martedì 30 giugno 2009

2012: la fine del mondo?

secondo il calendario maya il mondo finirà il 21 dicembre 2012, lo dice anche giacobbo, in un libro che non ho letto e nemmeno ho intenzione di (con tutti i libri belli che ci sono da leggere non ho tempo da perdere nelle porcate, a maggior ragione se il mondo finisse davvero nel 2012).
se il mondo finisse in quella data, per me sarebbe davvero un sollievo.
prima di tutto non dovrei preoccuparmi del fatto che non avrò mai una pensione.
poi, tra un po', potrei smettere di lavorare e godermi la vita e il matematico. potremmo viaggiare leggere, scrivere, studiare l'inglese, comporre musica, approfondire i grandi cardinali. potremmo persino sposarci, perché secondo me ce la facciamo a stare bene insieme fino al 2012, dopo non so.
se il mondo finisse nel 2012 sarebbe tutto più semplice e io quasi quasi vorrei crederci, perché pensare una vita intera precaria consuma, invece avere una scadenza certa -diversa dalla scadenza del proprio contratto a progetto- aiuta eccome.

sabato 27 giugno 2009

the best of

il matematico è tornato.
è tornato con un file excel dal titolo "playlist highlights".
è tornato con questo file per permettermi di ottenere agevolmente la playlist che riassume le 4 playlist che il matematico ha ascoltato in mia assenza.
in questo file sono riportati: titolo, autore, durata del brano espressa in secondi, una colonna in cui scrivere "1" in corrispondenza del brano che desidero sentire nella playlist, una casella in cui viene valorizzata la durata in secondi della playlist a seconda del numero di brani scelti (scrivendo "1" nell'apposita colonna).
visto che spiegata così fa schifo e che vorrei rendervi maggiormente partecipi della cosa. cliccate qui (entro sette giorni) e potrete scaricare questo utlissimo file excel, magari per ottenere una vostra playlist o anche solo per solidarietà con la sottoscritta.

addendum (il matematico si è sentito in dovere di mettermi in bocca le seguenti parole): ovviamente sono riuscita a rovinare l’idea geniale del matematico con la mia sovrumana capacità nel non farmi capire. il problema consisteva nel farmi scegliere i brani però mantenendo sempre una certa sorpresa nel momento dell’ascolto, quindi ha scritto quasi tutti i titoli “invisibili” (a parte i più famosi che non ha scritto proprio). comunque si possono trovare in chiaro nel foglio 3. poi il file è .xlsx, quindi lo possono leggere solo office 2007 e compatibili.

venerdì 26 giugno 2009

giornata atipica

stasera torna il matematico, così per togliermi l'incombenza del post faccio una cosa che non si fa: lo scrivo dall'ufficio.
è che oggi è stata una giornata tutta strana.
ho rimandato la sveglia di 5 minuti (cosa che d'estate non faccio mai, d'inverno in continuazione)
ho lavato i piatti e sistemato la cucina (cosa che non faccio mai al mattino, ma non potevo dare il cattivo esempio al matematico dimostrando che predico bene e razzolo male)
sono arrivata in stazione dei treni e vista la situazione delirante (hanno caricato su un unico treno il quantitativo di persone che di solito sarebbero stati spalmati su tre) me ne sono andata a spasso per torino alle sette e mezza del mattino, via garibaldi semideserta, solo qualche studente al bar, con il castiglioni-mariotti vicino al cappuccino o il libro di matematica aperto sbriciolato di brioche.
ho cercato "la repubblica" in quattro edicole diverse, senza successo.
e poi alle 8.45 ho preso un treno per milano che partiva con un ritardo di 75 minuti.
in metro a milano ho visto un tizio che si leggeva "la repubblica" di ieri.
fortuna che inizia il wek end.

giovedì 25 giugno 2009

maturità

mi sono diplomata nel 2001.
le tracce del tema erano orrende.
pavese non l'avevamo studiato ed uscì una traccia su "la luna e i falò". la notte prima mi ero letta delle poesie di montale meravigliose che ricordo ancora.
la seconda prova -economia aziendale- era facile, uguale a quella delle ottomila simulazioni che avevamo fatto in classe (ora non saprei fare nulla di quello che feci allora).
all'uscita dalla seconda prova c'era una giornalista che chiese a me e a un mio compagno di classe come fosse andata e se temessimo di più la terza prova o l'orale. io dissi che avevo molta più paura dell'orale perché alla terza prova "si copia a manetta". serve dire che quella frase finì come titolo del quotidiano locale sugli esami, con tanto di mio nome e cognome riportato all'interno dell'articolo?!?!
serve dire che il tema del matematico sul rapporto tra musica e tecnologia fu segnalato al ministero?!?

