da due anni almeno il signor giacobbo e compagnia si sono premurati di farci sapere che secondo i maya la fine del mondo è domani. e sapete che vi dico?! io ci spero un sacco. non sarebbe meraviglioso smettere di affannarsi, di preoccuparsi per il lavoro che non c'è o non si trova, per i soldi, per la salute che non è mai abbastanza e se ce l'abbiamo noi, almeno una delle persone a noi care non ce l'ha e stiamo male come se fossimo noi quelli malati.
non sarebbe meraviglioso spegnere la luce su questo teatrino nauseante e non doverla più riaccendere?
e chi se ne importa se non scarteremo i regali di natale, tanto sappiamo già che non ci piaceranno, che tenteremo di riciclare l'ennesima sciarpa azzurropillin (quando tutti sanno che odiamo l'azzurropillin), il cestone con il cotechino (quando tutti sanno che siamo vegetariani), l'agenda con le citazioni evangeliche (quando tutti sanno che siamo atei o agnostici), il calendario di justin bieber (quando tutti sanno che volevamo quello degli one direction).
e chi se ne importa se ci perderemo l'ennesima campagna elettorale con le stesse facce, e le elezioni politiche per l'ennesimo (mal)governo berlusconi, o chi per lui.
e chi se ne importa se il mio ebook non vedrà il kindle store.
2 commenti:
Oddio, io vorrei proprio non dover spegnere la luce sul mondo, ma magari cambiarla con un'altra, ecologica, a basso consumo, che sia accesa solo quando serve ...
Questo conterebbe come un adattamento contemporaneo del monologo di Amleto? :)
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