ieri sera per la prima volta ho avuto accesso all'olimpo del roberto saviano della ristorazione.
la cosa più difficile è stata allacciarmi la cravatta della divisa e sforzarmi di non notare che la divisa è rossa. inequivocabilmente ROSSA.
il rosso per me è l'antitesi dell'azzurro. tanto amo l'azzurro, così odio e rifuggo il rosso.
(ma per una paga da fame e un'assicurazione sanitaria si chiudono gli occhi anche sul rosso.)
quando dopo ore di su e giù dalla sala ristorante alla sala lavastoviglie mi sono azzardata a chiedere che ore sono mi sarei sparata. non erano passate 4 o 5 ore come credevo, ma meno di 2 misere ore.
alla fine le sei ore del mio turno si sono esaurite, tra la pulizia dei tavoli, l'asciugatura delle posate, il riempimento delle oliere...
è stato come stare 6 ore in palestra tra il tapirulant e i pesi.
20 ore a settimana così e mi faccio due bei bicipiti e delle gambette da urlo!
domenica 30 ottobre 2011
venerdì 28 ottobre 2011
la nuova inquilina
dopo aver cacciato di casa arianna, sentendomi sola e triste, ho accolto con gioia tra le mura domestiche violette.
violette è la coinquilina ideale: discreta, sempre allegra, di poche pretese.
il matematico è già geloso di tutte le attenzioni che le dedico.
ma non sembra adorabile anche a voi?!
violette è la coinquilina ideale: discreta, sempre allegra, di poche pretese.
il matematico è già geloso di tutte le attenzioni che le dedico.
ma non sembra adorabile anche a voi?!
giovedì 27 ottobre 2011
l'estate di giacomo
ancora per qualche giorno ci sarà la viennale, che è il nome del festival del cinema che si svolge a vienna in autunno.
all'interno di questa rassegna, io e il matematico siamo andati a vedere il film "l'estate di giacomo" vincitore al festival di locarno del "pardo d’oro cineasti del presente".
non so se il film sia bello o brutto, ma l'abbiamo scelto perché il regista, alessandro comodin, è nato a 38,5 chilometri da ppp nello stesso anno mio e del matematico.
il film è ambientato sulle rive del fiume che scorre a ppp e che scorre anche vicino al paese natale del regista.
insomma, oltre che un tuffo nell'adolescenza (il film parla del diciottenne giacomo) è stato un tuffo nelle nostre radici. tutto quello che io e il matematico abbiamo visto sullo schermo, in questa nazione non nostra, l'avevamo già visto e vissuto insieme.
le piante, i paesaggi, le giostre della sagra di paese, il gruppo musicale tristissimo che fa ballare qualche coppia di vecchietti sulla pista di cemento (e l'immancabile bambino che balla da solo tra le coppie), i tavoli della sagra in legno con le gambe verdi richiudibili.
alla fine della proiezione avrei voluto abbracciare il regista, mi sentivo orgogliosa di lui come se fossi stata sua madre.
perché a 29 anni è riuscito a fare qualcosa di bello e di buono anche se è nato e cresciuto in un posto vicino/tipo ppp.
all'interno di questa rassegna, io e il matematico siamo andati a vedere il film "l'estate di giacomo" vincitore al festival di locarno del "pardo d’oro cineasti del presente".
non so se il film sia bello o brutto, ma l'abbiamo scelto perché il regista, alessandro comodin, è nato a 38,5 chilometri da ppp nello stesso anno mio e del matematico.
il film è ambientato sulle rive del fiume che scorre a ppp e che scorre anche vicino al paese natale del regista.
insomma, oltre che un tuffo nell'adolescenza (il film parla del diciottenne giacomo) è stato un tuffo nelle nostre radici. tutto quello che io e il matematico abbiamo visto sullo schermo, in questa nazione non nostra, l'avevamo già visto e vissuto insieme.
le piante, i paesaggi, le giostre della sagra di paese, il gruppo musicale tristissimo che fa ballare qualche coppia di vecchietti sulla pista di cemento (e l'immancabile bambino che balla da solo tra le coppie), i tavoli della sagra in legno con le gambe verdi richiudibili.
alla fine della proiezione avrei voluto abbracciare il regista, mi sentivo orgogliosa di lui come se fossi stata sua madre.
perché a 29 anni è riuscito a fare qualcosa di bello e di buono anche se è nato e cresciuto in un posto vicino/tipo ppp.
mercoledì 26 ottobre 2011
il giorno della prova
ricordate il casting che mi avrebbe permesso di entrare nell'olimpo del roberto saviano della ristorazione?
ebbene, il casting è stato superato, ora si tratta solo di dare prova sul campo del mio grande talento. l'appuntamento è per sabato tra le 18 e le 24.
