lunedì 10 novembre 2008

la mia vita ecosostenibile

* faccio la raccolta differenziata
* non lascio le luci accese o i rubinetti aperti per nulla
* lavo la biancheria a 30 gradi
* in ufficio stampo il minor numero di e-mail possibile, stampo il minor numero di dattiloscritti possibile, e se proprio devo stampare dei dattiloscritti riduco l'interlinea, il tutto per non sprecare carta
* non fumo, non bevo e non mi drogo (è risaputo che nel po e nell'aria sono state trovate tracce di cocaina. non so se la cocaina inquini ma nel dubbio...)
* uso sempre i mezzi pubblici

e uno crede che la vita ecosostenibile faccia bene a se stessi e agli altri. invece no. soprattutto l'ultimo punto fa malissimo. soprattutto decidere di usare i mezzi pubblici in un giorno di sciopero dei mezzi pubblici rende una vita ecosostenibile una vita impossibile.
solo per dire che stasera sono arrivata un'ora e quaranta più tardi del solito. un'ora per lo sciopero e quaranta per un passaggio a livello guasto appena dopo chivasso, cioè a 20 chilometri da casa.

1 commento:

oana ha detto...

Anch'io cerco di condurre una vita il più possibile eco sostenibile. Sicuramente per alcuni aspetti non è il massimo della comodità. Io penso che comunque, che se si fa una scelta di vita, bisogna poi prendere sia i pro che i contro che essa comporta. La natura, quella che stiamo distruggendo, è nostra madre, è grazie a lei che siamo nati ed è lei che ci sostiene nella vita. Voltare le spalle a lei è come voltare le spalle ad un genitore. Non voglio essere pesante quindi concludo dicendo che quello che facciamo è una questione di coscienza...Quando rinunci a comprare una cosa per te per comprare un giocattolo a tuo figlio ti senti comunque felice, così mi sento io quando rinuncio ad una piccola comodità per salvaguardare nel mio piccolo la terra che mi ospita.
Non bisogna preivarsi di tutto, anche perchè la società di oggi proprio non ce lo permette(come infatti gli scioperi dei servizi pubblici), ma fare ciò che ci è possibile.