la mia vita funziona per sottrazione. una specie di ricerca dell'essenzialità che diventa limitazione e chiusura di orizzonti.
ho scelto un colore (non serve, vero, che dica quale)
alcuni sapori (pasta, pane, pizza, patate, panna, prosciutto cotto)
degli abiti (jeans e t-shirt per l'estate, jeans e felpe col cappuccio per l'inverno)
una passione (le parole: lette, scritte, pronunciate, sussurrate, urlate, pensate, condivise)
una città (torino)
un amore (il matematico)
tutto il resto è tagliato fuori. non si può aggiungere nulla, al massimo si può sostituire qualcosa.
1 commento:
anche gli amici?
non ci posso credere, dai ;-)
Posta un commento