mercoledì 6 maggio 2015

pregiudizi infondati

uno pensa che a stare con un matematico si risparmierà di fare i conti.
è per questo che ogni sera, quando torno da lavoro, faccio contare le mance che ho guadagnato al matematico
[per chi non lo sapesse, in austria è d'uso lasciare circa il 10% del totale al cameriere come mancia, o quantomeno arrotondare l'importo. su una consumazione di 10 euro bisognerebbe lasciare 11, ma se avete speso 9 e 60 potete lasciare 10 e il cameriere non vi guarderà male. se invece avete speso 9 e 60, date una banconota da 10 e vi aspettate 40 centesimi indietro... il cameriere vi guarderà con disprezzo, penserà che siete dei taccagni orrendi e la prossima volta vi rovescerà addosso quello che avete ordinato.]
nei tre anni precedenti a questo ho lavorato per datori di lavoro che si tenevano le mie mance. quest'anno invece le mance che guadagno sono mie, tranne il 3% dell'incasso che devo dare al collega che prepara le ordinazioni.
ieri faceva molto caldo e si è lavorato moltissimo, così tanto che il mio contapassi a fine giornata segnava 17 chilometri percorsi, di conseguenza mi aspettavo tantissime mance.
ma dal conto del matematico le mance erano decisamente inferiori alle aspettative e prima di addormentarmi non ho fatto che rimuginare su come fosse possibile.
fino a quando, questa mattina, contandole da me, mi accorgo che il conto del matematico era totalmente sbagliato, che le mie mance erano molto superiori e che tutto era come mi aspettavo.
insomma, il matematico in fondo è un logico, aspettarsi che sappia contare è solo un pregiudizio infondato.

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