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domenica 31 dicembre 2017

zafferano whisky e camomilla

non avendo mangiato pandoro e torrone a sufficienza, il matematico è uscito di casa inquieto al motto di "ho bisogno di tradizioni".
è tornato con un panettone tutt'altro che tradizionale. 
probabilmente il più bizzarro che esista in commercio: zafferano whisky e camomilla.

l'abbiamo mangiato a merenda, con una tazza di cioccolata calda, dopo aver corso per un'ora.

oh, davvero un buon panettone. anche se di whisky e camomilla le mie papille gustative non hanno trovato traccia.

a questo link la versione pasquale del bisogno di tradizioni

martedì 26 dicembre 2017

la tombola di natale

non amo le occasioni conviviali e penso che i regali siano il modo migliore per dimostrare a chi li riceve che non sai niente di lui/lei. 
questo fa di me quella che non ama il natale.
e però la tombola, che dal 2008 segue i nostri festeggiamenti in famiglia, ha un che di trash e insopportabile che la rende irresistibile.

ecco gli ingredienti della nostra tombola:
* io che estraggo i numeri
* mia sorella chiara che distribuisce i premi
* il simpatico di turno che quando si va per la cinquina chiama l'ambo
* il sordo di turno che quando chiamo 67 chiede "77?"
* mio zio che nega di aver fatto ambo/terna per non doversi accollare...
* le "crodie"

le "crodie" sono i premi in palio. sono schifezze rigorosamente incartate come regali veri, che vengono distribuite a chi "vince". ogni nucleo familiare porta un po' di crodie. le più temute sono le crodie di via cavour, le peggiori in assoluto, si capisce già che fanno schifo perché sono rivestite di carta riciclata. le più ambite sono quelle di viale omero.
il punto delle crodie è che il valore delle stesse, essendo mediamente molto basso, cambia moltissimo da persona a persona: il libro di preghiere di cui mia nonna è stata felicissima, per me sarebbe stata la peggiore delle crodie. i biscotti che lei ha portato come crodie sono stati molto apprezzati da mio cugino.

[in foto l'espressione di mia zia per essersi accaparrata la peggior crodia della tombola 2017: un quadretto natalizio di dubbio gusto] 

sabato 23 dicembre 2017

tra il dire e il fare c'è di mezzo il fare

il 2017 sta volgendo al termine e come ogni anno, in questo periodo, è tempo di bilanci.

per me quest'anno è stato l'anno del fare, del provare, e ho scoperto che... se fai sbagli, ma se non ti scoraggi e continui a fare le cose succedono, e funzionano.

un esempio? eccolo:
stavo per ringraziarvi per aver votato il mio racconto "la copiona" per il concorso degli scrittori pigri, e stavo per dirvi che nonostante il vostro supporto - di cui vi sono immensamente grata - non avevo vinto.

invece oggi gli scrittori pigri, hanno messo un palio due premi lampo, e io sono stata tra i due più veloci.
così ora sono qui a dirvi che ho vinto una settimana gratuita di laboratorio di scrittura.
non è stato un premio al merito, ma sento di essere stata premiata per essere rimasta positiva, resiliente, aperta a nuove possibilità.

ed è proprio questo che mi ha insegnato il 2017, che fare, provare, sbagliare, sbagliare meglio... prima o poi paga.
spero nel 2018 di riscuotere almeno un po' di quanto fatto fino a qui.

mercoledì 13 dicembre 2017

vivere abbastanza

oggi sono giunta alla conclusione che non vivo abbastanza.
le mie giornate si esauriscono tra nutrirmi, lavorare, dormire.
a volte vado a correre, a volte leggo, guardo qualche serie tv, il giovedì c'è il corso di photoshop, ma per la maggior parte del tempo sono sola, e nella mia testa.
non è che non faccia niente, e non è nemmeno che la mia testa non sia un luogo molto popolato e interessante.
è più che altro la sensazione di non sentirmi abbastanza sfidata, stimolata.

vorrei un life coach che mi permetta di trovare obiettivi e priorità, un book coach che mi aiuti a dare forma e struttura alle mie idee di romanzo, un corso/libro di copywriting e uno di marketing online che mi permettano di migliorare sul lavoro, un miracolo che mi insegni a usare photoshop per realizzare delle copertine/grafiche decenti. 

mi sento così apatica che forse nemmeno tutte queste cose insieme riuscirebbero a darmi una scossa.

lunedì 11 dicembre 2017

presto che è tardi

non so perché mi ostini a partecipare ai concorsi di scrittura. incappo in un bando che mi ispira e... decido di partecipare.
a volte ho l'impressione di farlo più per scrivere, che per l'oggettiva possibilità di vincere qualcosa.
e forse tutta questa proattività è dovuta anche alla nuova prospettiva da cui cerco di guardare i rifiuti: non più come un giudizio negativo su di me ma come una normale fase interlocutoria, come la dimostrazione di essermi esposta alla possibilità di un sì.

quelli qui di seguito sono solo 3 dei concorsi in cui sono in gara:

* la venticinquesima ora: organizzato dalla scuola di scrittura belville di milano. bisognava scrivere un racconto a tema in 25 ore. il tema veniva rivelato alle 23 del 2 dicembre e entro le 24 del 3 dicembre bisognava consegnare un racconto di due cartelle. il 18 gennaio decreteranno i vincitori, in palio servizi di editing e corsi di scrittura.
* 8x8: partecipo tutti gli anni da almeno quattro anni. due miei racconti scartati nelle edizioni precedenti sono stati pubblicati proprio nelle settimane scorse, su due diverse riviste.
* scrittori pigri: partecipo con un piccolo racconto sul plagio. si può leggere  votare su facebook qui

conto di partecipare a un concorso per scrittori friulani che scade a gennaio, pensavo di partecipare al concorso kobo ma la scadenza è tra sei giorni e al romanzo che volevo presentare mancano 30.000 battute, domani scade un concorso per racconti a tema futuro cui mi sarebbe piaciuto partecipare con un bel pezzo alla black mirror, sei mesi fa pensavo che avrei presentato un romanzo sulla corsa al concorso letterario ewwa, che scade a fine mese (inutile dire che nel frattempo non ho scritto alcun romanzo, tanto meno un romanzo sulla corsa).
alla fine sono più i concorsi a cui non partecipo che quelli a cui partecipo, però è il pensiero che conta, no?!

