giovedì 29 giugno 2017

falsa partenza

stamattina mi sono alzata verso le sette.
ho indossato la mia tenuta da runner e stavo per calzare le mie scarpe da corsa quando si è alzato il matematico, ha acceso la tv e si è messo a fare colazione.
e a quel punto tutte le mie velleità agonistiche sono svanite.
mi è venuta voglia di mangiare e star seduta.
ho messo la tazza di latte a scaldare nel microonde e anche oggi si corre domani.

mercoledì 28 giugno 2017

l'oggetto del desiderio

dopo averlo corteggiato per mesi, desiderato, tampinato, alla fine ho deciso: voglio il garmin forerunner 235 e lo voglio come regalo di compleanno.
per chi non lo sapesse, trattasi di orologio fitness con gps integrato, rilevamento del battito cardiaco al polso, contapassi, monitoraggio del sonno.

buffo no? quando correvo 30 km non mi sentivo abbastanza brava da meritarlo. adesso che non riesco neanche a mettere 5 km di fila sento che è arrivato il momento di fare il grande passo.

martedì 27 giugno 2017

alla maria maddalena

credevo che ci si potesse colorare i capelli con buonsenso.
ma mi sbagliavo di grosso.
le punte blu sono diventate verdine, ma solo dopo che il colore si è attaccato dappertutto: su tutte le magliette, sulla mia schiena, sul collo, sugli asciugamani, sulle piastrelle della doccia, sulla spazzola.

mi piacevano molto i miei capelli blu e il desiderio era quello di ricolorare le punte. ma avrebbe significato attaccare il blu a tutto, di nuovo. e non me la sono proprio sentita.
anche perché la parte colorata era rovinatissima: aveva preso la consistenza della paglia, i capelli si spezzavano solo a guardarli ed erano pieni di doppie punte.

per cui con un misto di impulsività, determinazione e senso di ineluttabilità sono entrata nel primo salone di parrucchiera che ho trovato e mi sono fatta tagliare tutto il blu.

zac. zac zac. zac.

adesso ho un taglio che la parrucchiera stessa ha definito "alla maria maddalena".

lunedì 26 giugno 2017

la settimana delle zucchine

il matematico detesta le zucchine.
io le adoro. mi piace farci risotti, frittate, condirci la pasta.
la prossima settimana il matematico sarà via per lavoro, e io pregusto già quella che sarà la mia settimana delle zucchine.
una sette giorni di menù a tema durante la quale cucinare e mangiare le mie adorate zucchine in tutti i modi.

domenica 25 giugno 2017

come ho scritto un libro per ragazzi in tre settimane

anche se sapevo da quasi un anno di voler partecipare al premio "battello a vapore" mi sono ridotta a scrivere il romanzo con cui prendere parte al premio nelle ultime tre settimane.
ecco come ho fatto:

1. mi sono data un obiettivo di battute da scrivere e le ho scritte. il testo per regolamento deve essere lungo tra le 6 mila e le 200 mila battute. ho deciso di scrivere un testo di 100 mila battute circa e una pagina alla volta le ho scritte.

2. ho tenuto fede all'idea originaria. in tutto il tempo in cui sapevo di voler partecipare al concorso ho letto molti romanzi per ragazzi e raccolto del materiale. non avendo tempo per esplorare o improvvisare, ho tenuto il più possibile fede a quel nucleo iniziale per non rischiare di perdermi.

3. ho scritto. è una cosa che tendo a dimenticare sempre: l'unico modo per scrivere un libro è scriverlo. l'ispirazione non esiste, bisogna mettersi davanti al computer ogni giorno e digitare qualcosa. anche quando la voglia latita, anche quando la scena successiva non esiste da nessuna parte.

non ho idea se quello che ho scritto è buono, mediocre o orrendo. so solo che prima non c'era e ora c'è.
adesso bisogna aspettare per 3 mesi interi, il tempo necessario per conoscere i 5 finalisti tra cui, a novembre, verrà scelto un vincitore.

ps: poco fa ho inviato la seconda newsletter. se volete riceverla ma non vi siete ancora iscritti potete farlo inserendo il vostro indirizzo email nell'apposito modulo di iscrizione (potrebbe comparire come una striscia azzurra nella parte superiore dello schermo o come una busta con la scritta subscribe a destra dello schermo).