(in palio c'è: un contratto a tempo indeterminato part-time, tredicesima, quattordicesima, assicurazione sanitaria, possibità di ascesa, paga da fame)
ebbene, il casting è stato superato, ora si tratta solo di dare prova sul campo del mio grande talento. l'appuntamento è per sabato tra le 18 e le 24.
(in palio c'è: un contratto a tempo indeterminato part-time, tredicesima, quattordicesima, assicurazione sanitaria, possibità di ascesa, paga da fame)
martedì 25 ottobre 2011
ricetta per ritrovare il profumo dell'estate
TORTA CIOCCO-COCCO
200 grammi di farina
150 grammi di zucchero
3 uova
1/2 bustina di lievito
125 grammi di burro a temperatura ambiente
100 grammi di cocco grattuggiato
60 grammi di cioccolato grattuggiato
1 vasetto di yogurt al cocco
un po' di latte
preparazione:
mescolate il cocco con lo yogurt. aggiungete le uova ed il burro e amalgamate, poi è il turno del cioccolato e infine di farina e lievito. per mescolare più agevolmente aggiungete un po' di latte.
imburrate il piatto crisp e versatevi il composto. dimenticate il tutto il forno a microonde con funzione crisp per 9 minuti
200 grammi di farina
150 grammi di zucchero
3 uova
1/2 bustina di lievito
125 grammi di burro a temperatura ambiente
100 grammi di cocco grattuggiato
60 grammi di cioccolato grattuggiato
1 vasetto di yogurt al cocco
un po' di latte
preparazione:
mescolate il cocco con lo yogurt. aggiungete le uova ed il burro e amalgamate, poi è il turno del cioccolato e infine di farina e lievito. per mescolare più agevolmente aggiungete un po' di latte.
imburrate il piatto crisp e versatevi il composto. dimenticate il tutto il forno a microonde con funzione crisp per 9 minuti
giovedì 20 ottobre 2011
il coraggio di dire "adesso basta"
ho detto "adesso basta" e l'ho sbattuta fuori casa tre giorni fa. dopo aver sopportato tutte le sue angherie, le sue bizze, i suoi capricci per tre scatole e mezza, dopo essermi illusa che sarei riuscita a domarla, non solo a sopportarla nonostante tutto, dopo aver creduto davvero che io e arianna saremmo andate d'accordo, mi sono resa conto che no, non sarebbe stato possibile. che era inutile accanirsi. sono stata impulsiva e non le ho nemmeno permesso di finire la frase, il discorso.
adesso che se n'è andata continua a far male e a tormentarmi. passerà, certo, passerà questo secondo ciclo mestruale in un mese. passeranno i dolori addominali e quelli muscolari e la caduta incontrollata dei capelli e i cuscinetti di cellulite ma quando (e come) passeranno i flussi mestruali torrenziali?
adesso che se n'è andata continua a far male e a tormentarmi. passerà, certo, passerà questo secondo ciclo mestruale in un mese. passeranno i dolori addominali e quelli muscolari e la caduta incontrollata dei capelli e i cuscinetti di cellulite ma quando (e come) passeranno i flussi mestruali torrenziali?
mercoledì 19 ottobre 2011
strani giorni
oggi pensavo che mi avrebbero comunicato il risultato del casting di lunedì.
ma visto che non ho ricevuto alcuna email né alcuna telefonata, il dubbio sorge spontaneo: non è che ho capito pan per focaccia, lucciole per lanterne, fischi per fiaschi?
il fatto è che con i giorni della settimana ho sempre avuto problemi. tipo che in inglese vorrei dire tuesday e dico thursday e quando mi dicono thursday penso martedì invece di giovedì. leggo mo-do e invece di pensare montag (lunedì) donnerstag (giovedì) penso montag-domenica. insomma, con i giorni della settimana mi incasino parecchio. (fortuna che so solo due lingue straniere!)