PS: non dimenticate di votare il mio racconto su facebook qui

domenica 3 dicembre 2017

telethon, photoshop, il lavoro da casa e altre amenità

sono stata completamente risucchiata dal lavoro: da tre settimane scrivo testi pubblicitari di natale per ristoranti, erboristerie, pasticcerie, negozi di casalinghi, di giocattoli, di intimo, di ottica...
il che è fantastico, se non mi ritrovassi a lavorare anche a orari improbabili come le sette e un quarto del mattino di sabato o le dieci di sera. a volte staccando solo per far pipì. e spesso non staccando nemmeno di notte: quando l'incubo di aver sbagliato le impostazioni di luogo, di spesa, di durata mi assale.

il tempo per leggere e scrivere si è ridotto a zero. non ho ancora mandato la newsletter di novembre, non sto aggiornando il blog, ho abbandonato al loro destino aria su wattpad e il racconto per gli scrittori pigri.
da almeno una settimana non leggo nemmeno una pagina.

al corso di photoshop ho visto fare cose meravigliose, peccato che non abbia imparato a farne nessuna. oggi volevo solo cambiare le dimensioni di un'immagine: da 26x26cm a 12x12. non sono stata in grado di farlo. le mie doti di grafica lasciano a desiderare. (come si nota dall'immagine qui sopra: ho aggiunto il logo telethon scontornandolo da un file jpg, ma non sono stata in grado di eliminare quel riquadro più chiaro che mi ricopre mezza faccia)

oggi, dalle 14 alle 15, correrò per telethon. per ogni km corso verranno donati 5 euro alla ricerca. spero di riuscire a donare almeno 55 euro, 60 sarebbe possibile se ieri non fossi tornata alle 2 e 30 del mattino dopo essere stata al concerto di caparezza, se avessi un ginocchio meno acciaccato, se seguissi un'alimentazione più consona.

lunedì 20 novembre 2017

come con i piattini cinesi


prima non mi occupavo della mia scrittura. non facevo niente, stavo lì a guardare le statistiche di amazon per l'unico libro autopubblicato che avevo.
poi mi sono scatenata e adesso mi sembra di avere mille piattini cinesi da far girare tutti contemporaneamente:

* su wattpad continuo ad aggiornare "aria e altri coccodrilli" con curiosità e aneddoti: leggi qui
* oggi mi hanno intervistato per il blog the pink cafè: leggi qui
* "ti voglio bene lo stesso" è tra i 7 libri che si possono vincere con un giveaway su fb: qui il regolamento
* ho scritto un racconto breve per poter vincere un laboratorio di scrittura: leggilo e votalo qui su fb
* la collaborazione con il blog youcanprint continua con nuovi articoli che parlano di scrittura e promozione: leggili qui


non serve che vi clicchiate tutti i link. l'unico che mi farebbe davvero piacere apriste è quello per votare il mio racconto (c'è tempo fino al 15 dicembre).

venerdì 17 novembre 2017

amore che torni

il giorno in cui esce un nuovo cd dei negramaro, per me è meglio della mattina di natale.
oggi mi sono svegliata presto, mi sono precipitata su amazon.it, ho acquistato le 12 tracce MP3 che compongono "amore che torni", in un lampo le avevo anche nello smartphone (meravigliosa magia! e grazie al buono amazon regalato dalla mamma del matematico).

mi sono messa le scarpe da corsa e via, con i negramaro nelle orecchie.
ero così felice che durante tutta la prima traccia ("fino all'imbrunire") canticchiavo e sorridevo e saltellavo!

il cd "amore che torni" dura il tempo di un warm-up + 6km di corsa + un cool-down. come sempre, al primo ascolto, il cd non mi è piaciuto. ma so già che lo riascolterò decine di volte, lo imparerò a memoria, e diventerà parte della mia vita, farà da colonna sonora a questo periodo e sarà bellissimo.

certo ha un clamoroso difetto: l'ultima traccia si intitola "ci sto pensando già da un po'" con l'accento sulla o. del resto felicità non ha nulla a che fare con perfezione. sono certa che ci siano migliaia di aforismi sul tema.

venerdì 10 novembre 2017

cavallo fumoso

vicino casa, a un prezzo stracciato, per una sera a settimana, per dieci settimane, fanno un corso di photoshop, cui io mi sono prontamente iscritta.

ieri, dopo la prima lezione in cui ho prodotto questo magnifico cavallo fumoso unendo tre immagini distinte (in principio c'erano la foto del muretto, la foto del cavallo, e la foto del fumo), ero felicissima: mi sentivo un mago di photoshop.

poi, oggi, è capitato che per lavoro dovessi modificare leggermente il logo di un cliente e ho impiegato un'ora per fare una cretinata.
ma ci sono ancora nove lezioni. sono certa che alla fine del corso riuscirò a produrre una copertina fighissima per "aria e altri coccodrilli" che per ora si deve accontentare di una veste brutta e mortificante che non rende affatto giustizia alla storia.

sabato 28 ottobre 2017

solo cose belle?

in questi giorni di fatica, stanchezza, demotivazione, giornate corte, mi sono capitati sotto gli occhi due post che riflettono sull'immagine che diamo di noi sui social.
siamo sempre sorridenti, alle feste, agli aperitivi, ben vestiti, circondati da persone altrettanto sorridenti e ben vestite. insomma: vogliamo mostrare agli altri la parte di noi di successo, anche se è evidente che è solo la punta dell'iceberg, visto che per la maggior parte del tempo siamo a lavoro, imbottigliati nel traffico, alle prese con persone sgradevoli, con burocrazia ottusa, conti, bollette, occhiaie, notti insonni, acciacchi.

