giovedì 12 luglio 2018

questo post è generosamente offerto dai santi ermacora e fortunato


quando si lavora da casa, il rischio di non sapere darsi degli orari è molto alto. ci si ritrova a rispondere alle mail alle 7 di mattina, di domenica, la vigilia di natale. si stacca quando si può, quando il carico di lavoro diminuisce, quando capita.
a volte si mettono dei paletti, si decide che mezz'ora di corsa è sacra e cascasse il mondo si va, altre volte ci si tuffa in apnea.
quando si lavora da casa il rischio di perdere la visione d'insieme è molto alto. se quando lavoravi in ufficio avevi l'impressione di costruire una cattedrale, quando stai davanti al computer tutto il giorno, da sola, senza parlare con nessuno, può capitarti di sentirti una che impila inutili e noiosissimi mattoni.
e guarda caso, in questo periodo, mi sento proprio così.
quindi oggi io e il matematico ci siamo presi un giorno di ferie e siamo andati a farci un giro, a vedere tempietti, ponti e ipogei per sentirci colti. a mangiare sfogliatelle al cioccolato per rifocillarci. a camminare a caso per le vie di un posto nuovo per il semplice gusto di farlo.
sì, ok, non siamo stati così trasgressivi come sembra, dato che oggi nella città di u si festeggiano i santi patroni ermacora e fortunato, ma è stato comunque fighissimo.

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