spesso mi capita di redigere delle schede di lettura di proposte editoriali di aspiranti scrittori per ragazzi.
all'inizio mi divertivo a essere cinica e crudele. non mi facevo scrupoli a distruggere con poche righe un intero romanzo. non ci voleva nulla: scrittura sciatta. testo noioso. trama confusa. mi piaceva usare l'espressione "forzato intento pedagogico", che credo sia il difetto peggiore che caratterizza la maggior parte dei testi dedicati alla fascia d'età più bassa.
in questo periodo non ho voglia di essere cattiva con gli aspiranti scrittori, essendo io stessa nella loro situazione.
(in compenso posso ancora divertirmi leggendo le schede degli altri lettori, che scrupoli non se ne fanno per nulla. vi assicuro che è davvero uno spasso. forse la cosa più divertente del mio lavoro.)
2 commenti:
e del forseromanzo non si sa più nulla? si è disperso tra le carte di una scrivania di una lettrice autorevole?
sì, più o meno così...
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