è per combattere questa tendenza a mostrare solo il meglio che qui accanto vedete la foto del mio tavolo: è mezzogiorno passato, tra poco pranzeremo, e non ci sarà nemmeno lo spazio per mettere due piatti. sul pavimento c'è così tanta polvere che potrei scriverci. ma non ho voglia, né forza, né interesse ad alzarmi dal divano.
per poter scattare una foto per pinterest o instagram dovrei farmi ospitare dalla vicina.

qui trovate l'articolo di zandegù sulle cose belle.
qui trovate l'articolo di enrica crivello sulle cose brutte.

PS: ieri sera ho mandato la mia newsletter n.6
se sei iscritto spero tu l'abbia ricevuta e letta, se non sei iscritto: cosa aspetti? devi solo mettere il tuo indirizzo nella barra qui in alto, o qui accanto!

domenica 22 ottobre 2017

"no"

nipotino matteo ha due anni e mezzo, un sorriso ruffiano e uno sguardo dolce e furbetto che ti conquista. avrebbe una testa di ricci biondi gemella a quella della sorella maggiore, se sua madre non lo rapasse come un marine per paura dei pidocchi.
matteo è un tipo laconico, ha già capito che "le parole, per essere importanti, devono essere poche" per questo ha imparato subito a chiamare il suo eroe preferito: "chase" (uno dei paw patrol), e solo in un secondo momento la sorella "aci". tutto il resto non era di grande importanza.
ora ha ampliato in suo vocabolario aggiungendo i numeri, le fragole, le bucce, il suo stesso nome: "matteio".
ieri, in un impeto di loquacità si è messo a contare fino a dieci... in inglese.
sorpresa da cotanta parlantina gli ho detto: "be', sai contare in inglese e non riesci a dire "zia silvia"? è facile prova a dire: si"
"sì"
"via"
"via"
"allora prova: di' si-via"
silenzio.
"non riesci a dire silvia?"
e nipotino matteo, guardandomi con aria sprezzante, ha detto: "no".

lunedì 16 ottobre 2017

l'amore difficile

l'avete letto il racconto "Non-Iacopo" sulla rivista letteraria carie? se sì, spero vi sia piaciuto, se no cliccate qui e recuperate, perché è uno dei miei racconti più belli.

ecco, ora vi racconto un po' di sugosi retroscena.
quel racconto è stato scritto verso la fine del 2015. è stato inviato a un concorso dove nessuno se l'è filato.
è rimasto nell'hard disk del mi pc fino a ottobre dell'anno scorso. quando l'ho inviato a Carie che ha accettato di pubblicarlo il 30 novembre.

non ne ho più saputo niente fino ad agosto di quest'anno, quando mi sono arrivate le bozze da approvare.
ieri "non-iacopo" ha trovato finalmente dei lettori.

da quando quel racconto è stato scritto ho cambiato città e nazione, scritto almeno due romanzi, svariati post sul blog, una manciata di altri racconti, avuto tre datori di lavoro diversi.
come faccio a essere felice per quel racconto?
non sembra nemmeno mio. è così lontano il momento in cui è stato importante per me...
e lo stesso vale per le storie che sto pubblicando a puntate su wattpad.
ricevo complimenti e commenti per romanzi che ho scritto 5-10 anni fa, di cui ricordo pochissimo, forse nemmeno cosa mi ha spinto a scriverli.
e mi trovo a difendermi, ad ammettere che sono immaturi, a sorprendermi se qualcuno li legge e li apprezza.

il mio rapporto con ciò che ho scritto mi ricorda uno degli amori difficili di calvino "l'avventura di due sposi", quello in cui marito e moglie lavorano a turni e si incontrano solo nel tepore lasciato nel letto dal corpo dell'amato.

domenica 15 ottobre 2017

anestesia

in questo periodo mi sembra di vivere in anestesia parziale, o in apnea.
a volte mi sembra di non provare nulla, di attraversare le giornate come nella carrozza di un treno ad alta velocità, invece che camminandoci attraverso.
vorrei/dovrei scendere e sporcarmi le mani, ascoltare i suoni e i profumi che mi circondano, fermarmi a scambiare due chiacchiere con qualcuno. invece tutto scorre al di là del vetro.

sto dentro questo vagone mentre fuori succedono cose che non possono raggiungermi.
allo stesso tempo, quello che succede nel vagone è capace di toccarmi e ferirmi moltissimo, anche se la vita che scorre fuori non può accorgersene.

tra le cose che oggi avrei voluto entrassero nel vagone, c'è che uno dei miei racconti cui tengo di più è finalmente stato pubblicato sulla rivista letteraria Carie.
vorrei esserne felicissima, anche per l'illustrazione così delicata che lo accompagna (e che ho messo qui nel post), e invece mi sembra di non sentire niente, nemmeno di fronte ai complimenti ricevuti da chi ha letto e apprezzato il racconto.

per leggerlo basta cliccare qui

mercoledì 11 ottobre 2017

tartarughe all'infinito di john green (considerazioni sulla traduzione del titolo)

è uscito oggi per Rizzoli, nella traduzione di Beatrice Masini, "Tartarughe all'infinito" il nuovo romanzo di John Green.
John Green è l'autore best-seller di "Colpa delle stelle", ma io lo adoro dai tempi di "Cercando Alaska", che resta il mio romanzo young adult preferito in assoluto.

Rizzoli ha scelto il titolo "Tartarughe all'infinito", probabilmente ammiccando a una delle frasi più amate di "Colpa delle stelle" in cui John Green scriveva: "alcuni infiniti sono più grandi di altri infiniti".

Ma voi da che parte le vedete queste tartarughe all'infinito? Come una fila che cammina verso l'orizzonte? O come una colonna che si staglia verso l'alto? O come una fila che si perde alla vostra destra e sinistra tagliandovi la strada?

