in questi giorni mi sono trovata a guardare un programma televisivo che si chiama affari tuoi, che va in onda su rai uno verso le 20.30.
il gioco è questo: ci sono 20 pacchi in ognuno di essi c'è un premio del valore variabile tra 1 centesimo e 500.000 euro.
in un posto normale il gioco durerebbe meno di 5 minuti: "cara signora maria, che pacco vuole?" la signora maria guarda i pacchi (tutti uguali) e dopo pochi secondi dice un numero compreso tra uno e venti. si apre il pacco e si dice "complimenti signora maria lei ha vinto: un torrone/una stufetta/20.000 euro. grazie arrivederci".
in italia il gioco dura anche un'ora e mezza se è la puntata speciale. si perde un sacco di tempo a presentare il concorrente, a ogni pacco aperto si filosofeggia sull'opportunità di proseguire o meno, a ogni numero scelto il concorrente spiega il motivo per cui l'ha scelto chiamando in causa la nonna morta apparsa in sogno, ogni tre pacchi aperti ci si interrompe per vedere se un'entità chiamata dottore offre un premio interessante. il concorrente può consultare i parenti sull'opportunità di accettare l'offerta del dottore, sul numero di pacco da chiamare e così via.
poi arriva il momento maria de filippi. quello patetico, quello che deve suscitare empatia a tutti i costi. e allora ecco che al concorrente viene chiesto di leggere la lettera che ha scritto per muovere il dottore a compassione, in cui di solito il concorrente narra le sventure della sua vita e spiega per quale motivo vorrebbe vincere dei soldi, tanti soldi (accendere un mutuo, estinguere un mutuo, comprare la casa, fare un regalo a qualcuno, fare un viaggio...).
solitamente si arriva a un punto in cui il dottore offre 40.000 euro e il concorrente, invece di pensare "questi soldi sono almeno tre anni di lavoro su 12 pacchi solo due mi consentirebbero di vincere un importo superiore" pensano "tra questi c'è un pacco che vale 250.000 euro, col cavolo che accetto".
di solito finisce che il concorrente vince un torrone o 20 centesimi e si mangia le mani per aver rifiutato i 40.000 euro.
ecco, quello che mi fa arrabbiare in tutto questo, è che il valore dei soldi non esiste più. che i concorrenti sono degli ingenui che subiscono la pressione psicologica del presentatore (non accettare 40.000 euro se tra le mani potresti avere il pacco da 500.000...), che il concorrente se accetta 30.000 euro e scopre che il suo pacco ne conteneva 200.000 non pensa "avrei potuto non vincere nulla" ma si mette a piangere.
martedì 29 dicembre 2009
lunedì 28 dicembre 2009
cronaca di una bibliografia fallimentare
la scelta dei libri per le feste è stata complessivamente pessima: suttree è densissimo. è come pedalare in salita quando per anni sei stato abituato a pedalare in discesa, o al massimo in pianura, o comunque su dislivelli minimi. certo se/quando arriverò in cima ci sarà un paesaggio mozzafiato... ma quanta fatica!
i libri di silvina ocampo non mi piacciono. sono i tipici libri che il pepeverde recensirebbe con grande entusiasmo (finalmente tornano a catalogo dei capolavori dimenticati) mentre io li trovo insopportabili.
persuasione di jane austen l'ha lasciato mia cugina con la richiesta di restituirlo in biblioteca. in mancanza d'altro ho iniziato a leggerlo, per ora senza entusiasmo.
the truth about leo, come si capisce dal titolo, è un libro in lingua inglese. alla fine sono arrivata in fondo, ma che fatica, e quanto poco piacere!
le lacrime dell'assassino, vincitore del premio andersen, è scivolato via con piacere.
evermore è un polpettone sentimentale soprannaturale, che scopiazza da twilight negandolo in modo patetico (per esempio quando la protagonista femminile di evermore chiede al protagonista maschile "sei un vampiro?" lui dice "ma cosa leggi, i vampiri non esistono, io sono un immortale"). in ogni caso evermore è molto più noioso di twilight.
il dramma in tutto questo è che la biblioteca è chiusa. quindi mi tocca accontentarmi di quello che ho. nel dubbio mi sono portata dietro anche il manoscritto di un manoscrittaro. direi... dalla padella alla brace.
i libri di silvina ocampo non mi piacciono. sono i tipici libri che il pepeverde recensirebbe con grande entusiasmo (finalmente tornano a catalogo dei capolavori dimenticati) mentre io li trovo insopportabili.
persuasione di jane austen l'ha lasciato mia cugina con la richiesta di restituirlo in biblioteca. in mancanza d'altro ho iniziato a leggerlo, per ora senza entusiasmo.
the truth about leo, come si capisce dal titolo, è un libro in lingua inglese. alla fine sono arrivata in fondo, ma che fatica, e quanto poco piacere!
le lacrime dell'assassino, vincitore del premio andersen, è scivolato via con piacere.
evermore è un polpettone sentimentale soprannaturale, che scopiazza da twilight negandolo in modo patetico (per esempio quando la protagonista femminile di evermore chiede al protagonista maschile "sei un vampiro?" lui dice "ma cosa leggi, i vampiri non esistono, io sono un immortale"). in ogni caso evermore è molto più noioso di twilight.
il dramma in tutto questo è che la biblioteca è chiusa. quindi mi tocca accontentarmi di quello che ho. nel dubbio mi sono portata dietro anche il manoscritto di un manoscrittaro. direi... dalla padella alla brace.
giovedì 24 dicembre 2009
buon natale
se non sapete proprio cosa regalare, se avete pensato a tutto ma non vi è venuto in mente nulla... piuttosto che regalare una tessera del pdl presentatevi a mani vuote. sarà sicuramente più apprezzato. (ma è legale iscrivere a un partito una persona a sua insaputa?!)
mercoledì 23 dicembre 2009
il matematico è sparito. completamente risucchiato da meteo avverso, mamma nostalgica, medici zelanti e amici latitanti. anzi, se qualcuno l'ha visto è pregato di segnalarlo, altrimenti tra un po' "chiamo chi l'ha visto".
io, sopravvissuta al dentista, ho preso 4 libri in biblioteca, due giorni fa, pensando "riuscirò a leggerli tutti?!". in due giorni ne ho finiti due. (devo sperare che a natale ne arrivino altri.) il fatto è che qui non c'è niente da fare, e infatti non ho niente da scrivere.
mia mamma pianifica il pranzo di natale con la vicina: hanno deciso di unificare il menu e cucinare un po' per ciascuno. hanno iniziato ieri affettando verdure e petti di tacchino. la vicina cucina per noi l'arrosto di coniglio.
mio papà torna a casa da lavoro imprecando. piove governo ladro. è pure reperibile, per cui anche quando è a casa è come se fosse al lavoro.
qui in casa suona tutto in continuazione: cellulari, campanelli, telefoni... a torino non suona mai niente e non sono abituata. capitano per casa parenti che non vedevo da anni, che mi chiamano con il nome di una delle mie due sorelle e mi dicono "come sei dimagrita". io mi trattengo dal replicare "la vedo molto invecchiata".
io, sopravvissuta al dentista, ho preso 4 libri in biblioteca, due giorni fa, pensando "riuscirò a leggerli tutti?!". in due giorni ne ho finiti due. (devo sperare che a natale ne arrivino altri.) il fatto è che qui non c'è niente da fare, e infatti non ho niente da scrivere.
mia mamma pianifica il pranzo di natale con la vicina: hanno deciso di unificare il menu e cucinare un po' per ciascuno. hanno iniziato ieri affettando verdure e petti di tacchino. la vicina cucina per noi l'arrosto di coniglio.
mio papà torna a casa da lavoro imprecando. piove governo ladro. è pure reperibile, per cui anche quando è a casa è come se fosse al lavoro.
qui in casa suona tutto in continuazione: cellulari, campanelli, telefoni... a torino non suona mai niente e non sono abituata. capitano per casa parenti che non vedevo da anni, che mi chiamano con il nome di una delle mie due sorelle e mi dicono "come sei dimagrita". io mi trattengo dal replicare "la vedo molto invecchiata".
domenica 20 dicembre 2009
scrivere di sé
a gennaio frequenterò un corso di scrittura dal titolo "scrivere di sé".
ho deciso di seguirlo anche se mi costerà salti mortali, ore di sonno e gran fatica perché per troppo tempo mi sono fatta sopraffare dai doveri. è l'unico impegno a lungo termine che mi sono presa.
il 2010, per ora, è solo un grande punto interrogativo, un grande forse, un grande baratro che si spalanca.
ho deciso di seguirlo anche se mi costerà salti mortali, ore di sonno e gran fatica perché per troppo tempo mi sono fatta sopraffare dai doveri. è l'unico impegno a lungo termine che mi sono presa.
il 2010, per ora, è solo un grande punto interrogativo, un grande forse, un grande baratro che si spalanca.
sabato 19 dicembre 2009
arrivare alle 18... sarebbe stato un miracolo.
e infatti sono arrivata alle 21.40!
l'ultimo viaggio con frenitalia si è rivelato l'ennesimo delirio. un'ora di ritardo in partenza da torino. e due ore e mezza di ritardo in partenza da milano.
anarchia assoluta.
nel regionale da mestre a casarsa c'era la neve dentro il treno: le porte non si aprivano e non si chiudevano perché evidentemente il treno era rimasto all'aperto per tutta la notte con le porte spalancate!
se il matematico non mi avesse proibito di portare la macchina fotografica avrei degli scatti incredibili.
e infatti sono arrivata alle 21.40!
l'ultimo viaggio con frenitalia si è rivelato l'ennesimo delirio. un'ora di ritardo in partenza da torino. e due ore e mezza di ritardo in partenza da milano.
anarchia assoluta.
nel regionale da mestre a casarsa c'era la neve dentro il treno: le porte non si aprivano e non si chiudevano perché evidentemente il treno era rimasto all'aperto per tutta la notte con le porte spalancate!
se il matematico non mi avesse proibito di portare la macchina fotografica avrei degli scatti incredibili.
viaggio della speranza
tra un paio d'ore (se nel frattempo sarò riuscita a lavarmi, vestirmi, infilare delle cose in valigia, chiudere il gas, l'acqua, buttare la spazzatura) io e il matematico prenderemo un treno che ci porterà a milano e poi uno che da milano ci porterà a mestre, e poi uno che da mestre ci porterà alla stazione più vicina a ppp.
se frenitalia (che ha pensato bene di togliere i treni diretti torino-venezia/trieste) riuscirà a farci arrivare entro le 18 sarà un miracolo.
se frenitalia (che ha pensato bene di togliere i treni diretti torino-venezia/trieste) riuscirà a farci arrivare entro le 18 sarà un miracolo.
giovedì 17 dicembre 2009
mai mettere limiti alla provvidenza
io, che non ho un rossetto né una matita per gli occhi.
io, che non mi sono mai truccata, che non sono mai andata dall'estetista, che non so se fondotinta si scrive attaccato o staccato.
io, che indosso solo jeans e maglie azzurropillin.
be', io... mi sono candidata per un posto di redattore in cui costituiscono titolo preferenziale "l'esperienza in settore estetica, bellezza, profumeria e cosmetica".
spero davvero che mi concedano un colloquio. raccontarvelo qui sarà uno spasso!!
io, che non mi sono mai truccata, che non sono mai andata dall'estetista, che non so se fondotinta si scrive attaccato o staccato.
io, che indosso solo jeans e maglie azzurropillin.
be', io... mi sono candidata per un posto di redattore in cui costituiscono titolo preferenziale "l'esperienza in settore estetica, bellezza, profumeria e cosmetica".
spero davvero che mi concedano un colloquio. raccontarvelo qui sarà uno spasso!!
mercoledì 16 dicembre 2009
martedì 15 dicembre 2009
contrappasso
la legge del contrappasso significa che se ieri i treni su cui ho viaggiato sono stati puntuali, oggi sono arrivata a destinazione rispettivamente con 10 e 117 minuti di ritardo.
lunedì 14 dicembre 2009
regali di natale
come al solito mi trovo a un passo dal natale senza aver pensato nemmeno un regalo. non dico acquistato, proprio... non ci ho pensato.
le ricorrenze mi mettono ansia.
in ogni caso, amo regalare libri, solitamente per le non occasioni.
ecco un elenco di libri bellissimi, che vi consiglio di leggere e, se volete, di regalare, che io regalerei:
la strada di mccarty
è un romanzo tristissimo, straziante, eppure il rapporto padre-figlio, a dispetto della situazione drammatica e del paesaggio arso, cupo e terribile... è di un calore straordinario
come mi batte forte il tuo cuore di benedetta tobagi
è un po' romanzo, un po' saggio, un po' inchiesta. un libro che parla della Storia e della storia.
città di carta di john green
è un romanzo che non ho letto e che desidero tantissimo leggere. (dello stesso autore di cercando alaska: un romanzo per adolescenti che ti fa sorridere e poi ti fa piangere e poi riesce a farti sorridere anche se stai ancora piangendo.)
pulce non c'è di gaia rayneri
è un romanzo scritto da una ragazza poco più che ventenne, che racconta con gli occhi della tredicenne che è stata, il dramma reale vissuto dalla sua famiglia quando la sorella disabile è stata allontanata dalla famiglia senza preavviso.
le ricorrenze mi mettono ansia.
in ogni caso, amo regalare libri, solitamente per le non occasioni.
ecco un elenco di libri bellissimi, che vi consiglio di leggere e, se volete, di regalare, che io regalerei:
la strada di mccarty
è un romanzo tristissimo, straziante, eppure il rapporto padre-figlio, a dispetto della situazione drammatica e del paesaggio arso, cupo e terribile... è di un calore straordinario
come mi batte forte il tuo cuore di benedetta tobagi
è un po' romanzo, un po' saggio, un po' inchiesta. un libro che parla della Storia e della storia.
città di carta di john green
è un romanzo che non ho letto e che desidero tantissimo leggere. (dello stesso autore di cercando alaska: un romanzo per adolescenti che ti fa sorridere e poi ti fa piangere e poi riesce a farti sorridere anche se stai ancora piangendo.)
pulce non c'è di gaia rayneri
è un romanzo scritto da una ragazza poco più che ventenne, che racconta con gli occhi della tredicenne che è stata, il dramma reale vissuto dalla sua famiglia quando la sorella disabile è stata allontanata dalla famiglia senza preavviso.
domenica 13 dicembre 2009
l'idea di affrontare la giornata di domani non mi sorride affatto: avrò a che fare con il nuovo orario dei treni, che porterà con sé scomodità e inevitabili ritardi.
a torino è pure prevista neve, per non farci mancare niente. pare ci sia anche sciopero della gtt, a torino, ma per fortuna non mi tange.
oggi la fatica maggiore è stata passare dal pigiama sporco a quello pulito dopo il bagno.
ho finito il libro di benedetta tobagi che ha un titolo e una copertina bellissimi, e del quale saviano ha fatto una recensione molto intensa.
ammetto che non l'ho molto capito. non sapevo nemmeno chi fosse walter tobagi, gli anni settanta per me sono un vuoto.
domani comincerò la rilettura di lessico familiare. metterò in borsa anche un libro di david lodge.
a torino è pure prevista neve, per non farci mancare niente. pare ci sia anche sciopero della gtt, a torino, ma per fortuna non mi tange.
oggi la fatica maggiore è stata passare dal pigiama sporco a quello pulito dopo il bagno.
ho finito il libro di benedetta tobagi che ha un titolo e una copertina bellissimi, e del quale saviano ha fatto una recensione molto intensa.
ammetto che non l'ho molto capito. non sapevo nemmeno chi fosse walter tobagi, gli anni settanta per me sono un vuoto.
domani comincerò la rilettura di lessico familiare. metterò in borsa anche un libro di david lodge.
giovedì 10 dicembre 2009
vivo in apnea.
trattengo il fiato e vado avanti, sapendo che prima o poi dovrò fare i conti con la totale assenza di ossigeno.
mi guardo indietro e penso che fino a ora è andata fin troppo bene, che c'era da aspettarselo che una vita così precaria, così fragile, così priva di basi solide avrebbe iniziato a vacillare.
ora sta per crollare tutto, tutto insieme. e non credo di essere preparata, né equipaggiata. di avere spalle abbastanza larghe per sopportare il peso, né polmoni abbastanza resistenti per trattenere il fiato ancora.
trattengo il fiato e vado avanti, sapendo che prima o poi dovrò fare i conti con la totale assenza di ossigeno.
mi guardo indietro e penso che fino a ora è andata fin troppo bene, che c'era da aspettarselo che una vita così precaria, così fragile, così priva di basi solide avrebbe iniziato a vacillare.
ora sta per crollare tutto, tutto insieme. e non credo di essere preparata, né equipaggiata. di avere spalle abbastanza larghe per sopportare il peso, né polmoni abbastanza resistenti per trattenere il fiato ancora.
sabato 5 dicembre 2009
storia di pendolarismo all'italiana
a gennaio 2007, quando ho iniziato a pendolare, prendevo il treno intercity 618 alle ore 17.10 a milano centrale. l'arrivo a torino porta susa era previsto alle ore 18.4o. tempo di percorrenza 1 ora e 30 minuti.
questo treno nel 2008 è diventato intercity plus 618, poi nel 2009 è diventato eurostarcity 9728 e pur partendo alla stessa ora, l'arrivo era previsto per le 18.43. (cioè è diventato un treno più figo e più costoso ma 3 minuti più lento).
ora l'eurostarcity 9728 diventa intercity 696, cioè, retrocede di due categorie, arriva alle 18.43 ma... parte alle 17.05 anziché alle 17 e 10.
questo significa che tre anni dopo, lo stesso treno impiega 8 minuti in più ad arrivare a destinazione.
e non è colpa dell'alta velocità. l'alta velocità viaggia su binari diversi da quelli degli altri treni, e ce ne sono talmente pochi che c'è da chiedersi se davvero fa la differenza.
quello che vorrei dire è che viaggerei sui treni regionali se fossero puliti, in orario e frequenti negli orari di punta. invece fanno schifo, i sedili sono luridi e sono sempre strapieni e se c'è qualcosa che non va, sono i primi treni a essere soppressi e a essere messi in coda.
il problema, tutto sommato, non è solo la durata del viaggio, ma anche la qualità.
e la qualità fa schifo.
