ci sono un sacco di motivi per cui tra maggio e giugno vorrei essere in italia.
vorrei essere a milano, a guardare il mio racconto viaggiare in metropolitana e poi entrare nelle borse, nelle tasche, tra le pagine dei libri, sui comodini, nelle case della gente (ok, questa è pura utopia, i vincitori verranno annuciati dopo il 20 maggio e difficilmente sarò tra loro, ma sperare non costa niente, no?! se non avete ancora letto il mio racconto finalista a subway, cliccate qui)
vorrei essere a torino, alla fiera del libro, per i libri e per incontrare le persone che con i libri ci lavorano e che grazie ai libri ho conosciuto.
vorrei essere a pietrasanta, ad anteprime, quando gli autori racconteranno quello che stanno scrivendo e che sarà libro, ma non ancora.
vorrei essere a rimini, a maredilibri, per vedere la presentazione di un romanzo per ragazzi che ho letto quando era ancora solo un file, un sogno di pochi kb nei computer della sua autrice, (del quale vi parlerò diffusamente fino alla nausea, non temete. intanto se siete curiosi potete fare mi piace sulla pagina fb dedicata al romanzo, qui).
vorrei essere a lucca, vorrei che mi ci portasse il mio brutto progetto di libro per nulla commerciale, inviato più per scherzo che per convinzione a un concorso fichissimo.
vorrei essere al primo compleanno di giò, che in questo anno ha fatto passi da gigante mentre io ho la sensazione di essere andata avanti a passo di gambero, vorrei guardarlo spegnere l'unica candelina, vedere la sua mamma sorridere e pensare che c'è stato un giorno in cui avevamo quattordici anni, e i figli erano l'ultimo dei nostri pensieri, perché allora i figli eravamo noi.
2 commenti:
Finalmente ho trovato il tempo di leggere il tuo racconto e mi ha piacevolmente colpito. Come ha commentato qcn, anch'io all'inizio pensavo ad un altro tipo di violenza domestica, ma questo spaesamento iniziale del lettore è auspicabile! Ne aumenta l'interesse. Se uno presentasse la situazione dall'inizio, perché leggere tutto? Leggendo il tuo racconto ho avuto l'impressione di avere davanti la sceneggiatura di un cortometraggio, tanto erano forti le immagini! Magari non corrisponde al tuo obiettivo, preferibilmente letterario, ma lo vedrei davvero bene in un festival di corti.
grazie! sono contenta che ti sia piaciuto.
soprattutto sono contenta che nella tua testa si siano formate delle immagini e che queste immagini fossero forti.
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