mercoledì 24 giugno 2009

matematico & sindrome premestruale

non credevo alla sindrome premestruale fino a quando non ho cominciato a soffrirne sul serio.
l'unico aspetto parzialmente positivo è che mi vengono due tette enormi -di cui non so che fare a dir la verità, per cui neanche questo può essere annoverato tra gli aspetti positivi, a ben pensarci.
gli aspetti negativi sono:
* voglia improvvisa e irresistibile di mangiare dolci -cioccolata soprattutto (in questi giorni ho speso almeno 5 euro alle macchinette dell'ufficio. è una stima decisamente al ribasso)
* brufoli
* propensione a incazzarsi con tutti per qualunque cosa
* sbalzi d'umore
* voglia di piangere immotivata

in questo difficile contesto emotivo venerdì arriverà il matematico, ingrassato enormemente da due settimane di dieta a base di bistecche impanate e sachertorte e con i baffi talmente lunghi da rendere la ricerca delle labbra impervia quanto una spedizione speleologica.
insomma, se è sopravvissuto all'incontro rivelatore con il grande matematico non è detto sopravviverà a questo ritorno

martedì 23 giugno 2009

perché lui sì e tutti gli altri no?

in svezia un parlamentare si è dimesso perché pagava la baby sitter in nero.
in italia, negli ultimi tre mesi si è saputo che berlusconi:
* ha corrotto l'avvocato inglese mills perché portasse falsa testimonianza ad un processo che lo vedeva coinvolto (mills si è preso quattro anni e passa di galera - berlusconi niente, grazie al lodo alfano. il fatto che berlusconi abbia chiesto a mills di dire il falso, fa pensare che anche nell'altro processo sarebbe risultato colpevole, ma vabbè)
* è andato alla festa del diciottesimo compleanno di una ragazzina (niente di che se lei non avesse detto in giro che lo chiamava papi e che andava a roma da sola per fargli compagnia, chiacchierare e cantare insieme -lui 72 anni, lei 17)
* ha usato voli di stato per portare a spasso un cantante e una ballerina
* ha chiesto al suo amico tarantini di portare un po' di gnocca alle feste ed è andato a letto con una donna pagata per avere almeno un rapporto con lui (ma berlusconi non ne sapeva niente, è solo comunque l'utilizzatore finale -pensare che delusione per lui scoprire che la d'addario non ci è stata perché ammaliata dal suo fascino di uomo totalmente rifatto, ma per soldi e magari anche per avere una parte in una fiction o simili)


quello che sconcerta è leggere sulla stampa straniera cose come "berlusconi vacilla", "berlusconi potrebbe cadere", mentre in italia nessuno ne parla, chi ne parla devia la discussione su altro, chi ne scrive rivolta la frittata in modo indegno. per curiosità ho letto un articolo su "ilgiornale.it" in cui si diceva che tarantini avrebbe portato delle ragazze a delle feste a roma e in sardegna ma non si diceva affatto che le feste erano in casa di berlusconi -a palazzo grazioli e a villa certosa- e che le ragazze erano pagate, alcune non solo per fare presenza.
penso davvero che si sia passato da un pezzo il limite della decenza.
in qualunque paese civile un pluricondannato e prescritto e autoassolto come berlusconi non sarebbe nemmeno mai arrivato al governo.
in italia non solo governa, ma lo fa con l'appoggio della maggioranza del paese, berlusconi è legittimato da una maggioranza democratica, che lo ammira, lo vota, lo ama, lo invidia, lo applaude, lo difende e non si rende conto di quanto danno sta facendo all'economia, all'istruzione, alla dignità e alla credibilità di un paese totalmente rincoglionito dalle sue tivvù messo in ginocchio da una politica irresponsabile, indifferente, improvvisata tra una scopata e l'altra, tra una telefonata e l'altra al suo avvocato, che ha l'onere di sfangarlo dalle situazioni più paradossali in cui riesce a cacciarsi.

