sabato 13 maggio 2017

la serracchiani e l'inaccettabilità - una questione linguistica

questa la frase in questione: "La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre. Ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese."

la chiave è linguistica e risiede nell'espressione "più inaccettabile".
una cosa non può essere "più inaccettabile".
se possono esserci diversi gradi di "accettabilità" non è così per l'inaccettabilità.
nel momento in cui hai stabilito il paletto, fissato il punto, sostenere che una cosa è più inaccettabile significa ricalibrare la scala e far rientrare nelle cose accettabili, seppur di poco, quello che prima era stato definito inaccettabile.

forse la serracchiani voleva dire che le cose inaccettabili sono due, contemporaneamente: è inaccettabile lo stupro, così come è inaccettabile che uno stupro venga commesso proprio da chi ha ottenuto accoglienza in italia. non sarebbe stata proprio una frase "di sinistra" ma quantomeno non avrebbe messo lo stupro nell'olimpo delle cose accettabili.

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