anni fa avevo trovato al supermercato un libro dal titolo "nato in un giorno azzurro". l'ho comprato d'impulso. ed era perfetto per me, che mi sento azzurra e voglio diventare un colore. raccontava la storia di un ragazzo asperger.
credo che "l'inventario delle mie stranezze" sia il titolo più riuscito tra quelli dei miei romanzi.
per molto tempo il manoscritto ha avuto dei titoli stupidi e sbagliati, quando ho iniziato credendo di scrivere un libro sulla pasticceria si chiamava "la torta di nonna", poi si è chiamato "asperger e torta di mele". (quando leggerete il libro non vi sarà difficile trovare tra le pagine la convinzione che dovesse essere un libro sulla pasticceria.)
per un lungo periodo il titolo provvisorio è stato "sono strana e allora".
per un lungo periodo il titolo provvisorio è stato "sono strana e allora".
solo alla fine del libro ho capito cosa avevo scritto e ho trovato quello che è diventato il titolo definitivo.
penso che "l'inventario delle mie stranezze" sintetizzi in sé due aspetti cardine delle persone nello spettro: la tendenza a catalogare, sistematizzare, schematizzare e la perenne sensazione di essere diversi, alieni, di avere qualcosa che non va, qualcosa di probabilmente sbagliato che agli occhi degli altri - i neurotipici - viene percepito nel migliore dei casi come strano, eccentrico.
spero che questo titolo abbia il potere di attirare a sé i lettori giusti, di fare da calamita per tutte le ragazze, i ragazzi e in generale le persone che hanno bisogno di riconoscersi in Agata e Paolo (per gli amici spettro).
2 commenti:
Mi piace l'arancio, mi piace il titolo, trovo molto interessante il tema. In bocca al lupo per questa nuova sfida. Bravissima Silvia!
grazie!
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