questo treno nel 2008 è diventato intercity plus 618, poi nel 2009 è diventato eurostarcity 9728 e pur partendo alla stessa ora, l'arrivo era previsto per le 18.43. (cioè è diventato un treno più figo e più costoso ma 3 minuti più lento).
ora l'eurostarcity 9728 diventa intercity 696, cioè, retrocede di due categorie, arriva alle 18.43 ma... parte alle 17.05 anziché alle 17 e 10.
questo significa che tre anni dopo, lo stesso treno impiega 8 minuti in più ad arrivare a destinazione.
e non è colpa dell'alta velocità. l'alta velocità viaggia su binari diversi da quelli degli altri treni, e ce ne sono talmente pochi che c'è da chiedersi se davvero fa la differenza.
quello che vorrei dire è che viaggerei sui treni regionali se fossero puliti, in orario e frequenti negli orari di punta. invece fanno schifo, i sedili sono luridi e sono sempre strapieni e se c'è qualcosa che non va, sono i primi treni a essere soppressi e a essere messi in coda.
il problema, tutto sommato, non è solo la durata del viaggio, ma anche la qualità.
e la qualità fa schifo.
venerdì 4 dicembre 2009
evviva il nuovo orario dei treni
da oggi è disponibile sul sito ferrovidellostato.it il nuovo orario che entrerà in vigore il 13 o 14 dicembre.
a parte che i pendolari sono stati costretti a fare l'abbonamento senza sapere se e quali treni ci sarebbero stati. a parte che hanno speso miliardi per l'alta velocità, e tra torino e milano viaggiano solo 7 coppie di treni, mentre da milano a bologna ci sono freccerosse ogni 15 minuti.
a parte questo, il nuovo orario fa così schifo, che piuttosto che continuare a fare la torino milano tutti i giorni preferirei andare domani a porta nuova, al viaggio inaugurale per il completamento dell'alta velocità to-mi (cui presenzierà mr B) per protestare e farmi ammazzare a suon di manganellate.
a parte che i pendolari sono stati costretti a fare l'abbonamento senza sapere se e quali treni ci sarebbero stati. a parte che hanno speso miliardi per l'alta velocità, e tra torino e milano viaggiano solo 7 coppie di treni, mentre da milano a bologna ci sono freccerosse ogni 15 minuti.
a parte questo, il nuovo orario fa così schifo, che piuttosto che continuare a fare la torino milano tutti i giorni preferirei andare domani a porta nuova, al viaggio inaugurale per il completamento dell'alta velocità to-mi (cui presenzierà mr B) per protestare e farmi ammazzare a suon di manganellate.
martedì 1 dicembre 2009
sembrava troppo bello!
e infatti avere il postamat non serve a niente senza l'attivazione.
vado quindi in pausa pranzo a farmelo attivare.
aspetto il mio turno e quando arriva l'impiegata dice: non si può, questo non è l'ufficio dove ha aperto il conto. deve andare all'ufficio in cui ha aperto il conto a farselo attivare.
?!?! tuoni fulmini e saette! vuole scherzare?!?!?! non se ne parla proprio.
faccio intervenire l'impiegata che aveva perorato la mia causa, e magicamente, dopo trenta secondi si può fare: basta mandare un fax all'ufficio postale di ppp.
ma... ci sono problemi col fax. comunque tra un'ora è tutto a posto.
un'ora dopo, chiamo l'ufficio postale di ppp e chiedo: mi avete attivato il postamat? risposta: no, il fax non è arrivato.
torno all'ufficio postale di milano e dico: il fax a ppp non è arrivato.
risposta: non si preoccupi è tutto sotto controllo.
torno al lavoro. fotocopio la carta d'identità e la tessera bancoposta. scrivo "gentile ufficio postale di ppp ecco tutti i dati, per favore attivatemi il conto. grazie."
dopo mezz'ora nessuna risposta.
chiamo di nuovo ppp: ci manca il numero di succursale.
risposta: il numero di succursale non ce l'ho, le do il numero dell'ufficio postale di milano, lo chieda a loro.
e alla fine, giubilo dei giubili... ce l'ho fatta!! sono riuscita a prelevare, dopo 40 giorni!
e se ve lo state chiedendo... sono arrivata con un'ora di ritardo: oggi c'era lo sciopero dei treni del piemonte.
grazie poste italiane, grazie trenitalia, senza di voi la mia vita sarebbe troppo facile.
vado quindi in pausa pranzo a farmelo attivare.
aspetto il mio turno e quando arriva l'impiegata dice: non si può, questo non è l'ufficio dove ha aperto il conto. deve andare all'ufficio in cui ha aperto il conto a farselo attivare.
?!?! tuoni fulmini e saette! vuole scherzare?!?!?! non se ne parla proprio.
faccio intervenire l'impiegata che aveva perorato la mia causa, e magicamente, dopo trenta secondi si può fare: basta mandare un fax all'ufficio postale di ppp.
ma... ci sono problemi col fax. comunque tra un'ora è tutto a posto.
un'ora dopo, chiamo l'ufficio postale di ppp e chiedo: mi avete attivato il postamat? risposta: no, il fax non è arrivato.
torno all'ufficio postale di milano e dico: il fax a ppp non è arrivato.
risposta: non si preoccupi è tutto sotto controllo.
torno al lavoro. fotocopio la carta d'identità e la tessera bancoposta. scrivo "gentile ufficio postale di ppp ecco tutti i dati, per favore attivatemi il conto. grazie."
dopo mezz'ora nessuna risposta.
chiamo di nuovo ppp: ci manca il numero di succursale.
risposta: il numero di succursale non ce l'ho, le do il numero dell'ufficio postale di milano, lo chieda a loro.
e alla fine, giubilo dei giubili... ce l'ho fatta!! sono riuscita a prelevare, dopo 40 giorni!
e se ve lo state chiedendo... sono arrivata con un'ora di ritardo: oggi c'era lo sciopero dei treni del piemonte.
grazie poste italiane, grazie trenitalia, senza di voi la mia vita sarebbe troppo facile.
lunedì 30 novembre 2009
giubilate
dopo 40 giorni di attesa... finalmente ho di nuovo il mio postamat!!
a essere sincera non credevo sarebbe arrivato. mi ero data come termine ultimo giovedì, giorno in cui avrei chiamato l'ufficio postale minacciando di portare il conto corrente in banca.
invece... ce l'ho fatta.
a essere sincera non credevo sarebbe arrivato. mi ero data come termine ultimo giovedì, giorno in cui avrei chiamato l'ufficio postale minacciando di portare il conto corrente in banca.
invece... ce l'ho fatta.
sabato 28 novembre 2009
entriamo nel dettaglio
la questione ascensore va approfondita.
è simile a una cosa che ha scritto baricco -in novecento credo.
diceva, com'è che un chiodo tiene su un quadro e poi all'improvviso... il chiodo decide di essere stufo di stare al muro e fa cascare tutto?
ecco, con l'ascensore è la stessa cosa: com'è che ti fa andare su e giù cento volte e poi, una volta (ovviamente di sera) decide di fermarsi tra un piano e l'altro e non c'è verso che vada né su né giù (come l'ovosodo)?
non si sa.
e così ieri, tra le nove e mezza e le dieci, io e il matematico siamo rimasti per mezz'ora tra il terzo e il quarto piano a giocare all'impiccato mentre aspettavamo che l'omino dell'ascensore arrivasse.
nel frattempo, dato che l'ascensore è trasparente, io e il matematico siamo diventati lo zimbello del condominio, con tutta la gente che saliva e scendeva e ci salutava e ci chiedeva cosa poteva fare.
e alla fine l'omino dell'ascensore è arrivato al terzo piano, con un gran fiatone, maledicendo le scale e in quattro e quattr'otto ci ha riportati al terzo piano, ci ha detto buona sera e noi siamo finalmente tornati a casa.
è simile a una cosa che ha scritto baricco -in novecento credo.
diceva, com'è che un chiodo tiene su un quadro e poi all'improvviso... il chiodo decide di essere stufo di stare al muro e fa cascare tutto?
ecco, con l'ascensore è la stessa cosa: com'è che ti fa andare su e giù cento volte e poi, una volta (ovviamente di sera) decide di fermarsi tra un piano e l'altro e non c'è verso che vada né su né giù (come l'ovosodo)?
non si sa.
e così ieri, tra le nove e mezza e le dieci, io e il matematico siamo rimasti per mezz'ora tra il terzo e il quarto piano a giocare all'impiccato mentre aspettavamo che l'omino dell'ascensore arrivasse.
nel frattempo, dato che l'ascensore è trasparente, io e il matematico siamo diventati lo zimbello del condominio, con tutta la gente che saliva e scendeva e ci salutava e ci chiedeva cosa poteva fare.
e alla fine l'omino dell'ascensore è arrivato al terzo piano, con un gran fiatone, maledicendo le scale e in quattro e quattr'otto ci ha riportati al terzo piano, ci ha detto buona sera e noi siamo finalmente tornati a casa.
venerdì 27 novembre 2009
dulcis in fundo
e poi prendi l'ascensore per arrivare finalmente a casa e dormire il sonno dei giusti ma... si ferma tra il terzo e il quarto piano, con te dentro.
lunedì 23 novembre 2009
il dio della teoria degli insiemi si è palesato con un'e-mail.
dopo settimane trascorse nell'attesa di una risposta, il grande matematico ha degnato il piccolo matematico di un briciolo di attenzione. niente fronzoli, solo fredde "spiegazioni" e "chiarimenti" che sembrano riuscire a complicare le cose a 4 giorni dalla pre-discussione della tesi. non è ancora dato di sapere quando sarà la discussione ufficiale, anche se gennaio 2010 sembra plausibile.
e qui viene il bello.
congratulazioni? complimenti? festeggiamenti?
niente di tutto questo.
da gennaio infatti, il matematico sarà disoccupato. un eccellente disoccupato. laurea con il massimo dei voti, dottorato conseguito con una tesi sulle immersioni elementari non proprie che può vantare come relatore nientepopodimeno che il dio della teoria degli insiemi.
e cosa vale tutto questo in italia? un bel niente.
il massimo cui può ambire il matematico è di fare il tutor alla cepu.
dopo settimane trascorse nell'attesa di una risposta, il grande matematico ha degnato il piccolo matematico di un briciolo di attenzione. niente fronzoli, solo fredde "spiegazioni" e "chiarimenti" che sembrano riuscire a complicare le cose a 4 giorni dalla pre-discussione della tesi. non è ancora dato di sapere quando sarà la discussione ufficiale, anche se gennaio 2010 sembra plausibile.
e qui viene il bello.
congratulazioni? complimenti? festeggiamenti?
niente di tutto questo.
da gennaio infatti, il matematico sarà disoccupato. un eccellente disoccupato. laurea con il massimo dei voti, dottorato conseguito con una tesi sulle immersioni elementari non proprie che può vantare come relatore nientepopodimeno che il dio della teoria degli insiemi.
e cosa vale tutto questo in italia? un bel niente.
il massimo cui può ambire il matematico è di fare il tutor alla cepu.
mercoledì 18 novembre 2009
gdm
questa settimana il segno del leone è al secondo posto nella classifica di paolo fox... e infatti negli ultimi due giorni ho ricevuto le due peggiori notizie possibili.
ci sono i nuovi orari (e le nuove tariffe) di trenitalia, è da un mese che sono senza postamat (e non posso prelevare, e non posso accedere al mio conto ed è un mese che devo chiedere la paghetta al matematico), e poi le cose si stanno mettendo malissimo.
sono molto poco ottimista e fiduciosa nei confronti del futuro.
ci sono i nuovi orari (e le nuove tariffe) di trenitalia, è da un mese che sono senza postamat (e non posso prelevare, e non posso accedere al mio conto ed è un mese che devo chiedere la paghetta al matematico), e poi le cose si stanno mettendo malissimo.
sono molto poco ottimista e fiduciosa nei confronti del futuro.
domenica 15 novembre 2009
tff
per darci un tono, io e il matematico siamo andati a vedere un film del torino film festival.
abbiamo scelto un film laconico rumeno.
rumeno perché era in lingua originale rumena (con sottotitoli), laconico perché c'erano pochissimi dialoghi ed era molto noioso: sostanzialmente la telecamera seguiva un poliziotto che doveva pedinare un ragazzetto colpevole di fumare hashish, con tanto di tempi morti, attese a vuoto. insomma, non esattamente un compito esaltante.
però c'è una scena memorabile, divertentissima, fantastica, che vale tutto il film, ed è su youtube, sottotitolata in inglese.
guardatela, ne vale davvero la pena
abbiamo scelto un film laconico rumeno.
rumeno perché era in lingua originale rumena (con sottotitoli), laconico perché c'erano pochissimi dialoghi ed era molto noioso: sostanzialmente la telecamera seguiva un poliziotto che doveva pedinare un ragazzetto colpevole di fumare hashish, con tanto di tempi morti, attese a vuoto. insomma, non esattamente un compito esaltante.
però c'è una scena memorabile, divertentissima, fantastica, che vale tutto il film, ed è su youtube, sottotitolata in inglese.
guardatela, ne vale davvero la pena
venerdì 13 novembre 2009
e infatti...
non era finita: vado a ritirare i risultati di un esame di routine all'ospedale. prima chiedo dov'è che si paga il ticket. mi indicano una macchinetta che accetta solo il bancomat! lo sapete, no, che il mio bancomat è ancora nelle viscere di poste italiane!?! dentro di me, bestemmio in lingue sconosciute.
chiedo come fare in alternativa e mi dicono di fare un versamento in una banca vicina. sono le 14 e 15 e la banca, ovviamente, è chiusa.
torno in ospedale con un'idea geniale: chiedere a un estraneo di pagare l'importo al posto mio con il suo bancomat, in cambio dello stesso importo in contanti.
vedo una signora simpatica, le spiego la mia strategia. dice di avere lo stesso problema, un'infermiera che passa di lì ci consiglia di andare in un altro ospedale, pagare lì il ticket, tornare entro le 15 (orario di chiusura del servizio ritiro referti).
la signora ha la macchina. raggiungiamo l'ospedale, mi lascia davanti all'ingresso, mi dà 50 euro per pagare il suo ticket. mi fiondo, pago il suo ticket, pago il mio, esco, risalgo in macchina.
alla fine siamo riuscite a ritirare il referto, ma che cavoli!!
chiedo come fare in alternativa e mi dicono di fare un versamento in una banca vicina. sono le 14 e 15 e la banca, ovviamente, è chiusa.
torno in ospedale con un'idea geniale: chiedere a un estraneo di pagare l'importo al posto mio con il suo bancomat, in cambio dello stesso importo in contanti.
vedo una signora simpatica, le spiego la mia strategia. dice di avere lo stesso problema, un'infermiera che passa di lì ci consiglia di andare in un altro ospedale, pagare lì il ticket, tornare entro le 15 (orario di chiusura del servizio ritiro referti).
la signora ha la macchina. raggiungiamo l'ospedale, mi lascia davanti all'ingresso, mi dà 50 euro per pagare il suo ticket. mi fiondo, pago il suo ticket, pago il mio, esco, risalgo in macchina.
alla fine siamo riuscite a ritirare il referto, ma che cavoli!!
maledetta burocrazia
il problema, quando perdi il portafoglio, non è rifare i documenti, ma capire dove andare e cosa portare per ottenerne di nuovi.
per ottenere il duplicato dell'abbonamento atm bisogna andare a un punto atm con 15 euro e la fotocopia della denuncia di smarrimento. se l'abbonamento è stato fatto tramite convenzione aziendale bisogna andare al punto atm della fermata duomo 1 (e ti tocca pure pagare il biglietto).
per rifare la carta d'identità bisogna andare all'ufficio anagrafe con la fotocopia della denuncia, due foto e 5 euro e qualcosa.
per rifare la tessera postamat bisogna andare in un ufficio postale con la fotocopia della denuncia di smarrimento. dopo un po' di scartoffie debitamente compilate, il pin verrà recapitato a casa in tre giorni. entusiasta dell'efficienza di poste italiane, ti troverai venti giorni dopo ad inveire contro tutti perché ancora non ti è arrivata la tessera. impietosirai un'impiegata, che con un escamotage ai limiti della legalità e rischiando il posto di lavoro, ti permetterà di prelevare qualche centinaia di euro, in attesa che la tessera magnetica ti arrivi a casa.
per rifare l'abbonamento musei ti recherai al punto info piemonte, dove un ragazzetto un po' lento, scorrendo l'elenco degli abbonati, negherà la tua presenza in tale elenco, ti chiederà il tuo numero di abbonamento (?!?!), scorrerà nuovamente l'elenco... per confermare 5 minuti più tardi che in effetti ci sei, e rilasciarti una tessera identica a quella smarrita, solo con il nome stampato anziché scritto a mano.
per rifare la tessera della biblioteca ti recherai in biblioteca dove... ti diranno che per il prestito non ti servirà la tessera, ti basterà un documento d'identità (a quel punto ti chiederai perché al matematico, la settimana precedente sia stato rilasciato un duplicato della sua).
per rifare la tessera sanitaria/codice fiscale, ti recherai alla polfer per fare la denuncia di smarrimento (come richiesto nel sito dell'agenzia delle entrate). alla polfer ti rilasceranno la denuncia, dicendoti che comunque secondo loro non serve, e che anzi, il duplicato di quel documento si può richiedere in farmacia. per sicurezza ti recherai in due farmacie, entrambe smentiranno la bufala e ti consiglieranno di andare alla sede dell'agenzia delle entrate. per sicurezza chiamerai la sede dell'agenzia delle entrate, chiederai come si fa a rifare la tessera sanitaria/codice fiscale e ti diranno di portare la fotocopia di un documento. ti recherai all'ufficio con la fotocopia del documento (e quella della denuncia), compilerai un foglio e dopo aver aspettato il tuo turno ti diranno che la tessera ti sarà spedita comodamente a casa. (la denuncia effettivamente non serviva).
