martedì 30 marzo 2010
pendolarismo di lusso
ho appena lasciato quasi un terzo del mio stipendio allo sportello delle ferrovie dello stato. per fortuna ho pagato con il bancomat e non ho visto le banconote andarsene una sopra l'altra, altrimenti non avrei avuto cuore di farlo.
tra qualche giorno lascerò un altro terzo del mio stipendio allo sportello delle poste per pagare l'affitto della piccola mansarda torinese.
ne rimarrà poco più di un terzo.
sia chiaro, la "scelta" di fare l'abbonamento alta velocità è stata una scelta obbligata. e comunque sull'alta velocità torino milano si viaggia così:
sabato 27 marzo 2010
oggi devo solo:
* fare la spesa
* correggere una bozza
* depilarmi
* andare da rocco
* pulire, sistemare, rendere vivibile casa
* fare due lavatrici
il tutto perché stanotte tornano il matematico e le sue regole e questa casa, senza di lui, ha vissuto nella più totale e scanzonata anarchia, nello spontaneismo più becero.
e non so se ve ne siete accorti, ma anche questo blog ha fatto altrettanto: niente più avventure a vienna, niente più consigli di scrittura.
rimedio subito, questa è la foto di un bar di vienna
e questo è il mio prossimo consiglio di scrittura: tenete sempre con voi un quadernetto per prendere appunti. ma... sceglietene uno bruttissimo che costi pochissimo, solo così vi sentirete liberi di scriverci dentro quello che vi pare e il contenuto vi sembrerà comunque migliore della copertina. se invece, come faccio sempre io, vi ritrovate in borsa un quadernetto azzurropillin coi quadretti giusti e della misura che preferite, non ci scriverete dentro mai niente, se non delle selezionatissime citazioni dalle quale difficilmente trarrete conforto.
venerdì 19 marzo 2010
andare fiera in fiera
voi direte: ma la fiera inizia martedì!
eh, infatti, lunedì vado ad allestire lo stand con una mia collega. ci sono 50 scatoloni di libri da esporre, più tantissimi cataloghi, più tantissimi block notes, più le borse con la pubblicità del nostro titolo di punta.
vi assicuro che mi sentirò molto più a mio agio a spostare e svuotare scatoloni che a stare allo stand durante la fiera.
però porca miseria... CHE FIGATA!
PS: credo mi porterò a bologna le mie cose... del resto quelle mi seguono solo nei posti migliori.
mercoledì 17 marzo 2010
fuori fiera
Venerdì 26 marzo h 15.30
Libreria Modo Infoshop via Mascarella 24/b Bologna
Tavola rotonda promossa da ReRePre (Rete dei Redattori Precari)
In collaborazione con Radio Articolo 1, che trasmetterà l’evento in diretta in fm
trovi le frequenze qui: http://www.radioarticolo1.it/static/ascoltaci-in-fm.cfm
via internet, in podcast: http://www.radioarticolo1.it/feed/podcast.cfm
La tavola rotonda FUORI FIERA - Lavorare nell’editoria oggi si propone di mettere al centro della discussione i cambiamenti del settore editoriale avvenuti negli ultimi anni e le condizioni di lavoro di chi vi opera in modo spesso precario e senza tutele. Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.
Come e perché siamo arrivati a questo punto?
Questa realtà non nuoce profondamente allo stesso mercato editoriale e culturale?
Partendo da queste domande cerchermo di iniziare a ragionare seriamente sulle effettive possibilità di invertire una tendenza così palesemente iniqua, controproducente e intollerabile.
Moderatore:
Filippo Piredda (giornalista radiofonico)
Invitati:
Simona Bagalà (redattrice)
Luigi Bernardi (scrittore)
Sandra Biondo (Sez. Traduttori - SNS)
Francesca Bovone (redattrice)
Massimo Cestaro (responsabile SLC)
Alessio Festi (sindacalista CGIL)
Mario Guaraldi (editore e docente del corso di laurea Editoria, media e giornalismo dell'Università di Urbino)
Cristina Morini (giornalista e saggista)
domenica 14 marzo 2010
consigli di scrittura (utili a me) #3
vorreste leggere una storia d'amore intima, dolce, sussurrata che vi faccia sognare? non infliggete ai vostri lettori un fantasy pieno di dei dell'olimpo che vivono a new york solo perché percy jackson ha fatto fare un mucchio di successo a rick riordan. (quando avrete finito di scrivere il romanzo pieno di dei il mercato sarà già saturo di olimpiate, e voi vi sarete inflitti un'inutile sofferenza.)
