martedì 31 dicembre 2024

#sfangarla2024



come da tradizione, l'ultimo dell'anno c'è il post sfangarla, per il dodicesimo anno consecutivo.

  • anche quest'anno ho scritto: molto meno di quanto avrei voluto. ma ho scritto, e corretto bozze, e revisionato testi degli altri
  • anche quest'anno i libri hanno avuto un ruolo determinante: ne ho letti e ascoltati in audiolibro a decine (a questo link il mio anno di libri)
  • anche quest'anno ho ascoltato una quantità imbarazzante di podcast. i preferiti: giorno per giorno, sogni non miei, gianni, e poi il silenzio...
  • anche quest'anno sono stata molto da sola: quasi sempre per scelta
  • quest'anno ho corso. e smesso. e ripreso. e smesso. e ripreso a correre.
  • anche quest'anno ho ascoltato delle canzoni in loop. le ossessioni dell'anno: unwritten, if you believe, el huricàn
  • anche quest'anno non ho mai usato il ferro da stiro (anche se mi sento ancora in colpa per non aver stirato la camicia del matematico con cui ha sostenuto l'esame di dottorato nel 2010) 
  • anche quest'anno ho visto alcune serie tv. le preferite: "the night of", "how to" 
  • anche quest'anno ho preferito dormire: all'avere un figlio, all'uscire la sera. ma ho passato molte ore di insonnia, e per la seconda volta dormire mi è riuscito difficile. 
  • anche quest'anno ho camminato, sono andata a colazione e a cena fuori. sono persino tornata due volte al cinema a vedere "il robot selvaggio". la prima ho pianto per tutto il tempo, la seconda ho visto il film
  • anche quest'anno ho guardato casa mia e ho pensato che fosse sporca e disordinata. ma ho comprato un aspirapolvere che mi aiuta a tenere almeno il pavimento pulito
  • anche quest'anno ho sfornato: pizze e dolcini con gran soddisfazione. poi mi sono caduti i biscotti e ho dovuto fare il kintsugi con la nutella 
  • anche quest'anno non ho sentito il ticchettio dell'orologio biologico 
  • anche quest'anno la mia scrittura non mi ha portato dove volevo. ma sono arrivata tra i dieci finalisti del premio bianciardi e del torneo ioscrittore. e anche se non serve a niente e non ci ho guadagnato niente e non ha cambiato niente mi ha dato soddisfazione
  • l'anno scorso avevo vinto una borsa di studio per un corso di traduzione, quest'anno ho vinto 300 euro per un racconto e un laboratorio di scrittura per albi illustrati. di solito non vincevo mai niente, e invece.
  • anche quest'anno sono sopravvissuta a me stessa. 
se vi va, sfangate anche voi nei commenti. e buon 2025 a voi 

a questo link tutte le sfangate dal 2013

giovedì 26 dicembre 2024

come ho scoperto dell'esistenza della glasgow coma scale




il 25 dicembre, per la mia famiglia, prima di essere natale è il giorno del compleanno e dell'onomastico di mia nonna natalina, una donna con una forza, una grinta, un'energia, una voglia di vivere fuori scala. sono sicura di non aver avuto nessuna di queste qualità per più di cinque minuti non consecutivi.

quindi ieri, 25 dicembre, stavo aiutando mia nonna natalina a indossare il cappotto per andare a pranzo quando ha smesso di rispondere e di essere presente, è crollata sulla sedia dietro di lei, ha rigurgitato un pugnetto di roba biancastra sul golfino.

io, mia zia e mio padre, le tre persone che le erano più vicine in quel momento, abbiamo iniziato a dirci cose a caso:
respira?
è pallida
sta sudando freddo
ha la mano gelata
chiamiamo l'ambulanza.

l'ambulanza è arrivata dopo mezz'ora (l'ospedale si trova a 1,7km), quando mia nonna già da alcuni minuti stava protestando perché avevamo chiamato l'ambulanza, perché l'ultima volta che è stata in ospedale ha preso molto freddo, perché chissà quando l'avrebbero rimandata a casa.

si sono presentati in tre, con guanti in lattice azzurri e mascherina chirurgica. l'infermiere che ha preso in mano la situazione ci ha chiesto cosa è successo, mentre l'infermiera misurava la temperatura, la pressione, l'ossigenazione del sangue. il suo cappellino natalizio pieno di paillettes, quando intercettava la luce che entrava dalla finestra, proiettava sul soffitto e sulle pareti tante stelline dorate.

l'infermiere ha chiesto a mia nonna come si chiamasse, la sua data di nascita, il nome dei figli.
e natalina ha risposto: "natalina, 25 dodici 1928, mario, mansueto, antonietta", anche con una certa supponenza. come a dire, pensate che sia scema? certo che so chi sono e quando sono nata e tutto.
l'infermiere le ha chiesto quanti anni avesse, e mia nonna ha risposto con orgoglio "66 compiuti oggi", facendoci sorridere tutti, visto l'evidente sconto del 29% sui suoi 96 anni.

l'infermiere le ha fatto alzare prima una gamba poi l'altra, si è fatto stringere le dita, le ha fatto spalancare gli occhi, tirare fuori la lingua, gonfiare le guance, digrignare i denti.
alla fine ci ha detto che se fosse stata sua nonna non l'avrebbe portata in ospedale. natalina era vigile, orientata, collaborativa. in ospedale, né in quello a 1,7km, né in tutta la provincia, c'è un posto letto per ricoverare nessuno, si sarebbe presa di sicuro un virus respiratorio. insomma, meglio godersi le feste e andare dal medico di base il 27.

gli abbiamo dato retta, abbiamo salutato il personale medico con grande gratitudine e molti auguri e abbiamo ripreso da dove avevamo interrotto: la nonna natalina ha finito di indossare il cappotto, ha messo le scarpe e abbiamo attraversato il cortile per andare a pranzo dove mio zio mario aveva allestito una tavola per 18 persone.

abbiamo mangiato, chiacchierato, cantato "tanti auguri a te", fatto delle foto ricordo con l'autoscatto, ci siamo scambiati i regali.
quando abbiamo finito, abbiamo riattraversato il cortile e riportato mia nonna a casa sua.

sul tavolo c'era ancora il verbale dell'intervento del 118. ci siamo messi a leggerlo. abbiamo decifrato che fc stava per frequenza cardiaca, fr era la frequenza respiratoria, che pas e pad erano la pressione sistolica e diastolica, che sp02 era l'ossigenazione del sangue ma non capivamo cosa fosse quel 16 accanto a GCS.

ho cercato GCS su google e ho scoperto che si tratta della "glasgow coma scale", usata per valutare lo stato di un paziente dopo un danno cerebrale. il punteggio più favorevole e rassicurante che si può ottenere è 15. mia nonna ha fatto 16, perché ve l'ho detto che è una donna fuori scala.