la scelta dei libri per le feste è stata complessivamente pessima: suttree è densissimo. è come pedalare in salita quando per anni sei stato abituato a pedalare in discesa, o al massimo in pianura, o comunque su dislivelli minimi. certo se/quando arriverò in cima ci sarà un paesaggio mozzafiato... ma quanta fatica!
i libri di silvina ocampo non mi piacciono. sono i tipici libri che il pepeverde recensirebbe con grande entusiasmo (finalmente tornano a catalogo dei capolavori dimenticati) mentre io li trovo insopportabili.
persuasione di jane austen l'ha lasciato mia cugina con la richiesta di restituirlo in biblioteca. in mancanza d'altro ho iniziato a leggerlo, per ora senza entusiasmo.
the truth about leo, come si capisce dal titolo, è un libro in lingua inglese. alla fine sono arrivata in fondo, ma che fatica, e quanto poco piacere!
le lacrime dell'assassino, vincitore del premio andersen, è scivolato via con piacere.
evermore è un polpettone sentimentale soprannaturale, che scopiazza da twilight negandolo in modo patetico (per esempio quando la protagonista femminile di evermore chiede al protagonista maschile "sei un vampiro?" lui dice "ma cosa leggi, i vampiri non esistono, io sono un immortale"). in ogni caso evermore è molto più noioso di twilight.
il dramma in tutto questo è che la biblioteca è chiusa. quindi mi tocca accontentarmi di quello che ho. nel dubbio mi sono portata dietro anche il manoscritto di un manoscrittaro. direi... dalla padella alla brace.
2 commenti:
dai, non essere triste.
appena hai una libreria a tiro ti consiglio esercizi d'amore di alain de botton, indignazione di philip roth e una testa mozzata di irvine welsh.
sono "corti" e facilmente divorabili, oltre che proprio belli.
tanto per tirarti su ;-)
alga
prendo nota, grazie!
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