lunedì 22 giugno 2009

quelli che...

c'è quella che "sussurro ma voi mi sentite lo stesso, vero?"
c'è quella che "vabòm"
c'è quella che "cioè, hai capito?"
c'è quella che "gentile manoscrittaro è meglio se non manoscrivi più"
c'è quella che "rimmarò per sempre zitella"
c'è quella che "...ma sono molto organizzata"
c'e quello che "sono in ansia da prestazione"
c'è quella che "queste scarpe col tacco 12 sono comodissime, delle ciabattine"
c'è quella che "non ho dormito perché c'erano le blatte, il fischio della caldaia, il fumetto da leggere, la sveglia rotta..."
c'è quella che "cosa c'è di meglio del lambrusco"
c'è quello che "non mi chiamate mai per pranzo perché non mi volete bene"
ce ne sono degli altri e poi ci sono io:
quella che "mi vesto sempre d'azzurro perché anche se è di moda il viola non me ne frega una mazza"
quella che "se andate a mangiare in mensa io piuttosto di venire con voi mi nutro di locuste e miele selvatico"
quella che "la diplomazia è un optional"
quella che "milano è grigia, costa troppo, per cui per essere comoda vivo a torino"
quella che "vi racconto questo bellissimo aneddoto che non vi farà ridere perché non lo so raccontare, per cui ridete adesso"
quella che "ho troppa voglia di raccontare i miei colleghi e speriamo che comprendano l'intento giocoso di questo post"

domenica 21 giugno 2009

perché lo sharp si riflette

questa settimana a vienna è stata per il matematico più proficua dei sei mesi passati a berkeley, è stata più intensa di tutto quest'anno messo insieme.
in sette miseri giorni ha interagito intensivamente con il grande matematico, ha raccolto tutto il materiale necessario alla tesi di dottorato, ha presentato un talk davanti ad alcuni dei professori di set theory più influenti del mondo. insomma, ora può dormire sonni più tranquilli, tutto quello che era in suo potere fare, ha fatto.
all'inizio non vedevo molto di buon occhio questa cosa della teoria degli insiemi. mi faceva rabbia. mi sembrava non stesse facendo nulla: pensavo che mentre io mi sbattevo su e giù da torino a milano e da milano a torino per mille euro, lui si guadagnava la borsa di studio passeggiando su e giù per la casa. certe volte mi dicevo "ma perché cavolo non si trova un lavoro normale, come tutti?!".
adesso ha capito che la teoria degli insiemi è la sua vita, non potrebbe fare nient'altro, non potrebbe farne a meno. come io non potrei fare a meno di leggere, come io non potrei rinunciare al mio sogno di scrittrice, lui non sa e non può vivere senza chiedersi perché lo sharp si riflette. e chiedersi perché lo sharp si riflette non è meno inutile della lettura, non è meno inutile della mia scrittura.

sabato 20 giugno 2009

al mercato

questa mattina al mercato ho assistito ad una scena davvero spiacevole.
ero a un banco di frutta e verdura, in attesa del mio turno.
la signora davanti a me chiede degli aromi, l'omino della verdura si gira un istante e la signora, con gesto lento, goffo e plateale, prende una piccola pera e la infila in borsa.
me ne sono accorta io, ma se n'è accorto anche l'omino della verdura, che facendo finta di nulla ha chiesto "ha bisogno di altro?". la signora ha detto "no", ha pagato e se n'è andata.
domanda 1: con quale faccia la signora tornerà a prendere carote e meloni a quella bancarella?
domanda 2: per quale motivo commettere un furto così futile e banale per 30, 40 centesimi di euro, quando se l'avesse chiesta, l'omino gliel'avrebbe probabilmente regalata quella pera?
domanda 3: perché un gesto del genere mi fa così indignare?

immagino questo omino che alle 3 e mezza del mattino si alza per andare ai mercati generali a comprare la frutta e la verdura, si cammella tutto al mercato, pensa a quanto cazzo di fatica gli costa quella vitaccia, che lo fa sopravvivere a stento e poi, invece di essere gratificato dalla gentilezza dei clienti, che lo ringraziano perché l'anguria che hanno comprato il giorno prima era davvero dolce e zuccherina, si trova queste donnine stronze, che appena si distrae un attimo gli fottono le pere... è ovvio che al cliente dopo rifilano un melone troppo maturo e delle albicocche acerbe.