... e non finisce qui!
per ottenere il duplicato dell'abbonamento atm bisogna andare a un punto atm con 15 euro e la fotocopia della denuncia di smarrimento. se l'abbonamento è stato fatto tramite convenzione aziendale bisogna andare al punto atm della fermata duomo 1 (e ti tocca pure pagare il biglietto).
per rifare la carta d'identità bisogna andare all'ufficio anagrafe con la fotocopia della denuncia, due foto e 5 euro e qualcosa.
per rifare la tessera postamat bisogna andare in un ufficio postale con la fotocopia della denuncia di smarrimento. dopo un po' di scartoffie debitamente compilate, il pin verrà recapitato a casa in tre giorni. entusiasta dell'efficienza di poste italiane, ti troverai venti giorni dopo ad inveire contro tutti perché ancora non ti è arrivata la tessera. impietosirai un'impiegata, che con un escamotage ai limiti della legalità e rischiando il posto di lavoro, ti permetterà di prelevare qualche centinaia di euro, in attesa che la tessera magnetica ti arrivi a casa.
per rifare l'abbonamento musei ti recherai al punto info piemonte, dove un ragazzetto un po' lento, scorrendo l'elenco degli abbonati, negherà la tua presenza in tale elenco, ti chiederà il tuo numero di abbonamento (?!?!), scorrerà nuovamente l'elenco... per confermare 5 minuti più tardi che in effetti ci sei, e rilasciarti una tessera identica a quella smarrita, solo con il nome stampato anziché scritto a mano.
per rifare la tessera della biblioteca ti recherai in biblioteca dove... ti diranno che per il prestito non ti servirà la tessera, ti basterà un documento d'identità (a quel punto ti chiederai perché al matematico, la settimana precedente sia stato rilasciato un duplicato della sua).
per rifare la tessera sanitaria/codice fiscale, ti recherai alla polfer per fare la denuncia di smarrimento (come richiesto nel sito dell'agenzia delle entrate). alla polfer ti rilasceranno la denuncia, dicendoti che comunque secondo loro non serve, e che anzi, il duplicato di quel documento si può richiedere in farmacia. per sicurezza ti recherai in due farmacie, entrambe smentiranno la bufala e ti consiglieranno di andare alla sede dell'agenzia delle entrate. per sicurezza chiamerai la sede dell'agenzia delle entrate, chiederai come si fa a rifare la tessera sanitaria/codice fiscale e ti diranno di portare la fotocopia di un documento. ti recherai all'ufficio con la fotocopia del documento (e quella della denuncia), compilerai un foglio e dopo aver aspettato il tuo turno ti diranno che la tessera ti sarà spedita comodamente a casa. (la denuncia effettivamente non serviva).
... e non finisce qui!
martedì 10 novembre 2009
dietro le quinte
è strano leggere i post volutamente criptici di una persona che non conosci, che dovrebbero parlare di cose che non capisci, e invece capirli e sapere esattamente di cosa stanno parlando.
è strano quando una blogger entra involontariamente nella tua vita come persona in carne ed ossa, senza che lei sappia che la leggi da anni.
è strano leggere i commenti ai post volutamente criptici, desiderare rispondere a coloro che implorano spiegazioni e trattenersi dal farlo per non smascherarsi.
è strano quando una blogger entra involontariamente nella tua vita come persona in carne ed ossa, senza che lei sappia che la leggi da anni.
è strano leggere i commenti ai post volutamente criptici, desiderare rispondere a coloro che implorano spiegazioni e trattenersi dal farlo per non smascherarsi.
domenica 8 novembre 2009
non sono morta, non mi sono ammalata (non ancora, per lo meno), non sono sparita.
non so nemmeno io come ho fatto a non scrivere una parola qui, per una settimana intera.
non sta succedendo niente di bello né niente di brutto (a parte che piove).
il matematico continua a scrivere la tesi, aspetta che il dio della teoria degli insiemi dia il suo benestare, disintegra le pantofole, ascolta la play list, aggiorna i suoi resoconti.
la sottoscritta dice nel sonno cose senza senso (gigiutti, non mettere le scarpe sulla... sulla... sulla scrivania), continua ad andare su e giù (fino al 12 dicembre, dal 13 si mette nelle mani della divina provvidenza), legge libri-libri del futuro-libri che non saranno mai libri, guarda al futuro con apprensione.
non so nemmeno io come ho fatto a non scrivere una parola qui, per una settimana intera.
non sta succedendo niente di bello né niente di brutto (a parte che piove).
il matematico continua a scrivere la tesi, aspetta che il dio della teoria degli insiemi dia il suo benestare, disintegra le pantofole, ascolta la play list, aggiorna i suoi resoconti.
la sottoscritta dice nel sonno cose senza senso (gigiutti, non mettere le scarpe sulla... sulla... sulla scrivania), continua ad andare su e giù (fino al 12 dicembre, dal 13 si mette nelle mani della divina provvidenza), legge libri-libri del futuro-libri che non saranno mai libri, guarda al futuro con apprensione.
domenica 1 novembre 2009
altri consigli inutili per pubblicare
visto che mi è stato fatto notare che i due post precedenti sul pubblicare scoraggerebbero chiunque, provo a trovare delle parole di speranza.
se vuoi pubblicare, manda il tuo manoscritto non al grande editore ma al medio piccolo editore.
il medio piccolo editore non pretende di distribuire e vendere tanto quanto il grande. preferisce mettere sul mercato prodotti di qualità, anche se di nicchia, non punta al best seller. è più disposto a lavorare su un testo insieme all'autore. e se un libro ottiene un discreto successo e buone recensioni con il medio-piccolo editore, il grande editore non vedrà l'ora di sedurre l'autore con proposte economiche allettanti, pur di portarselo in casa.
pensa che mauro corona, che ora è un autore mondadori, ha iniziato pubblicando per un piccolo editore di pordenone che si chiama biblioteca dell'immagine.
pensa che valeria parrella, che ora pubblica per einaudi, ha iniziato pubblicando con minimum fax.
fabio geda, che pubblica con instar, ha visto il suo primo romanzo stampato nella collana tascabili di feltrinelli. di esempi simili se ne potrebbero fare a decine.
il processo inverso invece, è molto deleterio: se hai pubblicato con un grande editore ed è stato un flop... difficilmente ti verrà concessa un'altra possibilità.
in linea generale sono convinta di una cosa: se un libro ha delle potenzialità troverà un editore. se 50 case editrici rifiutano il tuo manoscritto, nella maggior parte dei casi il tuo manoscritto non merita di essere pubblicato (a meno che tu non sia l'eccezione che conferma la regola, o a meno che tu non abbia mandato una raccolta di poesie a editori di saggi).
non stampare un libro a tue spese.
se ti piace scrivere, apri un blog. sono moltissimi i blogger che hanno pubblicato un libro con successo. da pulsatilla a nonsolomamma, sono davvero tanti che dal web sono arrivati alla carta stampata, spesso senza nemmeno volerlo.
per cui, leggi, leggi, leggi e poi scrivi. sii ambizioso ma non presuntuoso.
se vuoi pubblicare, manda il tuo manoscritto non al grande editore ma al medio piccolo editore.
il medio piccolo editore non pretende di distribuire e vendere tanto quanto il grande. preferisce mettere sul mercato prodotti di qualità, anche se di nicchia, non punta al best seller. è più disposto a lavorare su un testo insieme all'autore. e se un libro ottiene un discreto successo e buone recensioni con il medio-piccolo editore, il grande editore non vedrà l'ora di sedurre l'autore con proposte economiche allettanti, pur di portarselo in casa.
pensa che valeria parrella, che ora pubblica per einaudi, ha iniziato pubblicando con minimum fax.
fabio geda, che pubblica con instar, ha visto il suo primo romanzo stampato nella collana tascabili di feltrinelli. di esempi simili se ne potrebbero fare a decine.
il processo inverso invece, è molto deleterio: se hai pubblicato con un grande editore ed è stato un flop... difficilmente ti verrà concessa un'altra possibilità.
in linea generale sono convinta di una cosa: se un libro ha delle potenzialità troverà un editore. se 50 case editrici rifiutano il tuo manoscritto, nella maggior parte dei casi il tuo manoscritto non merita di essere pubblicato (a meno che tu non sia l'eccezione che conferma la regola, o a meno che tu non abbia mandato una raccolta di poesie a editori di saggi).
non stampare un libro a tue spese.
se ti piace scrivere, apri un blog. sono moltissimi i blogger che hanno pubblicato un libro con successo. da pulsatilla a nonsolomamma, sono davvero tanti che dal web sono arrivati alla carta stampata, spesso senza nemmeno volerlo.
per cui, leggi, leggi, leggi e poi scrivi. sii ambizioso ma non presuntuoso.
sabato 31 ottobre 2009
hunger games
siete stufi del solito grande fratello pieno di idioti fancazzisti che si annoiano nel lusso?
non ne potete più di gente che si rivolge all'ultima spiaggia dell'isola dei famosi per l'ultimo spiraglio di notorietà?
spegnete la tv e leggete HUNGER GAMES di susanne collins.
un reality show, 24 concorrenti estratti a sorte, un luogo inospitale in cui sopravvivere. ne rimarrà solo uno, ma a decretare il vincitore non saranno i telespettatori a casa!
un libro avvincente, emozionante, ricco di tensione con un pizzico di romanticismo. un libro da leggere assolutamente!
e se volete far vivere l'emozione degli hunger games anche ai vostri amici... cliccate qui!
non ne potete più di gente che si rivolge all'ultima spiaggia dell'isola dei famosi per l'ultimo spiraglio di notorietà?
spegnete la tv e leggete HUNGER GAMES di susanne collins.
un reality show, 24 concorrenti estratti a sorte, un luogo inospitale in cui sopravvivere. ne rimarrà solo uno, ma a decretare il vincitore non saranno i telespettatori a casa!
un libro avvincente, emozionante, ricco di tensione con un pizzico di romanticismo. un libro da leggere assolutamente!
e se volete far vivere l'emozione degli hunger games anche ai vostri amici... cliccate qui!
giovedì 29 ottobre 2009
manoscrittari seconda parte
anche oggi ho avuto la mia dose di manoscrittari quotidiana.
altre due o tre telefonate così e il prossimo che mi dice "volevo sapere come faccio a pubblicare il mio romanzo con la vostra casa editrice" gli sbatto la cornetta in faccia.
intendiamoci, anch'io a 19 anni ho mandato in giro un romanzo, che a leggerlo ora quasi mi vergogno di aver pensato che fosse un romanzo, ma prima di scriverlo ho letto parecchio, e prima di spedirlo mi sono letta un libro dal titolo "l'autore in cerca di editore". cioè, ero ingenua, presuntuosa, ambiziosa, ma ero anche sgamata.
credo che siano due gli equivoci principali: che scrivere un romanzo sia facile, che un editore sia un tipografo.
scrivere un romanzo è difficilissimo, lo dico perché ci ho provato e lo dico anche perché ho avuto modo di leggere decine di proposte editoriali (tutte inadeguate).
un editore, soprattutto un grande editore, non pubblica tutto quello che gli arriva, anzi, non pubblica quasi niente di quello che gli arriva, e se lo fa, rimette mano al testo tipo così
detto questo, credo che prima o poi scriverò un manuale sull'argomento.
altre due o tre telefonate così e il prossimo che mi dice "volevo sapere come faccio a pubblicare il mio romanzo con la vostra casa editrice" gli sbatto la cornetta in faccia.
intendiamoci, anch'io a 19 anni ho mandato in giro un romanzo, che a leggerlo ora quasi mi vergogno di aver pensato che fosse un romanzo, ma prima di scriverlo ho letto parecchio, e prima di spedirlo mi sono letta un libro dal titolo "l'autore in cerca di editore". cioè, ero ingenua, presuntuosa, ambiziosa, ma ero anche sgamata.
credo che siano due gli equivoci principali: che scrivere un romanzo sia facile, che un editore sia un tipografo.
scrivere un romanzo è difficilissimo, lo dico perché ci ho provato e lo dico anche perché ho avuto modo di leggere decine di proposte editoriali (tutte inadeguate).
un editore, soprattutto un grande editore, non pubblica tutto quello che gli arriva, anzi, non pubblica quasi niente di quello che gli arriva, e se lo fa, rimette mano al testo tipo così
detto questo, credo che prima o poi scriverò un manuale sull'argomento.
mercoledì 28 ottobre 2009
consigli inutili per pubblicare presso un grande editore
avete scritto un romanzo e volete vederlo pubblicato per fazi o per rizzoli o per piemme?
ecco i consigli che mi sento di elargire dopo aver interagito con tre manoscrittari nello stesso giorno.
1. guardate cosa pubblica il grande editore a cui state spedendo il vostro testo. è un saggio di astrofisica? se anche mandate un potenziale capolavoro scientifico a fazi editore non saprà che farsene. andate in libreria, chiedetevi in quale collana di quale casa editrice potrebbe essere collocato il vostro libro. non mandate manoscritti a raffica, tutta carta e tempo e soldi sprecati. meglio pochi invii mirati, che molti ad occhi chiusi.
2. un grande editore vuole fare soldi. non è un istituto di beneficienza. se anche nella lettera di accompagnamento scrivete che pur di vedere il vostro libro pubblicato siete disposti a non essere pagati, non è che il grande editore si convince. anzi, proverà pena per voi, così ingenui. il grande editore pubblicherà il vostro libro solo e solo se avrà la certezza che gli permetterà di FARE MOLTI SOLDI. per cui sarà così magnanimo da corrispondervi una piccola percentuale del suo grande guadagno.
3. se avete scritto un fantasy, in cui il protagonista è orfano e predestinato l'unico in grado di salvare il suo popolo dal crudelissimo nemico in una lotta tra bene e male in cui il protagonista è buono e puro e l'antagonista è brutto e cattivo, buttatelo pure nel cesso. il mercato è saturo di libri fantasy tutti uguali. buttate nel cesso anche la cartina che illustra il mondo in cui è ambientato, con quei nomi similceltici che non si possono più sopportare.
4. se volete avere anche solo una chance che il vostro manoscritto sia letto, non scrivete nella lettera di accompagnamento cose come "a piedi pagina", "un'altro" e simili oscenità che non fanno che smascherare la vostra scarsa dimestichezza con la lingua italiana.
5. se avete scritto un romanzo uguale a molti altri, dovete averlo scritto MOOOOOOOOOOOLTO bene. perché sono due gli elementi che possono fare la vostra fortuna: o una storia originale, o uno stile eccellente. l'augurio è che il vostro testo li possegga entrambi.
ecco i consigli che mi sento di elargire dopo aver interagito con tre manoscrittari nello stesso giorno.
1. guardate cosa pubblica il grande editore a cui state spedendo il vostro testo. è un saggio di astrofisica? se anche mandate un potenziale capolavoro scientifico a fazi editore non saprà che farsene. andate in libreria, chiedetevi in quale collana di quale casa editrice potrebbe essere collocato il vostro libro. non mandate manoscritti a raffica, tutta carta e tempo e soldi sprecati. meglio pochi invii mirati, che molti ad occhi chiusi.
2. un grande editore vuole fare soldi. non è un istituto di beneficienza. se anche nella lettera di accompagnamento scrivete che pur di vedere il vostro libro pubblicato siete disposti a non essere pagati, non è che il grande editore si convince. anzi, proverà pena per voi, così ingenui. il grande editore pubblicherà il vostro libro solo e solo se avrà la certezza che gli permetterà di FARE MOLTI SOLDI. per cui sarà così magnanimo da corrispondervi una piccola percentuale del suo grande guadagno.
3. se avete scritto un fantasy, in cui il protagonista è orfano e predestinato l'unico in grado di salvare il suo popolo dal crudelissimo nemico in una lotta tra bene e male in cui il protagonista è buono e puro e l'antagonista è brutto e cattivo, buttatelo pure nel cesso. il mercato è saturo di libri fantasy tutti uguali. buttate nel cesso anche la cartina che illustra il mondo in cui è ambientato, con quei nomi similceltici che non si possono più sopportare.
4. se volete avere anche solo una chance che il vostro manoscritto sia letto, non scrivete nella lettera di accompagnamento cose come "a piedi pagina", "un'altro" e simili oscenità che non fanno che smascherare la vostra scarsa dimestichezza con la lingua italiana.
5. se avete scritto un romanzo uguale a molti altri, dovete averlo scritto MOOOOOOOOOOOLTO bene. perché sono due gli elementi che possono fare la vostra fortuna: o una storia originale, o uno stile eccellente. l'augurio è che il vostro testo li possegga entrambi.
venerdì 23 ottobre 2009
bugiardo bugiardo
treno milano torino, ore 17.25. origliando una conversazione telefonica. tra dieci minuti si arriva a torino porta susa
- sì amore, in serata arrivo a torino... (in serata? tra 10 minuti arrivi a torino)... scusa amore, ti devo lasciare, sta arrivando il controllore (sta arrivando il controllore? non è vero, è passato mezz'ora fa! non sta arrivando proprio nessuno, nemmeno l'omino del servizio bar)... allora a dopo. un bacio! (un bacio di giuda, altro che)
- sì amore, in serata arrivo a torino... (in serata? tra 10 minuti arrivi a torino)... scusa amore, ti devo lasciare, sta arrivando il controllore (sta arrivando il controllore? non è vero, è passato mezz'ora fa! non sta arrivando proprio nessuno, nemmeno l'omino del servizio bar)... allora a dopo. un bacio! (un bacio di giuda, altro che)
martedì 20 ottobre 2009
aaa portafoglio cercasi
tra le 17.40 di ieri e le 9.00 di oggi ho perso il portafoglio.
forse sul treno 9728, forse no.
ho perso il mio portafoglio nero, con dentro TUTTO: carta d'identità, tessera bancoposta, abbonamento annuale ai mezzi, badge magnetico per entrare in ufficio, abbonamento musei, tessera sanitaria, tessera della biblioteca di ppp-pn-pd e to, foto del matematico in cui ha la faccia da filosofo, foto di quando avevo 20 e la faccia da tossica, due dollari americani, biglietto della fiera del libro di bologna 2009, santino di s. giovanni bosco...
se qualcuno lo trovasse e mi rendesse almeno i documenti sarebbe molto carino.
(trenitalia, ovviamente, nel totale delirio che la caratterizza, considera i documenti come materiale da consegnare alla polfer, i portafogli contenenti documenti come semplici oggetti smarriti)
forse sul treno 9728, forse no.
ho perso il mio portafoglio nero, con dentro TUTTO: carta d'identità, tessera bancoposta, abbonamento annuale ai mezzi, badge magnetico per entrare in ufficio, abbonamento musei, tessera sanitaria, tessera della biblioteca di ppp-pn-pd e to, foto del matematico in cui ha la faccia da filosofo, foto di quando avevo 20 e la faccia da tossica, due dollari americani, biglietto della fiera del libro di bologna 2009, santino di s. giovanni bosco...
se qualcuno lo trovasse e mi rendesse almeno i documenti sarebbe molto carino.