quindi il mio terzo consiglio è... scrivete di qualcosa che vi sta a cuore.
sabato 13 marzo 2010
le avventure del matematico a vienna #2
1. un grosso wurstel cotto al formaggio
2. una confezione contenente cinque grossi wurstel
3. due grossi wurstel cotti, con contorno di patatine fritte
secondo voi:
1. c'è qualche messaggio implicito sottinteso che non colgo
2. non fa altro che mangiare e tornerà a casa ingrassato
3. in tutte le altre foto che ha scattato compare sua nuova fidanzata viennese
4. ...
giovedì 11 marzo 2010
sono arrivata il ufficio rilassata e sorridente, come una che se l'è presa comoda e ha deciso di alzarsi alle 8e30.
sono una perfetta pendolare zen!
peccato che:
* il mio pc dell'ufficio ha preso un virus (un altro!) e mi è stato sostituito con un pc di fortuna al quale manca tutto il mio archivio e un paio di programmi fondamentali. (= lavoro da schifo, con grande difficoltà)
* tra due settimane c'è la fiera del libro di bologna e il lavoro è quasi raddoppiato
* domani c'è sciopero dalle 14 alle 18
conclusione: così non si può continuare. voglio intensamente licenziarmi. posso vero?!
mercoledì 10 marzo 2010
consigli di scrittura (utili a me) #2
da chi si impara la scrittura? e cosa c'è da imparare della scrittura?
credo che la scrittura si impari analizzando la scrittura degli altri.
è molto facile, anche a una prima lettura superficiale, capire che una narrazione è mal fatta e non funziona, semplicemente perché la abbandoniamo dopo poche righe/pagine.
più difficile è capire perché, e come, una narrazione funziona.
secondo me il bravo scrittore (così come il bravo pasticcere, il bravo pattinatore, il bravo macellaio) è tale perché il suo gesto è così pefetto e privo di sbavature che dà l'impressione che quel gesto sia semplice, naturale, immediato.
la prima volta che sono andata dal macellaio qui sotto e gli ho chiesto due etti di salsiccia fina, ha preso un coltello tra i molti, ha sollevato un'estremità della salsiccia, e subito ne ha tagliata un pezzo. quel pezzo pesava esattamente 200 grammi.
io avrei dimenticato di indossare il grembiule, avrei di certo sbagliato coltello, avrei rischiato di mozzarmi un dito, avrei guardato il banco senza sapere dove fosse la salsiccia. anche quando fossi riuscita a tagliarne un pezzo avrebbe pesato 97 o 358 grammi... avrei messo in luce tutto quello che un macellaio non deve fare.
insomma, la scrittura si impara leggendo con occhio attento quello che scrivono gli altri: è dal nosro comportamento come lettori (analizzando le nostre reazioni di lettori) che impariamo come dobbiamo comportarci come narratori.
lunedì 8 marzo 2010
3 anni che non stiamo insieme
tre anni fa era a berkeley, california. l'anno scorso era a ppp.
quest'anno è a vienna. e io sempre qua, a fare su e giù, a tenere caldo il nido, a tessere e disfare.
più che sei anni che stiamo insieme, sono tre anni che non stiamo insieme nel giorno del nostro "anniversario".
domenica 7 marzo 2010
consigli di scrittura (utili a me) #1
"scrivere non viene da sé, è una faticaccia bestiale."
non ricordo da dove viene questa frase, ma l'ho fatta mia parecchi anni fa e mi segue ancora.
non sapevo bene da dove cominciare, ma credo comincerò proprio da qui, dal fatto che la scrittura ai fini della narrazione non è un gesto spontaneo e innato come la respirazione. a scrivere -a leggere- si impara. come si impara ad andare in bicicletta o a suonare la chitarra. ma non tutti quelli che sanno andare in bicicletta diventeranno gino bartali, e non tutti quelli che strimpellano la chitarra diventeranno santana. tutti possiamo fare un onesto giro in bicicletta, la domenica pomeriggio, per sgranchirci e tutti possiamo suonare la canzone del sole in una serata tra amici.
