12/12/07
dato che sono il primo risultato che compare su google scrivendo "lontano da ogni cosa", mi prendo la responsabilità di questo ruolo e commento in modo migliore:
è un bel libro: la scrittura è fantastica, i personaggi sono credibili, la storia scorre veloce. è facile immedesimarsi in stefano, è piacevole accompagnarlo nella ricerca della sua strada. peccato che lo stile sia identico a quello di andrea de carlo, e visto che una copia difficilmente è migliore dell'originale, vi suggerisco di leggere "due di due".
vi rimando ai commenti dei lettori di anobii
qui sotto il post originale
alla fine l'ho comprato.
si parla di questo mattia signorini come della promessa della narrativa italiana, non potevo certo perdermelo.
e leggendolo ho provato fastidio. sfogliavo le pagine e mi chiedevo come si fa a copiare lo stile di un altro scrittore in modo così magistrale, sfiorando quasi il plagio, pur scrivendo una storia diversa, con personaggi diversi, in cui succedono cose diverse.
pensavo che con una ricerca piuttosto accurata sarei stata in grado di trovare frasi di andrea de carlo praticamente identiche a quelle che stavo leggendo.
mi chiedevo se il mio fosse odio o se invece fosse solo una mal celata invidia.
ma non sono l'unica a pensarla così
2 commenti:
sarà per caso figlio di quel signorini direttore di quell'orribile rivista, tipo chi?
guarda che non è una novità, copiare.
purtroppo.
Già... mi ha fregato Signorini... lette le prime pagine ho avuto la stessa sensazione anch'io, ho esclamato ad alta voce "ma gliel'ha scritto De Carlo sto libro???". A quanto pare invece c'ha fregato tutti... ha copiato palesemente il suo stile, e il suo modo di descrivere, per quanto mi riguarda ho accantonato l'idea di comprare il suo primo romanzo. Se queste sono le nuove "scoperte" siamo apposto. Piuttosto mi rileggo Due di Due, i Veri Nomi, Treno di Panna, Giri di vento... e tutti gli altri.
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