il problema in ogni caso permane: sarò stata ammessa nell'olimpo del roberto saviano della ristorazione?
ma visto che non ho ricevuto alcuna email né alcuna telefonata, il dubbio sorge spontaneo: non è che ho capito pan per focaccia, lucciole per lanterne, fischi per fiaschi?
il fatto è che con i giorni della settimana ho sempre avuto problemi. tipo che in inglese vorrei dire tuesday e dico thursday e quando mi dicono thursday penso martedì invece di giovedì. leggo mo-do e invece di pensare montag (lunedì) donnerstag (giovedì) penso montag-domenica. insomma, con i giorni della settimana mi incasino parecchio. (fortuna che so solo due lingue straniere!)
il problema in ogni caso permane: sarò stata ammessa nell'olimpo del roberto saviano della ristorazione?
martedì 18 ottobre 2011
libreria e contabilità
per circa un anno nella mia testa le parole tedesche libreria e gestione dei libri contabili hanno convissuto e galleggiato in un'unica parola che significava entrambe le cose senza che riuscissi a comprendere davvero quale fosse la parola per una e per l'altra cosa. al punto che sospettavo davvero che il tedesco non distinguesse una feltrinelli da un libro contabile.
oggi finalmente ho svelato l'arcano:
Buchhaltung è contabilità
Buchhandlung è libreria, inteso come negozio.
Buch è libro
Haltung deriva da halten, tenere.
mentre
Handlung deriva da handeln, commerciare
a voi non può fregare di meno, a me un po' di più.
oggi finalmente ho svelato l'arcano:
Buchhaltung è contabilità
Buchhandlung è libreria, inteso come negozio.
Buch è libro
Haltung deriva da halten, tenere.
mentre
Handlung deriva da handeln, commerciare
a voi non può fregare di meno, a me un po' di più.
lunedì 17 ottobre 2011
al casting
ho passato tutta la mattina a un casting.
no, non selezionavano i partecipanti per un talent show né le comparse per un film, il casting era finalizzato più modestamente alla selezione di personale per la nuova filiale di una catena di ristoranti nata nel 2002 ed ora presente in 4 continenti con 97 sedi.
una catena di ristoranti che chiama casting la giornata di selezione di personale non può che avere un'impostazione molto americana. e infatti due giovani vestiti casual e molto comunicativi ci hanno presentato filmati e diapositive sul successo straordinario della catena, gli slogan e la filosofia. il tutto con in sottofondo canzoni come waka waka.
il succo è, siamo un team, ci piace il nostro lavoro, vogliamo che i nostri clienti si sentano bene, che i nostri prodotti siano sempre freschi e buoni, che nei nostri ristoranti non si mangi, semplicemente, ma si viva un'esperienza.
dopo due ore di foto in slideshow di cuochi e camerieri sorridenti, di musichette e discorsi motivazionali è arrivato il momento del colloquio: dieci minuti per dimostrare che siamo ottimisti, comunicativi, e che lavorare per questa catena di ristoranti è la nostra massima aspirazione.
il risultato del casting... mercoledì.
no, non selezionavano i partecipanti per un talent show né le comparse per un film, il casting era finalizzato più modestamente alla selezione di personale per la nuova filiale di una catena di ristoranti nata nel 2002 ed ora presente in 4 continenti con 97 sedi.
una catena di ristoranti che chiama casting la giornata di selezione di personale non può che avere un'impostazione molto americana. e infatti due giovani vestiti casual e molto comunicativi ci hanno presentato filmati e diapositive sul successo straordinario della catena, gli slogan e la filosofia. il tutto con in sottofondo canzoni come waka waka.
il succo è, siamo un team, ci piace il nostro lavoro, vogliamo che i nostri clienti si sentano bene, che i nostri prodotti siano sempre freschi e buoni, che nei nostri ristoranti non si mangi, semplicemente, ma si viva un'esperienza.
dopo due ore di foto in slideshow di cuochi e camerieri sorridenti, di musichette e discorsi motivazionali è arrivato il momento del colloquio: dieci minuti per dimostrare che siamo ottimisti, comunicativi, e che lavorare per questa catena di ristoranti è la nostra massima aspirazione.
