sabato 24 maggio 2008

parole

giovedì è stato sepolto il papà di una delle mie amiche più care.
ho mandato mia madre al funerale, io sono rimasta qui, per andare al lavoro, per fare una lavatrice (dimenticandomi di mettere il detersivo), per leggere covacich.
so che dovrei farle sentire che io ci sono, che se vuole parlare, piangere, arrabbiarsi, io ci sono.
invece non ho parole.
perché il dolore degli altri mi spaventa, perché ho sempre pensato al dolore come a un sentimento privato, non condivisibile, a qualcosa che bisogna gestire da soli, e tutto quello che mi viene in mente, è la frase di un libro che ricordo male ed ero sicura di essermi segnata, chissà dove, che dice che a volte, quando qualcuno muore, si piange soprattutto per ciò che quella persona avrebbe potuto essere e non è stata per noi.

1 commento:

alga ha detto...

è vero che il dolore è un sentimento privato.
ma secondo me può, anzi "dovrebbe", essere condivisibile, basta che si trovi il modo e gli altri ce ne diano la possibilità.

è terribile doversi gestire il dolore da soli.
sfida la tua paura, basta anche solo un sms.
o una mail.
:-)