è così difficile innescare il circolo virtuoso dell'onestà e del rispetto? a quanto pare sì.

venerdì 19 giugno 2009

senza il matematico

* si lavano i piatti quando capita
* si mangia a casaccio
* si improvvisa il week-end
* metà del letto è ingombra di vestiti, libri, accessori

insomma quando il matematico non c'è, la mia indole pigra balla.

nel week-end prevedo di:

* andare a fare la spesa da vanessa
* andare al mercato a comprare frutta e verdura (albicocche, un melone, zucchine)
* andare al cinema a vedere two lovers (coraline quando torna in matematico)
* andare alla fnac a comprare un cd per il matematico
* andare a comprarmi una camicia da notte come dico io, sperando che esista
azzurra e senza pizzi e merletti
* passare un'ora su skype con il matematico per farmi raccontare questa settimana senza di me

giovedì 18 giugno 2009

e pensare che

domani è il grande giorno del matematico.
davanti a studenti e professori di teoria degli insiemi provenienti da mezzo mondo terrà il suo talk sulle immersioni elementari non proprie eccetera eccetera.
domani, in 25 minuti, condenserà 8 anni di studio, di lavoro paziente e metodico, di passione e impegno quotidiano.
domani il matematico, con il suo inglese pessimo per pronuncia, spiegherà -alle uniche persone al mondo che lo possono capire- quello di cui si occupa.
sarà forse il giorno più importante della sua vita.
e io sto qui, a pensare che non ci capisco una mazza di set theory, a pensare che mi aspetta un week-end da sola, a pensare che nell'ultima settimana ci siamo sentiti solo via e-mail e via chat ed è dolce coccolarci con le parole scritte.
a pensare che tra una decina di giorni torna e tutto il mio programma di scrittura intensiva è andato simpaticamente a quel paese.
a pensare che devo lavare i piatti e fare un paio di lavatrici e invece me ne frego e vado a dormire.

mercoledì 17 giugno 2009

blogging for dummies


lunedì ho trovato sulla scrivania un simpatico libro dal titolo "blog per negati". (il biglietto recitava "lungi da me qualsiasi intento oltraggioso".)
all'inizio avevo un po' snobbato quel simpatico regalo. poi ho cominciato a darci un'occhiata, e ora lo sto divorando con avidità.
il fatto è che, superata la fase "un blog è un diario o un giornale aggiornato progressivamente" e "per scrivere qualcosa di nuovo clicca su crea post", la faccenda si fa interessante.
tanto per cominciare mi sono sentita cazziata perché è d'obbligo rispondere a tutti i commenti (cosa che io non faccio ma che farò, lo giuro), poi ho scoperto delle funzionalità di blogger che non conoscevo (tipo la possibilità di mandare il post via e-mail, che ora ho attivato) infine ho desiderato infinitamente la funzionalità che permette ai lettori di votare i post con le stelline (come i libri su anobii)... e sono riuscita a mettere pure quella.
fa anche tutta una tirata sui commenti e sull'importanza di interazione con i lettori.
la mia posizione è questa: i commenti sono molto graditi e aperti a tutti (basta schiacciare su "commenti" alla fine del post, scrivere quello che si desidera e nella sezione "scegli identità" -se non si è in possesso di un account gmail- posizionare il pallino su "anonimo" prima di premere "pubblica commento"). ovviamente se i contenuti sono offensivi, volgari, a sfondo razzista o simili mi riservo di eliminarli.
e adesso torno a leggere. devo vedere cosa propone il libro per guadagnare con il blog, perché a dicembre, se le cose dovessero andare davvero malissimo, potremmo trovarci in due senza lavoro.

martedì 16 giugno 2009

il matematico a vienna

per il matematico, l'esperienza a vienna, si sta rivelando non tanto un insieme di workshop -come recita il programma- quanto un'intensa esperienza spirituale. un avvicinamento al divino. un inaspettato contatto con il trascendente.
ieri infatti ha avuto modo di interagire per mezz'ora consecutiva con il grande, l'immenso, colui che tutto sa e tutto può, la super fronte edificabile che per qualche mese ha ignorato il povero piccolo matematico in quel di berkeley.
il matematico, che per quasi un anno, ha studiato le segretissime notes che l'altissimo gli aveva affidato, è andato a vienna con tre domande da porgli: chi siamo?, che senso ha la vita umana?, c'è una vita oltre la morte?
e ieri, con grande umiltà il piccolo matematico si è presentato al cospetto del grande matematico e timidamente gi ha posto le tre domande alle quali da sempre attende risposta.
e il grande matematico ha parlato.
ora c'è solo da capire cosa ha detto.