allo stesso modo tutti possiamo scrivere la lista della spesa o un'e-mail a un amico o un racconto nel tempo libero. ma non per questo saremo destinati a diventare un nuovo italo calvino o una nuova natalia ginzburg.
forse suonerà strano, ma la scrittura -come il ciclismo, come lo studio della chitarra- richiede fatica, costanza, passione, duro lavoro.
se avete bisogno di consigli che potrebbero essere utili a tutti... qui ne trovate alcuni.
sabato 6 marzo 2010
le avventure del matematico a vienna #1
per ottenere questo premio è riuscito nella seguente impresa: trovare casa a vienna senza muoversi da torino di un millimetro. con molti semplici click.
un click su un sito austriaco di annunci immobiliari, un click su google translator (il matematico non sa una parola di tedesco), un click per inviare e-mail.
ha trovato l'annuncio di un monolocale in affitto (le foto mostravano un piccolo appartamento pulito, carino, arredato in modo moderno - che per quanto ne sapeva potevano essere state scattate sul set di un film), ha scritto un paio di mail in inglese alla padrona di casa, e poi ha detto ok lo prendo. sempre comodamente seduto ha firmato e restituito il contratto per e-mail e versato la prima mensilità (con la quale la padrona sarebbe potuta andare a lisbona e non farsi più trovare).
quando il matematico è arrivato a vienna l'ha accolto il marito della padrona di casa, che gli ha mostrato il monolocale pulito, carino, arredato e accessoriato. gli ha detto che dato che è italiano gli ha procurato una moca (il matematico non beve caffè ma ne è stato molto lieto). gli ha mostrato il termostato per regolare il riscaldamento, dove trovare asciugamani e coperte. gli ha detto welcome e gli ha detto se ha bisogno di qualunque cosa gliela procuro io.
non ho ancora scritto cosa ci fa il matematico a vienna?!
il matematico a vienna fa il ricercatore all'università. ha ottenuto una ricchissima borsa di studio austriaca (fosse stata italiana non avrei potuto usare l'aggettivo "ricchissima"). peccato duri 4 mesi... fosse durata almeno un anno avrei fatto le valigie pure io.
venerdì 5 marzo 2010
ci avrei giurato
ma qual è il problema?! basta cambiare le regole!
è così che questo governo risolve i problemi: berlusconi ha commesso un reato per il quale potrebbe finire in galera? nessun problema! quel reato non è più considerato tale. basta un piccolo decreto legge e si sistema tutto.
temo che l'unico decreto legge per il quale gli italiani medi si indignerebbero davvero dovrebbe prevedere la vittoria del milan a tutte le partite del campionato di calcio di serie a.
giovedì 4 marzo 2010
consigli di scrittura (utili a me)
si chiamerà: "consigli di scrittura (utili a me)"
come credo di aver già accennato, la mia tesi di laurea era sui manuali e sui corsi di scrittura creativa. non entro nel dettaglio del contenuto perché, vista da qui, quella "tesi" mi sembra imbarazzante. quello che importa è che mi ha permesso di leggere una cosa come 50 manuali di scrittura.
la fissazione per la scrittura non mi ha mai abbandonata, e da quando ho frequentato il corso sullo scrivere di sé è ritornata prepotente. motivo per cui ho ricominciato a studiare dei nuovi manuali.
credete che corsi e manuali di scrittura non abbiano nessuna utilità? secondo me vi sbagliate, ma non vi obbligo a crederci e non ho intenzione di convincervi del contrario.
mercoledì 3 marzo 2010
le avventure del matematico a vienna
ora vi annuncio che tra qualche giorno attiverò la rubrica "le avventure del matematico a vienna".
devo solo cercare di farmi mandare delle testimonianze fotografiche e sopravvivere al turbinio di impegni che mi sono presa.
lunedì 1 marzo 2010
(riguadatevi quante valigie si è portato via... e non sarà difficile capire che non sta via un week-end)