(trenitalia, ovviamente, nel totale delirio che la caratterizza, considera i documenti come materiale da consegnare alla polfer, i portafogli contenenti documenti come semplici oggetti smarriti)
lunedì 19 ottobre 2009
non è un paese per poveri
da gennaio sulla torino milano i pendolari potranno viaggiare o su regionali fatiscenti, sovraffollati e luridi o su lussuosissimi e rapidissimi frecciarossa (non esisteranno più gli eurostarcity, in pratica. cioè i treni su cui io viaggio ora).
in pratica, o spendi 90 euro al mese e fai un'ora e cinquanta su un treno dimmerda
o spendi 300 euro (è una mia proiezione, non so quanto realistica, al momento l'abbonamento alta velocità costa 240 euro) e viaggi in un ultracomodo e velocissimo treno che ti costa un fegato al mese (ma almeno è un fegato sano, dato che viaggiare comodo ti ha evitato molti travasi di bile).
in pratica, o spendi 90 euro al mese e fai un'ora e cinquanta su un treno dimmerda
o spendi 300 euro (è una mia proiezione, non so quanto realistica, al momento l'abbonamento alta velocità costa 240 euro) e viaggi in un ultracomodo e velocissimo treno che ti costa un fegato al mese (ma almeno è un fegato sano, dato che viaggiare comodo ti ha evitato molti travasi di bile).
domenica 18 ottobre 2009
calzino azzurropillin
sabato 17 ottobre 2009
inconvenienti d'autunno
il matematico, a causa del suo corpo adesivo, si appropria di tutte le coperte e io per non morire assiderata devo strappare qualche lembo di copriletto. ( stamattina avevamo entrambi -sia io che il matematico- i piedi scoperti, nella lotta notturna abbiamo completamente divelto le coperte)
i termosifoni mi svegliano all'alba con fragore di cascata. capisco se fossero caldi... ma sono per metà gelati a causa di bolle d'aria. (l'operazione di sfiatamento dei termosifoni richiede buona dose di pazienza, l'aria che esce è mefitica e quando inizia a uscire acqua, non esce spruzza e schizza ovunque)
i termosifoni mi svegliano all'alba con fragore di cascata. capisco se fossero caldi... ma sono per metà gelati a causa di bolle d'aria. (l'operazione di sfiatamento dei termosifoni richiede buona dose di pazienza, l'aria che esce è mefitica e quando inizia a uscire acqua, non esce spruzza e schizza ovunque)
martedì 13 ottobre 2009
sogno ricorrente
a volte mi capita di sognare che mi cadono i denti. di sputarmeli in mano, non in una scena violenta, semplicemente sento qualcosa in bocca... e mi sputo in mano due o tre denti.
oggi mi sono chiesta "che vorrà mai dire?"
solo sfighe. ho consultato due o tre siti diversi. questi i risultati.
* sempre e comunque la caduta dei denti, indica perdita di forza e di aggressività anche sul piano interiore
* Denti, caduta di denti: tragedia spirituale, malattie.
* perdita di persona cara
* i denti che cadono nei sogni, sono un segnale di “perdita”. Perdita di sicurezza, perdita di qualche relazione importante per il sognatore, paura di perdere qualcosa o qualcuno. Paura di perdere la propria prestanza fisica, di invecchiare, di non essere più “potente”, non abbastanza forte e vigoroso, non abbastanza appetibile e gradevole ecc… Sognare i denti che cadono può legarsi a anche al timore dell’impotenza fisica, alla perdita di virilità, di vitalità.
oggi mi sono chiesta "che vorrà mai dire?"
solo sfighe. ho consultato due o tre siti diversi. questi i risultati.
* sempre e comunque la caduta dei denti, indica perdita di forza e di aggressività anche sul piano interiore
* Denti, caduta di denti: tragedia spirituale, malattie.
* perdita di persona cara
* i denti che cadono nei sogni, sono un segnale di “perdita”. Perdita di sicurezza, perdita di qualche relazione importante per il sognatore, paura di perdere qualcosa o qualcuno. Paura di perdere la propria prestanza fisica, di invecchiare, di non essere più “potente”, non abbastanza forte e vigoroso, non abbastanza appetibile e gradevole ecc… Sognare i denti che cadono può legarsi a anche al timore dell’impotenza fisica, alla perdita di virilità, di vitalità.
lunedì 12 ottobre 2009
invidia
l'invidia è un peccato capitale.
ma quando scopri che persino unaqualunque pubblica con l'editore figo e tu stai ancora a lambiccarti il cervello sulla stessa trama e gli stessi due personaggi stitici... non puoi far altro che invidiare il silenzio e sperare che i succhi gastrici non corrodano quello che resta del tuo stomaco.
ma quando scopri che persino unaqualunque pubblica con l'editore figo e tu stai ancora a lambiccarti il cervello sulla stessa trama e gli stessi due personaggi stitici... non puoi far altro che invidiare il silenzio e sperare che i succhi gastrici non corrodano quello che resta del tuo stomaco.
venerdì 9 ottobre 2009
ti alzi alle 5 e 30 del mattino
prendi il treno, con gli occhi ancora pieni di sonno
arrivi in stazione con 20 minuti di ritardo, ma da pendolare zen, quasi non te ne sei accorto
apri outlook e vedi gocciolare una a una 58 mail che reclamano la tua attenzione
rispondi a quelle più veloci, dedichi qualche minuto a quelle urgenti
nel frattempo a una a una, discrete, piovono altre mail e tu cerchi di stare al passo
finalmente puoi dedicarti all'attività che occuperà tutto il tuo pomeriggio
il file è già aperto da ore
lo completi con attenzione e solerzia
rispondi al telefono, al fanatico che chiede quando uscirà il libro che aspetta da un anno, quanto costerà, come si intitolerà
rispondi anche al manoscrittaro che vuole inviare l'ennesimo fantasy uguale a tutti gli altri
e continui a completare il file
ma sai che non riuscirai ad uscire dall'ufficio alla tua ora
alla fine devi proprio andare
apri un nuovo messaggio di posta, alleghi il file ancora incompleto, lo invii ed esci dall'ufficio per goderti il week end.
dopo 5 minuti ti chiamano. l'allegato è vuoto. hai passato tre o quattro ore a fare qualcosa di cui ora non c'è traccia.
lunedì saraà da fare tutto da capo, forse
prendi il treno, con gli occhi ancora pieni di sonno
arrivi in stazione con 20 minuti di ritardo, ma da pendolare zen, quasi non te ne sei accorto
apri outlook e vedi gocciolare una a una 58 mail che reclamano la tua attenzione
rispondi a quelle più veloci, dedichi qualche minuto a quelle urgenti
nel frattempo a una a una, discrete, piovono altre mail e tu cerchi di stare al passo
finalmente puoi dedicarti all'attività che occuperà tutto il tuo pomeriggio
il file è già aperto da ore
lo completi con attenzione e solerzia
rispondi al telefono, al fanatico che chiede quando uscirà il libro che aspetta da un anno, quanto costerà, come si intitolerà
rispondi anche al manoscrittaro che vuole inviare l'ennesimo fantasy uguale a tutti gli altri
e continui a completare il file
ma sai che non riuscirai ad uscire dall'ufficio alla tua ora
alla fine devi proprio andare
apri un nuovo messaggio di posta, alleghi il file ancora incompleto, lo invii ed esci dall'ufficio per goderti il week end.
dopo 5 minuti ti chiamano. l'allegato è vuoto. hai passato tre o quattro ore a fare qualcosa di cui ora non c'è traccia.
lunedì saraà da fare tutto da capo, forse
giovedì 8 ottobre 2009
negramaro addicted
ma i negramaro quando faranno un nuovo album?
perché è dal 2007 che mi ascolto e riascolto gli stessi 3 cd e mi sono un po' rotta.
perché è dal 2007 che mi ascolto e riascolto gli stessi 3 cd e mi sono un po' rotta.
martedì 6 ottobre 2009
la legge è uguale per tutti (ma non la sua applicazione?!?!?)
berlusconi è stato giudicato "corresponsabile di corruzione" nel processo sul lodo mondadori.
e tutti sembrano sorpresi, come se il fatto che il signor mills sia stato condannato per aver preso da berlusconi un po' di soldini in cambio di una falsa testimonianza ad un altro processo, non avesse già messo in luce l'attitudine del presidente del consiglio italiano a pagare in cambio di favori.
l'unica cosa che non riesco ad accettare è che il signor berlusconi continui a occuparsi della cosa pubblica legittimamente, quando il luogo a lui più consono dovrebbe essere il carcere (e in qualunque paese civile sono sicura lo sarebbe).
e tutti sembrano sorpresi, come se il fatto che il signor mills sia stato condannato per aver preso da berlusconi un po' di soldini in cambio di una falsa testimonianza ad un altro processo, non avesse già messo in luce l'attitudine del presidente del consiglio italiano a pagare in cambio di favori.
l'unica cosa che non riesco ad accettare è che il signor berlusconi continui a occuparsi della cosa pubblica legittimamente, quando il luogo a lui più consono dovrebbe essere il carcere (e in qualunque paese civile sono sicura lo sarebbe).
lunedì 5 ottobre 2009
vm18
dopo quasi tre anni di pendolarismo pensavo di averne vissute delle belle: treno in ritardo di 4 ore perché non si trova il piede del suicida, acqua a cascata in mezzo a una carrozza (guasto all'aria condizionata?!), fare da intermediario tra il controllore e due ragazze australiane, rissa con intervento della polfer, svenimenti e chi più ne ha più ne metta.
ma che un ragazzo nigeriano, ubriaco e senza biglietto mi dicesse "mi dai il tuo numero", "do you like fuck?" "i have a big dick" ecco, questo mi è successo solo oggi.
ma che un ragazzo nigeriano, ubriaco e senza biglietto mi dicesse "mi dai il tuo numero", "do you like fuck?" "i have a big dick" ecco, questo mi è successo solo oggi.
domenica 4 ottobre 2009
l'oroscopo di fox
oggi è ritornata la classifica di paolo fox, che vi ripropongo per intero.
1 vergine
2 capricorno
3 toro
4 ariete
5 bilancia
6 scorpione
7 cancro
8 gemelli
9 acquario
10 sagittario
11 leone
12 pesci
parliamone, com'è che il leone rasenta sempre il fondo? arriverà anche per il mio segno zodiacale il momento di risalire la china!?!?
ora, non è che se paolo fox dice che va tutto male mi chiudo in casa, ma se dicesse che andrà tutto bene sarebbe meglio.
in ogni caso, tanti auguri al segno della vergine. sappiate che prima o poi vi vengo a predere!
1 vergine
2 capricorno
3 toro
4 ariete
5 bilancia
6 scorpione
7 cancro
8 gemelli
9 acquario
10 sagittario
11 leone
12 pesci
parliamone, com'è che il leone rasenta sempre il fondo? arriverà anche per il mio segno zodiacale il momento di risalire la china!?!?
ora, non è che se paolo fox dice che va tutto male mi chiudo in casa, ma se dicesse che andrà tutto bene sarebbe meglio.
in ogni caso, tanti auguri al segno della vergine. sappiate che prima o poi vi vengo a predere!
venerdì 2 ottobre 2009
servizio pubblico
in questi giorni c'è qualcuno che si chiede se la trasmissione condotta da santoro "anno zero" che va in onda il giovedì sera su rai 2, sia servizio pubblico. pare che la suddetta trasmissione sia faziosa.
il sottosegretario alla presidenza del consiglio paolo bonaiuti dice "non bisogna fare di santoro un martire, non se lo merita. ma al tempo stesso bisogna chiarire che cosa è il servizio pubblico, se deve essere un servizio che ottempera alla necessità e richieste di tutti oppure -conclude- mirato contro una parte politica. la sinistra da sempre la pensa così e ha sempre usato tv pubblica come una macchina di propaganda".
Cioè, se santoro intervista patrizia d'addario non fa servizio pubblico, ma se vespa permette a berlusconi di autoincensarsi sul set allestito all'aquila, con sullo sfondo le casette donate dalla croce rossa (non costruite all'interno del piano case del governo come si è fatto crede), quello è servizio pubblico e non è usare la tv pubblica come propaganda.
io proprio non ci sto!
il sottosegretario alla presidenza del consiglio paolo bonaiuti dice "non bisogna fare di santoro un martire, non se lo merita. ma al tempo stesso bisogna chiarire che cosa è il servizio pubblico, se deve essere un servizio che ottempera alla necessità e richieste di tutti oppure -conclude- mirato contro una parte politica. la sinistra da sempre la pensa così e ha sempre usato tv pubblica come una macchina di propaganda".
Cioè, se santoro intervista patrizia d'addario non fa servizio pubblico, ma se vespa permette a berlusconi di autoincensarsi sul set allestito all'aquila, con sullo sfondo le casette donate dalla croce rossa (non costruite all'interno del piano case del governo come si è fatto crede), quello è servizio pubblico e non è usare la tv pubblica come propaganda.
io proprio non ci sto!
lunedì 28 settembre 2009
il binario segreto
questa mattina, arrivo in stazione con 5 minuti di anticipo, do uno sguardo al display e vedo che il mio treno arriverà al binario 4 s.
no, non è un refuso, proprio binario 4 con accanto la lettera esse.
a porta susa ci sono 3 binari. dove sarà mai il binario 4 s?
il binario 4 esse è sotto terra. è una specie di binario 9 e tre quarti, un binario che per raggiungerlo devi seguire il pendolare che hai intravisto, e sperare che lui conosca la strada.
in ogni caso, anche partendo dal binario segreto, il treno ha fatto 10 minuti di ritardo.
e cercando informazioni riguardo questo cambiamento epocale... ho trovato un nuovissimo blog da linkare.
no, non è un refuso, proprio binario 4 con accanto la lettera esse.
a porta susa ci sono 3 binari. dove sarà mai il binario 4 s?
il binario 4 esse è sotto terra. è una specie di binario 9 e tre quarti, un binario che per raggiungerlo devi seguire il pendolare che hai intravisto, e sperare che lui conosca la strada.
in ogni caso, anche partendo dal binario segreto, il treno ha fatto 10 minuti di ritardo.
e cercando informazioni riguardo questo cambiamento epocale... ho trovato un nuovissimo blog da linkare.
domenica 27 settembre 2009
ricominciamo
mi sento come se domani fosse il primo giorno di scuola.
sono tesa, emozionata, ansiosa, entusiasta, spaventata.
ho voglia di rivedere i miei colleghi e ho voglia di riprendere in mano le fila del mio lavoro.
mi sento come se fossero passati mesi dall'ultima volta che ho spento il pc e ho detto "vado in ferie, ci si vede".
sono stata a lisbona, dove ho visto il museo della carrozza, ho mangiato i pastis de belem, ho imparato a dire "obrigado", ho scoperto cosa sono gli azulejos. poi sono tornata a torino dove ho visitato le gallerie della cittadella dove pietro micca si è fatto saltare in aria nel 1706, ho visto una dimostrazione di lanterna magica, ho passeggiato sotto i portici di carta, ho visto il concerto di pier cortese -che non si ricordava le parole della sua ultima canzone- e ho visto la presentazione di "camminare correre volare" di sabrina rondinelli. ho ampliato il repertorio lessicale esclusivo che condivido con il matematico, ho letto, ho dormito, mi sono occupata della mia farmville -che ora è anche più grande.
insomma, tutta questa vita in così poco tempo mi ha fatto perdere la concezione dei giorni.
domani si ricomincia.
sono tesa, emozionata, ansiosa, entusiasta, spaventata.
ho voglia di rivedere i miei colleghi e ho voglia di riprendere in mano le fila del mio lavoro.
mi sento come se fossero passati mesi dall'ultima volta che ho spento il pc e ho detto "vado in ferie, ci si vede".
sono stata a lisbona, dove ho visto il museo della carrozza, ho mangiato i pastis de belem, ho imparato a dire "obrigado", ho scoperto cosa sono gli azulejos. poi sono tornata a torino dove ho visitato le gallerie della cittadella dove pietro micca si è fatto saltare in aria nel 1706, ho visto una dimostrazione di lanterna magica, ho passeggiato sotto i portici di carta, ho visto il concerto di pier cortese -che non si ricordava le parole della sua ultima canzone- e ho visto la presentazione di "camminare correre volare" di sabrina rondinelli. ho ampliato il repertorio lessicale esclusivo che condivido con il matematico, ho letto, ho dormito, mi sono occupata della mia farmville -che ora è anche più grande.
insomma, tutta questa vita in così poco tempo mi ha fatto perdere la concezione dei giorni.
domani si ricomincia.
sabato 26 settembre 2009
la cura del sonno
domani sarà l'ultimo giorno di pacchia.
per pacchia intendo: dormire 12 ore al giorno (10 di notte e 2 nel pomeriggio) e dedicare le 12 ore di veglia alle attività che ritengo più amene, tipo leggere, cazzeggiare su internet, e cose del genere.
in pratica, non è che non ho voglia di tornare in ufficio. è che l'idea di dormire solo 8 ore mi sembra un inutile tormento. il pensiero di alzarmi al buio, uscire per prendere un treno che probabilmente sarà in ritardo/troppo freddo/troppo caldo/sporco/infestato di viaggiatori occasionali, trascinarmi fino alla metropolitana troppo affollata per affrontare due settimane di lavoro arretrato... non mi fa esattamente impazzire di gioia.
ma prima di allora c'è ancora un giorno e mezzo...
per pacchia intendo: dormire 12 ore al giorno (10 di notte e 2 nel pomeriggio) e dedicare le 12 ore di veglia alle attività che ritengo più amene, tipo leggere, cazzeggiare su internet, e cose del genere.
in pratica, non è che non ho voglia di tornare in ufficio. è che l'idea di dormire solo 8 ore mi sembra un inutile tormento. il pensiero di alzarmi al buio, uscire per prendere un treno che probabilmente sarà in ritardo/troppo freddo/troppo caldo/sporco/infestato di viaggiatori occasionali, trascinarmi fino alla metropolitana troppo affollata per affrontare due settimane di lavoro arretrato... non mi fa esattamente impazzire di gioia.
ma prima di allora c'è ancora un giorno e mezzo...
