mercoledì 23 maggio 2018

pensare a tutto per non dover far niente

non so decidermi, continuo a pensare a cosa potrei scrivere e non scrivo nulla.
rileggo romanzi già scritti con l'intenzione di rimaneggiarli, e non mi decido a  intervenire su nessuno. penso a cosa potrei aggiungere e cosa togliere. ma resto nel mondo del possibile, del potrei, del dovrei, del sarebbe. 
oggi, come se tre cantieri aperti non fossero abbastanza, ne ho aperto un quarto, rileggendo un romanzo scritto nientemeno che nel 2011.
a quasi sei anni di distanza ci ho ritrovato tutte le mie ossessioni immutate, è come se quel libro contenesse già tutti i libri che ho scritto dopo.
la maternità, di cui ho parlato in "childfree"
le litografie di escher, che ritornano anche in "chi primo arriva all'altalena"
il suicidio, appena accennato in "chi primo arriva all'altalena" e tema centrale di "aria e altri coccodrilli" romanzo in cerca di editore
la passione per la scrittura, che c'è in "non un romanzo erotico" ma anche in "chi primo arriva all'altalena" che per metà è un romanzo epistolare.

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