Avete mai pensato all'infinito verso il basso? Forse solo la mia Aria potrebbe pensare all'infinito in quel modo.

Ma il titolo originale,"Turtles All the Way Down", vuole proprio che quelle tartarughe infinite siano viste verso il basso, dato che fa riferimento all'idea cosmologica che la terra sia piatta e poggi sul dorso di una gigantesca tartaruga, che a sua volta poggia su quello di un'altra tartaruga e così via.

Per questo appena ho saputo di "Turtles All the Way Down" (molto prima che Rizzoli annunciasse il titolo dell'edizione italian) ho pensato che per me, questo nuovo libro di John Green, si sarebbe chiamato "Tartarughe giù giù".

Ne ho lette solo poche pagine stamattina, scaricando l'anteprima su Kindle, ma su Amazon.com ci sono già 18 recensioni super-entusiastiche che sostengono che John Green è riuscito nella missione impossibile di scrivere un libro più coinvolgente di "Colpa delle stelle".

Sarà vero? Non mi resta che leggere "Tartarughe giù giù" per scoprirlo. 

domenica 8 ottobre 2017

la domenica ideale

ci sono poche cose che amo davvero fare, e concentrarle tutte in poche ore con risultati soddisfacenti è WOW!

* ieri in biblioteca ho fatto incetta di libri (nella foto non si vedono neanche tutti). dubito che riuscirò a leggerli entro la scadenza del prestito, ma circondarmi di libri, sapere che ci sono, averli attorno mi rassicura.

* la torta di mele con la crema. uno dei pochi vantaggi dell'autunno rispetto all'estate è che accendere il forno diventa piacevole. era da settimane che avevo voglia di torta di mele, e oggi ne ho finalmente sfornata una BUONISSIMA. persino il matematico che detesta le mele ha fatto il bis.

* la corsa. correre è uno sport che sa essere molto frustrante: ti alleni e ti alleni ma i risultati non vengono. non migliori i tempi, fai fatica, senti doloretti qui e là, e ti chiedi se sono normali o l'inizio di una infiammazione ai tendini che ti terrà fermo per mesi.
oggi non correvo da più di una settimana, le premesse per fare una corsa da schifo c'erano tutte, invece ho piazzato i dieci km più veloci. e via.

mercoledì 4 ottobre 2017

il posto delle idee geniali


in questi giorni, pensando al blog, mi sono chiesta come abbia fatto a scrivere post per dieci anni. non mi veniva niente, non sapevo più come si facesse. pensavo "adesso scrivo un post" e poi mi dicevo "ma cosa scrivo? cosa ho scritto per dieci anni?".

allo stesso modo, ora che dovrei mettermi a scrivere un nuovo libro, mi chiedo come abbia fatto a scriverne degli altri. penso che tutte le mie storie sono nate e cresciute attorno a uno spunto autobiografico, e mi domando cosa, nella mia vita di ora, potrebbe far ripartire quel meccanismo. ma la verità è che più mi guardo attorno a caccia di storie, più mi sento lontanissima dal posto delle idee geniali e molto scoraggiata per il fatto che nessuna idea, né geniale né banale, sia venuta a trovarmi. (ieri, guardando una puntata della serie tv "black mirror" ho pensato che fosse wow, e mi è venuto lo sconforto, perché so che non troverò mai idee altrettanto geniali per i miei romanzi.)

complici l'autunno - le attese vane e le giornate più corte - mi sembra tutto più complicato, più faticoso, più inutile. 
mi sento di nuovo come Aria. 

potete leggere la sua storia cliccando qui

giovedì 28 settembre 2017

ti voglio erotico in promozione gratuita

come promesso ecco l'ebook simpaticamente soprannominato da anna (la mia grafica di fiducia): "ti voglio erotico".
si tratta della raccolta, in un unico ebook, di "ti voglio bene lo stesso" e "non un romanzo erotico".
da oggi, 28 settembre, fino a lunedì 2 ottobre, potrete scaricarlo gratuitamente a questo link
ho pensato a questa raccolta per semplificare la vita ai miei amati lettori: perché far fare due volte click per scaricare due libri diversi, se posso dimezzare la fatica?
ecco che con un click vi prendete due ebook e per giunta gratis! poi non dite che non vi voglio bene.
per non fare confusione ho usato le stesse copertine così è chiaro che non vi sto fregando simulando una nuova pubblicazione con copertina e titoli diversi.

quindi, ricapitolando:

se mi volete molto bene, scaricate l'ebook dal 3 ottobre in poi, quando costerà la bellezza di 2 euro e 99. in questo modo mi regalerete 1 euro e 56 che amazon verserà sul mio conto il 29 dicembre.
oltre a rendermi meno povera di un euro e cinquantasei permetterete al libro di salire nella classifica degli ebook a pagamento.

se invece mi volete bene scaricate l'ebook gratis da qui, dal 28 settembre al 2 ottobre. fatelo anche se li avete letti entrambi o se non li leggerete mai, il vostro download permetterà al libro di salire nella classifica degli ebook gratuiti e renderete più visibile le mie storie anche ad altri lettori che ancora non le conoscono.


se poi avete già letto almeno uno dei due libri e volete farmi felice potete lasciare una recensione positiva/molto positiva su amazon.



per chi non ha idea di cosa sta per scaricare ma vuole saperne di più un breve riassunto:
"ti voglio bene lo stesso" è una storia d'amore malinconica e introspettiva ambientata a vienna. a prima vista può sembrare la storia di un tradimento. in realtà vorrebbe essere il percorso di consapevolezza di una donna. leggi le recensioni su amazon
"non un romanzo erotico" è una storia d'amore leggera e divertente che racconta le tragicomiche avventure di una traduttrice di romanzi erotici. leggi le recensioni su amazon

se uno o entrambi i romanzi ti incuriosiscono puoi averli gratis dal 28 settembre al 2 ottobre


grazie e buona lettura!

