ringraziamenti

ora è giunto in momento di ringraziare due persone, la prima persona che voglio ringraziare è la silvia che ha coniato il termine azzurropillin da cui ha preso il nome questo blog, la seconda è teresa, l'unica teresa che conosco, da cui ho preso in prestito il verbo copincollare che devo ammettere è molto utile e suona proprio bene

già che ci sono
ringrazio il signor lehmann grazie al quale, forse, ho imparato a scrivere dei dialoghi più decenti
e mia sorella chiara, per i quotidiani e dettagliatissimi report telefonici senza i quali non saprei nulla della mia famiglia

note di passato

in questi giorni grazie a you tube ho riascoltato alcune delle canzoni che hanno caratterizzato i miei 16 anni. è incredibile come una canzone abbia il potere di riportare alla memoria non sono dei ricordi, ma anche una sensazione, la sensazione di un intero periodo.
a me è successo con wishlist dei pearl jem, che mi piace come allora, tanto.


I wish I was a neutron bomb, for once I could go off
I wish I was a sacrifice but somehow still lived on
I wish I was a sentimental ornament you hung on
The christmas tree, I wish I was the star that went on top
I wish I was the evidence, I wish I was the grounds
For 50 million hands upraised and open toward the sky

I wish I was a sailor with someone who waited for me
I wish I was as fortunate, as fortunate as me
I wish I was a messenger and all the news was good
I wish I was the full moon shining off a camaros hood

I wish I was an alien at home behind the sun
I wish I was the souvenir you kept your house key on
I wish I was the pedal brake that you depended on
I wish I was the verb to trust and never let you down

I wish I was a radio song, the one that you turned up
I wish...
I wish...

se copincollate questo link nel posto giusto dovreste vedere il video e sentire la canzone!

http://www.youtube.com/watch?v=8r01YiEgNa0

tenerezza

guardare il mio coabitante dormire sul nostro letto nella calura del pomeriggio torinese mentre io tento disperatamente di scrivere, scrivere, scrivere... è di una tenerezza disarmante.

vita di pi

del libro vita di pi di yann matel rimarrà questa frase, a perfetto commento di questo periodo, in cui un addio mal riuscito è tornato a farmi male:

nella vita è importante che ogni cosa abbia una giusta conclusione. solo così si trova la pace. altrimenti rimangono le parole che avresti voluto dire e che non hai mai detto, e il tuo cuore è pesante e colmo di rimorso. quell'addio mal riuscito mi fa ancora male.

leggere

è strano come di tutti i libri che ho letto, in questi ultimi anni, io non riesca a ricordare altro che alcune sensazioni, un'immagine, una frase.
non la trama, non i nomi dei personaggi, non il finale. solo le emozioni legate al libro e al periodo in cui quel libro è stato letto.
io non ho paura di niccolò ammaniti, per esempio, è giallo sole e azzurro cielo, i colori dell'estate in cui li ho letti.
oceano mare di baricco è la frase "scrivere è l'unico modo di aspettare senza farsi del male".
opinioni di un clown di heinrich boll è l'immagine del protagonista riflessa nella pupilla della donna che ama.
è per questi frammenti che amo la lettura, per questi piccolissimi gioielli che rimangono incastonati nella mia testa e mi fanno sentire ricca.

un passo indietro

in questi giorni ho sentito il bisogno di riconciliarmi con un periodo della mia vita e con la persona che lo rappresenta.

a distanza di anni ho voluto affrontare i ricordi. non li ho ricacciati indietro sperando che non tornassero più a galla come avrei voluto fare. ho scritto una mail e ho chiesto la verità. e la verità forse l'ho avuta.

io ho amato alla follia una persona che oggi ha ammesso di avermi usata.

diceva molte altre cose nella sua mail e questo scambio, che nelle mie intenzioni avrebbe dovuto riconciliarmi col passato, in realtà sta turbando moltissimo il mio presente. mi sta impedendo di concentrarmi sul mio lavoro e in definitiva sta dimostrando che forse non sono ancora pronta per chiudere con quel periodo della mia vita.

è davvero difficile fare i conti con i nodi del proprio passato.

fantasmi, scheletri nell'armadio e altre terribili creature

ho iniziato a scrivere un libro per ragazzi perché pensavo che così sarebbe stato più facile evitare di metterci dentro tutta me stessa, come di solito faccio ogni volta che scrivo (anche solo un sms). ovviamente mi sbagliavo.
il bilancio di questo ultimo mese di scrittura sono una cinquantina di cartelle che sono state capaci di risvegliare dei momenti e dei ricordi che credevo (e speravo) che il tempo avesse cancellato.
scoprire che sono vivi mi ha ferita, mi ha fatto sentire esattamente come mi sentivo allora, fragile, sola, ingenua, e in fin dei conti stupida.
ancora una volta il potere della scrittura mi sorprende e mi spiazza.

capelli corti

Mi sono tagliata i capelli corti.

1. Perché fa troppo caldo per i capelli lunghi,
2. per risparmiare su shampoo e phon e tempo per lo shampoo e per il phon,
3. per non intasare lo scarico della vasca,
4. per non avere un tappeto di capelli sul pavimento di casa,
5. per non dovermi disperare quando non trovo un elastico.

