mercoledì 29 maggio 2019

l'epilogo del magico potere del riordino

dopo un inizio energico ed entusiasmante, il mio riordino ha subito una battuta d'arresto.
il senso di smarrimento e sopraffazione che ho provato davanti a tutti i miei libri cartacei mi ha completamente scoraggiata. e sono solo libri acquistati tra il 2000 e il 2010, anno in cui mi sono convertita al digitale.
all'inizio ero certa di poterli dare via tutti senza rimpianti. ma prendendoli in mano uno a uno non me la sono più sentita. e a quel punto è come se mi fossi arresa.
tanta soddisfazione e autostima dà riuscire a riordinare, tanto malumore e sfiducia si ottiene rinunciando.
in questi giorni di non riordino mi sono limitata a tenere fede ai due o tre paletti di ordine che ho conquistato nei giorni scorsi: rifare il letto ogni mattina, tenere il tavolo abbastanza sgombro, non lasciare troppo disordine in giro.
a parte rifare il letto, mi rendo conto che gli altri due non sono compiti ben definiti: cosa vuol dire abbastanza sgobro e non troppo disordine? non lo so nemmeno io.

2 commenti:

Kukuviza ha detto...

comunque la storia del buttare via i libri, la Kondo se la può anche tenere.

azzurropillin ha detto...

non dice di buttare via i libri. dice di tenere solo quelli che ci interessano davvero e dar loro spazio e valore. i libri nelle scatole a casa dei miei, che pensavo al sicuro, si sono rovinati. in alcune scatole sono entrate delle bestiole che hanno fatto un macello.