lunedì 15 giugno 2009

sono uscita dalla modalità creativa. non l'ho fatto volontariamente, è che la scrittura non viene da sé, è una faticaccia bestiale. (e io sono pigrissima e molto scoraggiata.)
qualcuno ha detto che la scrittura è per l'1% ispirazione e per il 99% traspirazione-sudore. è verissimo, soprattutto in questo momento di caldo appiccicoso che fa dormire male la notte e lavorare male di giorno e rispondere male.

vorrei che la mia scrittura avesse il brio di alice, dei contenuti importanti come quelli di misskappa, la capacità di tratteggiare attimi e personaggi di nonsolomamma, la sensualità di ninna, la prolificità di liciatroisi, la corrosività del secondopiano, la capacità di analisi di volevoesserejomarch, il coraggio e la forza di alga.
invece ha tutti i difetti della mia scrittura -soprattutto molto compiacimento autolesionistico.

domenica 14 giugno 2009

ieri oggi domani

ieri

ho ripensato a 365 giorni fa (e fa ancora un po' male)
non ho scritto nemmeno una parola

oggi

compie gli anni loris (auguri)
do il benvenuto a virginia, la mia prima lettrice fissa
sono due anni di blog
ho mangiato le albicocche
il matematico è partito per (e si spera arrivato a) vienna
elastigirl ha annunciato l'arrivo del terzo hobbit

domani

ufficio

venerdì 12 giugno 2009

complicità tra lettori

il nostro ufficio è dotato di reception.
all'ingresso c'è una postazione per il centralino e l'accoglienza.
in due anni e mezzo sono passate moltissime ragazze da quella postazione (evidentemente hanno un contratto ancora peggiore dei nostri).
c'era quella bionda che la sera cantava nei locali
quella mora che diceva "sono maria della recepcion"
quella di colore che ti apriva sempre la porta (e che poi è stata cazziata perché dobbiamo strisciare l'apposito cartellino per aprircela da soli)
quella che sorrideva sempre
ora c'è quella con il muso che si alterna a quella che legge.

non ho mai interagito con nessuna di queste ragazze, se non per firmare la ricezione di raccomandate o poco di più.
ieri ho chiesto a quella che legge cosa leggesse (neve di pamuk) e oggi quando mi ha vista uscire mi ha salutata con calore, dicendomi che aveva finito il libro di pamuk e che me lo consiglia perché è davvero bello.

giovedì 11 giugno 2009

modalità creativa

domani inizierà il tour europeo del matematico. alle 14.30 presso l'università di udine, alla presenza di qualche professore, alcuni amici e una manciata di curiosi terrà il suo seminario sulle immersioni elementari non proprie eccetera eccetera.
venerdì prossimo prima e ultima tappa europea a vienna. il 28 giugno sarà di nuovo qui.
prima che il matematico partisse mi sono ripromessa di dedicare ogni minuto libero al mio forseromanzo. ho chiamato questo cambio di assetto delle mie giornate "entrare in modalità creativa".
la modalità creativa è difficile. niente serata passeggiutti, niente serata cinema, nessun libro da leggere. mi concedo il blog e troppo cazzeggio al pc.
l'obiettivo minimo è scrivere almeno una pagina al giorno.
alla fine del tour europeo dovrei avere un minimo di 20 pagine, che fanno circa 60.000 battute, che aggiunte alle 50.000 da cui partivo fanno 110.000 battute che non sono altro che 55 miserrime cartelle. insomma, se va bene sarò poco oltre la metà (ipotizzando una lunghezza media di 200 pagine).
il fatto è che per me non esiste la "scrittura di getto", il "butto giù come viene e poi sistemo". per ogni frase che scrivo faccio già il mio editing e la correzione della bozza. in pratica tutto quello che ho scritto fino ad ora non ha né refusi, né ripetizioni. l'ho riletto un sacco di volte ed è scritto al meglio delle mie capacità. è un metodo assurdo, che mi fa sprecare un sacco di tempo (soprattutto perché capita di dover cancellare interi capitoli) e che riduce al minimo il piacere della scrittura, ma è l'unico metodo che riesco ad usare.
ed ora ritorno alla protagonista del mio forseromanzo, che in questa nuova stesura si chiama azzurra (chi se lo sarebbe mai aspettato).