domenica 24 settembre 2017

l'algoritmo per l'ascolto dei cd

il 15 settembre, giorno dell'uscita del nuovo cd di caparezza, il corriere ce ne ha consegnata puntualmente una copia.
in una famiglia di fan "normali" si sarebbe scartato il cd e lo si sarebbe ascoltato immediatamente/il prima possibile.
sicuramente è quello che avrei fatto io se il cd fosse stato mio.
ma il cd è del matematico, l'ha comprato lui e quindi valgono le sue regole, o meglio, gli imperscrutabili ordini dell'algoritmo che impongono di ascoltare il cd a ottobre. a ottobre. capite?!??!?


per fortuna al matematico non piacciono i negramaro
e il 17 novembre, quando uscirà il nuovo cd, sarà mio, e verrà ascoltato in loop per giorni fino all'usura delle tracce mp3.
come prevede il mio personalissimo algoritmo.

ps: domani parte la nuova sfavillante newsletter piena di anticipazioni e novità. se volete iscrivervi qui sul blog c'è la solita barra azzurra in cui inserire il vostro indirizzo email.

martedì 19 settembre 2017

cosa bolle in pentola

non scrivo tanto sul blog perché sono super indaffarata:
lo scorso weekend sono stata a pordenonelegge a vedere la niven, covacich, la ciabatti.
ho anche partecipato a una garetta di corsa da 6 km scarsi.

ed ecco qui le novità:

* probabilmente inizierò a scrivere per il blog di youcanprint: un articolo a settimana ogni martedì su scrittura, autopubblicazione, book marketing
* entro fine mese metterò in promozione gratuita i miei romanzi "Ti voglio bene lo stesso" e "Non un romanzo erotico", quindi se stavate meditando di acquistarne uno o entrambi pazientate una decina di giorni e potrete scaricarli gratis
* sto lavorando a un nuovo racconto per il concorso 8x8 (questo sarà il quarto anno consecutivo in cui ci provo. sto cercando di detenere il record: quante volte si può partecipare allo stesso concorso senza essere considerati di striscio?) vi farò sapere.

giovedì 14 settembre 2017

loro sì che hanno capito tutto

pensavo agli orsi, ai ghiri e a quegli animali che durante la brutta stagione vanno in letargo.
ecco, vorrei fare lo stesso: ficcarmi nel letto, avvolgermi nel piumone e risvegliarmi a primavera inoltrata.
gli animali che vanno in letargo hanno capito tutto.
no, scusate, rettifico. ho appena scoperto che il 17.11.17 esce il nuovo cd dei negramaro e devo stare sveglia!

ps di servizio: oggi sono ospite del blog di tiziana cazziero con un post in cui racconto com'è che a 35 anni continuo a scrivere romanzi invece di metter su famiglia. clicca qui per leggerlo

martedì 12 settembre 2017

non tutti i mali vengono per nuocere

stamattina faceva freddo, così freddo che il matematico ha dovuto indossare il cammello* (dicesi cammello giacca autunnale color cammello).
un attimo prima di avventurarsi fuori casa, in una giornata autunnale bagnata e grigia, il matematico ha esclamato: "ecco dov'era la mia chiavetta usb".

al momento il ritrovamento della chiavetta nella tasca del cammello è l'unico aspetto positivo dell'arrivo di questo stupido autunno uggioso.

giovedì 7 settembre 2017

check-list

stamattina mi ero ripromessa di scrivere le cose che avrei voluto fare oggi.
ma non l'ho fatto.
così ho perso un intero pomeriggio che avrei potuto impiegare proficuamente con le cose che avrei voluto fare oggi:
* continuare a leggere "ferma così"
* sistemare il racconto
* far partire la lavatrice
* rileggere e revisionare l'aborto di romanzo sulla corsa
* andare in posta
ora che sono scritte non mi resta che farle domani.

ps di servizio: oggi sono stata ospite del blog pennablu con questo post che prova a spiegare perché i best-seller, prima di diventare tali, spesso vengono rifiutati da più editori. se ti va di leggerlo clicca qui

mercoledì 6 settembre 2017

cose da vacanza #3

lungo il viaggio in macchina che dalla città di U ci portava in vacanza, ci siamo fermati a mangiare a pinguente, una ridente cittadina croata.
al termine del lauto e soddisfacente pasto abbiamo pagato con carta di credito. così, con la pancia piena, siamo ripartiti verso il mare.

la domenica successiva, al termine della vacanza, ci siamo resi conto che quel lauto pranzo consumato a pinguente non ci era mai stato addebitato.
il pagamento non era andato a buon fine.
è così che, sulla via del ritorno, ci siamo fermati a mangiare nello stesso posto, per poter pagare il conto del lunedì precedente.

quando al termine del pasto abbiamo presentato il vecchio scontrino accanto al nuovo, e dichiarato di volerli pagare entrambi, il cameriere (lo stesso della volta precedente) sembrava non capire.
abbiamo estinto i nostri debiti e ce ne siamo tornati a casa satolli.

non so che effetto faccia questa storia.
a me piace credere che chiunque avrebbe fatto come noi. che è normale essere onesti, che non c'è niente di straordinario.
ma ho come l'impressione che questo episodio ci faccia fare la figura dei fessi.
in un paese in cui si pratica l'arte dell'arrangiarsi, si predica il farsi furbi, e "senza fattura fa 50 altrimenti 80"... non dev'essere tenuta in gran conto la gran cosa che è l'onestà.

lunedì 4 settembre 2017

cose da vacanza #2

questo è il mio cuore in vacanza.
* che batte all'impazzata quando all'alba corro sul lungomare con negli occhi un paesaggio da togliere il fiato.
* che si riposa quando sto sulla spiaggia a leggere
* che si risveglia quando passeggio in cerca di qualcosa da mangiare
* che si dà da fare quando devo fare 423 scalini, dalla spiaggia a casa, per tornare a dormire.




