sabato 5 dicembre 2009

storia di pendolarismo all'italiana

a gennaio 2007, quando ho iniziato a pendolare, prendevo il treno intercity 618 alle ore 17.10 a milano centrale. l'arrivo a torino porta susa era previsto alle ore 18.4o. tempo di percorrenza 1 ora e 30 minuti.
questo treno nel 2008 è diventato intercity plus 618, poi nel 2009 è diventato eurostarcity 9728 e pur partendo alla stessa ora, l'arrivo era previsto per le 18.43. (cioè è diventato un treno più figo e più costoso ma 3 minuti più lento).
ora l'eurostarcity 9728 diventa intercity 696, cioè, retrocede di due categorie, arriva alle 18.43 ma... parte alle 17.05 anziché alle 17 e 10.
questo significa che tre anni dopo, lo stesso treno impiega 8 minuti in più ad arrivare a destinazione.
e non è colpa dell'alta velocità. l'alta velocità viaggia su binari diversi da quelli degli altri treni, e ce ne sono talmente pochi che c'è da chiedersi se davvero fa la differenza.
quello che vorrei dire è che viaggerei sui treni regionali se fossero puliti, in orario e frequenti negli orari di punta. invece fanno schifo, i sedili sono luridi e sono sempre strapieni e se c'è qualcosa che non va, sono i primi treni a essere soppressi e a essere messi in coda.
il problema, tutto sommato, non è solo la durata del viaggio, ma anche la qualità.
e la qualità fa schifo.

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