non sono morta, non mi sono ammalata (non ancora, per lo meno), non sono sparita.
non so nemmeno io come ho fatto a non scrivere una parola qui, per una settimana intera.
non sta succedendo niente di bello né niente di brutto (a parte che piove).
il matematico continua a scrivere la tesi, aspetta che il dio della teoria degli insiemi dia il suo benestare, disintegra le pantofole, ascolta la play list, aggiorna i suoi resoconti.
la sottoscritta dice nel sonno cose senza senso (gigiutti, non mettere le scarpe sulla... sulla... sulla scrivania), continua ad andare su e giù (fino al 12 dicembre, dal 13 si mette nelle mani della divina provvidenza), legge libri-libri del futuro-libri che non saranno mai libri, guarda al futuro con apprensione.
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