sabato 24 giugno 2017

conclusioni

dopo averci provato per un po', posso concludere che essere ottimisti e positivi, per me, è faticoso.
è difficile non farsi portare in basso dai pensieri negativi, è difficile fissare lo sguardo su quello che va bene, è difficile prendere col sorriso le cose che vanno storte, è difficile fingere di accontentarsi di qualcosa quando puntavi a molto di più.
essere ottimisti richiede una dose di fiducia nel futuro che non ho, non ho mai avuto e non so dove andare a prendere.
ammiro moltissimo le persone che riescono a prendere tutto col sorriso, a farsi scivolare addosso i problemi, le critiche, i fallimenti. mi piacerebbe moltissimo riuscirci, ma non ne sono capace e non sono nemmeno sicura che sia una cosa che si può imparare nel mezzo del cammin di nostra vita, dopo aver passato 35 anni a dire, fare e pensare in un certo modo. 
per cui torno nel mio buco nero di pessimismo e autocommiserazione.

venerdì 23 giugno 2017

quando sarà finito

in queste settimane, per scrivere il romanzo con cui partecipare al concorso battello a vapore, ho rimandato tutto il possibile. sia delle cose belle, che saranno un premio per essere riuscita a scrivere il libro, sia cose più spiacevoli, che mi fanno venir voglia di consegnare all'ultimo.
per scrivere ho rimandato:

  • l'appuntamento dalla parrucchiera per ritonalizzare i miei capelli blu (che ora sono di un verdino triste)
  • la lettura di un romanzo-premio
  • di pulire la casa - in generale - e la cucina - in particolare. (se avessi un figlio i servizi sociali me lo toglierebbero perché lo costringerei a vivere in un ambiente insalubre)
  • i festeggiamenti del compleanno del nipotino
  • dello shopping
  • la visione di una serie tv
  • i contatti con chiunque.
e quello che mi chiedo ora è: ne sarà valsa la pena? se non arriverò nemmeno in finale (come probabile) a che cosa saranno serviti tutta questa clausura e tutto lo stress auto-imposto? in fin dei conti scrivere, non mi sta rendendo una persona peggiore? (considerando che già non sono un gran che.)

mercoledì 21 giugno 2017

cose di cui potrei scrivere nel post di stasera

* della canzone "il conforto" di tiziano ferro e carmen consoli. di quanto mi commuova il verso "sarà che piove da luglio"

* dello sconforto di non riuscire più a correre nemmeno per mezz'ora di fila

* dell'ostinazione di andare al parco dei criceti quasi tutte le mattine e alternare corsa e camminata come una principiante pur di avere l'impressione di correre

* dell'ansia che genera continuare a vedere gli annunci sponsorizzati su FB del concorso battello a vapore, sapendo che mancano 9 giorni

martedì 20 giugno 2017

quando il buongiorno si vede dal mattino

ogni giorno mi alzo sapendo che prima di uscire di casa devo prepararmi la "schiscetta". che è peggio di dover correre più di una gazzella. [dicesi schiscetta il pranzo al sacco che ti porti in ufficio.]

il giorno migliore è il venerdì, perché mi porto l'avanzo di torta salata della sera prima.
il giorno più disperato è il giovedì, quando vado al supermercato a comprare dell'affettato che metterò dentro a due fette di pane in cassetta confezionato. (cracco mi fa un baffo.)
oggi era il giorno della pasta al sugo + pacchetto di cracker + banana.
ho infilato tutto nella borsa di tela che ho messo come al solito nel cestino della bici.

quando ho parcheggiato la bici mi sono accorta del disastro.
i cracker si sono sbriciolati come solo nella cartella delle scuole elementari.
della banana ho fatto un frappè.
e il contenitore con la pasta si è aperto, lasciando colare il sugo.

il resto della giornata è stato in sintonia.

domenica 18 giugno 2017

quando sei fatta male

* quando sei fatta male, 4 recensioni positive al tuo romanzo non bastano a compensare una recensione negativa

* quando sei fatta male, metà di te è convinta che scrivere sia il tuo mestiere, l'altra metà di te, vittima della sindrome dell'impostore, mette in discussione ogni parola che scrivi e ti tormenta chiedendoti perché scrivi e se non faresti meglio a smettere

* quando sei fatta male, passi il weekend a fare l'itinerario dei bar, perché se scrivi a casa hai internet e ti distrai troppo, e allora devi stare in un posto senza internet dove ti distrai comunque fissando la gente in modo inquietante. e poi te ne vai senza salutare perché la cameriera minorenne ti dice "prego signora, arrivederci signora" e la cosa ti fa ammutolire per l'imbarazzo

* quando sei fatta male ti senti in colpa a scrivere nei bar perché comunque devi sempre consumare qualcosa e poi corri il rischio di passare dall'acqua e menta al mojito

* quando sei fatta male, per non scrivere nei bar vai a scrivere al reparto ragazzi della biblioteca. che è peggio che scrivere a casa connessa a internet, perché, quando sei fatta male, i libri per bambini ti distraggono più che candy crush, la mail, facebook.