domenica 3 settembre 2017

cose da vacanza #1

ho letto, in ordine:
il volo di alice di zita dazzi
la ragazza nella nebbia di donato carrisi
la grande menzogna di antonella sacco
è solo questione di magia di mila orlando
certi fiori stanno all'ombra di antonio ferrara.
tre in edizione cartacea e due in edizione kindle.
ora, forse sono io a essere imbranata, ma col kindle leggevo sulla spiaggia in qualsiasi posizione, giravo pagina senza patemi e riuscivo a evitare di essere accecata dal sole.
maneggiare i cartacei, soprattutto "la ragazza nella nebbia" che ha più di 300 pagine, è stato un vero incubo. voi tenete l'odore della carta, io leggo gli ebook.

ma quello che volevo dirvi di queste letture è: non guardate la copertina e immergetevi nelle pagine di antonella sacco. "la grande menzogna" è un libro stupendo, avvincente, scritto magistralmente, pieno di tensione e allo stesso tempo di introspezione. per me è una vera perla.
scaricatelo subito da qui, così non ve ne dimenticate.
aspetto di essere ringraziata a breve per l'impareggiabile consiglio di lettura :)

domenica 27 agosto 2017

il trittico della soddisfazione assoluta

prese singolarmente sono delle attività soddisfacenti: corri e sei soddisfatto di aver portato a termine la corsa, anche se non sei stato veloce come avresti voluto, le endorfine ti esplodono in testa e tu ti senti una scheggia. invincibile.
ti fai la doccia ed è fantastico. ti rilassa, ti lava via la stanchezza, ne esci pulito e rigenerato. una favola.
fai colazione al bar, con calma, e ti coccoli.

fare queste tre cose non singolarmente, ma una dopo l'altra, è la soddisfazione al cubo. corri e sei soddisfatto, poi ti fai la doccia e ti senti da dio, infine reintegri con una buona brioche e un cappuccino fatto ad arte, e raggiungi il paradiso.


collage fatto da cellulare con una app che si chiama "layout" gratis, facile e veloce. consigliatissima!

venerdì 25 agosto 2017

ce la faranno i nostri eroi?

in queste vacanze vorrei:
* non sentirmi in colpa per il fatto di essere in vacanza
* correre
* staccare un po' da facebook, wattpad, whatsapp, blog, mail, statistiche di vendita di amazon & co
* leggere come se non ci fosse un domani

PS di servizio: verso ora di pranzo ho inviato la newsletter azzurropillin: leggetela, rispondete se vi va, se non la trovate nella posta in arrivo cercatela nello spam (e abilitate l'indirizzo), se non l'avete ricevuta ma volete riceverla, mandatevi il vostro indirizzo e vi aggiungo. 

mercoledì 23 agosto 2017

i preparativi per le vacanze

non ho la crema solare, devo ancora lavare i costumi da bagno, non ho cambiato gli euro in kune ma...
sono andata in biblioteca a prendere 5 romanzi: due per ragazzi, tre per adulti e mi sento prontissima per le mie vacanze al mare.

domenica 20 agosto 2017

il mio nuovo fidanzato

grazie al matematico, le mie pigre corsette infrasettimanali senza infamia e senza lode hanno trovato nuovo slancio.
ora ho un garmin forerunner 235 che mi indica la via, mi fa da coach e motivatore, si complimenta per la mia velocità, crede in me al punto da sostenere che posso correre una maratona intera in 3 ore e 41 minuti (ahahahah), mi dice che ho un VO2max eccellente (qualunque cosa sia!), mi porta la colazione a letto.

insomma, quale donna non vorrebbe un garmin come fidanzato.
garmin is the new charming prince

peccato solo che la connettività bluetooth abbia smesso di funzionare dopo meno di una settimana. non ci sono più i principi azzurri di una volta.

sabato 19 agosto 2017

avventure di una lettrice bulimica

ho in lettura 5 romanzi.
* uno nel kindle, sul comodino. romanzetto rosa senza pretese per conciliare il sonno (concilia più del previsto dato che lo sto leggendo da un paio di settimane e sono appena a metà)
* uno sul divano, a faccia in giù per tenere in segno. erri de luca
* uno sul tavolo del salotto con il segnalibro della biblioteca dentro. "questa è l'acqua" di david foster wallace, per darmi un tono
* uno sul tappeto con dentro un pacchetto di fazzoletti come segnalibro. è "will grayson will grayson" della coppia john green david levithan
* uno in bagno, sopra la lavatrice, con uno strappo di carta igienica (pulita) come segnalibro. un romanzo per ragazzi.

li sto leggendo contemporaneamente e non me ne piace nessuno. nemmeno will grayson che desideravo leggere da anni.
lunedì riapre la biblioteca e restituisco tutto. inclusi quelli già letti. l'unico degno di nota "la bomba" di todd strasser, consigliatissimo. pieno di tensione e umanità.

domenica 13 agosto 2017

cose che aspetto

* 28 agosto: partenza per il mare
*  7 settembre: pubblicazione di un mio guest post sul blog "pennablu"
* 11 settembre: uscita di una mia intervista per un blog
* 15 settembre: uscita del nuovo album di caparezza "prisoner 709"
* 29 settembre: uscita dei nomi dei 5 finalisti al premio battello a a vapore
* 10 ottobre: uscita del nuovo romanzo di john green "turtles all the way down"
* data non precisata dell'autunno: uscita del mio racconto "non iacopo" per la rivista "carie"
* data non precisata dell'autunno: uscita del mio racconto "felice per la prima volta" per la rivista "cadillac magazine"
* 2 dicembre: concerto di caparezza a padova
* data non precisata del 2017: un editore mi contatta per propormi un contratto editoriale per "Aria e altri coccodrilli" :)

anche voi avete un calendario dell'attesa? cosa aspettate?

domenica 6 agosto 2017

la dieresi e la temperatura, rapporto di causa effetto

nei giorni scorsi il matematico è stato in germania per lavoro, più precisamente a münster, una ridente cittadina parecchio a nord.
prima di partire il matematico ha coscenziosamente controllato le previsioni del tempo dichiarando: "la temperatura non scenderà mai sotto i 20°C".
la sottoscritta aveva suggerito: "non deificare la ragione (cit.*) portati un maglioncino ché non si sa mai".
il matematico, sprezzante del pericolo, aveva bellamente ignorato il mio suggerimento.
al ritorno ha dichiarato, infine: "ho guardato le previsioni di munster [francia] invece che quelle di münster, ho preso un sacco di freddo".


