le crisi di pianto hanno aumentato la frequenza in modo spropositato.
ad un tratto mi fisso su un pensiero o su un'immagine e, improvvisamente, il labbro inferiore inizia a tremare e le lacrime scendono a fiumi senza controllo.
ieri sera prima di addormentarmi ho cercato la mano del mio amore, e ho pensato che tra pochissimo tempo non ci sarà nessuna mano da stringere, e così ha cominciato a piovere.
stasera, durante la cena ho pensato che quando il mio amore partirà dovrò lasciare le chiavi di questa casa a qualcuno (perché la cri le lascia alla tere). mi sono resa conto che non c'è anima viva a torino a cui potrei lasciarle, e così ha cominciato a piovere di nuovo.
il fatto è che non solo si sta avvicinando la partenza (che a forza di pensarla e di scriverla e di raccontarla mi stupisco che lui, alla fine, sia ancora qui) ma anche il ciclo mestruale sta arrivando.
chiedo quindi solidarietà all'universo femminile e compassione all'universo maschile, non piove perché mi lagno, è che le condizioni sono favorevoli.
4 commenti:
Se vuoi ti leggo qualche pagina di un libro come sul treno verso roma.
Un bacione
luca
Bhe i presupposti ci sono sul serio.. anch'io piangerei! ?_? ..forse! Ad ogni modo, se piove molto,usa l'ombrello!!! Funziona sempre.. :P
I giorni subito prima e subito dopo la partenza sono laceranti, ma piano piano il vuoto si riempie, e i mesi passano che manco te ne accorgi. Tieni duro. E se vuoi passare qui da Bologna per un week-end, da me c'è posto!
Barbara
anche da me spesso piove.
però, se ti fidi, le chiavi te le tengo io ;-)
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