martedì 27 aprile 2010

non sono morta, non sono espatriata, non sono scappata con la cassa.
non ho nemmeno comprato un paio di scarpe da indossare con la gonna che ho acquistato un paio di sabati fa, in un momento di scissione da me stessa.
sto leggendo poco, non sto scrivendo.
cosa sto facendo?
niente.
lavoro e dormo. ogni tanto mi ricordo di fare la spesa, di mangiare, di pagare l'affitto e le bollette, di chiamare il matematico, di lavare i piatti, di stendere i panni e di ritirarli quando sono asciutti. a fine mese rinnovo anche l'abbonamento del treno.
decido di partecipare a presentazioni di libri a cui all'ultimo finisco per non andare, per pigrizia "astutamente" celata con scuse tipo piove-sono stanca-di quel libro non mi importa più di tanto-l'autore non si rivelerà all'altezza dei suoi romanzi.
quando vado in libreria non riesco a fare a meno di acquistare libri che non ho tempo di leggere (l'alta velocità ha quasi dimezzato la durata del viaggio in treno). (qualcuno con cui correre - david grossman; nel mare ci sono i coccodrilli - fabio geda; non vi lascerò orfani - daria bignardi)

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