mercoledì 21 settembre 2016

5 curiosità sul romanzo "chi primo arriva all'altalena"

grazie alla tempestività di amazon "chi primo arriva all'altalena" è già disponibile per il download gratuito a questo link.
io nel frattempo mi sto facendo prendere dall'ansia: piacerà? avrà recensioni positive? e se non piacerà? e se nessuno lo leggerà? e se tutti diranno che fa schifo? e se sono rimasti dei refusi? e se la biografia non va bene? e se... e se...
qui sotto vi lascio 5 cose da sapere su questo romanzo

1. questo romanzo (non) è autobiografico
sono autobiografici i riferimenti alle città in cui si svolge la vicenda, ho avuto davvero un calendario di escher, ho acquistato davvero un test di gravidanza (che si è rivelato negativo), le sembianze fisiche di tristano sono quelle del matematico, e anche il dolcevita giallo polenta è suo. la descrizione della mansarda torinese è reale, e chi ha letto questo blog dall'inizio probabilmente la riconoscerà.
tuttavia, questi dettagli presi dalla mia vita sono inseriti in una storia di pura finzione.

2. questo romanzo è stato scritto in tre mesi circa
l'ho scritto d'inverno. camminando molto lungo il donaukanal. la prima stesura è stata piuttosto compatta e di getto. credo di aver scritto prima tutta la parte riguardante tommaso, e solo poi di averla intervallata con le parti riguardanti tristano. ma è passato così tanto tempo che non ne sono nemmeno sicura.

3. prima di essere autopubblicato, questo romanzo è stato inviato a una decina di editori
giunti, indiana, vandaepublishing, fazi, nottetempo, emmabooks, baldini e castoldi, einaudi (ahahah, oddio che presuntuosa!)
l'ho anche mandato all'agenzia grandi e associati, per la collana indies GeA, che mi ha chiesto dei soldi per la valutazione del manoscritto (tiè), all'agenzia malatesta, che mi ha chiesto di rivederlo, ma nonostante l'editing ha deciso di non rappresentarmi, e all'agenzia meucci (che ha un sistema di invio surreale: accettano solo un numero limitato di proposte che devono essere inviate alla mezzanotte dell'ultimo giorno del mese: a mezzanotte e cinque hanno già raggiunto il limite di manoscritti).

4. ho scritto questo romanzo ascoltando damien rice
e alcuni frammenti delle sue canzoni, liberamente tradotti, sono finiti nel testo.
all'epoca non era ancora uscito l'album my favorite faded fantasy, per cui gli omaggi sono tratti dai suoi cd precedenti.

5. questo libro ha cambiato titolo un sacco di volte
si è chiamato "dopo te" e "l'ultima cosa che restava di te"
ma avrebbe potuto anche chiamarsi:
"come prima dell'addio"
"ricominciare a contare"
"perché era delicato"
"e la tua bocca, la tua bocca, la tua bocca"
"quando le tue labbra baciano un'altra bocca"
"e allora smetterai di mancarmi"
"cosa resta di te?"

ho ammorbato almeno 6 persone diverse in tre o quattro periodi diversi con la scelta del titolo. e a ognuno degli interpellati piaceva un titolo diverso, sia che il libro l'avessero letto sia che non l'avessero letto.

all'inizio avevo in mente persino di pubblicare con pseudonimo.
per non parlare della copertina: l'immagine che apre questo post è l'altra faccia che questo libro avrebbe potuto avere.


detto questo, prometto di non tediarvi mai più con questo romanzo.
se potete, scaricatelo ora che è in promozione gratuita;
se non vi piace, nessuno vi costringe a leggerlo: siete autorizzati a mollarlo in qualsiasi momento (se volete solo sapere come va a finire, ve lo racconto in privato);
se potete, lasciate una recensione;
se vi piace, consigliatelo.
in ogni caso, grazie se vorrete dare una possibilità a questa storia.

[addendum: "chi primo arriva all'altalena" ha di nuovo cambiato titolo e copertina. ora si chiama "ti voglio bene lo stesso". se hai voglia di leggerlo acquistalo su amazon]

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