mercoledì 6 marzo 2019
damiano oliva - mediterraneo #24
sul fondo del cesto della roba sporca c'è un costume da bagno. devo lavarlo a mano. lo so. da mesi. ma non ne ho mai voglia e continuo a rimandare il momento in cui mi deciderò a mettere quel costume a mollo, in una bacinella.
oggi, mentre mettevo in lavatrice i capi scuri, ho ripensato a quel costume e mi sono chiesta: ma quand'è che l'ho usato? quando sono andata al mare?
ho impiegato qualche istante per ricordare la sveglia presto, la corriera che mi ha portato a grado, la giornata d'agosto passata a fare castelli di sabbia e castelli di melma coi nipotini.
ci sono dei compiti davanti ai quali mi blocco, anche se so che richiederebbero solo pochi minuti. piccole attività che rimando perché mi annoiano da morire: pulire il lavandino, portare fuori la spazzatura, sistemare un ripiano, passare l'aspirapolvere.
quando non sono più procrastinabili le faccio. in pochi minuti e con grande soddisfazione. e mi chiedo perché ci abbia messo così tanto a decidermi a compiere quella piccola azione, che nella mia testa era diventata enorme e insopportabile, ma che nella realtà si è risolta in un attimo facendomi sentire molto sollevata.
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2 commenti:
Cara, non lavarlo a mano, sbattilo in lavatrice, al massimo concedigli il sacchetto di rete della biancheria intima preziosa, niente merita di essere lavato a mano, la vita è troppo corta. Se si rovina pazienza, mettilo rovinato, come l'arte che col tempo si sciupa ma è bella lo stesso, il segno del tempo che passa, niente è peggio dell'immobilità di una vita sul fondo del portabiancheria.
@bean: quanta saggezza. la vita è troppo breve per... è uno dei miei mantra e lo adopero per cose come: stirare, pulire i vetri, leggere fino in fondo libri che non mi piacciono.
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