venerdì 25 settembre 2009
programma di disincentivazione dalla genitorialità
in un paese a crescita demografica zero come l'italia, proporre in prima serata "sos tata" è un incentivo a questa tendenza.
per chi non lo sapesse, sos tata è un reality show che funziona così: ci sono due genitori disperati che hanno due o più figli di età variabile tra i pochi mesi e i 10 -12 anni. i genitori sono disperati perché sono totalmente incapaci di gestire i marmocchi.
solitamente i marmocchi sputano, dicono parolacce, fanno pipì e/o cacca addosso (anche se non hanno più l'età per), urlano, si ribellano ai blandi tentativi dei genitori di impedire loro di: picchiarsi, scappare, bisticciare, lanciarsi reciprocamente oggetti, urlare, sparpagliare il cibo per tutta la casa.
a questo punto i genitori gridano sos tata, e in casa loro si materializza "tata lucia" una signora di mezza età vestita da cameriera che dopo aver guardato per due giorni i marmocchi far impazzire i genitori, impone delle regole e, in una settimana, quella che sembrava una situazione ingestibile diventa un idillio.
solitamente le regole proposte sono puro buon senso:
1. ognuno dorme nel suo letto
2. si mangia quello che c'è nel piatto
3. non si sputa e non si dicono parolacce
4. non si alzano le mani
5. non si litiga
proiettarsi anche solo per mezz'ora in mezzo a figli che si comportano così è un ottimo dissuasore ad ogni istinto materno.
per chi non lo sapesse, sos tata è un reality show che funziona così: ci sono due genitori disperati che hanno due o più figli di età variabile tra i pochi mesi e i 10 -12 anni. i genitori sono disperati perché sono totalmente incapaci di gestire i marmocchi.
solitamente i marmocchi sputano, dicono parolacce, fanno pipì e/o cacca addosso (anche se non hanno più l'età per), urlano, si ribellano ai blandi tentativi dei genitori di impedire loro di: picchiarsi, scappare, bisticciare, lanciarsi reciprocamente oggetti, urlare, sparpagliare il cibo per tutta la casa.
a questo punto i genitori gridano sos tata, e in casa loro si materializza "tata lucia" una signora di mezza età vestita da cameriera che dopo aver guardato per due giorni i marmocchi far impazzire i genitori, impone delle regole e, in una settimana, quella che sembrava una situazione ingestibile diventa un idillio.
solitamente le regole proposte sono puro buon senso:
1. ognuno dorme nel suo letto
2. si mangia quello che c'è nel piatto
3. non si sputa e non si dicono parolacce
4. non si alzano le mani
5. non si litiga
proiettarsi anche solo per mezz'ora in mezzo a figli che si comportano così è un ottimo dissuasore ad ogni istinto materno.
giovedì 24 settembre 2009
grazie per la stima
matematico: sei scema
azzurropillin: ecco, vedi, devi sempre sminuirmi
matematico: hai ragione, sei molto scema
martedì 22 settembre 2009
rapita da gigi
dal 24 settembre, in piemonte, sarà necessario possedere un decoder per vedere la tv.
senza decoder, la tv sarà solo un inutile soprammobile.
già da maggio i piemontesi non vedono più né rai due né rete quattro.
tra i piemontesi sono annoverati azzurropillin e il matematico, che, lieti di non vedere più la brutta faccia di emilio fede, hanno resistito fino ad ora con uno zapping lungo 7 canali (rai 1, rai3, canale5, italia1, la7, mtv, allmusic).
domenica, il matematico, sordo alla mia avversione nei confronti di questo passaggio epocale, ha acquistato decoder, presa scart, cavo antenna. ora il nostro zapping è lungo 150 canali.
se prima schiacciavo 7 pulsanti e poi spegnevo la tv in preda ai conati, ora impiego intere mezz'ore a passare da un canale all'altro, completamente assorta da televendite di prodotti assurdi, da documentari sulla morte di papa luciani, da partite di tennis senza commento, da cartoni animati che non vedo da decenni.
sono stata rapita dal GIGItale terrestre!
senza decoder, la tv sarà solo un inutile soprammobile.
già da maggio i piemontesi non vedono più né rai due né rete quattro.
tra i piemontesi sono annoverati azzurropillin e il matematico, che, lieti di non vedere più la brutta faccia di emilio fede, hanno resistito fino ad ora con uno zapping lungo 7 canali (rai 1, rai3, canale5, italia1, la7, mtv, allmusic).
domenica, il matematico, sordo alla mia avversione nei confronti di questo passaggio epocale, ha acquistato decoder, presa scart, cavo antenna. ora il nostro zapping è lungo 150 canali.
se prima schiacciavo 7 pulsanti e poi spegnevo la tv in preda ai conati, ora impiego intere mezz'ore a passare da un canale all'altro, completamente assorta da televendite di prodotti assurdi, da documentari sulla morte di papa luciani, da partite di tennis senza commento, da cartoni animati che non vedo da decenni.
sono stata rapita dal GIGItale terrestre!
venerdì 18 settembre 2009
domenica 13 settembre 2009
se...
se il giorno prima di partire per 3 giorni 3 di vere vacanze scopri che a lisbona ci sarà l'80% di probabilità di piogge abbondanti per tutta la tua permanenza lì
se il giorno prima di partire ti arrendi all'idea che arriverà l'autunno e porterà le basse temperature e le piogge e il cielo grigio e l'umidità
se il giorno prima di partire ti decidi a lavare a mano tutti i maglioni di lana del matematico che non si possono lavare in lavatrice
se il giorno prima di partire ti rendi conto che non sai dove mettere tre maglioni di lana che fradici pesano ciascuno come un alano morto e tutti insieme pesano come un vitello morto
se il giorno prima di partire butti un maglione in lavatrice -quello color tortora che ti piace di meno, fai partire il programma più veloce che prevede la centrifuga delicata e speri che il maglione tortora non si rovini ed esca abbastanza asciutto
se il giorno prima di partire vai a eataly per rilassarti e invece ti trovi nel centro commerciale più affolato e caotico che riesci a immaginare
se il giorno prima di partire sei agitata e in ansia come se il giorno dopo dovessi sposarti
se il giorno prima di partire ti arrendi all'idea che arriverà l'autunno e porterà le basse temperature e le piogge e il cielo grigio e l'umidità
se il giorno prima di partire ti decidi a lavare a mano tutti i maglioni di lana del matematico che non si possono lavare in lavatrice
se il giorno prima di partire ti rendi conto che non sai dove mettere tre maglioni di lana che fradici pesano ciascuno come un alano morto e tutti insieme pesano come un vitello morto
se il giorno prima di partire butti un maglione in lavatrice -quello color tortora che ti piace di meno, fai partire il programma più veloce che prevede la centrifuga delicata e speri che il maglione tortora non si rovini ed esca abbastanza asciutto
se il giorno prima di partire vai a eataly per rilassarti e invece ti trovi nel centro commerciale più affolato e caotico che riesci a immaginare
se il giorno prima di partire sei agitata e in ansia come se il giorno dopo dovessi sposarti
sabato 12 settembre 2009
il matematico
*il matematico ha una folta barba lunga e "fluffy" che compensa l'assenza del mento e lo fa sembrare una persona seria
*il matematico è ansioso
* il matematico per placare l'ansia schematizza qualunque cosa (segna persino a che ora si cambia le mutande -vorrei che fosse uno scherzo ma non lo è)
* il matematico ama la musica (strana - )
*il matematico quando studia si sdraia sul letto ad occhi chiusi e sembra che dorma
*il matematico ride di cose che fanno ridere solo lui
*il matematico ha una memoria da elefante, ricorda delle stupidaggini irrilevanti di anni e anni fa come se fossero accadute pochi istanti prima
*il matematico mi chiama gigiutti, mi dà i baciutti, mi fa le ghitti*.
* il matematico è tutto matto, ma...
* ghitti=solletico
*il matematico è ansioso
* il matematico per placare l'ansia schematizza qualunque cosa (segna persino a che ora si cambia le mutande -vorrei che fosse uno scherzo ma non lo è)
* il matematico ama la musica (strana - )
*il matematico quando studia si sdraia sul letto ad occhi chiusi e sembra che dorma
*il matematico ride di cose che fanno ridere solo lui
*il matematico ha una memoria da elefante, ricorda delle stupidaggini irrilevanti di anni e anni fa come se fossero accadute pochi istanti prima
*il matematico mi chiama gigiutti, mi dà i baciutti, mi fa le ghitti*.
* il matematico è tutto matto, ma...
* ghitti=solletico
venerdì 11 settembre 2009
lunedì si parte, destinazione lisbona.
abbiamo un vocabolarietto di portoghese minuscolo per la sopravvivenza.
il matematico non si deve dimenticare le pastiglie per il mal di testa.
io non mi devo dimenticare gli assorbenti (come è risaputo il ciclo mestruale viene con te solo nei posti migliori)
per tre giorni consecutivi non mi connetterò ad internet. credo siano anni che non succede.
abbiamo un vocabolarietto di portoghese minuscolo per la sopravvivenza.
il matematico non si deve dimenticare le pastiglie per il mal di testa.
io non mi devo dimenticare gli assorbenti (come è risaputo il ciclo mestruale viene con te solo nei posti migliori)
per tre giorni consecutivi non mi connetterò ad internet. credo siano anni che non succede.
giovedì 10 settembre 2009
au chat
ed ecco che, nel bel mezzo di una serata come le altre, fuori dalla finestra della nostra camera da letto fa capolino...
ancora un po'...
poi curiosa dentro
(avrei dovuto dare una passata di photoshop per togliere la polvere)
ma il matematico, che ci tiene ai suoi spazi ha chiuso la finestra, guadagnando uno sguardo contrariato e decisamente poco amichevole
ancora un po'...
poi curiosa dentro
(avrei dovuto dare una passata di photoshop per togliere la polvere)
ma il matematico, che ci tiene ai suoi spazi ha chiuso la finestra, guadagnando uno sguardo contrariato e decisamente poco amichevole
martedì 8 settembre 2009
l'ho fatto: ho chiesto DUE settimane di ferie (pentendomi un istante dopo averle ottenute.)
mentre spiegavo come fare, a chi si occuperà del mio lavoro al posto mio, ho pensato al mucchio di roba che mi aspetterà al ritorno e mi sono sentita dispiaciuta per me stessa.
ho immaginato me e il matematico che ci pestiamo i piedi e litighiamo per il pc e ci rendiamo insopportabili l'un l'altra nei nostri 30 mq mansardati, dovendoci sopportare tutto il giorno per due settimane consecutive. (il matematico solitamente passa tutto il giorno diagonalizzato sul letto con le sue sudate carte a studiare. ci sono delle sere che al mio rientro devo aprire la porta con un giro di chiave -quello che ho dato il al mattino, uscendo- perché lui non si è mosso.)
adesso penso che sarà assolutamente fichissimo smettere di sbattermi su e giù dai treni, sarà una pacchia passeggiare per torino, alzarmi tardi (alle otto per dire), fare shopping il martedì pomeriggio e pulire il pavimento il giovedì mattina e andare al cinema il mercoledì sera. sarà una gioia stendere la biancheria il lunedì mattina e avere il tempo per sistemare la dispensa e riordinare l'armadio.
anzi, non è che si può fare 3 settimane?!?!
mentre spiegavo come fare, a chi si occuperà del mio lavoro al posto mio, ho pensato al mucchio di roba che mi aspetterà al ritorno e mi sono sentita dispiaciuta per me stessa.
ho immaginato me e il matematico che ci pestiamo i piedi e litighiamo per il pc e ci rendiamo insopportabili l'un l'altra nei nostri 30 mq mansardati, dovendoci sopportare tutto il giorno per due settimane consecutive. (il matematico solitamente passa tutto il giorno diagonalizzato sul letto con le sue sudate carte a studiare. ci sono delle sere che al mio rientro devo aprire la porta con un giro di chiave -quello che ho dato il al mattino, uscendo- perché lui non si è mosso.)
adesso penso che sarà assolutamente fichissimo smettere di sbattermi su e giù dai treni, sarà una pacchia passeggiare per torino, alzarmi tardi (alle otto per dire), fare shopping il martedì pomeriggio e pulire il pavimento il giovedì mattina e andare al cinema il mercoledì sera. sarà una gioia stendere la biancheria il lunedì mattina e avere il tempo per sistemare la dispensa e riordinare l'armadio.
anzi, non è che si può fare 3 settimane?!?!
domenica 6 settembre 2009
sabato 5 settembre 2009
domanda del cavolo
la prossima volta che mi capiterà di sostenere questa conversazione, credo finirò per mettere le mani addosso al mio interlocutore:
interlocutore: cosa sta facendo il matematico?
io: sta scrivendo la tesi
interlocutore: ancora?
io: sì. a gennaio la discuterà
interlocutore: e poi? cosa farà?
io: #@-*ç
ps: anche il matematico dice che se qualcuno gli chiederà cosa farà dopo aver discusso la tesi metterà le mani addosso a quel qualcuno
interlocutore: cosa sta facendo il matematico?
io: sta scrivendo la tesi
interlocutore: ancora?
io: sì. a gennaio la discuterà
interlocutore: e poi? cosa farà?
io: #@-*ç
ps: anche il matematico dice che se qualcuno gli chiederà cosa farà dopo aver discusso la tesi metterà le mani addosso a quel qualcuno
il mal di testa degli altri
oggi il matematico ha mal di testa.
ma non è il suo mal di testa, quello localizzato dietro agli occhi, è il mal di testa di qualcun altro, un mal di testa che bussa alla tempia.
quindi, chiunque abbia il mal di testa del matematico si faccia avanti, perché il matematico è molto in ansia per l'assenza del suo mal di testa.
ma non è il suo mal di testa, quello localizzato dietro agli occhi, è il mal di testa di qualcun altro, un mal di testa che bussa alla tempia.
quindi, chiunque abbia il mal di testa del matematico si faccia avanti, perché il matematico è molto in ansia per l'assenza del suo mal di testa.
questa vacanza non s'ha da fare
dopo vari schemetti approntati dal matematico al fine di trovare la combinazione migliore volo+albergo destinazione lisbona, eravamo finalmente pronti all'acquisto on line.
dopo aver inserito i dati della carta di credito abbiamo cliccato per procedere con l'acquisto ma... l'operazione non è stata eseguita e sullo schermo è comparsa la scritta "riprova tra qualche minuto".
dopo aver provato altre cinque o sei volte a comprare la nostra sospirata vacanza (3 giorni a lisbona), senza che l'operazione fosse portata a termine... il matematico riceve 3 (dico tre) sms con orari diversi, ciascuno dei quali gli comunica che dalla carta di credito sono stati scalati 556 euro per un acquisto sul sito travelprice.
PANICO
nonostante il sito dicesse che le operazioni non erano andate a buon fine, dalla carta di credito i soldi sono stati scalati tre volte. 556 per tre e fate voi i conti di quanta strizza ci siamo presi. un coccolone che vale 1668 euro.
sono le dieci di sera. l'assistenza clienti della banca è chiusa. una chiamata al sito travelprice costa due ero al minuto da cellulare.
dopo aver inserito i dati della carta di credito abbiamo cliccato per procedere con l'acquisto ma... l'operazione non è stata eseguita e sullo schermo è comparsa la scritta "riprova tra qualche minuto".
dopo aver provato altre cinque o sei volte a comprare la nostra sospirata vacanza (3 giorni a lisbona), senza che l'operazione fosse portata a termine... il matematico riceve 3 (dico tre) sms con orari diversi, ciascuno dei quali gli comunica che dalla carta di credito sono stati scalati 556 euro per un acquisto sul sito travelprice.
PANICO
nonostante il sito dicesse che le operazioni non erano andate a buon fine, dalla carta di credito i soldi sono stati scalati tre volte. 556 per tre e fate voi i conti di quanta strizza ci siamo presi. un coccolone che vale 1668 euro.
sono le dieci di sera. l'assistenza clienti della banca è chiusa. una chiamata al sito travelprice costa due ero al minuto da cellulare.
domenica 30 agosto 2009
la boccalona che ha scoperto i giochi gestionali
ho sempre fatto giochini stupidi che si esauriscono nella noia della ripetizione.
grazie a fb ho scoperto l'ebbrezza dei giochi gestionali (che il matematico prova da anni).
i giochi in cui tu sei qualcuno e dei fare qualcosa, portare a termine una missione.
il matematico è stato per anni un commander su ogame, ora è un cantante su popomundo e un imprenditore di successo su lagoon b.
io invece sono un contadino di farmville. ho iniziato coltivando un piccolo pezzetto di terra con le fragole, e ora devo badare a un grande appezzamento, in cui posso coltivare piselli, melanzane, riso e persino cotone. ho degli alberi da frutto, delle galline, delle mucche e delle pecore di cui occuparmi.
insomma, sono entrata nel tunnel.
grazie a fb ho scoperto l'ebbrezza dei giochi gestionali (che il matematico prova da anni).
i giochi in cui tu sei qualcuno e dei fare qualcosa, portare a termine una missione.
il matematico è stato per anni un commander su ogame, ora è un cantante su popomundo e un imprenditore di successo su lagoon b.
io invece sono un contadino di farmville. ho iniziato coltivando un piccolo pezzetto di terra con le fragole, e ora devo badare a un grande appezzamento, in cui posso coltivare piselli, melanzane, riso e persino cotone. ho degli alberi da frutto, delle galline, delle mucche e delle pecore di cui occuparmi.
insomma, sono entrata nel tunnel.
sabato 29 agosto 2009
la boccalona che ha scoperto i thriller
ho sempre letto voracemente quelle che il matematico definisce "palle intimiste", storie di donne o di famiglie alle prese con i loro drammi, amorosi e non.
da poco, grazie al successo di stieg larrson e della sua trilogia millennium ho scoperto il genere thriller. ovvero ho scoperto i libri che ti bevi tutti d'un fiato, una pagina dopo l'altra. i libri che sono come una corsa per prendere il treno quando sei in ritardo. che ti lasciano senza fiato... per niente, perché il treno è in ritardo più di te.
da poco, grazie al successo di stieg larrson e della sua trilogia millennium ho scoperto il genere thriller. ovvero ho scoperto i libri che ti bevi tutti d'un fiato, una pagina dopo l'altra. i libri che sono come una corsa per prendere il treno quando sei in ritardo. che ti lasciano senza fiato... per niente, perché il treno è in ritardo più di te.
