lunedì 1 settembre 2008

mi fido di te

dal momento in cui un libro approda in casa editrice, a quello in cui arriva sullo scaffale di una libreria, passano mesi, ma più spesso anni. il testo dev'essere letto, e tra le pile e pile di testi da valutare è l'editor che decide di acquistare quello tra centinaia di altri libri simili o diversi. a quel punto viene fatta un'offerta all'editore straniero o all'agente che ne detiene i diritti. una volta acquistato, il testo deve essere tradotto, la traduzione deve essere editata, la traduzione editata dev'essere impaginata, l'impaginato dev'essere letto da uno o più correttori di bozze. e mentre avviene tutto questo, il libro (che ancora non esiste) dev'essere presentato ai venditori, i venditori a loro volta lo presenteranno ai librai, e i librai, una volta che avranno deciso di metterlo sui loro scaffali, lo consiglieranno ai clienti. ma prima dev'essere pensata una copertina, dev'essere scelta la font, un'immagine (che catturi lo spirito del libro ma anche lo sguardo del possibile lettore), e una quarta di copertina (accattivante, che incuriosisca senza svelare).
questo a grandi linee, perché prima deve essere studiato un piano marketing, ovviamente dev'essere decisa la collana di destinazione, e il tipo di libro (brossurato con alette, hardcover con sovraccoperta...), e il tipo di carta, la foliazione, l'inchiostro, il prezzo.
insomma, dietro a un libro non c'è solo l'autore, ma una miriade di persone.
eppure quello che mette in moto questo grande meccanismo è un atto di fiducia da parte dell'editor nei confronti di un testo, è la convinzione che quella storia, raccontata con quelle parole, piacerà.

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