venerdì 3 febbraio 2017

le 9 cose che so fare bene e 1 in cui sono negata

prendendo spunto da questo articolo ho deciso di elencare le cose che so fare bene.
come si dice nell'articolo, non è questione di vanteria ma di consapevolezza.
ecco quindi le cose che so fare bene:

 1 trovare refusi (li vedo ovunque, mi balzano agli occhi come insegne al neon - quelli degli altri.dei miei non mi accordo e per due settimane migliaia di persone hanno visto un mio annuncio pubblicitario con su scritto VEGA al posto di veNga. oh yea!)
 2 trovare quadrifogli (a volte mi capita anche mentre cammino. butto l'occhio su un ciuffo di trifogli ed ecco che li vedo: quadrifogli)
 3 fare puzzle (è una cosa che adoro, perché mi viene benissimo: in pochi mesi ho fatto da sola un puzzle da 5.000 pezzi.)
 4 dormire molte ore di fila come un sasso (alle 22e30 appoggio la testa sul cuscino e fino a quando non suona la sveglia la mattina dopo... dormo. è così semplice e stupendo che mai al mondo rinuncerei a questo mio talento)
 5 portare a termine gli impegni presi (così come mi piace chi fa quello che dice, anch'io faccio di tutto per mantenere la parola data. se dico che alle 17 sarò sotto casa tua, alle 16e58 sarò sotto casa tua. se dico che il lavoro sarà consegnato entro venerdì, il lavoro sarà consegnato entro venerdì)
 6 stare da sola (mi viene molto più facile che stare con gli altri. preferisco mille volte una serata in casa a leggere che una serata fuori)
 7 stare in silenzio (come si suol dire: "un bel tacer non fu mai scritto". se parlo è per dire qualcosa su cui ho riflettuto e che ritengo sensato. il silenzio è davvero sottovalutato, tranne che da me.)
 8 scrivere email (mi viene naturale. apro un nuovo messaggio e comincio a scrivere.)
 9 mangiare dolci (avrei preferito scrivere "sfornare dolci". ma la verità è che i dolci che sforno non sono poi così buoni. mi sembrano buoni solo perché ho un vero talento per ingurgitare qualsiasi cosa contenga zucchero.)

la cosa in cui sono negata: stare al telefono (ho acquistato un pacchetto che include 500 minuti al mese di chiamate gratuite: alla fine del mese ne ho consumati 3 o 4, 10 al massimo. detesto parlare al telefono, mi imbarazza, mi agita, dico tutte le cose sbagliate, spesso la cattiva ricezione mi fa perdere dei pezzi di conversazione e mi sento a disagio. parlo veloce perché ho paura di far perdere tempo a chi c'è dall'altra parte, ho un tono secco e militaresco - non molto diverso da quello normale - che indispone l'interlocutore. stare a vienna per sei anni ha sicuramente peggiorato la situazione, dato che spesso le conversazioni dovevano avvenire in tedesco, e chiunque abbia parlato una lingua straniera al telefono SA quale dramma si consumi ogni volta.)

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