ho dei problemi con i cookies e la privacy policy del sito. se puoi aiutarmi, te ne sarò eternamente riconoscente e il tuo nome finirà nei ringraziamenti del prossimo libro pubblicato.
venerdì 25 marzo 2022
03067650303
ho dei problemi con i cookies e la privacy policy del sito. se puoi aiutarmi, te ne sarò eternamente riconoscente e il tuo nome finirà nei ringraziamenti del prossimo libro pubblicato.
martedì 15 marzo 2022
che coraggio
da quando ho dato le dimissioni il 4 febbraio, la cosa che mi è stata detta più di tutto è: sei stata coraggiosa.
io mi sono detta impulsiva, scema, troppo esigente, immatura, infantile. di tutti gli aggettivi che avrei scelto, coraggiosa non era contemplato.
alla fine ho le spalle coperte, il mio stipendietto nel bilancio familiare contava pochissimo, non devo pagare un mutuo, non ho figli da mantenere, ho dei risparmi con cui finanziare i miei sfizi e i miei progetti.in nessun modo aver rinunciato al mio lavoro (e quindi ai soldi) ha modificato o modificherà nel medio periodo il mio stile di vita.
in queste settimane, però, credo di aver capito che quel coraggio forse non aveva tanto a che fare con i soldi cui avevo deciso di rinunciare, come superficialmente pensavo, quanto piuttosto con il fatto che restare disoccupata mette in discussione la propria identità e il proprio posto nel mondo.
siamo abituati a identificarci nel nostro lavoro. “chi sei” ha molto a che fare con “cosa fai”.
adesso non sono niente, non ho un ruolo produttivo preciso, non sono nemmeno madre. a cosa mai servirò?
ecco, credo che in questo senso ci voglia una buona dose di coraggio nello smettere dopo anni di essere una che si occupa di pubblicità online e scegliere di diventare qualcos'altro e costruirsi una nuova identità.
non so chi sono, non so cosa sto facendo, non so cosa farò da grande ma so cosa non voglio essere e cosa non sono più disposta a fare. basterà?
martedì 8 marzo 2022
quello che volevo dire veramente
l'evento di ieri era a 290 metri da casa mia. ho detto sì.
qualcuno diceva che gli scrittori - in pubblico - sono deludenti, le cose che hanno da dire le dicono meglio nei libri. non posso che sottoscrivere in pieno
domenica 20 febbraio 2022
le dimissioni
per questo cliente ho messo online delle pagine web imbarazzanti, piene di errori di cui mi vergogno.
lunedì 7 febbraio 2022
coincidenze? io non credo
non sono una persona superstiziosa, sono atea, non credo nel destino, nella predestinazione, nelle persone che "ti guardano da lassù", nelle coincidenze.
e però guardando indietro e unendo i puntini ho iniziato a notare un numero che nella mia vita ricorre e che sembra portarmi fortuna mio malgrado. non vorrei mai ammettere che è un numero pari a portarmi fortuna ma è così.
amo i numeri dispari, quelli primi ancora meglio, ma il mio numero fortunato è il 2
- sono nata il 2.8.82 (otto è due alla terza)
- il 2.8.2002 è successo questo (ed è stato il primo giorno che abbia sempre considerato tra i più belli della mia vita)
- nel 2012 è successo questo il giorno 16 (due alla quarta) e pure questo (ok, era maggio, che è il quinto mese e non c'entra un tubo, ma vabbè, forse febbraio era impegnato)
- il 20.2.2020 è successo che sono andata alla sede Mondadori di Segrate per presentare alla rete commerciale il mio romanzo "Maschiaccio e femminuccia". e quel giorno ho (ri)incontrato persone stupende e sono successe solo cose magnifiche e tutto quello che poteva andare storto è andato benissimo. poi il giorno dopo - per la legge del contrappasso - è iniziata la pandemia, il caso zero di codogno e tutto quello che sappiamo. ma il 20 febbraio, voi non potete immaginare quanto sono stata felice
- il 2.2.2022 è successo che kathrine switzer, la prima maratoneta, mi ha scritto un'email meravigliosa in risposta a un messaggio che le avevo inviato io. quindi forse, a un certo punto, la biografia romanzata che ho scritto su di lei, uscirà davvero. teniamo le dita incrociate. (per domani - 8.2.22 - ho programmato delle email importanti.)
insomma, tutto questo per dire che siamo nel mio mese e nel mio anno di grazia, il 20 e il 22 mi aspetto eventi straordinari, mirabolanti, irripetibili.
venerdì 21 gennaio 2022
quello di cui parliamo tutti, sempre, in questo periodo
quarantena (vuol dire che devi stare a casa perché potresti avere il covid)*
isolamento (vuol dire che hai il covid)*
tampone positivo
green pass
vaccino
terapia intensiva
tosse
febbre
covid
raffreddore
zona arancione
tampone molecolare
contagiato
booster
novax
vorremmo pensare ad altro, usare altre parole, ma siamo tutti bloccati lì, nell'incubo, nell'incertezza. anche quando facciamo altro, diciamo altro, ci occupiamo di altro, a monopolizzare la nostra vita c'è il covid. navighiamo a vista, rincorrendo regole che cambiano ogni settimana. essere stati a contatto con un positivo è la norma. a essere malati non sono più conoscenti ma amici, parenti stretti, colleghi di lavoro, noi stessi - che siamo vaccinati, siamo stati così attenti, ci siamo usurati le mani a forza di igienizzarle, abbiamo messo due mascherine sovrapposte.
i numeri del contagio hanno cambiato ordine di grandezza. improvvisamente i positivi non sono più ventimila al giorno ma duecentomila.
mia sorella manda i figli a scuola facendo il segno della croce. i miei genitori sono stati in contatto con un positivo. si ammaleranno?
sette matematici mercoledì sono stati per quattro ore in stanza con un matematico che è risultato positivo venerdì. si saranno contagiati? basteranno il distanziamento, le mascherine ffp2, l'areazione della stanza a proteggere?
ma se anche oggi l'abbiamo scampata, il prossimo pericolo potrebbe arrivare tra un'ora, o domani.
siamo tutti confusi, spaventati, preoccupati per la nostra salute, per quella dei nostri cari, per le ripercussioni economiche, psicologiche, lavorative.
siamo incazzati, coi novax - che se non fosse per loro gli ospedali non sarebbero in sofferenza; col governo - che prende provvedimenti approssimativi, contradditori, in ritardo sulla velocità del virus; con questa cazzo di pandemia - che non finisce mai, appena sembra di intravederne la fine, eccoci precipitati in un incubo peggiore.
a febbraio 2020 non sapevo cosa fosse una pandemia. adesso rimpiango l'ingenuità della me di allora, che credeva che in due settimane sarebbe tutto finito.
*lo specifico perché molte persone usano quarantena e isolamento in modo intercambiabile o errato