sabato 17 giugno 2017

storia di una dedica al telefono senza fili

nella mirabolante città di u. non ci si riposa mai.
questo weekend c'è "la notte dei lettori": eventi in libreria, presentazioni, incontri tra lettori, caccia al tesoro con in palio una carriola di libri.

tra tutte le proposte del programma ho scelto la presentazione del romanzo "eppure cadiamo felici", un libro che non ho letto.
il suo autore è un professore di scuola media molto "social" con un grandissimo seguito on-line. il libro è nella top 20 da due mesi e il fortunato titolo viene da un verso di rilke che recita "wenn ein Glückliches fällt".

prima della presentazione l'autore è venuto tra il pubblico a stringerci la mano per ringraziarci di essere venuti, e una signora ne ha approfittato per chiedere subito un autografo. "basta che scriva 'a mara', e la firma" ha detto la fan.

l'autore ha capito "a mara e la figlia" e quella è stata la dedica.

venerdì 16 giugno 2017

toglietemi tutto ma non il mio venerdì sera

il venerdì sera, cascasse il mondo, io e il matematico facciamo serata pizza+serie tv.
di solito la pizza è quella che preparo io, impastando amorevolmente farina, lievito, acqua, sale e un filo d'olio.
ogni tanto andiamo a mangiarla fuori.
forse può sembrare noioso fare tutte le settimane sempre la stessa cosa.
a me invece piace molto sapere che dopo una settimana di lavoro mi aspettano due cose: una buona e una bella.

giovedì 15 giugno 2017

la playlist per lavorare allegri

oggi ero da sola in ufficio e mi toccava un lavoro noioso in indesign.
per rendere le cose più movimentate, ho cercato su youtube una playlist di musica italiana di quest'anno e me la sono ascoltata in cuffia.
e niente, ho passato il pomeriggio a fare balletti con le mani davanti al pc.

domani mi tocca un lavoro noioso in html.
noioso

mercoledì 14 giugno 2017

10 anni di azzurropillin

iniziava il 14 giugno 2007, con questo post, la mia avventura azzurropillin.
non sono brava con i festeggiamenti, non sono nemmeno sicura che ci sia qualcosa da festeggiare. diciamo che è un dato di fatto: per dieci anni ho scritto su questo blog.
l'azzurropillin, il colore che dà il titolo a questo blog, è ancora il mio colore preferito.

martedì 13 giugno 2017

prescrizioni mediche

il medico degli ipocondriaci mi aveva prescritto degli esami del sangue.
oggi finalmente mi ha ricevuto per appuntamento.
gli ho mostrato i risultati degli esami e mi ha detto: "è tutto a posto. vada al mare a prendere un po' di sole e si diverta".

domenica 11 giugno 2017

a morire di radon

visto che nella città di u è vietato annoiarsi, io e il matematico siamo andati in giro per la città a caccia di installazioni sonore.
quando siamo arrivati alle carceri del castello, una gentile volontaria ci ha fatto firmare una liberatoria in cui dichiaravamo di essere consapevoli che ci stavamo avventurando in un luogo la cui aria era satura di radon, un gas con un effetto collaterale che si sarebbe manifestato dopo quattro ore.
quando ho chiesto di quale effetto collaterale parlasse non ha saputo entrare nel dettaglio.
un collega giunto in quel momento ha paventato la morte per cancro ai polmoni.

venerdì 9 giugno 2017

ho sonno. buonanotte.

mia sorella aveva una "babi mia" una bambola rosa capace di parlare.
le davi il biberon e dopo un po', se avevi abbastanza pazienza diceva "ho sonno, buonanotte". chiudeva gli occhi e dormiva.
aveva una voce un po' robotica, meccanica.
fino al giorno in cui ho sculacciato la babi mia rendendola muta.

solo l'intervento di mio padre, che sa riparare tutto tranne il martello donatello di mio nipote, le aveva ridato la parola.

e insomma, raga, sono le 21 e 21 e me ne vado a dormire. 
ho sonno. buonanotte. come la babi mia.

giovedì 8 giugno 2017

quando mi leggono i maschi

un giorno, in pausa pranzo, mi era capitato di parlare della promozione gratuita di "non un romanzo erotico" con altre persone che stavano mangiando al mio stesso tavolo.
uno di loro aveva scaricato il libro sullo smartphone immediatamente. 
pensavo l'avesse fatto con il solo intento di aiutarmi a stare in classifica, che è già di per sé un nobile fine.

invece oggi, questo tizio mi ferma e mi dice che ha letto "non un romanzo erotico" e che gli è piaciuto. ha pure aggiunto "non immagini nemmeno da quanto tempo non leggessi un romanzo".
ecco, io, veramente, non so che dire, a parte che sono lusingata.
mi fa sempre piacere che ciò che scrivo venga apprezzato, ma che ad apprezzarlo sia un uomo mi lusinga e mi imbarazza in ugual misura.