mercoledì 26 agosto 2009
autunno in arrivo
blog
congelatore da scongelare
dottoressa da chiamare
e-mail a cui rispondere
ferie da fare
gigiutti da abbracciare
hard disk esterno
internet
libri su lisbona che avrei letto se...
manoscritti
nessuna novità
pordenonelegge e portici di carta
quotidianità
regalutti
suono della sveglia
treno
uva
ventilatore
zuzzurellone
blog
congelatore da scongelare
dottoressa da chiamare
e-mail a cui rispondere
ferie da fare
gigiutti da abbracciare
hard disk esterno
internet
libri su lisbona che avrei letto se...
manoscritti
nessuna novità
pordenonelegge e portici di carta
quotidianità
regalutti
suono della sveglia
treno
uva
ventilatore
zuzzurellone
martedì 18 agosto 2009
buoni propositi
* ricominciare a studiare l'inglese
* ricominciare a scrivere
* leggere di più
* sorridere di più
* guardare al futuro con meno timore
e adesso che li ho scritti... sono certa che rimarranno tali
* ricominciare a scrivere
* leggere di più
* sorridere di più
* guardare al futuro con meno timore
e adesso che li ho scritti... sono certa che rimarranno tali
sabato 15 agosto 2009
una lancia a favore
dopo essermi prodigata nell'aggettivazione negativa di ppp mi sento in dovere di ricredermi almeno in parte.
oggi ho percorso alcuni chilometri in bicicletta nei dintorni e devo ammettere che il cielo è molto azzurro, le colline sono molto verdi e anche se non si può parlare di natura incontaminata e di aria pura sono stata sorpresa dal profumo dei ciclamini e dal loro colore inconfondibile appena prima della salita di valeriano, ho lottato con il fiato corto e le gambe indolenzite per prendere un po' di vento in faccia lungo la discesa ed è stato piuttosto piacevole.
domani recupero il matematico e ce ne torniamo a torino.
come previsto non sono mai andata in piscina
oggi ho percorso alcuni chilometri in bicicletta nei dintorni e devo ammettere che il cielo è molto azzurro, le colline sono molto verdi e anche se non si può parlare di natura incontaminata e di aria pura sono stata sorpresa dal profumo dei ciclamini e dal loro colore inconfondibile appena prima della salita di valeriano, ho lottato con il fiato corto e le gambe indolenzite per prendere un po' di vento in faccia lungo la discesa ed è stato piuttosto piacevole.
domani recupero il matematico e ce ne torniamo a torino.
come previsto non sono mai andata in piscina
venerdì 14 agosto 2009
ammiro molto chi riesce a ritagliarsi un angolo di mondo, a difenderlo, a coltivarlo e a viverci sereno.
io non ne sono capace. l'angolo di mondo che difendo strenuamente non mi piace, non mi soddisfa e non mi fa stare serena. ma nonostante tutto lo difendo, perché è l'unico che sono riuscita a conquistarmi.
io non ne sono capace. l'angolo di mondo che difendo strenuamente non mi piace, non mi soddisfa e non mi fa stare serena. ma nonostante tutto lo difendo, perché è l'unico che sono riuscita a conquistarmi.
mercoledì 12 agosto 2009
modalità vacanziera incerta
sono di nuovo connessa, anche se non so per quanto.
la mia internet dipendenza ha fatto in modo che riuscissi nell'impossibile: connettere il mio vecchio pc portatile, quello che si spegneva in continuazione, quello che mi impediva di parlare con il matematico quando stava a berkeley, quello che ho sostiuito in fretta e furia con un piccolo asus eee.
ho terminato di leggere "la regina dei castelli di carta" ed ora attacco con "le fantastiche avventure di kavalier e clay".
invece di contrastare il bon roll che mi si è seduto sulla pancia lo sto alimentando con gelati, salsicce, polenta e quanto di più grasso, unto e buono -dal mio punto di vista- propone la cucina friulana.
magari stasera, colta da un modesto senso di colpa, farò un giro in bici, tempo permettendo.
la mia internet dipendenza ha fatto in modo che riuscissi nell'impossibile: connettere il mio vecchio pc portatile, quello che si spegneva in continuazione, quello che mi impediva di parlare con il matematico quando stava a berkeley, quello che ho sostiuito in fretta e furia con un piccolo asus eee.
ho terminato di leggere "la regina dei castelli di carta" ed ora attacco con "le fantastiche avventure di kavalier e clay".
invece di contrastare il bon roll che mi si è seduto sulla pancia lo sto alimentando con gelati, salsicce, polenta e quanto di più grasso, unto e buono -dal mio punto di vista- propone la cucina friulana.
magari stasera, colta da un modesto senso di colpa, farò un giro in bici, tempo permettendo.
martedì 11 agosto 2009
modalità vacanziera off
ieri, grazie a un bel temporale, è saltato tutto: pc, adsl e anche qualche altra diavoleria di mio padre.
il risultato è che sto scroccando la connessione a casa di mamma e papà matematico per annunciarvi che sarò sconnessa fino a lunedì!
come sopravviverò a tutti questi giorni senza internet è ancora un mistero.
il risultato è che sto scroccando la connessione a casa di mamma e papà matematico per annunciarvi che sarò sconnessa fino a lunedì!
come sopravviverò a tutti questi giorni senza internet è ancora un mistero.
sabato 8 agosto 2009
"uno dei punti dolorosi dell'italia di oggi è la cosiddetta 'fuga dei cervelli'. ma gli scrittori e le scrittrici non sono come gli scienziati che se ne possono andare negli usa a fare ricerca. noi non possiamo fuggire dalla nostra lingua madre. è un grande spreco, quello che sta avvenendo nella cultura italiana. c'è un patrimonio di intelligenze, sguardi, fantasie che resta in disparte, disinnescato"
da la repubblica "smettiamola con le zuffe e ascoltate gli scrittori" - tiziano scarpa
da la repubblica "smettiamola con le zuffe e ascoltate gli scrittori" - tiziano scarpa
venerdì 7 agosto 2009
rimandato
questo blog avrebbe voluto entrare in modalità vacanziera (insieme alla sottoscritta) ma per cause che preferisco omettere, questo blog si trova -solo con la sottoscritta- ancora nei trenta gradi della piccola mansarda torinese, con il frigorifero deserto, con 29 euro buttati nel cesso, con un giorno in meno di modalità vacanziera e con una gran voglia di strozzare il matematico.
"se uno non sa come fare a pubblicare un libro vuol dire che non merita di pubblicare"
voglio fare lo scrittore - davide musso
"se uno non sa come fare a pubblicare un libro vuol dire che non merita di pubblicare"
voglio fare lo scrittore - davide musso
giovedì 6 agosto 2009
comunicazione di servizio
da oggi e per tutta la prossima settimana questo blog entrerà in modalità vacanziera.
la modalità vacanziera prevede che il blog venga aggiornato quotidianamente con una o più citazioni dal libro che sto leggendo.
tipo così:
"l'unica cosa importante è che in qualche modo tutti sfuggiamo alla nostra storia"
la modalità vacanziera prevede che il blog venga aggiornato quotidianamente con una o più citazioni dal libro che sto leggendo.
tipo così:
"l'unica cosa importante è che in qualche modo tutti sfuggiamo alla nostra storia"
danza sulla mia tomba - aidan chambers
una frase senza senso fuori dal contesto. comprensibile a nessuno.
una frase senza senso fuori dal contesto. comprensibile a nessuno.
martedì 4 agosto 2009
ancora superenalotto
sono diventata un guru del superenalotto: 51 persone sono arrivate sul mio blog digitando su google vincere al superenalotto o voglio vincere al superenalotto o come faccio a vincere il superenalotto per sentirsi dire che il superenalotto è una tassa sugli stupidi.
quello che mi sorprende è che nessuno di loro mi abbia chiesto il codice iban per accreditare i soldi sul mio conto.
quello che mi rattrista è che sono sicura che tutti loro hanno giocato e giocheranno ancora, certi che prima o poi azzeccheranno se non tutti e 6 i numeri, almeno 5+1, almeno 5.
non è poi così difficile immaginare che, se il superenalotto fosse un gioco favorevole per il giocatore, lo stato non avrebbe motivo di proporlo.
rinnovo il mio appello: non giocate al superenalotto, non è altro che una tassa resa più accettabile dall'illusione di una vincita.
quello che mi sorprende è che nessuno di loro mi abbia chiesto il codice iban per accreditare i soldi sul mio conto.
quello che mi rattrista è che sono sicura che tutti loro hanno giocato e giocheranno ancora, certi che prima o poi azzeccheranno se non tutti e 6 i numeri, almeno 5+1, almeno 5.
non è poi così difficile immaginare che, se il superenalotto fosse un gioco favorevole per il giocatore, lo stato non avrebbe motivo di proporlo.
rinnovo il mio appello: non giocate al superenalotto, non è altro che una tassa resa più accettabile dall'illusione di una vincita.
lunedì 3 agosto 2009
buoni propositi
venerdì si torna a ppp.
l'obiettivo è: leggere, leggere, leggere e camminare, andare molto in bici, andare in piscina.
queste ultime tre attività sarebbero finalizzate all'eliminazione del bon roll che mi si è seduto sulla pancia.
sul fatto che andrò molto in bici ho delle riserve.
sul fatto che andrò in piscina... sono certa che non ci andrò. primo perché non ho un costume, secondo perché odio la sospensione di pudore che si crea, terzo perché la lotta al pelo superfluo mi annoia e non è ancora stata vinta.
l'obiettivo è: leggere, leggere, leggere e camminare, andare molto in bici, andare in piscina.
queste ultime tre attività sarebbero finalizzate all'eliminazione del bon roll che mi si è seduto sulla pancia.
sul fatto che andrò molto in bici ho delle riserve.
sul fatto che andrò in piscina... sono certa che non ci andrò. primo perché non ho un costume, secondo perché odio la sospensione di pudore che si crea, terzo perché la lotta al pelo superfluo mi annoia e non è ancora stata vinta.
sabato 1 agosto 2009
chiuso per compleanno
ci sono due giorni all'anno che mi mettono ansia, uno è il due agosto. uno è il giorno di natale.
sono i due giorni in cui alcune persone si sentono in dovere di telefonarmi, e a me prende l'ansia da vuoto di conversazione e da "devo essere allegra e brillante".
quindi domani entrerò in modalità "chiusa per compleanno" con la speranza che passi e lunedì sia tutto finito.
sono i due giorni in cui alcune persone si sentono in dovere di telefonarmi, e a me prende l'ansia da vuoto di conversazione e da "devo essere allegra e brillante".
quindi domani entrerò in modalità "chiusa per compleanno" con la speranza che passi e lunedì sia tutto finito.
giovedì 30 luglio 2009
auguri barbara
sms per sorella del matematico, tentativo 1 : buon compleanno
sms per sorella del matematico, tentativo 2 : tanti auguri di buon compleanno
sms per sorella del matematico, tentativo 3 : tanti auguri di buon compleanno. bo.
sms per sorella del matematico inviato: tanti auguri di buon compleanno. bo, tiè, per fortuna che me l'ha ricordato la mamma. mi sembra l'ora giusta. il matematico
sms per sorella del matematico, tentativo 2 : tanti auguri di buon compleanno
sms per sorella del matematico, tentativo 3 : tanti auguri di buon compleanno. bo.
sms per sorella del matematico inviato: tanti auguri di buon compleanno. bo, tiè, per fortuna che me l'ha ricordato la mamma. mi sembra l'ora giusta. il matematico
mercoledì 29 luglio 2009
da quando mi sono detta che "adesso basta con sta menata di fare la scrittrice: in 10 anni non hai finito un romanzo decente", sono perseguitata dalle idee per altri due libri.
il primo vorrebbe essere un romanzo distopico che prende le mosse dal nostro tempo.
il secondo è una specie di saggio romanzato sull'editoria.
inutile dire che non ne verrà fuori nulla di buono, se non ulteriore delusione e frustrazione
il primo vorrebbe essere un romanzo distopico che prende le mosse dal nostro tempo.
il secondo è una specie di saggio romanzato sull'editoria.
inutile dire che non ne verrà fuori nulla di buono, se non ulteriore delusione e frustrazione
martedì 28 luglio 2009
raccomandazioni
una volta i genitori dicevano ai figli:
non accettare caramelle degli sconosciuti
non aprire agli estranei
guarda bene a destra e a sinistra prima di attraversare la strada
oggi sono i figli a dire ai genitori:
quando sei su internet non cliccare sulle finestre in cui ti dicono "hai vinto 10.000 euro" o in quelle che dicono "hai un virus".
cestina le e-mail che ti comunicano che la tua carta di credito è scaduta e quelle che ti dicono che hai vinto un premio.
insomma, il tempo passa
non accettare caramelle degli sconosciuti
non aprire agli estranei
guarda bene a destra e a sinistra prima di attraversare la strada
oggi sono i figli a dire ai genitori:
quando sei su internet non cliccare sulle finestre in cui ti dicono "hai vinto 10.000 euro" o in quelle che dicono "hai un virus".
cestina le e-mail che ti comunicano che la tua carta di credito è scaduta e quelle che ti dicono che hai vinto un premio.
insomma, il tempo passa
lunedì 27 luglio 2009
wishlist
vorrei una tovaglia di quelle plastificate da mettere sul tavolo di cucina (il tavolo misura 160x70)
vorrei una borsa nuova, con le tasche per mettere il badge dell'ufficio e l'abbonamento ai mezzi
vorrei tanti tantissimi libri (anche se non saprei poi dove metterli dato che il povero benno è già alla massima capienza -in ogni caso la wish list di anobii è aggiornatissima e affidabilissima)
vorrei dei pantaloni jeans ma anche quelli comodosi tipo tuta
vorrei che l'italia non fosse l'italia, che invece di insegnarci a denunciare i clandestini ci dicessero a chi denunciare gli evasori (io ne ho 4 nella lista: la ginecologa, il panettiere, l'idraulico, e quello del bar vicino all'ufficio), che obama governasse l'italia e che berlusconi gestisse un bordello, che tutti i contratti a progetto diventassero contratti a tempo indeterminato, che i treni che prendo fossero sempre puliti e puntuali e temperati (pretendere che tutti i treni lo siano è decisamente troppo), che il gene dell'infelicità che mi condanna a non essere felice espatriasse...
vorrei una borsa nuova, con le tasche per mettere il badge dell'ufficio e l'abbonamento ai mezzi
vorrei tanti tantissimi libri (anche se non saprei poi dove metterli dato che il povero benno è già alla massima capienza -in ogni caso la wish list di anobii è aggiornatissima e affidabilissima)
vorrei dei pantaloni jeans ma anche quelli comodosi tipo tuta
vorrei che l'italia non fosse l'italia, che invece di insegnarci a denunciare i clandestini ci dicessero a chi denunciare gli evasori (io ne ho 4 nella lista: la ginecologa, il panettiere, l'idraulico, e quello del bar vicino all'ufficio), che obama governasse l'italia e che berlusconi gestisse un bordello, che tutti i contratti a progetto diventassero contratti a tempo indeterminato, che i treni che prendo fossero sempre puliti e puntuali e temperati (pretendere che tutti i treni lo siano è decisamente troppo), che il gene dell'infelicità che mi condanna a non essere felice espatriasse...
domenica 26 luglio 2009
sabato 25 luglio 2009
come vincere al superenalotto
ecco perché, matematicamente, il superenalotto può essere considerata una tassa sugli stupidi
ci sono 622.614.630 (seicentoventiduemilioniseicentoquattordicimilaseicentotrenta) combinazioni possibili.
cioè, se io gioco una scheda da sei numeri ho una possibilità su 622.614.630 di vincere.
che tradotto in percentuale è lo 0,00000016%
se faccio 10 giocate ho lo 0,0000016%
se ne faccio 100 ho lo 0,000016%
e via di seguito.
se vi state chiedendo: "è meglio giocare tutte le volte gli stessi numeri o è meglio cambiare" la risposta è: "è meglio non giocare affatto".
se state pensando "ma qualcuno quei soldi deve pur vincerli, perché non io?!"... be' non è affatto vero. vince solo chi azzecca i numeri giusti e non è detto che qualcuno lo faccia.
sulla pagina di wikipedia dicono che il superenalotto è "un gioco d'azzardo estremamente difficile che propone una speranza matematica di vincita remota ed infinitesimale".
spendere 19.380,00 € per giocare 20 numeri contemporaneamente garantisce lo 0.006225487% di vincita.
insomma, se avete dei soldi da buttare nel cesso, accreditateli sul mio conto invece di giocare al superenalotto.
in privato sarò lieta di fornirvi le coordinate bancarie.
ci sono 622.614.630 (seicentoventiduemilioniseicentoquattordicimilaseicentotrenta) combinazioni possibili.
cioè, se io gioco una scheda da sei numeri ho una possibilità su 622.614.630 di vincere.
che tradotto in percentuale è lo 0,00000016%
se faccio 10 giocate ho lo 0,0000016%
se ne faccio 100 ho lo 0,000016%
e via di seguito.
se vi state chiedendo: "è meglio giocare tutte le volte gli stessi numeri o è meglio cambiare" la risposta è: "è meglio non giocare affatto".
se state pensando "ma qualcuno quei soldi deve pur vincerli, perché non io?!"... be' non è affatto vero. vince solo chi azzecca i numeri giusti e non è detto che qualcuno lo faccia.
sulla pagina di wikipedia dicono che il superenalotto è "un gioco d'azzardo estremamente difficile che propone una speranza matematica di vincita remota ed infinitesimale".
spendere 19.380,00 € per giocare 20 numeri contemporaneamente garantisce lo 0.006225487% di vincita.
insomma, se avete dei soldi da buttare nel cesso, accreditateli sul mio conto invece di giocare al superenalotto.
in privato sarò lieta di fornirvi le coordinate bancarie.
giovedì 23 luglio 2009
senza commento
I "consigli" di Silvio
PD: Un giovane sarebbe già arrivato in un secondo. Sai, cioè, sarebbe arrivato... I giovani hanno un sacco di pressioni...
SB: Però se posso permettermi (...) il guaio secondo me è di famiglia
PD: Quale?
SB: Avere l'orgasmo
PD: Sai da quanto tempo non faccio sesso da come ho fatto con te stanotte? Da molti mesi, da quando ho lasciato il mio uomo... E' normale?