L’unico problema è che per una settimana sarà come essere fosforescente. Improvvisamente tutte le persone che mi conoscono si accorgeranno che esisto. È vero, c’ero anche prima, ma ora sono diversa, e per gli altri sarà come avere a che fare con un’altra persona.
La cosa più noiosa sarà stare a sentire tutti i “ma come stai bene”, che sinceri o insinceri arriveranno, perché mai nessuno avrà il coraggio di dirti che stai male con la nuova pettinatura, anche se sei tu la prima a pensarlo.
Comunque a me il nuovo taglio piace abbastanza.

sensazione di libertà

il mio coabitante se n'è tornato a casa dei suoi per qualche giorno e io ho la mia piccola mansarda tutta per me.
così la serata di ieri è stata tutta mia. ho scritto un sacco, ho ascoltato musica, ho parlato al telefono per un'ora con elisa (la mia amica che si è sposata), mi sono depilata, ho letto, ho dormito con la finestra aperta. e tutte queste cose, così piccole e così mie, mi hanno dato un grandissimo senso di libertà.

fobia della folla

ieri sera c'è stato il concerto di franco battiato. era gratis e abbastanza vicino a casa, insomma, sarebbe stato un peccato non andare. quindi io e il mio coabitante ci siamo andati e come noi migliaia di persone.
il fatto è che io odio la gente, odio i luoghi affollati, odio il pigia pigia. ho bisogno di aria, del mio spazio vitale.
è stato bruttissimo trovarmi in mezzo a migliaia di persone che spingevano e parlavano al telefono e parlavano tra loro e fumavano e bevevano birra dalla lattina.
per fortuna che c'era battiato!

periodi

pensavo che quello che sto vivendo è il periodo più bello della mia vita.
pensavo che non sono mai stata così serena, né così autonoma, né così tanto indipendente.
è strano detto da me, che solitamente sono così cupa e pessimista, ma... sono FELICE!
certo sono stanca per la faticcaccia che faccio, a volte mi sento scorata, eppure, nonostante questo, credo che sia così, per me, la felicità: sentire di fare fatica per le cose a cui tengo, aggrapparmi con le unghie e con i denti alle mie piccole conquiste, ai miei piccoli spazi di libertà.
se mi chiedessero di rivivere un periodo della mia vita non vorrei mai tornare agli anni dell'università né a quelli delle superiori né vorrei tornare ai tempi delle medie. è questo il periodo che voglio vivere e rivivere.

rivelazioni

è davvero strana questa cosa del blog. soprattutto il mio, in cui nessuno lascia commenti per pudore o perché, in effetti, cosa c'è da dire sulle cazzate che ci scrivo?
non so chi mi legge. ho detto davvero a poche persone di questo spazietto tutto mio. ma forse queste poche persone l'hanno detto a qulcun'altro, così ora non siete solo voi quattro quelli che mi leggono.
magari qualcuno ha trovato l'indirizzo del mio blog nei posti in cui l'ho lasciato intenzionalmente e ora si è affezionato a quello che scrivo qui, anche se non mi conosce, anche se io non lo conosco.
allora volevo salutarvi tutti, e dirvi che in fondo, mi piacerebbe che qualcuno di voi lasciasse un segno del suo passaggio.

nessun posto è... colorado

ebbene... non si andrà in colorado.
niente montagne innevate, niente rafting, skiing, climbing, walking, jogging.
è tutto da rivedere, riprogettare, ripensare.
e se prima il futuro era l'insieme che contiene l'insieme vuoto (insieme che può sembrare vuoto ma non lo è), ora è semplicemente l'insieme vuoto.

frammenti di scrittura creativa

"Abbiamo bisogno di sostegno e di sincero incoraggiamento. Quando lo troviamo restiamo increduli; d'altra parte siamo più che disposti ad accogliere ogni critica che possa assecondare la nostra profonda convinzione di essere in realtà degli incapaci, di non essere dei veri scrittori".

N. Goldberg

ecco, io ora sono incredula: ho trovato una persona che mi incoraggia, mentre sarebbe stato molto più facile scoraggiarmi, e mollare la balzana idea di scrivere un libro dopo aver scritto solo poche pagine.

i libri del futuro

in questo periodo sto leggendo solo "libri del futuro", pagine che diventeranno libri dopo essere passate sotto gli occhi e tra le mani di un sacco di persone. è strano ma dà anche molta soddisfazione e molto senso di responsabilità. in questo periodo sto anche scrivendo, e la speranza è certo quella di scrivere un libro del futuro, anche se la scrittura è così faticosa e crudele che a volte scoraggia moltissimo.

orticello

mi sono resa conto che per me andare su internet è come curare il mio piccolo orticello: controllo le mail, scrivo sul blog, leggo il blog di licia (e ahimè anche quello della sua amica ninna), vado a leggere il taccuino di roberto ferrucci, vedo chi si sta per laureare dei miei compagni di università, aggiorno la mia libreria su anobii e do un'occhiata anche alle librerie dei miei amici e vicini. insomma, mi prendo cura dei miei siti preferiti come potrei prendermi cura delle piante del mio orticello, e questo mi dà grande soddisfazione.

luglio

oggi è lunedì ed è luglio. mi sono presa un giorno di ferie.
se oggi fossi andata a lavoro ci sarei andata con l'abbonamento scaduto.
il tempo passa troppo in fretta e non riesco a stargli dietro.