il risultato del casting... mercoledì.
martedì 11 ottobre 2011
ricetta contro la frustrazione
torta di mele al microonde
ingredienti:
80 gr di burro a temperatura ambiente
100 gr di zucchero
110 gr di farina
1 uovo
1/2 bustina di lievito
2 mele
un po' di succo di limone
(e se volete anche: sale, zucchero vanigliato, un pizzico di cannella, un po' di latte, aroma al limone.
e se volete potete mettere due terzi farina e un terzo amido di mais)
sbucciate le mele e tagliatele a pezzetti, bagnatele con il succo di limone perché non anneriscano.
mescolate per bene burro, uovo, zucchero, farina. se l'impasto è troppo duro aggiungete qualche cucchiaio di latte e per finire il lievito. incorporate le mele. mettete il tutto nel piatto crisp del microonde, spolverate con un po' di zucchero e cuocete per 9 minuti con la funzione crisp.
(l'impasto in questo modo è pochissimo e le mele sono tantissime, ma visto che l'ultima volta a fine cottura c'era più torta nel microonde che nel piatto non ho voluto rischiare.)
il risultato è ottimo. provare per credere.
ingredienti:
80 gr di burro a temperatura ambiente
100 gr di zucchero
110 gr di farina
1 uovo
1/2 bustina di lievito
2 mele
un po' di succo di limone
(e se volete anche: sale, zucchero vanigliato, un pizzico di cannella, un po' di latte, aroma al limone.
e se volete potete mettere due terzi farina e un terzo amido di mais)
sbucciate le mele e tagliatele a pezzetti, bagnatele con il succo di limone perché non anneriscano.
mescolate per bene burro, uovo, zucchero, farina. se l'impasto è troppo duro aggiungete qualche cucchiaio di latte e per finire il lievito. incorporate le mele. mettete il tutto nel piatto crisp del microonde, spolverate con un po' di zucchero e cuocete per 9 minuti con la funzione crisp.
(l'impasto in questo modo è pochissimo e le mele sono tantissime, ma visto che l'ultima volta a fine cottura c'era più torta nel microonde che nel piatto non ho voluto rischiare.)
il risultato è ottimo. provare per credere.
lunedì 10 ottobre 2011
al lavoro, ma che lavoro?
aneddoto: oggi pomeriggio avrei dovuto tenere una lezione dalle 14 alle 16 presso la scuola per cui saltuariamente continuo a lavorare in nero. alle 14 e 20 il mio studente non è ancora arrivato e me ne vado. alle 14.30 mi chiama un'impiegata dicendo che lo studente ha avuto un contrattempo, ma che avremmo potuto rimandare la lezione alle 16 o a domani. dico alle 16. alle 16 io e il mio studente ci troviamo fuori dalla porta della scuola senza che nessuno ci apra. chiamo l'impiegata al cellulare e dice di rimandare la lezione a domani. abbiamo rimandato la lezione a domani alle 15, sempre che ci sia qualcuno che ci apra.
ma a me, chi lo paga il pomeriggio perso, il biglietto della metro, i soldi delle varie chiamate e sms?
la capa è in ferie. vedremo quando torna.
e insomma, dato che la carriera da insegnante di italiano non decolla: troppi datori di lavoro, poche ore di lavoro, pochissimi soldi e nessuna certezza, stavo per chiamare due locali che cercano una cameriera. obiettivo: orari fissi e guadagni certi.
stavo appunto per chiamare, quando mi è arrivata la mail di una scuola in cui ho fatto il colloquio di lavoro a giugno che mi chiede di tenere un corso base a partire da mercoledì. e cosa ho fatto? invece di rifiutare e darmi al settore ristorazione ho accettato.
lo so, ho fatto male.
ma a me, chi lo paga il pomeriggio perso, il biglietto della metro, i soldi delle varie chiamate e sms?
la capa è in ferie. vedremo quando torna.
e insomma, dato che la carriera da insegnante di italiano non decolla: troppi datori di lavoro, poche ore di lavoro, pochissimi soldi e nessuna certezza, stavo per chiamare due locali che cercano una cameriera. obiettivo: orari fissi e guadagni certi.
