quando e quanto scrivi?
per lunghi periodi non scrivo. penso a quello che potrei o vorrei scrivere. impiego mesi interi, di solito, per trovare un'idea che mi convinca al punto di mettermi a scrivere.
proprio perché scrivere non mi viene facile, l'idea deve essere così potente e interessante per me, da farmi superare la resistenza che provo al pensiero di soffrire davanti alla tastiera per ore e ore e giorni e mesi.
quando decido di mettermi a scrivere seriamente perché l'idea mi convince, attuo una strategia militare. cascasse il mondo devo portare a casa 600 parole al giorno, tutti i giorni. sono circa due cartelle, una quantità che ho capito essere la misura ideale: né troppo da scoraggiarmi e portarmi al burn out, né poco da non tenermi motivata.
quando non c'era la pandemia, lasciavo lo smartphone a casa, andavo in biblioteca o in un bar con il mio bel portatile, e digitavo allegramente. l'idea era quella di trovarmi in un posto in cui non conoscessi la password del wi-fi e potessi scrivere senza la distrazione di internet.
adesso che c'è la pandemia e non si può andare da nessuna parte mi tocca scrivere a casa, ma scrivere a casa significa scrivere connessa a internet, cosa che mi procura una quantità immensa di distrazione, procrastinazione, disperazione. no, non posso staccare il wi-fi perché il mio fidanzato matematico deve lavorare. quando eravamo a vienna il matematico si portava il modem in ufficio per togliermi internet e costringermi a scrivere.
dato che la mattina lavoro, scrivo preferibilmente di pomeriggio. ma non è raro che mi ritrovi la sera alle 21 senza aver scritto un tubo e con l'obbligo di quelle 600 parole che incombe sulla mia testa come un'ascia.
se fossi bravissima, scriverei prima di andare in ufficio. togliersi dal groppone l'incombenza appena alzata sarebbe meraviglioso, ma amo molto dormire, e scrivere al mattino presto non è una cosa che mi entusiasmi. per cui non sono bravissima. ma in un modo o nell'altro a suon di portare a casa 600 parole i libri li scrivo. uno all'anno, come cavando fuori sangue dalle rape. ma sto cercando di migliorare.
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