgogliosa di lui come se fossi stata sua madre.
perché a 29 anni è riuscito a fare qualcosa di bello e di buono anche se è nato e cresciuto in un posto vicino/tipo ppp.
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