stavo appunto per chiamare, quando mi è arrivata la mail di una scuola in cui ho fatto il colloquio di lavoro a giugno che mi chiede di tenere un corso base a partire da mercoledì. e cosa ho fatto? invece di rifiutare e darmi al settore ristorazione ho accettato.
lo so, ho fatto male.
domenica 9 ottobre 2011
cioccolatitudine
non entro più nei pantaloni, ma questo non mi ha impedito di fare delle ottime crepe alla nutella e banane, assaggiare la tavoletta milka con le macchie di mucca, finire tutti i crispello, acquistare una tavoletta di milka al riso soffiato. una delle mie preferite, anche perché il riso soffiato occupa un sacco di posto e pesa pochissimo, per cui anche se ne mangio molti quadretti mi sento meno in colpa.
comunque se posso dire la mia, la tavoletta con le macchie è una gran cavolata, un prodotto per allocconi come me.
i crispello sono buoni, ma hanno bisogno di più possibilità per essere davvero apprezzati, inutile dire che di opportunità gliene ho date parecchie. e non solo ai crispello.
comunque se posso dire la mia, la tavoletta con le macchie è una gran cavolata, un prodotto per allocconi come me.
i crispello sono buoni, ma hanno bisogno di più possibilità per essere davvero apprezzati, inutile dire che di opportunità gliene ho date parecchie. e non solo ai crispello.
giovedì 6 ottobre 2011
always
cara always,
che sostanzialmente detieni il monopolio degli assorbenti in austria, come ti è venuto in mente di produrre always maxi night senza ali?
che senso ha un assorbente per la notte lungo 31 centimetri e alto tre, senza le ali?
confessa, chi sono i tuoi consulenti? ottuagenari con la prostata? travestiti?
ho passato mesi alla ricerca disperata di un assorbente che assorbisse e cosa scopro? che l'unico assorbente grande come un canotto e in grado di asfaltare le mutande è senza le ali, le preziosissime ali (che per chi non lo sapesse, servono a tenere fermo l'assorbente e a evitare di sporcare i bordini degli slip).
cara always, ascolta me, che di assorbenti con la a maiuscola me ne intendo, quelli maxi night falli con le ali.
mfg
azzurropillin
che sostanzialmente detieni il monopolio degli assorbenti in austria, come ti è venuto in mente di produrre always maxi night senza ali?
che senso ha un assorbente per la notte lungo 31 centimetri e alto tre, senza le ali?
confessa, chi sono i tuoi consulenti? ottuagenari con la prostata? travestiti?
ho passato mesi alla ricerca disperata di un assorbente che assorbisse e cosa scopro? che l'unico assorbente grande come un canotto e in grado di asfaltare le mutande è senza le ali, le preziosissime ali (che per chi non lo sapesse, servono a tenere fermo l'assorbente e a evitare di sporcare i bordini degli slip).
cara always, ascolta me, che di assorbenti con la a maiuscola me ne intendo, quelli maxi night falli con le ali.
mfg
azzurropillin
martedì 4 ottobre 2011
eruzione nel microonde
questa mattina mi sono messa subito al microonde per sfornare la torta ciocconutella, quella che in teoria mi viene meglio.
in pratica, per un motivo che non mi so spiegare, la torta ha eruttato, ed è lentamente colata dalle pareti del piatto crisp "smerdando" (nel senso vero e proprio del termine) tutto il forno.
[comunque quello che è rimasto all'interno del piatto ha un ottimo aspetto, un profumo moooooooolto gradevole e per fortuna tra poco il matematico si porta tutto in ufficio, altrimenti...]
in pratica, per un motivo che non mi so spiegare, la torta ha eruttato, ed è lentamente colata dalle pareti del piatto crisp "smerdando" (nel senso vero e proprio del termine) tutto il forno.
[comunque quello che è rimasto all'interno del piatto ha un ottimo aspetto, un profumo moooooooolto gradevole e per fortuna tra poco il matematico si porta tutto in ufficio, altrimenti...]
lunedì 3 ottobre 2011
presa diretta - generazione sfruttata
ieri sera è andata in onda, su rai tre, una puntata di presa diretta dedicata interamente alla diffusa precarietà del lavoro in italia, dal titolo generazione sfruttata.
