giovedì 12 giugno 2008

255 minuti

ecco, io vorrei fare un appello. se la vostra vita vi fa schifo, se non ce la fate più e volete farla finita, per favore, non buttatevi sotto a un treno. andate all'hotel roma a torino, e con discrezione, ingurgitate una dose letale di quello che volete, come ha fatto pavese. è una morte molto romantica.
morire sotto un treno invece è orrendo, il locomotore trascinerà il vostro corpo per centinaia di metri prima di fermarsi. dei cinici operatori andranno a cercare i pezzi del vostro cadavere con pala e secchio sui binari. il treno che avrà avuto la sfiga di mettere fine alla vostra esistenza sarà costretto a fermarsi per ore in mezzo al nulla, in attesa che si ritrovi il vostro piede e che l'autorità giudiziaria permetta a parte del treno di retrocedere fino alla stazione più vicina (le prime tre carrozze, che ancora conserveranno parte dei vostri arti orrendamente sfracellati, saranno costrette a rimanere sul luogo del sinistro).
ecco, io non so che cosa abbia spinto il poveretto che si è buttato sotto l'intercity plus 618 a commettere quel gesto estremo. ma quando alle 22.57 ho messo piede alla stazione di porta susa con 255 minuti di ritardo, ovvero 4 ore e 15 minuti, l'avrei strangolato con le mie mani quello stronzo che ci ha lasciato per quattro ore fermi in mezzo al nulla, con porte e finestrini sigillati a morire di caldo, di sete e di rabbia in un treno che si è trasformato in un carro bestiame.

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2 commenti:

alga ha detto...

e pensare che mi volevo buttare sotto il locale trofarellochieri.
tra le altre cose, su quella tratta lì, il ritardo non sarebbe stato significativo.

Alice Nicolotti Perotti ha detto...

Marò Pilli... che, sei un po' stressata?
Che capisco che 255 minuti sò tanti, ma i rigurgiti di sarcasmo poi diventano amari...
E comunque regolatevi gente, che io pure, se devo scegliere tra l'impasticcarmi in albergo alla Pavese o l'aspettare il botto seduta sui binari scelgo il treno. E ai pendolari regalo addirittura 255 minuti liberi, in cui farsi un paio di domande tra cui l'amletica "MA ANDO' CORRI? Che tanto tutti in orizzontale finiamo!"
... che è un modo per dire che il tuo treno sarà pure stato un disagevole carro bestiame, ma davanti aveva una persona. Maciullata. Come hai ben descritto. Cosa che a me fa pensare. E non ai 255 minuti. Che te poi, dopo 255 minuti, a casa ci sei arrivata.
Sorry.
Fine della riflessione depre e funerea.
Alice malinconizzatrice