mercoledì 10 giugno 2009

soldi




questi sono tutti i soldi che mi trovo nel portafoglio: 2 dollari, 1 euro e 10 centesimi.
il fatto è che il postamat davanti all'ufficio è fuori servizio e io ho un rapporto assurdo con il denaro.
se mi mettessi a cercare potrei forse trovare una o due banconote in mezzo a un qualche libro (ma quale?).
anche nel portafoglio di riserva del matematico, ci sono solo dollari e monetine.
speriamo che domani il postamat funzioni

martedì 9 giugno 2009

buona notte e sogni d'oro

questa mattina mi sono alzata alle 5 e mezza.
c'è ancora luce qui, ma io sto morendo di sonno e credo che -appena avrò steso la biancheria che la lavatrice sta centrifugando- sverrò sul letto, per rinvenire soltanto domattina.
gli ultimi due giorni in ufficio sono stati di fuoco. e domani non sarà meglio: ci sono 60 scatoloni di libri da aprire (posto per metterli non ce n'è, sarà divertente).

auguro a me e a tutti voi un buon sonno ristoratore.

lunedì 8 giugno 2009

precisazioni dovute

su questo blog, oggi, sono capitate decine e decine di persone scrivendo su google "vallà riese tromba d'aria". i miei contatori delle visite si saranno sentiti finalmente utili. di solito verso le 8 di sera segnano 35 o 40 visite. oggi alla stessa ora erano 190!
stamattina, quando ho letto il commento di rix mi sono detta che non avrei risposto, perché non mi piace alimentare polemiche, perché "chi ha capito ha capito, chi ha frainteso ha frainteso", perché questo non è un blog di informazione ma sono i fattacci miei, perché chi passa di qui abbastanza spesso ha la possibilità di contestualizzare le mie parole, conosce il tenore e il tono dei miei post precedenti.

sono stata accusata di non rispettare gli sfollati di riese, e/o di considerare gli sfollati abruzzesi migliori o più degni. spero che solo rix abbia percepito le mie parole come irrispettose nei loro confronti, altrimenti me ne scuso.
ho fatto solo delle considerazioni quantitative.

domenica 7 giugno 2009

tromba d'aria a vallà riese pio X

ecco perché il nord est vota la lega.

ieri pomeriggio verso le 3.30, vallà e pio x sono state colpite da una tromba d'aria violentissima, che ha scoperchiato case, sradicato alberi, distrutto aziende agricole e non. ci sono 28 feriti, di cui una donna in gravissime condizioni. 200 gli sfollati.

ieri sera, una televisione locale, ha fatto un lunghissimo servizio portando immagini dai luoghi devastati, chiedendo a esperti o sedicenti tali se fenomeni come questi siano prevedibili, mettendosi in collegamento con "il nostro inviato dal luogo del disastro".

vi pare di aver già visto di recente qualcosa di simile? certo che sì, come non collegare le immagini di paesaggi devastati e i toni usati a quelli che abbiamo sentito per un mese in relazione all'abruzzo?!?!

mentre i cronisti in studio ripetevano allo sfinimento le poche informazioni disponibili e dietro di loro girava in loop un filmato di 15 o 20 minuti, sotto scorrevano i famosi messaggini degli ascoltatori.
quei messaggini erano di questo tenore:

"dopo mezz'ora dalla tromba d'aria eravamo già tutti fuori a sistemare le tegole sul tetto, a tagliare gli alberi abbattuti ad aiutarci a rimettere tutto a posto."

"siamo i polentoni, quelli che si rimboccano le maniche, non chiedono niente a nessuno e si arrangiano."