* la citazione è dal primo decalogo di kieslowski

sabato 5 agosto 2017

aria e altri coccodrilli

da più di un anno giace dimenticato nel file system del mio pc il romanzo cui tengo di più in assoluto.
si intitola "aria e altri coccodrilli" e parla di due diciottenni depresse e suicidarie.

poiché ho bisogno che qualcuno si accorga di quanto è originale, intenso, sincero, privo di paternalismi, necessario... ho deciso di metterlo a disposizione gratuitamente su wattpad.
ogni settimana caricherò un nuovo capitolo e staremo a vedere che succede.

clicca qui per iniziare a leggere.

mercoledì 26 luglio 2017

giusto due robine da leggere

la biblioteca sta per chiudere per ferie e io, sentendomi di fronte all'armageddon, ho fatto la prepper dei libri e ho arraffato tutto quello che mi è venuto sotto mano.
anche se avrei voluto un altro romanzo di yalom, l'ancella della atwood (sì, sto guardando la serie tv e mi sta inquietando molto), i libri di alice basso, quelli di kent haruf e un mucchio d'altra roba che per leggere avrei bisogno di un anno sabbatico.


[ps di servizio]: ieri ho mandato la newsletter n. 3 con mailchimp.
se siete iscritti e non l'avete ricevuta: controllate nello spam. se non siete iscritti e volete riceverla: iscrivetevi usando l'apposito form, o i commenti, o scrivetemi in privato.

lunedì 24 luglio 2017

l'abbandono

ho preso molto sul serio il diritto del lettore di abbandonare i libri quando non gli piacciono.
sono sia una lettrice compulsiva che un'abbandonatrice compulsiva. se un libro mi annoia lo mollo senza troppi rimpianti.
il mio motto è: "ci sono troppi libri belli per dover perder tempo con quelli brutti". (in questo caso bello e butto sono aggettivi che non implicano la bellezza in senso assoluto e universale, al contrario.)
quindi, che sia pagina 10, 100, 300 capita che mi arrenda, che smetta di perdere tempo con un libro che non mi coinvolge e passi ad altro. verso i vent'anni ho abbandonato a venti pagine dalla fine "l'insostenibile leggerezza dell'essere", libro di cui non ricordo altro, se non questo aneddoto.

venerdì ero sul punto di abbandonare "la cura schopenauer" di yalom, autore di cui ho adorato altri due romanzi.
oggi posso dire di essere felicissima di non averlo fatto.

chissà quanti romanzi straordinari mi sono persa per impazienza.

ps: domani partirà la terza newsletter azzurropillin, se vuoi riceverla iscriviti lasciando il tuo indirizzo email nell'apposito form, o qui nei commenti, o inviandomela all'indirizzo azzurropillin [@] gmail. com

mercoledì 19 luglio 2017

la mia laurea triennale

questo post di VolevoEssereJoMarch mi ha fatto tornare in mente il giorno della mia laurea triennale.
è stata 11 anni fa quasi esatti, credo fosse il 21 di luglio.
faceva un caldo infernale, mi ero portata in borsa una maglietta di ricambio.
discutevo una tesi sulla scrittura creativa che aveva in bibliografia quasi 100 manuali di scrittura, tutti letti davvero. scrivere quella tesina era stata l'unica cosa che mi aveva appassionato in quei tre anni, assieme a un laboratorio di scrittura, al corso di letterature comparate di molesini, e all'esame di filosofia del linguaggio.
non vedevo l'ora di sbrigare quella formalità e chiudere con l'università. mi era sembrata tutta una perdita di tempo e una presa in giro.
per questo non avevo voluto festeggiare niente né invitare nessuno, con me c'erano solo mia sorella e un'amica di numero.
lo stesso giorno si laureava anche M. una delle compagne con cui avevo più familiarizzato. le foto che ho di quel giorno sono quelle che mi ha scattato suo padre. in testa la corona d'alloro di M.

ho perso anni interi a memorizzare nozioni completamente inutili che ho dimenticato il giorno dopo aver dato l'esame. ogni tanto compaiono frammenti isolati di informazioni tipo queste:

  • "la secchia rapita" un'opera di tassoni di cui ricordavo anche male il titolo, 
  • "frizionò la città con molto sale" il verso di una traduzione dal latino di un'opera che non ricordo, 
  • "i giacinti romani fioriscono nei vasi" il verso di una poesia tradotta da montale.


credo che se dovessi scegliere ora una facoltà non rifarei lettere per nessun motivo al mondo. forse mi iscriverei a informatica. o a un corso di grafica, o a uno di copywriting.

quando penso ai miei anni di università, l'unica cosa che mi auguro è che nessuno dei medici con cui avrò a che fare si sia laureato in medicina come io mi sono laureata in lettere.

domenica 16 luglio 2017

come un unicorno senza corno

hai mai provato a fare la salsa mou?
servono solo due ingredienti: zucchero e panna. o quattro: in alcune ricette dicono di aggiungere acqua e burro.
non c'è food-blog che non decanti la semplicità di questa preparazione.
prendi una pentola dal fondo spesso, metti lo zucchero, lo fai caramellare (non è chiaro se senza mescolare o mescolando continuamente) e poi aggiungi la panna (non è chiaro se calda o fredda).
che ci vuole? probabilmente un corso avanzato di pasticceria.

ci ho provato due volte e per due volte lo zucchero, dopo essere diventato liquido, si è ricristallizzato.
e la cheesecake al mou che sognavo è rimasta una cheesecake senza niente.


