la questione ascensore va approfondita.
è simile a una cosa che ha scritto baricco -in novecento credo.
diceva, com'è che un chiodo tiene su un quadro e poi all'improvviso... il chiodo decide di essere stufo di stare al muro e fa cascare tutto?
ecco, con l'ascensore è la stessa cosa: com'è che ti fa andare su e giù cento volte e poi, una volta (ovviamente di sera) decide di fermarsi tra un piano e l'altro e non c'è verso che vada né su né giù (come l'ovosodo)?
non si sa.
e così ieri, tra le nove e mezza e le dieci, io e il matematico siamo rimasti per mezz'ora tra il terzo e il quarto piano a giocare all'impiccato mentre aspettavamo che l'omino dell'ascensore arrivasse.
nel frattempo, dato che l'ascensore è trasparente, io e il matematico siamo diventati lo zimbello del condominio, con tutta la gente che saliva e scendeva e ci salutava e ci chiedeva cosa poteva fare.
e alla fine l'omino dell'ascensore è arrivato al terzo piano, con un gran fiatone, maledicendo le scale e in quattro e quattr'otto ci ha riportati al terzo piano, ci ha detto buona sera e noi siamo finalmente tornati a casa.
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