martedì 29 aprile 2008

campus

il campus universitario di berkeley è grandissimo. è un immenso parco con alberi di sequoia ed eucalipto, scoiattoli e uccellini, rigagnoli e prati, in mezzo a cui sorgono diversi edifici, ognuno dei quali ospita la sede di un dipartimento.
ci si può sedere sull'erba, sui muretti o sulle panchine, si può passeggiare, bere un frappuccino, suonare uno strumento musicale, cantare, prendere il sole. ci si può spostare anche in bici, sullo skate o sui pattini.
si possono indossare minigonne inguinali, pantaloncini corti, infradito, canottiera o vestitini svolazzanti.
il campus di berkeley è un formicaio, un luogo inimmaginabile in italia.
il dipartimento dedicato alle lingue e letterature europee prevede anche dei corsi di italiano in cui si insegna italo calvino, natalia ginzburg, primo levi e cesare pavese. c'è un corso che prevede persino la lettura di altri libertini di pier vittorio tondelli.
ho provato una grandissima fitta di invidia per gli studenti di quei corsi. il pensiero che il mio corso di letteratura italiana contemporanea contemplava un modulo monografico su antonio fogazzaro mi ha riempito di tristezza.

4 commenti:

Lillarilla ha detto...

Fogazzaro nooooooooooo!
Certo che questa italietta è proprio un piccolo mondo antico. Propongo di mandare i docenti universitari italiani in erasmus obbligatorio, bastano anche 6 mesi e consentiamogli pure di varcare i confini europei. Magari riescono a sbrinarsi un po' nell'assolata california...

ev ha detto...

Ora che sei lì, consiglio sempre il Rivacucina del mio amico Massi e sua moglie Jen.
Metro Ashby del BART, Heinze av. 900
Mi ringrazierete!

alga ha detto...

già.
:-/

alga ha detto...

è la stessa cosa che ho pensato quando stavo ad ucla.
e pensare che era il 1980 e tutto là era così, come lo descrivi tu.
:-(