SB: Mi posso permettere? Tu devi fare sesso da sola... Devi toccarti con una certa frequenza
sb: sta per silvio berlusconi
pd: sta per patrizia d'addario
tanto per completezza
PD: Un giovane sarebbe già arrivato in un secondo. Sai, cioè, sarebbe arrivato... I giovani hanno un sacco di pressioni...
SB: Però se posso permettermi (...) il guaio secondo me è di famiglia
PD: Quale?
SB: Avere l'orgasmo
PD: Sai da quanto tempo non faccio sesso da come ho fatto con te stanotte? Da molti mesi, da quando ho lasciato il mio uomo... E' normale?
SB: Mi posso permettere? Tu devi fare sesso da sola... Devi toccarti con una certa frequenza
sb: sta per silvio berlusconi
pd: sta per patrizia d'addario
tanto per completezza
mercoledì 22 luglio 2009
sesso
sto leggendo "la ragazza che giocava con il fuoco" secondo libro della trilogia millennium di larsson.
è avvincente da morire, credo che stanotte non dormirò per sapere come va a finire.
però che cavoli, l'autore ha davvero una visione molto maschile del sesso.
il protagonista soddisfa pienamente tutte le sue amanti, e sono molte.
l' amante del protagonista è sposata, il marito lo sa, ma accetta di buon grado che la moglie qualche volta vada a farsi scopare dal protagonista.
la protagonista femminile è bisessuale. ha avuto rapporti sessuali soddisfacenti con il protagonista e ha una storia lesbica con una ragazza che la fa godere moltissimo.
inutile dire che appena entra in scena un nuovo personaggio femminile non può esimersi dall'andare a letto con il protagonista maschile, o almeno dal mostrare un'attrazione fatale per lui.
insomma, nel mondo di larsson, tutte le donne non vedono l'ora di scopare -hanno proprio un bisogno incoercibile di scopare in continuazione- e tutti gli uomini sono degli scopatori di prim'ordine.
è avvincente da morire, credo che stanotte non dormirò per sapere come va a finire.
però che cavoli, l'autore ha davvero una visione molto maschile del sesso.
il protagonista soddisfa pienamente tutte le sue amanti, e sono molte.
l' amante del protagonista è sposata, il marito lo sa, ma accetta di buon grado che la moglie qualche volta vada a farsi scopare dal protagonista.
la protagonista femminile è bisessuale. ha avuto rapporti sessuali soddisfacenti con il protagonista e ha una storia lesbica con una ragazza che la fa godere moltissimo.
inutile dire che appena entra in scena un nuovo personaggio femminile non può esimersi dall'andare a letto con il protagonista maschile, o almeno dal mostrare un'attrazione fatale per lui.
insomma, nel mondo di larsson, tutte le donne non vedono l'ora di scopare -hanno proprio un bisogno incoercibile di scopare in continuazione- e tutti gli uomini sono degli scopatori di prim'ordine.
lunedì 20 luglio 2009
praga o lisbona
a settembre io e il matematico prenderemo l'ultimo last minute possibile per farci una piccola vacanza a buon prezzo.
se come penso non andremo da nessuna parte, male che va me ne starò a pordenonelegge.
se come spero ci prenderemo davvero una vacanza, allora che sia a praga o a lisbona.
se come penso non andremo da nessuna parte, male che va me ne starò a pordenonelegge.
se come spero ci prenderemo davvero una vacanza, allora che sia a praga o a lisbona.
domenica 19 luglio 2009
venerdì 17 luglio 2009
raccolta differenziata
in stazione centrale, a milano, ci sono i contenitori della raccolta differenziata. e sono fatti esattamente così:
oggi ho osservato la seguente scena: un giovane uomo con una lattina di birra in mano (presumibilmente vuota), si avvicina ai raccoglitori, li guarda tutti per bene, ci guarda proprio dentro con attenzione, e poi... butta la lattina nel sacchetto giallo destinato alla plastica, invece che in quello azzurro destinato all'alluminio.
secondo voi: l'ha fatto perché credeva che la lattina fosse una bottiglia, o perché era talmente ubriaco da non distinguere la destra dalla sinistra?
oggi ho osservato la seguente scena: un giovane uomo con una lattina di birra in mano (presumibilmente vuota), si avvicina ai raccoglitori, li guarda tutti per bene, ci guarda proprio dentro con attenzione, e poi... butta la lattina nel sacchetto giallo destinato alla plastica, invece che in quello azzurro destinato all'alluminio.
secondo voi: l'ha fatto perché credeva che la lattina fosse una bottiglia, o perché era talmente ubriaco da non distinguere la destra dalla sinistra?
giovedì 16 luglio 2009
ricordi
oggi mi è tornata in mente la cucina della nonna.
la stufa.
il contenitore verde per la legna.
il calendario di frate indovino sotto al quale si nascondeva san giovanni bosco.
mi è tornato in mente il tavolo, il rumore che faceva quando si allungava tirando da sotto in sù "la prolunga".
il cassetto con il kyrò.
le foto sopra al frigo.
il mobile della sala chiuso a chiave, in cui si tenevano le bottiglie dei liquori.
il divano e la coperta verde e bianca con il panda.
il grande congelatore marrone.
la macchina da cucire.
e mentre cerco di ripescare ricordi lontani dieci anni nel tempo, mi sembra che manchino molti, troppi dettagli e ho paura di perdere un pezzo importante di infanzia e di passato.
la stufa.
il contenitore verde per la legna.
il calendario di frate indovino sotto al quale si nascondeva san giovanni bosco.
mi è tornato in mente il tavolo, il rumore che faceva quando si allungava tirando da sotto in sù "la prolunga".
il cassetto con il kyrò.
le foto sopra al frigo.
il mobile della sala chiuso a chiave, in cui si tenevano le bottiglie dei liquori.
il divano e la coperta verde e bianca con il panda.
il grande congelatore marrone.
la macchina da cucire.
e mentre cerco di ripescare ricordi lontani dieci anni nel tempo, mi sembra che manchino molti, troppi dettagli e ho paura di perdere un pezzo importante di infanzia e di passato.
mercoledì 15 luglio 2009
diplomazia
mentre una piccola parte di me si esercita nella pratica della difficile arte della diplomazia, la gran parte di me continua ad essere ben poco accomodante.
quanto avrei voluto dire oggi: "che scarpe orrende che hai" e anche "quando morirai finalmente sapremo quanto a lungo può vivere un essere umano senza cervello".
se non l'ho detto è solo perché -appunto- mi sto esercitando con la diplomazia.
quanto avrei voluto dire oggi: "che scarpe orrende che hai" e anche "quando morirai finalmente sapremo quanto a lungo può vivere un essere umano senza cervello".
se non l'ho detto è solo perché -appunto- mi sto esercitando con la diplomazia.
martedì 14 luglio 2009
alza la voce
a dir la verità ci sarebbe da alzare la voce ogni giorno contro le porcate di questo governo in generale e del presidente del consiglio in particolare.
oggi sciopero contro il ddl alfano.
per saperne di più cliccate qui
lunedì 13 luglio 2009
tante piccole foto
* sulla metro il mio vicino di posto aveva tra i siti preferiti del cellulare "gay contents"
* oggi ho ricevuto l'ennesima mail che annunciava un congedo maternità
* ho visto per terra una chiavetta usb
* ho spaventato un gatto siamese sulle scale
* ho pensato che anche mia nonna mi diceva "quando si chiude una porta si spalanca un portone"
* il matematico ha spaccato lo schienale di una sedia
* una pendolare oggi mi ha sorriso e mi ha lasciato salire per prima
* ho finito un bel libro di veronesi
* non ho ancora imparato l'inglese
* oggi ho ricevuto l'ennesima mail che annunciava un congedo maternità
* ho visto per terra una chiavetta usb
* ho spaventato un gatto siamese sulle scale
* ho pensato che anche mia nonna mi diceva "quando si chiude una porta si spalanca un portone"
* il matematico ha spaccato lo schienale di una sedia
* una pendolare oggi mi ha sorriso e mi ha lasciato salire per prima
* ho finito un bel libro di veronesi
* non ho ancora imparato l'inglese
domenica 12 luglio 2009
mamma mia
il matematico è tornato sano e salvo.
nel pomeriggio siamo andati a vedere "mamma mia" il musical, in lingua originale.
è talmente pacchiano da essere esilarante.
nel pomeriggio siamo andati a vedere "mamma mia" il musical, in lingua originale.
è talmente pacchiano da essere esilarante.
underworld
il matematico è a venaria per il concerto degli underworld che sarà l'evento conclusivo del traffic free festival.
io mi sento come credo si senta un genitore quando ha un figlio adolescente in giro il sabato sera: inquieta. leggermente in apprensione per la sua incolumità, e non perché lui sia un irresponsabile, ma perché di gente irresponsabile in giro ce n'è fin troppa.
io mi sento come credo si senta un genitore quando ha un figlio adolescente in giro il sabato sera: inquieta. leggermente in apprensione per la sua incolumità, e non perché lui sia un irresponsabile, ma perché di gente irresponsabile in giro ce n'è fin troppa.
venerdì 10 luglio 2009
caro libro, quanto mi costi
sono giunta alla conclusione che è praticamente impossibile pagare un libro a prezzo pieno.
la grande distribuzione (fnac, feltrinelli...) pratica sempre degli sconti, il libraio di fiducia fa spesso lo sconto ai suoi clienti più affezionati, bol - ibs e simili applicano sconti crescenti a seconda della quantità di libri ordinati, e per ordini abbastanza consistenti si accollano persino le spese di spedizione.
insomma, per pagare un libro a prezzo pieno bisogna proprio comprarlo alla libreria moderna di ppp.
la grande distribuzione (fnac, feltrinelli...) pratica sempre degli sconti, il libraio di fiducia fa spesso lo sconto ai suoi clienti più affezionati, bol - ibs e simili applicano sconti crescenti a seconda della quantità di libri ordinati, e per ordini abbastanza consistenti si accollano persino le spese di spedizione.
insomma, per pagare un libro a prezzo pieno bisogna proprio comprarlo alla libreria moderna di ppp.
mercoledì 8 luglio 2009
chi non muore...
... si rivede su facebook.
stasera, giacché il matematico è a vedere la sonorizzazione dal vivo di profondo rosso in piazzetta cnl, la sottoscritta ha cazzeggiato moooooolto lungamente al computer.
in un attacco di noia mi sono detta "vediamo se frau piller è su facebook".
(frau piller è stata la mia professoressa di tedesco in quarta e quinta superiore. in quinta ho evitato le lezioni di tedesco come la peste. l'ultimo mese di scuola entravo dopo, uscivo prima, saltavo scuola pur di non fare lezione con la temibile frau killer. una delle ultime lezioni cui ho presenziato la suddetta è riuscita a farmi piangere -probabilmente avevo anche la lacrima facile- dicendo che se non ero in grado di redigere il mio lebenslauf -ovvero il mio curriculum- in tedesco non avrei mai combinato nulla nella vita e avrei fatto meglio a smettere di perdere tempo con la letteratura.)
inutile dire che frau piller è su facebook, con una foto in cui è inequivocabilmente e univocamente riconoscibile.
stasera, giacché il matematico è a vedere la sonorizzazione dal vivo di profondo rosso in piazzetta cnl, la sottoscritta ha cazzeggiato moooooolto lungamente al computer.
in un attacco di noia mi sono detta "vediamo se frau piller è su facebook".
(frau piller è stata la mia professoressa di tedesco in quarta e quinta superiore. in quinta ho evitato le lezioni di tedesco come la peste. l'ultimo mese di scuola entravo dopo, uscivo prima, saltavo scuola pur di non fare lezione con la temibile frau killer. una delle ultime lezioni cui ho presenziato la suddetta è riuscita a farmi piangere -probabilmente avevo anche la lacrima facile- dicendo che se non ero in grado di redigere il mio lebenslauf -ovvero il mio curriculum- in tedesco non avrei mai combinato nulla nella vita e avrei fatto meglio a smettere di perdere tempo con la letteratura.)
inutile dire che frau piller è su facebook, con una foto in cui è inequivocabilmente e univocamente riconoscibile.
lunedì 6 luglio 2009
saturno contro?
venerdì mi si è rotta la borsa
sabato si è intasato il sanitrit (fortunatamente l'idraulico è riuscito a passare: 60 euro per 10 minuti di lavoro, il tutto senza uno straccio di ricevuta)
oggi:
* ho dimenticato il cellulare a casa
* ho lasciato nella borsa rotta il badge dell'ufficio
* ho lasciato nella borsa rotta l'abbonamento ai mezzi (2 euro per i biglietti)
per fortuna questa mattina il matematico, rifacendo il letto, ha trovato sotto il cuscino la mia testa!
sabato si è intasato il sanitrit (fortunatamente l'idraulico è riuscito a passare: 60 euro per 10 minuti di lavoro, il tutto senza uno straccio di ricevuta)
oggi:
* ho dimenticato il cellulare a casa
* ho lasciato nella borsa rotta il badge dell'ufficio
* ho lasciato nella borsa rotta l'abbonamento ai mezzi (2 euro per i biglietti)
per fortuna questa mattina il matematico, rifacendo il letto, ha trovato sotto il cuscino la mia testa!
sabato 4 luglio 2009
elucubrazioni libresche
in casa editrice si pensano i libri non solo per quello che sono, ma soprattutto per come e quanto possano essere venduti e vendibili.
capita spesso che un editore per ragazzi decida di non tradurre dei libri stranieri perché:
troppo inglesi o troppo americani per il mercato italiano. oppure per il target troppo maschile o per la trama troppo complessa o perché troppo "letterari".
insomma ogni giorno sono immersa in riflessioni di marketing librario.
oggi provo a farne qualcuna io su questo libro:
"è sesso o amore? una guida spregiudicata al sesso sano e sicuro"
edito da fanucci, nella collana teens, una collana di grande successo dedicata alle ragazze 14enni.
quante copie venderà questo libro, secondo voi?
secondo me pochissime, per le seguenti ragioni:
come fa una ragazzina a presentarsi alla cassa con un libro del genere, in cui la parola sesso è grande come una casa? comprare una confezione di preservativi non è meno imbarazzante! tanto più che il libro si definisce "guida spregiudicata"!
pensiamo poi alla collocazione negli scaffali. è probabile che finisca nella sezione sesso - salute benessere o peggio letteratura erotica. con quale coraggio una ragazza potrebbe mettersi a cercare un libro in quegli scaffali?
e con quale coraggio, non trovandolo, potrebbe mettersi a chiederlo a una libraia-commessa?
immaginiamo la scena
ragazzina (a bassissima voce): cercavo il libro "è sesso o amore?" edito da fanucci.
commessa: sì, dovrebbe esserci. adesso lo vado a cercare.
--------
commessa (dopo un paio di minuti di ricerca alla sezione sesso - ad altissima voce rivolta ad altro commesso): puoi cercare tu il libro "è sesso o amore?". io non lo trovo. serve a quella ragazza lì (indicando la timida adolescente che a quel punto vorebbe liquefarsi ed essere assorbita dalla moquette mentre altri 8 clienti la fissano)
capita spesso che un editore per ragazzi decida di non tradurre dei libri stranieri perché:
troppo inglesi o troppo americani per il mercato italiano. oppure per il target troppo maschile o per la trama troppo complessa o perché troppo "letterari".
insomma ogni giorno sono immersa in riflessioni di marketing librario.
oggi provo a farne qualcuna io su questo libro:
"è sesso o amore? una guida spregiudicata al sesso sano e sicuro"
edito da fanucci, nella collana teens, una collana di grande successo dedicata alle ragazze 14enni.
quante copie venderà questo libro, secondo voi?
secondo me pochissime, per le seguenti ragioni:
come fa una ragazzina a presentarsi alla cassa con un libro del genere, in cui la parola sesso è grande come una casa? comprare una confezione di preservativi non è meno imbarazzante! tanto più che il libro si definisce "guida spregiudicata"!
pensiamo poi alla collocazione negli scaffali. è probabile che finisca nella sezione sesso - salute benessere o peggio letteratura erotica. con quale coraggio una ragazza potrebbe mettersi a cercare un libro in quegli scaffali?
e con quale coraggio, non trovandolo, potrebbe mettersi a chiederlo a una libraia-commessa?
immaginiamo la scena
ragazzina (a bassissima voce): cercavo il libro "è sesso o amore?" edito da fanucci.
commessa: sì, dovrebbe esserci. adesso lo vado a cercare.
--------
commessa (dopo un paio di minuti di ricerca alla sezione sesso - ad altissima voce rivolta ad altro commesso): puoi cercare tu il libro "è sesso o amore?". io non lo trovo. serve a quella ragazza lì (indicando la timida adolescente che a quel punto vorebbe liquefarsi ed essere assorbita dalla moquette mentre altri 8 clienti la fissano)
venerdì 3 luglio 2009
col ritorno del matematico è ritornata la disciplina: 30 minuti al pc per me dopo cena. non uno di più, non uno di meno.
questo spiega i post a singhiozzo di questi giorni (quei trenta preziosissimi minuti li passo a cazzeggiare su facebook).
per il resto niente di che:
* sono molto disgustata dagli avvenimenti politici degli ultimi giorni (approvazione del decreto sicurezza, giudici costituzionali che vanno a cena con il loro amico premier prima di pronunciarsi sul lodo alfano a settembre eccetera). che sommata agli avvenimenti degli ultimi mesi c'è da vergognarsi di essere italiani.
* sono preoccupata per mia sorella che alla vigilia dell'orale dell'esame di maturità piange in preda a crisi isteriche non appena si pronuncia la parola esame.
* sono azzerata dal caldo.
questo spiega i post a singhiozzo di questi giorni (quei trenta preziosissimi minuti li passo a cazzeggiare su facebook).
per il resto niente di che:
* sono molto disgustata dagli avvenimenti politici degli ultimi giorni (approvazione del decreto sicurezza, giudici costituzionali che vanno a cena con il loro amico premier prima di pronunciarsi sul lodo alfano a settembre eccetera). che sommata agli avvenimenti degli ultimi mesi c'è da vergognarsi di essere italiani.
* sono preoccupata per mia sorella che alla vigilia dell'orale dell'esame di maturità piange in preda a crisi isteriche non appena si pronuncia la parola esame.
