lunedì 11 aprile 2016

beata inconsapevolezza

ieri si sono corse sia la maratona di vienna che quella di roma.
essendo iscritta a gruppi facebook dedicati all'attività fisica mi sono ritrovata la bacheca invasa da testimonianze e foto di gente che ce l'aveva fatta.
mi sono quindi incuriosita e detta: dato che hai corso la mezza maratona, perché non ti alleni per correre una maratona intera?
e lì mi si è aperto il vasto mondo delle tabelle. degli allenamenti militari basati su sigle per soli adepti.
io, nella mia beata ignoranza pensavo, corri sempre un po' di più fino a che arrivi a 42km. macché.
c'è il calendario con le ripetute per aumentare la velocità, la giornata degli esercizi per il core, la giornata del lungo, le settimane dello scarico.
perché, ho scoperto, la mezza maratona è una gara molto più simile a una dieci km che a una maratona. dipende dal lattato, qualunque cosa sia. e 42 chilometri sono una distanza che merita rispetto, mica cazzi.
ho altresì scoperto che per allenarsi per una mezza maratona, un adulto sano e non in sovrappeso impiega 6-7 mesi (io ne ho impiegati 4 contando anche le due settimane in cui sono rimasta ferma perché mi faceva male la caviglia).
inoltre non ti puoi iscrivere a una mezza maratona se non hai il certificato medico (io al mio medico non ho mai chiesto se potessi correre, l'ho fatto e basta senza nemmeno deciderlo prima. un giorno facevo una delle mie camminate e mi sono detta: e se corressi?).
infine, non ti puoi iscrivere a una mezza maratona se non hai mai corso 18 km di fila. io, la prima volta che ho corso la mezza maratona, non ne avevo corsi più di 16. ma non ero iscritta a una gara, mi sono scelta un percorso e mi sono fatta guidare dal gps dello smartphone per il calcolo dei km.
e mi sono sentita come il calabrone della famosa citazione, quello che non sa che la sua struttura alare in relazione al peso non è adatta al volo e non essendone consapevole vola lo stesso.

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