martedì 22 gennaio 2008

in fin di vita

il mio cellulare sta per morire. a forza di tentare il suicidio gettandosi -a turno- dal letto, dalla sedia - comodino, dal tavolo di cucina, dalle mie tasche, è ridotto a brandelli.
le possibilità sono:
* accanimento terapeutico: lo tengo fin che non esala l'ultimo respiro
* eutanasia: la faccio finita e lo mando nel paradiso dei cellulari
* casa di riposo: trovo qualcuno disperato a cui regalarlo e a cui fa piacere occuparsene
* omicidio: con un'ultima caduta accidentale metto fine ai suoi giorni

la verità è che me ne voglio liberare per poter disporre di un super cellulare ipertecnologico, con:
* schermo a colori (il mio è ancora in bianco e nero)
* suonerie polifoniche (il mio ha le suonerie monofoniche)
* fotocamera
* mp3
* office
* giochini a volontà
* cavetto per collegarlo al pc
* radio

e tutte le fighetterie di cui questa baracca rantolante mi sta privando

4 commenti:

Alice Nicolotti Perotti ha detto...

... non mi dirai davvero che oggi ci lasci cosi'? Senza nemmeno tre puntini di sospensione?!

Anonimo ha detto...

prima prega che non sia immortale....e poi vai con la meno dolorosa,a colpo sicuro giù dalla finestra!

Alice Nicolotti Perotti ha detto...

Io che credo nell'animismo e antropomorfizzo pure lo scopettino del bagno sarei per la casa di riposo...
Ma io son strana.

Unknown ha detto...

viva l'animismo, i nomi dati agli oggetti e le loro storie!