lunedì 20 maggio 2019

"il magico potere del riordino" - giorno 1

come consigliato da marie kondo, ho iniziato a sistemare a partire dai vestiti.
marie dice di prendere tutti i vestiti, gli unici esclusi sono quelli in lavatrice, ammucchiarli sul pavimento (io li ho messi sul letto), prendere in mano un capo alla volta, e decidere se è il caso di tenerlo o di liberarsene. lei dice di sentire le vibrazioni che trasmette e buttare tutto quello che non trasmette gioia.
sembra un concetto piuttosto fuffoso e cretino detto così, la verità è che prendendo in mano un vestito ci si ricorda dove e quando è stato preso, in quale occasione è stato indossato e sono quei ricordi ad attribuire al vestito positività o meno. io per esempio ho sentito molta "negatività" quando mi sono arrivati in mano i pantaloni e le magliette con cui lavoravo a vienna in gelateria. inutile dire che non ho mai più indossato quella roba e che me ne sono liberata con sollievo.
contrariamente a quanto suggerisce marie kondo, io ho deciso di non buttare niente nell'immondizia e di portare le cose che non uso in un punto vendita HM che ne farà riuso tessile o rivenderà in negozi dell'usato in cambio di un buono da 5 euro per ogni sacco di roba.

nonostante non curi particolarmente il mio abbigliamento e non ami fare shopping, ho riempito quattro borse di abiti che non indossavo da tempo, che non mi piacevano più, che erano macchiati, rovinati, bucati.

questo processo di selezione mi ha trasmesso molta energia, mi ha fatto sentire bene.
mettendo nelle borse le cose che sento non appartenermi più, mi sono liberata del passato, della me stessa che indossava quella roba e magari era più infantile, meno felice, o semplicemente più giovane.

ho evitato per anni marie kondo e il suo libro perché non sentivo di averne bisogno o forse più semplicemente sentivo che non era il momento giusto.
oggi, nel mio primo giorno di riordino, posso dire che mi è molto chiaro quale sia il "magico potere" di cui si parla nel titolo, e che prima di affrontare la questione pensavo fosse solo una trovata di marketing.

riordinare è un lavoro che ha una grossa componente emotiva, che ti costringe a fermarti e a riflettere su situazioni, persone, eventi passati cui magari non pensavi da tempo. che ti mette davanti a quello che sei stato, a quello che sei e che ti costringe a interrogarti su chi vuoi essere nel futuro: vorrò mettere questa cosa?
il fatto di doversi ripetere questa domanda decine di volte con in mano capi nuovi, vecchi, vecchissimi, regalati, usati tantissimo o per nulla, ha a che fare non tanto o non solo con quella maglietta o con quel paio di pantaloni ma con l'immagine che abbiamo di noi stessi e che vogliamo trasmettere agli altri.

fine delle trasmissioni dal primo giorno di riordino.

3 commenti:

baba ha detto...

Le curiose coincidenze della vita. Credo d’aver ereditato da mia mamma l’incapacità di buttare le cose. Risultato: l’ultimo trasloco è stata una delle esperienze più devastanti che ricordi. Eppure, non sono affetta da shopping compulsivo (eccezion fatta per i libri), mi viene una leggera ansia quando devo rinnovare il guardaroba, epperò non riesco a buttare il pigiama che indossavo a dieci anni. In tutto ciò, è da qualche settimana che apro l’armadio e mi sento soffocare. Ho sempre snobbato la Kondo (pensando fosse una pura trovata di marketing) ma mai dire mai.
Ti seguo, vediamo se riesco ad alleggerirmi anch’io.

Bean far away ha detto...

Cara, avendo fatto tanti traslochi, sono senza pietà e non mi attacco a niente, tranne le foto e i cucchiaini di argento del corredo di mia nonna, il resto può sparire. A ogni cambio di stagione scambio la roba nell'armadio e tutto quello che non è stato indossato almeno una volta per tutto l'inverno/l'estate, se ne va. Insomma, faccio un gran Kondono stagionale (madonna che gioco di parole, mi ammazzo da sola). Alla fine è una specie di selezione Darwiniana, ci si ritrova con poche cose ma tutte belle.
Ciao!

azzurropillin ha detto...

@ baba: io butto con molta facilità e mi è davvero difficile capire i meccanismi mentali di chi, come il matematico, fatica a liberarasi delle cose.
che il potere del riordino sia con te!

@bean: io ho così pochi vestiti che non mi serve fare il cambio di stagione perché sta tutto a portata di mano in un'unica anta dell'armadio. eppure mi sono liberata di quattro sacchi di roba...
cucchiaini d'argento non ne ho mai avuti ;)