mercoledì 10 novembre 2010

vieni via con me



vado via/resto qui

con un giorno di ritardo il programma di fazio/saviano l'abbiamo visto anche qui, da vienna. non molto lontana dall'italia ma è innegabile che siamo andati via. qui parlano un'altra lingua, festeggiano il 26 ottobre quello che lì si festeggia il 25 aprile.
siamo andati via e il matematico si è chiesto: ma davvero abbiamo scelto di andare via?
e la mia risposta è sì, abbiamo scelto, lui avrebbe potuto insegnare matematica alle superiori e io avrei potuto tenermi stretto il mio contratto a progetto. invece, quasi senza chiederle, sono arrivate le borse di studio per lui, e non sono arrivate dall'italia dove si è laureato e dottorato, non sono arrivate dal paese che ha speso migliaia di euro per formarlo, sono arrivate dall'estero, e all'estero è andato, e io con lui, perché era l'unica strada che gli si è aperta davanti.

e anche se ora siamo qui, è come se fossimo lì tutti interi. leggiamo quotidiani italiani on line, guardiamo programmi italiani, leggiamo libri italiani (io sto leggendo il nome della rosa di umberto eco, per dire), siamo tutto il tempo in contatto con le nostre famiglie italiane e i nostri amici italiani, scriviamo in italiano (e questo blog, per me, è tanto più importante adesso, proprio perché non sono lì e vorrei comunque esserci, in qualche modo) e quando parliamo tedesco o inglese vorremmo parlare in italiano perché è quella la lingua del nostro mondo, anche se l'inglese è facilissimo e il tedesco si può imparare, è in italiano che possiamo dire tutto quello che sappiamo.

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