dopo oltre due anni di pendolarismo ho iniziato a nutrire una forte antipatia per alcune categorie di viaggiatori occasionali.
1. quelli che si lamentano: quando arriva il controllore devono attaccare con la loro filippica. protestano per il ritardo, per il treno sporco, per la temperatura della carrozza (troppo fredda o troppo calda), per il prezzo del biglietto assolutamente sproporzionato rispetto alla qualità del servizio, per il fatto che per andare in culo al mondo non ci sono treni, per il fatto che il treno eurostar non ferma in culo al mondo ma solo nella grande città.
2. le vecchie che viaggiano a coppie: si fanno caricare sul treno dai figli insieme ai rispettivi bagagli. ore prima della loro fermata cominciano a parlare di come faranno a "scendere le valigie", mezz'ora prima della loro fermata cominciano a trafficare con le maniglie delle borse fingendo di volerle togliere dal porta bagagli posto sopra il sedile. a quel punto un tizio che si è sorbito tutta la disquisizione, impietosito, rassicura le signore dicendo che anche lui deve scendere alla stessa fermata e, non avendo bagagli, si presta volentieri ad aiutare le signore con i loro. a quel punto le vecchie fanno un po' di resistenza, dicono, non si disturbi. il tizio insiste e allora le due vecchie accettano e iniziano a confabulare su quanto sono state fortunate e quanto si è dimostrato generoso questo sconosciuto giovanotto.
3. quelli che non sanno leggere: salgono su un treno a caso. quando arriva il controllore che fa notare loro che hanno preso il treno sbagliato cadono dal pero (ma come? non va a torino?) il controllore li rassicura (sì va a torino ma è un treno eurostarcity con prenotazione obbligatoria. voi avete un biglietto per un treno regionale, per cui pagate 12 euro a testa di differenza. se non eravate sicuri potevate chiedere prima di salire) e pretende il pagamento della differenza. a quel punto, quelli che non sanno leggere, iniziano a lamentarsi e si rifiutano di pagare.
4. quelli che si piazzano davanti alla porta mezz'ora prima: al momento di scendere dimostrano di non saper aprirla. schiacciano il pulsante di apertura prima che venga sbloccata. in questo modo bloccano la porta ed entrando nel panico.
5. le ragazze con le valigie: a luglio - indossano una minigonna inguinale e un top ascellare che non lasciano nulla all'immaginazione ma per passare un week end al mare si portano dietro un trolley enorme che pesa come una bara. lo lasciano in mezzo al corridoio o tra le gambe del passeggero di fronte, e quando qualcuno protesta, dicono candidamente "se vuole provare a metterla lei nel porta bagagli..."
in alternativa bussano sulla spalla del primo belloccio palestrato e facendo flap flap con le ciglia lo convincono a muovere la borsone al posto loro (probabilmente nella stazione di destinazione ci sarà ad aspettarle un tizio nerboruto e senza neuroni che non vedrà l'ora di mostrare la sua virilità caricandosi il bagaglio).
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