giovedì 13 dicembre 2007

saggezza e sventatezza

questa mattina, mentre camminavo verso l'ufficio, ho visto una bimba che passeggiava tenendo la mano del nonno. avrà avuto un paio d'anni, la piccola. ad un tratto le cade il ciuccio sul marciapiede. si ferma, lo raccoglie, se lo infila di nuovo in bocca.
il nonno si gira, vede la scena, prova a fermarla, ma lei sta già succhiando beatamente il suo ciuccio. il nonno le dice "sei un pericolo pubblico"
prima penso a quante malattie potrebbe prendersi e poi penso che la saggezza dell'essere anziani sta nel fatto di impiegare più tempo a formulare un pensiero, a compiere un gesto.
penso che la sventatezza dell'essere giovani sia nell'avere il pieno controllo dei movimenti, una velocità d'azione che finisce per trasfomarsi in incoscenza.

3 commenti:

Ty.D. ha detto...

Dice il saggio:

- Non tutti gli anziani sono saggi, ma sono tutti indistintamente lenti..


P.S. sto proprio diventando un filoso, madò! :)

Anonimo ha detto...

ot: sto leggendo anche io il libro della Vinci. Faccio un po' fatica, mi son piaciuti molti altri sui romanzi, ma questo, sarà per lo stile particolare che ha adottato, non riesce a prendermi.
Tu che dici?

azzurropillin ha detto...

omero74: neanche a me sta piacendo gran che. fino a pagina 100 non succede nulla.