scrivo da più di vent'anni, pubblico dal 2013. in questo tempo ho firmato 8 contratti di edizione, di cui tre con anticipo. ho vinto un paio di concorsi "prestigiosi" e tutto questo, nel Mondo Editoriale Vero, non ha alcun valore. più nello specifico:
* pubblicare solo in digitale non conta nulla (2 libri con zandegù e uno con delos digital)
* pubblicare con un editore tradizionale piccolo non conta nulla (augh! edizioni)
* pubblicare in self non conta nulla
* pubblicare libri per ragazzi non conta nulla - meno di nulla se pubblichi con un editore piccolo (mimebù) comunque un discreto nulla se ti pubblica lo stesso editore di rodari (edizioni el / einaudi ragazzi)
ho alle spalle dieci anni di carriera irrilevante. così irrilevante che ho partecipato a ioscrittore, un concorso per autori esordienti (sono già esordita molte volte, ma chiaramente nessuno se n'è accorto).
il mio incipit è tra i 400 (su 3.000) a passare alla seconda fase del torneo. vi dirò, lì per lì ero felicissima di essere tra passata. poi ci ho pensato.
non ho alcuna speranza di vincere ioscrittore, ho mandato un testo palloso, in cui succede poco. avrei alcune settimane per revisionarlo e renderlo più interessante, ma è un romanzo stanco, senza pubblico, che ho scritto 5 anni fa e che al termine del torneo avrebbe come sbocco naturale l'ennesima pubblicazione irrilevante a distanza di 7 anni da quando l'ho scritto. l'editoria in pratica è come le stelle: rende visibile una luce che è stata emessa con grande entusiasmo talmente tanto tempo fa che al momento in cui viene vista (da quattro gatti) la luce si è spenta.
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