"nessun telegiornale nazionale ha parlato di questo evento devastante. del nord est non importa a nessuno, i soldi si danno a quelli del sud."

e via di questo passo, ad accusare il governo nazionale di non occuparsi del nord est, ad accusare i mezzi di comunicazione per aver ignorato l'evento mentre per il terremoto dell'abruzzo si sono mobilitati mari e monti. tutti ad accusare a destra e a manca, a fare polemiche assurde.

quello che mi sconcerta è la totale miopia e ottusità di questa gente. l'incapacità di fare le dovute proporzioni. le faccio io:
a l'aquila si è parlato di 50-70mila sfollati. il comune di riese ha 10.000 abitanti e i senza tetto sono 200.
i morti ufficiali del terremoto in abruzzo sono stati più di 300, i feriti erano migliaia.
per la tromba d'aria ci sono stati 28 feriti.

tutta questa gente vota e voterà lega nord o "papi", tenta e tenterà il più possibile di evadere ed eludere il fisco perché si sente abbandonata, sente che la ricchezza che produce viene rubata loro, e non viene restituita nemmeno in situazioni di emergenza come queste.

prosegue qui

sabato 6 giugno 2009

mio padre voterà a destra. per quello che ne so ha sempre votato a destra.
io e le mie due sorelle votiamo a sinistra.
ora, a mio padre, che ha sempre incoraggiato e finanziato i nostri studi, non viene il dubbio che, se tre figlie istruite su tre votano a sinistra, sia lui quello a cui sfugge qualcosa?
a cena mi stavo strozzando sentendogli dire che la sinistra non ha fatto campagna elettorale ma ha fatto pettegolezzo per screditare il povero berlusconi.
però sono stata zitta.
quando abitavo ancora qui replicavo e mi arrabbiavo. ora faccio finta di non sentire, tanto controbattere servirebbe solo a farlo intestardire sulla sua posizione.
quando tra un annetto lascerò il mio lavoro precario (sempre che lui non abbia lasciato me prima del previsto), farò i bagagli e me ne andrò all'estero con il matematico (sempre che lui non abbia lasciato me prima del previsto) spero che mio padre sia consapevole che è stato anche il suo voto a costringermi a quello.

venerdì 5 giugno 2009

scrivo a tastiera cieca in camera di mia sorella, mentre lei dorme già.
tornare a ppp è sempre un incubo. lasciare casa anche se solo per due giorni mi mette ansia.
domenica sera sarò di nuovo nella mia piccola mansarda torinese. di nuovo da sola. per tre settimane (questa la durata del tour europeo del matematico. a dispetto del nome altisonante saranno solo due settimane a vienna con fronte edificabile ed altri cervelloni del genere).
da lunedì, quindi, entrerò in modalità creativa: non leggerò, non guarderò film, cazzeggerò il meno possibile su internet e scriverò. scriverò scriverò scriverò.
in queste settimane si perderanno molte serate set theory (grazie al cielo), quattro playlist (ma con il matematico abbiamo già concordato il "the best of"), alcuni passeggiutti.
ma è presto per pensarci. ora nanna.

giovedì 4 giugno 2009

nell'ultimo anno, nella mia vita, non è cambiato praticamente nulla:
abito nello stesso posto, con la stessa persona, faccio lo stesso lavoro, non ho realizzato nessuno dei miei sogni - non mi ci sono nemmeno avvicinata.
nella vita di s. invece c'è fiore e sta per andare a viverci insieme.

un anno fa abbiamo vissuto, per un attimo, lo stesso istante.
io sono ancora lì.
lui è altrove.

mercoledì 3 giugno 2009

il mio fidanzato matematico, conosciuto anche come "barba-barba" grazie a un simpatico "vucumprà" che lo ha così battezzato, è passato dal barbiere.
per fare bella figura con la mamma, che non lo vede da mesi, e in vista del suo tour europeo, ha deciso di darsi un tono, tagliando i fluenti ricci laterali che gli facevano "ghitti nell'orecchio" (ghitti= solletico) e mutilando drasticamente la fluente barba che ben compensava l'assenza di capelli sulle tempie.
adesso sembra quasi una persona seria.

lunedì 1 giugno 2009

venerdì torno a ppp per votare. è da quasi sei mesi che non ci metto piede.
ho pensato che quando uno se ne va dal posto in cui è nato e cresciuto, chi resta vive la partenza come un tradimento. chi resta pretende che sia chi se n'è andato a cercare di ricucire le relazioni, a tentare di tenere insieme i pezzi. e io non l'ho fatto.