martedì 6 giugno 2017

in viaggio con august

negli ultimi anni, pur continuando ad amare visceralmente la lettura, mi è capitato sempre più di rado di incappare in romanzi veramente straordinari. è come se averne letti così tanti mi avesse anestetizzata.
certo, ho letto parecchi romanzi carini, piacevoli. alcuni brutti che ho mollato molto prima di arrivare alla fine solo per lasciare una recensione cattiva a una stellina. (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale)
i romanzi che mi tolgono il fiato, quelli che mi fanno piangere, mi costringono a rileggerli appena terminata la lettura, mi mettono voglia di parlarne e convincere tutti a leggerli sono diventati sempre più rari, sembrano essere disposti come i numeri primi.
"in viaggio con august" ha l'aria di poter essere uno di questi rari romanzi.
non sono ancora a metà ma promette molto bene.

lunedì 5 giugno 2017

fuori controllo

* ho scritto smootie senza la h, in una cosa di lavoro in cui tutto doveva essere giusto.
* mi sono scapicollata in biblioteca, a restituire un libro che avrei potuto tenere per altre tre settimane, ma sai mai. già che c'ero ho preso un libro che non so quando leggerò. ma quando sono fuori controllo è importante avere un libro in più da leggere, non importa se non ho tempo nemmeno di aprire i sei che ho già in lettura contemporaneamente.
* ho fatto la spesa in preda all'angoscia, come la farebbe chi sa che sta per arrivare una catastrofe e si prepara al peggio. ho arraffato roba confezionata a lunga scadenza, carne da mettere in congelatore. ho dimenticato il sale grosso. ma ho preso un sacco di yogurt. se ho abbastanza yogurt niente può andare storto.
* ho ricevuto la mia prima recensione a una stellina su "non un romanzo erotico", ma sono così fuori controllo che non ho nemmeno avuto il tempo di disperarmici troppo.
* ho aggiornato compulsivamente il report delle vendite di amazon. ma è una cosa che avrei fatto comunque.
* ho "stappato" una bottiglia di acqua tonica di chinotto per festeggiare che "non un romanzo erotico" è in classifica. è talmente amara che più che festeggiare sembrava di stare in punizione.

domenica 4 giugno 2017

quando i sogni si avverano

sono le 21 e 52 del 4 giugno e in questo preciso istante "non un romanzo erotico" è al 74° posto assoluto della classifica degli ebook a pagamento.
in condizioni normali starei ballando sul tavolo e brindando (con qualcosa di analcolico).
ma visto che mentre il mio romanzo è in top cento tutto il resto va a rotoli, sono sul divano circondata da fazzoletti pieni di moccio.

chi ha scritto la sceneggiatura della mia vita si è divertito parecchio a complicarmi le cose e ha preso molto sul serio il consiglio "trouble" e "more trouble" per rendere avvincente la trama.

sabato 3 giugno 2017

omicidio volontario

c'è una cosa cui non rinuncio per nulla al mondo e sono le mie almeno otto ore di sonno notturne.
non c'è festa, viaggio, serata che mi interessi più che dormire le mie otto ore.
per le mie otto ore di sonno potrei uccidere.
e stanotte ho commesso un omicidio volontario nei confronti di chi ha tentato di sottrarmi il mio bene più prezioso.

erano circa le 2 e 30 del mattino quando con un fazzoletto di carta ho spiaccicato una stupida zanzara contro il muro (macchiando il muro - vedi foto).
perché puoi succhiarmi tutto il sangue che vuoi, stupida zanzara. puoi pungermi anche venti volte. l'importante è che tu lo faccia senza disturbare il mio intoccabile sonno.

poi, soddisfatta della mia vendetta, sono tornata a dormire.
non ho avuto nemmeno il tempo di appoggiare la testa sul cuscino che un'altra stupida zanzara ha iniziato a ronzarmi sulle orecchie.

venerdì 2 giugno 2017

put your shit together

c'è questa espressione che usano nelle serie tv americane quando un personaggio è nei casini fino al collo e non ha più la situazione sotto controllo e tutto gli sfugge di mano: combina casini al lavoro, è scostante in famiglia, oppure ha perso il lavoro e ha iniziato a bere, o ha lasciato il fidanzato e scopa in giro, con conseguenze disastrose.

a un certo punto c'è sempre un amico, un collega, il capo che dice al protagonista: "put your shit together".
una sorta di: "ok, adesso basta, hai passato il segno. vedi di darti una regolata e rimetterti in carreggiata".

ecco, sono al punto in cui mi aspetto che da un momento all'altro qualcuno mi dica: "put your shit together"