(per chi se la fosse persa, questo il link alla puntata integrale)
se anche voi avete meno di quarant'anni e non avete mai visto un contratto a tempo indeterminato, lavorate a progetto o avete aperto una partita iva e per non deprimervi ulteriormente non pensate a se e quando avrete una pensione, ma nemmeno a cosa sarà di voi tra sei mesi, un anno o più... allora è la puntata che parla di voi e della vostra situazione.
inutile negare che io ho pianto molto e mi sono molto arrabbiata. mi capita spesso, anzi, mi capita sempre quando si parla di precarietà e espatrio.
(per chi se la fosse persa, questo il link alla puntata integrale)
se anche voi avete meno di quarant'anni e non avete mai visto un contratto a tempo indeterminato, lavorate a progetto o avete aperto una partita iva e per non deprimervi ulteriormente non pensate a se e quando avrete una pensione, ma nemmeno a cosa sarà di voi tra sei mesi, un anno o più... allora è la puntata che parla di voi e della vostra situazione.
inutile negare che io ho pianto molto e mi sono molto arrabbiata. mi capita spesso, anzi, mi capita sempre quando si parla di precarietà e espatrio.
domenica 2 ottobre 2011
il test della rana e altre amenità dalla notte dei musei
avete paura di essere incinte ma non osate andare in farmacia a chiedere un test di gravidanza?
nessun problema! ecco quello che fa per voi:
1 fate la pipì e mettetela in una siringa
2 procuratevi una rana maschio dei generi di anuri
3 iniettate la vostra urina sottopelle alla suddetta rana
4 aspettate qualche ora
5 se nelle urine della rana saranno presenti degli spermatozoi... voi siete incinte.
questo e altro abbiamo imparato ieri io e il matematico alla lunga notte dei musei. in che museo l'abbiamo imparato? nel museo della contraccezione e dell'aborto. pensate che sia un po' inquietante? è perché non siete andati al museo delle pompe funebri. le attività per bambini prevedevano che dipingessero bare.
ah, e quelle che noi chiamiamo mammane (le donne che pratica(va)no l'aborto) in tedesco si chiamano engelmacherin. per spiegare l'atrocità del termine: prendete la parola filmmaker. il filmmaker è uno che fa film. la engelmacherin è una che... fa angeli!
al museo del cioccolato davano davvero gli assaggini. uno all'ingresso, uno verso metà e prima della fine c'erano tre fontane: una per il cioccolato fondente, una per quello bianco e una per quello al latte. ti davano un cucchiaino di plastica minuscolo, aprivi il rubinetto e assaggiavi.
a catalizzare l'attenzione durante la lunga attesa tra un assaggino e l'altro una modella e un modello che prestavano il loro corpo per la nobile causa del bodypainting. inutile dire che lui aveva i pantaloni lunghi e lei era in perizioma. sulla schiena le avevano dipinto una fava di cacao aperta. sui seni non era chiaro.
in realtà tra un assaggino e l'altro c'erano anche dei pannelli in cui si spiegava in tedesco inglese e ungherese (?) l'origine del cioccolato e il processo produttivo.
(è possibile che mi vediate su orf mentre mi lecco le dita dopo il secondo assaggino: un cioccolatino al latte a forma di cuore ripieno di crema e con un pizzico di salsa di lampone.)
il museo delle palle con la neve dentro in realtà è proprio la fabbrica. è minuscola e c'è odore di plastica bruciata e vernice. attaccato, il negozietto in cui vendono, appunto, le palle che producono. degna di nota quella con un bel fallo rosa dentro. le palle con la neve sono nate, come al solito, da un esperimento mal riuscito: un tizio voleva fare una lampada la cui luce fosse amplificata da del materiale riflettente. la lampada non gli è riuscita, ma quando l'ha girata i pezzetti di materiale riflettente gli hanno ricordato una nevicata a vienna...
ma... a proposito di esperimenti: come gli è venuto in mente a quelli di iniettare la pipì sottopelle a una rana?
nessun problema! ecco quello che fa per voi:
1 fate la pipì e mettetela in una siringa
2 procuratevi una rana maschio dei generi di anuri
3 iniettate la vostra urina sottopelle alla suddetta rana
4 aspettate qualche ora
5 se nelle urine della rana saranno presenti degli spermatozoi... voi siete incinte.