* sono azzerata dal caldo.
martedì 30 giugno 2009
2012: la fine del mondo?
secondo il calendario maya il mondo finirà il 21 dicembre 2012, lo dice anche giacobbo, in un libro che non ho letto e nemmeno ho intenzione di (con tutti i libri belli che ci sono da leggere non ho tempo da perdere nelle porcate, a maggior ragione se il mondo finisse davvero nel 2012).
se il mondo finisse in quella data, per me sarebbe davvero un sollievo.
prima di tutto non dovrei preoccuparmi del fatto che non avrò mai una pensione.
poi, tra un po', potrei smettere di lavorare e godermi la vita e il matematico. potremmo viaggiare leggere, scrivere, studiare l'inglese, comporre musica, approfondire i grandi cardinali. potremmo persino sposarci, perché secondo me ce la facciamo a stare bene insieme fino al 2012, dopo non so.
se il mondo finisse nel 2012 sarebbe tutto più semplice e io quasi quasi vorrei crederci, perché pensare una vita intera precaria consuma, invece avere una scadenza certa -diversa dalla scadenza del proprio contratto a progetto- aiuta eccome.
se il mondo finisse in quella data, per me sarebbe davvero un sollievo.
prima di tutto non dovrei preoccuparmi del fatto che non avrò mai una pensione.
poi, tra un po', potrei smettere di lavorare e godermi la vita e il matematico. potremmo viaggiare leggere, scrivere, studiare l'inglese, comporre musica, approfondire i grandi cardinali. potremmo persino sposarci, perché secondo me ce la facciamo a stare bene insieme fino al 2012, dopo non so.
se il mondo finisse nel 2012 sarebbe tutto più semplice e io quasi quasi vorrei crederci, perché pensare una vita intera precaria consuma, invece avere una scadenza certa -diversa dalla scadenza del proprio contratto a progetto- aiuta eccome.
sabato 27 giugno 2009
the best of
il matematico è tornato.
è tornato con un file excel dal titolo "playlist highlights".
è tornato con questo file per permettermi di ottenere agevolmente la playlist che riassume le 4 playlist che il matematico ha ascoltato in mia assenza.
in questo file sono riportati: titolo, autore, durata del brano espressa in secondi, una colonna in cui scrivere "1" in corrispondenza del brano che desidero sentire nella playlist, una casella in cui viene valorizzata la durata in secondi della playlist a seconda del numero di brani scelti (scrivendo "1" nell'apposita colonna).
visto che spiegata così fa schifo e che vorrei rendervi maggiormente partecipi della cosa. cliccate qui (entro sette giorni) e potrete scaricare questo utlissimo file excel, magari per ottenere una vostra playlist o anche solo per solidarietà con la sottoscritta.
addendum (il matematico si è sentito in dovere di mettermi in bocca le seguenti parole): ovviamente sono riuscita a rovinare l’idea geniale del matematico con la mia sovrumana capacità nel non farmi capire. il problema consisteva nel farmi scegliere i brani però mantenendo sempre una certa sorpresa nel momento dell’ascolto, quindi ha scritto quasi tutti i titoli “invisibili” (a parte i più famosi che non ha scritto proprio). comunque si possono trovare in chiaro nel foglio 3. poi il file è .xlsx, quindi lo possono leggere solo office 2007 e compatibili.
è tornato con un file excel dal titolo "playlist highlights".
è tornato con questo file per permettermi di ottenere agevolmente la playlist che riassume le 4 playlist che il matematico ha ascoltato in mia assenza.
in questo file sono riportati: titolo, autore, durata del brano espressa in secondi, una colonna in cui scrivere "1" in corrispondenza del brano che desidero sentire nella playlist, una casella in cui viene valorizzata la durata in secondi della playlist a seconda del numero di brani scelti (scrivendo "1" nell'apposita colonna).
visto che spiegata così fa schifo e che vorrei rendervi maggiormente partecipi della cosa. cliccate qui (entro sette giorni) e potrete scaricare questo utlissimo file excel, magari per ottenere una vostra playlist o anche solo per solidarietà con la sottoscritta.
addendum (il matematico si è sentito in dovere di mettermi in bocca le seguenti parole): ovviamente sono riuscita a rovinare l’idea geniale del matematico con la mia sovrumana capacità nel non farmi capire. il problema consisteva nel farmi scegliere i brani però mantenendo sempre una certa sorpresa nel momento dell’ascolto, quindi ha scritto quasi tutti i titoli “invisibili” (a parte i più famosi che non ha scritto proprio). comunque si possono trovare in chiaro nel foglio 3. poi il file è .xlsx, quindi lo possono leggere solo office 2007 e compatibili.
venerdì 26 giugno 2009
giornata atipica
stasera torna il matematico, così per togliermi l'incombenza del post faccio una cosa che non si fa: lo scrivo dall'ufficio.
è che oggi è stata una giornata tutta strana.
ho rimandato la sveglia di 5 minuti (cosa che d'estate non faccio mai, d'inverno in continuazione)
ho lavato i piatti e sistemato la cucina (cosa che non faccio mai al mattino, ma non potevo dare il cattivo esempio al matematico dimostrando che predico bene e razzolo male)
sono arrivata in stazione dei treni e vista la situazione delirante (hanno caricato su un unico treno il quantitativo di persone che di solito sarebbero stati spalmati su tre) me ne sono andata a spasso per torino alle sette e mezza del mattino, via garibaldi semideserta, solo qualche studente al bar, con il castiglioni-mariotti vicino al cappuccino o il libro di matematica aperto sbriciolato di brioche.
ho cercato "la repubblica" in quattro edicole diverse, senza successo.
e poi alle 8.45 ho preso un treno per milano che partiva con un ritardo di 75 minuti.
in metro a milano ho visto un tizio che si leggeva "la repubblica" di ieri.
fortuna che inizia il wek end.
è che oggi è stata una giornata tutta strana.
ho rimandato la sveglia di 5 minuti (cosa che d'estate non faccio mai, d'inverno in continuazione)
ho lavato i piatti e sistemato la cucina (cosa che non faccio mai al mattino, ma non potevo dare il cattivo esempio al matematico dimostrando che predico bene e razzolo male)
sono arrivata in stazione dei treni e vista la situazione delirante (hanno caricato su un unico treno il quantitativo di persone che di solito sarebbero stati spalmati su tre) me ne sono andata a spasso per torino alle sette e mezza del mattino, via garibaldi semideserta, solo qualche studente al bar, con il castiglioni-mariotti vicino al cappuccino o il libro di matematica aperto sbriciolato di brioche.
ho cercato "la repubblica" in quattro edicole diverse, senza successo.
e poi alle 8.45 ho preso un treno per milano che partiva con un ritardo di 75 minuti.
in metro a milano ho visto un tizio che si leggeva "la repubblica" di ieri.
fortuna che inizia il wek end.
giovedì 25 giugno 2009
maturità
mi sono diplomata nel 2001.
le tracce del tema erano orrende.
pavese non l'avevamo studiato ed uscì una traccia su "la luna e i falò". la notte prima mi ero letta delle poesie di montale meravigliose che ricordo ancora.
la seconda prova -economia aziendale- era facile, uguale a quella delle ottomila simulazioni che avevamo fatto in classe (ora non saprei fare nulla di quello che feci allora).
all'uscita dalla seconda prova c'era una giornalista che chiese a me e a un mio compagno di classe come fosse andata e se temessimo di più la terza prova o l'orale. io dissi che avevo molta più paura dell'orale perché alla terza prova "si copia a manetta". serve dire che quella frase finì come titolo del quotidiano locale sugli esami, con tanto di mio nome e cognome riportato all'interno dell'articolo?!?!
serve dire che il tema del matematico sul rapporto tra musica e tecnologia fu segnalato al ministero?!?
le tracce del tema erano orrende.
pavese non l'avevamo studiato ed uscì una traccia su "la luna e i falò". la notte prima mi ero letta delle poesie di montale meravigliose che ricordo ancora.
la seconda prova -economia aziendale- era facile, uguale a quella delle ottomila simulazioni che avevamo fatto in classe (ora non saprei fare nulla di quello che feci allora).
all'uscita dalla seconda prova c'era una giornalista che chiese a me e a un mio compagno di classe come fosse andata e se temessimo di più la terza prova o l'orale. io dissi che avevo molta più paura dell'orale perché alla terza prova "si copia a manetta". serve dire che quella frase finì come titolo del quotidiano locale sugli esami, con tanto di mio nome e cognome riportato all'interno dell'articolo?!?!
serve dire che il tema del matematico sul rapporto tra musica e tecnologia fu segnalato al ministero?!?
mercoledì 24 giugno 2009
matematico & sindrome premestruale
non credevo alla sindrome premestruale fino a quando non ho cominciato a soffrirne sul serio.
l'unico aspetto parzialmente positivo è che mi vengono due tette enormi -di cui non so che fare a dir la verità, per cui neanche questo può essere annoverato tra gli aspetti positivi, a ben pensarci.
gli aspetti negativi sono:
* voglia improvvisa e irresistibile di mangiare dolci -cioccolata soprattutto (in questi giorni ho speso almeno 5 euro alle macchinette dell'ufficio. è una stima decisamente al ribasso)
* brufoli
* propensione a incazzarsi con tutti per qualunque cosa
* sbalzi d'umore
* voglia di piangere immotivata
in questo difficile contesto emotivo venerdì arriverà il matematico, ingrassato enormemente da due settimane di dieta a base di bistecche impanate e sachertorte e con i baffi talmente lunghi da rendere la ricerca delle labbra impervia quanto una spedizione speleologica.
insomma, se è sopravvissuto all'incontro rivelatore con il grande matematico non è detto sopravviverà a questo ritorno
l'unico aspetto parzialmente positivo è che mi vengono due tette enormi -di cui non so che fare a dir la verità, per cui neanche questo può essere annoverato tra gli aspetti positivi, a ben pensarci.
gli aspetti negativi sono:
* voglia improvvisa e irresistibile di mangiare dolci -cioccolata soprattutto (in questi giorni ho speso almeno 5 euro alle macchinette dell'ufficio. è una stima decisamente al ribasso)
* brufoli
* propensione a incazzarsi con tutti per qualunque cosa
* sbalzi d'umore
* voglia di piangere immotivata
in questo difficile contesto emotivo venerdì arriverà il matematico, ingrassato enormemente da due settimane di dieta a base di bistecche impanate e sachertorte e con i baffi talmente lunghi da rendere la ricerca delle labbra impervia quanto una spedizione speleologica.
insomma, se è sopravvissuto all'incontro rivelatore con il grande matematico non è detto sopravviverà a questo ritorno
martedì 23 giugno 2009
perché lui sì e tutti gli altri no?
in svezia un parlamentare si è dimesso perché pagava la baby sitter in nero.
in italia, negli ultimi tre mesi si è saputo che berlusconi:
* ha corrotto l'avvocato inglese mills perché portasse falsa testimonianza ad un processo che lo vedeva coinvolto (mills si è preso quattro anni e passa di galera - berlusconi niente, grazie al lodo alfano. il fatto che berlusconi abbia chiesto a mills di dire il falso, fa pensare che anche nell'altro processo sarebbe risultato colpevole, ma vabbè)
* è andato alla festa del diciottesimo compleanno di una ragazzina (niente di che se lei non avesse detto in giro che lo chiamava papi e che andava a roma da sola per fargli compagnia, chiacchierare e cantare insieme -lui 72 anni, lei 17)
* ha usato voli di stato per portare a spasso un cantante e una ballerina
* ha chiesto al suo amico tarantini di portare un po' di gnocca alle feste ed è andato a letto con una donna pagata per avere almeno un rapporto con lui (ma berlusconi non ne sapeva niente, è solo comunque l'utilizzatore finale -pensare che delusione per lui scoprire che la d'addario non ci è stata perché ammaliata dal suo fascino di uomo totalmente rifatto, ma per soldi e magari anche per avere una parte in una fiction o simili)
quello che sconcerta è leggere sulla stampa straniera cose come "berlusconi vacilla", "berlusconi potrebbe cadere", mentre in italia nessuno ne parla, chi ne parla devia la discussione su altro, chi ne scrive rivolta la frittata in modo indegno. per curiosità ho letto un articolo su "ilgiornale.it" in cui si diceva che tarantini avrebbe portato delle ragazze a delle feste a roma e in sardegna ma non si diceva affatto che le feste erano in casa di berlusconi -a palazzo grazioli e a villa certosa- e che le ragazze erano pagate, alcune non solo per fare presenza.
penso davvero che si sia passato da un pezzo il limite della decenza.
in qualunque paese civile un pluricondannato e prescritto e autoassolto come berlusconi non sarebbe nemmeno mai arrivato al governo.
in italia non solo governa, ma lo fa con l'appoggio della maggioranza del paese, berlusconi è legittimato da una maggioranza democratica, che lo ammira, lo vota, lo ama, lo invidia, lo applaude, lo difende e non si rende conto di quanto danno sta facendo all'economia, all'istruzione, alla dignità e alla credibilità di un paese totalmente rincoglionito dalle sue tivvù messo in ginocchio da una politica irresponsabile, indifferente, improvvisata tra una scopata e l'altra, tra una telefonata e l'altra al suo avvocato, che ha l'onere di sfangarlo dalle situazioni più paradossali in cui riesce a cacciarsi.
in italia, negli ultimi tre mesi si è saputo che berlusconi:
* ha corrotto l'avvocato inglese mills perché portasse falsa testimonianza ad un processo che lo vedeva coinvolto (mills si è preso quattro anni e passa di galera - berlusconi niente, grazie al lodo alfano. il fatto che berlusconi abbia chiesto a mills di dire il falso, fa pensare che anche nell'altro processo sarebbe risultato colpevole, ma vabbè)
* è andato alla festa del diciottesimo compleanno di una ragazzina (niente di che se lei non avesse detto in giro che lo chiamava papi e che andava a roma da sola per fargli compagnia, chiacchierare e cantare insieme -lui 72 anni, lei 17)
* ha usato voli di stato per portare a spasso un cantante e una ballerina
* ha chiesto al suo amico tarantini di portare un po' di gnocca alle feste ed è andato a letto con una donna pagata per avere almeno un rapporto con lui (ma berlusconi non ne sapeva niente, è solo comunque l'utilizzatore finale -pensare che delusione per lui scoprire che la d'addario non ci è stata perché ammaliata dal suo fascino di uomo totalmente rifatto, ma per soldi e magari anche per avere una parte in una fiction o simili)
quello che sconcerta è leggere sulla stampa straniera cose come "berlusconi vacilla", "berlusconi potrebbe cadere", mentre in italia nessuno ne parla, chi ne parla devia la discussione su altro, chi ne scrive rivolta la frittata in modo indegno. per curiosità ho letto un articolo su "ilgiornale.it" in cui si diceva che tarantini avrebbe portato delle ragazze a delle feste a roma e in sardegna ma non si diceva affatto che le feste erano in casa di berlusconi -a palazzo grazioli e a villa certosa- e che le ragazze erano pagate, alcune non solo per fare presenza.
penso davvero che si sia passato da un pezzo il limite della decenza.
in qualunque paese civile un pluricondannato e prescritto e autoassolto come berlusconi non sarebbe nemmeno mai arrivato al governo.
in italia non solo governa, ma lo fa con l'appoggio della maggioranza del paese, berlusconi è legittimato da una maggioranza democratica, che lo ammira, lo vota, lo ama, lo invidia, lo applaude, lo difende e non si rende conto di quanto danno sta facendo all'economia, all'istruzione, alla dignità e alla credibilità di un paese totalmente rincoglionito dalle sue tivvù messo in ginocchio da una politica irresponsabile, indifferente, improvvisata tra una scopata e l'altra, tra una telefonata e l'altra al suo avvocato, che ha l'onere di sfangarlo dalle situazioni più paradossali in cui riesce a cacciarsi.
lunedì 22 giugno 2009
quelli che...
c'è quella che "sussurro ma voi mi sentite lo stesso, vero?"
c'è quella che "vabòm"
c'è quella che "cioè, hai capito?"
c'è quella che "gentile manoscrittaro è meglio se non manoscrivi più"
c'è quella che "rimmarò per sempre zitella"
c'è quella che "...ma sono molto organizzata"
c'e quello che "sono in ansia da prestazione"
c'è quella che "queste scarpe col tacco 12 sono comodissime, delle ciabattine"
c'è quella che "non ho dormito perché c'erano le blatte, il fischio della caldaia, il fumetto da leggere, la sveglia rotta..."
c'è quella che "cosa c'è di meglio del lambrusco"
c'è quello che "non mi chiamate mai per pranzo perché non mi volete bene"
ce ne sono degli altri e poi ci sono io:
quella che "mi vesto sempre d'azzurro perché anche se è di moda il viola non me ne frega una mazza"
quella che "se andate a mangiare in mensa io piuttosto di venire con voi mi nutro di locuste e miele selvatico"
quella che "la diplomazia è un optional"
quella che "milano è grigia, costa troppo, per cui per essere comoda vivo a torino"
quella che "vi racconto questo bellissimo aneddoto che non vi farà ridere perché non lo so raccontare, per cui ridete adesso"
quella che "ho troppa voglia di raccontare i miei colleghi e speriamo che comprendano l'intento giocoso di questo post"
c'è quella che "vabòm"
c'è quella che "cioè, hai capito?"
c'è quella che "gentile manoscrittaro è meglio se non manoscrivi più"
c'è quella che "rimmarò per sempre zitella"
c'è quella che "...ma sono molto organizzata"
c'e quello che "sono in ansia da prestazione"
c'è quella che "queste scarpe col tacco 12 sono comodissime, delle ciabattine"
c'è quella che "non ho dormito perché c'erano le blatte, il fischio della caldaia, il fumetto da leggere, la sveglia rotta..."
c'è quella che "cosa c'è di meglio del lambrusco"
c'è quello che "non mi chiamate mai per pranzo perché non mi volete bene"
ce ne sono degli altri e poi ci sono io:
quella che "mi vesto sempre d'azzurro perché anche se è di moda il viola non me ne frega una mazza"
quella che "se andate a mangiare in mensa io piuttosto di venire con voi mi nutro di locuste e miele selvatico"
quella che "la diplomazia è un optional"
quella che "milano è grigia, costa troppo, per cui per essere comoda vivo a torino"
quella che "vi racconto questo bellissimo aneddoto che non vi farà ridere perché non lo so raccontare, per cui ridete adesso"
quella che "ho troppa voglia di raccontare i miei colleghi e speriamo che comprendano l'intento giocoso di questo post"
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