credevate che la pazza fossi io?!
be' vi assicuro che c'è gente più pazza di me.
ci sono persone che tutti i giorni si alzano alle 4.30 del mattino, prendono il treno regionale 2003 delle 5.59 e rientrano con l'icplus 618 che arriva a torino porta susa alle 18.40.
ci sono persone che passano fuori casa 14 ore.
ci sono persone che a causa di ritardi e soppressioni dei treni rischiano di passare fuori casa anche 15 ore o di perdere il lavoro.
c'è un intero popolo di pendolari da torino a milano, di cui faccio parte, che ogni giorno si sottopone a una deportazione volontaria che ruba tempo e peggiora la qualità della vita.
e io non so per quanto ancora farò questa vita, so di persone che l'hanno fatta per 15 anni, di persone che la stanno facendo da 9 o da 11 anni e poi ci sono le persone che vedo tutti i giorni da un anno a questa parte.
domani spegnerò la mia prima candelina da pendolare e so già che non sarà l'unica, perché amo torino e amo il mio lavoro, e torino è qui, mentre il lavoro che mi piace è a milano, adesso.
2 commenti:
Già, non è una vita facile quella del pendolare; alzarsi la mattina prestissimo per tornare la sera a casa.
Pian piano inizi a conoscere tutti quelli che prendono il treno con te, ad sapere quali sono le carrozze riscaldate la mattina, ad intuire con buona probabilità i minuti di ritardo - oramai fisiologico - con i quali il treno arriverà, ad odiare il controllore che ti sveglia per vedere l'abbonamento.
D'altro canto, sono sacrifici che si accettano volentieri - almeno per me - tutti speriamo che in futuro possano essere ricompensati . :)
Complimenti per il blog, è da qualche giorno che ti seguo.
Un sorriso. :)
ciao art, hai tutta la mia solidarietà da pendolare a pendolare. speriamo di essere ricompensati!
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