questo e altro abbiamo imparato ieri io e il matematico alla lunga notte dei musei. in che museo l'abbiamo imparato? nel museo della contraccezione e dell'aborto. pensate che sia un po' inquietante? è perché non siete andati al museo delle pompe funebri. le attività per bambini prevedevano che dipingessero bare.
ah, e quelle che noi chiamiamo mammane (le donne che pratica(va)no l'aborto) in tedesco si chiamano engelmacherin. per spiegare l'atrocità del termine: prendete la parola filmmaker. il filmmaker è uno che fa film. la engelmacherin è una che... fa angeli!
al museo del cioccolato davano davvero gli assaggini. uno all'ingresso, uno verso metà e prima della fine c'erano tre fontane: una per il cioccolato fondente, una per quello bianco e una per quello al latte. ti davano un cucchiaino di plastica minuscolo, aprivi il rubinetto e assaggiavi.
a catalizzare l'attenzione durante la lunga attesa tra un assaggino e l'altro una modella e un modello che prestavano il loro corpo per la nobile causa del bodypainting. inutile dire che lui aveva i pantaloni lunghi e lei era in perizioma. sulla schiena le avevano dipinto una fava di cacao aperta. sui seni non era chiaro.
in realtà tra un assaggino e l'altro c'erano anche dei pannelli in cui si spiegava in tedesco inglese e ungherese (?) l'origine del cioccolato e il processo produttivo.
(è possibile che mi vediate su orf mentre mi lecco le dita dopo il secondo assaggino: un cioccolatino al latte a forma di cuore ripieno di crema e con un pizzico di salsa di lampone.)
il museo delle palle con la neve dentro in realtà è proprio la fabbrica. è minuscola e c'è odore di plastica bruciata e vernice. attaccato, il negozietto in cui vendono, appunto, le palle che producono. degna di nota quella con un bel fallo rosa dentro. le palle con la neve sono nate, come al solito, da un esperimento mal riuscito: un tizio voleva fare una lampada la cui luce fosse amplificata da del materiale riflettente. la lampada non gli è riuscita, ma quando l'ha girata i pezzetti di materiale riflettente gli hanno ricordato una nevicata a vienna...
ma... a proposito di esperimenti: come gli è venuto in mente a quelli di iniettare la pipì sottopelle a una rana?
sabato 1 ottobre 2011
lange nacht der museen e cioccolato milka
alle 18 in tutta l'austria inizierà "la lunga notte dei musei". con un unico biglietto d'ingresso, valido anche come biglietto per il trasporto pubblico, si potranno visitare tutti i musei fino all'una di notte.
io ho in programma: il museo delle palle di neve, il museo del cioccolato e il museo delle riproduzioni di opere famose.
sperando ovviamente che il museo del cioccolato preveda anche degli assaggini...
a proposito di cioccolata: la milka ha appena lanciato la tavoletta con pezzetti di oreo. non l'ho ancora assaggiata ma si preannuncia molto buona. in edizione limitata c'è anche la cioccolata alle pere, ecco, quella ve la sconsiglio, sa di detersivo. mentre la cioccolata al gusto di budino alla vaniglia è molto buona.
i milka crispello al cioccolato li recensirò la prossima volta.
sono usciti anche dei nuovi biscotti milka con pezzetti di cioccolato e nocciole, ma il matematico mi ha severamente proibito di metterli nel carrello.
come farò ad espiare tutto questo non è dato sapere.
io ho in programma: il museo delle palle di neve, il museo del cioccolato e il museo delle riproduzioni di opere famose.
sperando ovviamente che il museo del cioccolato preveda anche degli assaggini...
a proposito di cioccolata: la milka ha appena lanciato la tavoletta con pezzetti di oreo. non l'ho ancora assaggiata ma si preannuncia molto buona. in edizione limitata c'è anche la cioccolata alle pere, ecco, quella ve la sconsiglio, sa di detersivo. mentre la cioccolata al gusto di budino alla vaniglia è molto buona.
i milka crispello al cioccolato li recensirò la prossima volta.
sono usciti anche dei nuovi biscotti milka con pezzetti di cioccolato e nocciole, ma il matematico mi ha severamente proibito di metterli nel carrello.
come farò ad espiare tutto questo non è dato sapere.
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