ps: qui una mia intervista

giovedì 13 luglio 2017

di fallimenti, rifiuti e resilienza

stamattina mi è arrivata questa newsletter. se sapete l'inglese vi consiglio di leggerla. altrimenti vi toccherà leggerla filtrata da me.

quello che dice è che, soprattutto per chi lavora in ambiti creativi, sentirsi dire di no, non solo è normale ma è addirittura auspicabile.

bisogna ambire a ricevere una valanga di no, da un lato perché buttarsi e tentare è l'unico modo per essere certi di non aver perso un'opportunità, dall'altro perché non bisogna lasciarsi abbattere dai rifiuti ma considerarli come parte integrante del progetto di crescita e di raggiungimento del successo.

le persone più di successo, che ammiriamo, per forza di cose sono le persone che più di tutti hanno affrontato rifiuti e fallimenti con grinta e resilienza.

e quindi via, a cercare un editore per "Aria e altri coccodrilli".

mercoledì 12 luglio 2017

la fine della solitudine

era da tanto che speravo di imbattermi in un libro così, capace di incollarmi alle pagine, di portarmi altrove.
è per esperienze di lettura totalizzanti come questa che verso i 14 anni ho deciso che sarei diventata scrittrice.

in questo libro c'è tutta la vita, tutto quello che serve sapere, è una sorta di abecedario, un inventario delle cose fondamentali.
c'è l'amore, la morte, la vita, la solitudine, l'abbandono, il ritrovamento, la fratellanza, la delusione, il tradimento, la realizzazione.

è un libro che ho amato leggere e che avrei voluto scrivere.
sapere che l'autore è di due anni più giovane di me ed è al suo terzo best-seller non giova all'autostima.

martedì 11 luglio 2017

AAA book coach cercasi

ora che ho terminato il romanzo per il concorso "battello a vapore", è ora di mettersi sotto a scrivere altro.
ma cosa?
nel cassetto giacciono ben quattro romanzi conclusi e inediti

  • bravissima a farmi del male
  • a sette minuti di distanza
  • mamma ti odio
  • aria e altri coccodrilli
più alcuni tentativi incompiuti, l'ultimo dal titolo

  • amore in corsa
le domande che mi pongo ora sono: cosa voglio scrivere? cosa posso scrivere? di cosa mi interessa scrivere? 
perché se ci penso lucidamente mi rendo conto di aver scritto sia narrativa sia non narrativa, per tutte le fasce d'età (da 10 a 99 anni). sia ironici sia seri.
posso dire con certezza che non scriverò mai romanzi storici, né fantasy, né thriller ma non escludo di poter scrivere un romanzo distopico.
(a ben guardare quello che scrivo rispecchia fedelmente quello che leggo).

in questa assoluta confusione sogno un book coach che si legga tutto quello che ho scritto (edito e inedito), mi dica cosa mi riesce meglio e mi indichi la strada da seguire.
vale la pena revisionare uno dei romanzi inediti o è tutta spazzatura?
è meglio che scriva da zero qualcosa di ironico?
sarebbe il caso di finire "amore in corsa"?
dovrei assolutamente cimentarmi nel genere epistolare?
potrei usare uno dei miei racconti come spunto per un intero romanzo?

perché alla fine l'unico modo per scrivere un libro è mettersi alla scrivania e sgobbare quotidianamente, come si farebbe in un qualsiasi lavoro impiegatizio.

ma su quale libro è meglio sgobbare nei prossimi mesi? io non lo so. e mi servirebbe proprio un bravo book coach in grado di indicarmi la strada.

lunedì 10 luglio 2017

ironia tra matematici

pare che la cosa più esilarante che sia capitata al matematico in trasferta per lavoro sia questa specie di barzelletta.
sai qual è la differenza tra un matematico introverso e uno estroverso?
quello introverso quando ti parla si guarda le scarpe, quello estroverso invece guarda le tue.

sabato 8 luglio 2017

come mi sento per la maggior parte del tempo

per tutto il tempo ho l'impressione di essere a pezzi e di dover fingere di essere intera. è come se per mantenere un'apparenza di normalità dovessi tenere stretti con le unghie, dall'interno, i pezzi della facciata. è un'operazione molto faticosa, qualcosa di simile a stare in piedi sui pattini da ghiaccio per la prima volta.
ma se coi pattini puoi diventare ogni giorno più abile e riuscire a muoverti in scioltezza come tutti gli altri, fingere di essere intera sembra tutti i giorni difficile allo stesso modo.

poiché la facciata che tento di tenere insieme è costituita di pezzi, i punti di giuntura non sempre combaciano alla perfezione e da quelle fessure capita, a volte, che da fuori sia possibile intravedere quello che si nasconde dietro. non un bello spettacolo.
altre volte può succedere persino di peggio. può accadere che lo schifo, il disordine, l'anormalità che tento di nascondere riesca a farsi strada tra le crepe e a uscire, diventando visibile a tutti.

il modo migliore per mantenere l'apparenza intatta è non permettere a nessuno di avvicinarsi abbastanza. il pericolo è che tutta l'impalcatura crolli miseramente e io mi trovi esposta. un po' come se il cielo di carta pirandelliano che mi sono costruita si strappasse.

venerdì 7 luglio 2017

i'm fucked up - le conseguenze della mia malattia mentale (qualunque essa sia)

che non sono come gli altri è una sensazione che ho da sempre.
l'impressione di non capire come funzionano le altre persone, le interazioni, le relazioni, le amicizie e soprattutto le conversazioni mi accompagna da una vita.

  • che cosa vi dite tutto il tempo al telefono? io ho 500 minuti di chiamate incluse nell'offerta telefonica e arrivo alla fine di 4 settimane con almeno 490 minuti di chiamate ancora da consumare. 
  • perché quando qualcuno muore dite che è scomparso? e perché tutti tranne me capiscono al volo che uno scomparso è un morto e non una persona da "chi l'ha visto"? 
  • perché le femmine si truccano? il mio fondotinta liquido si secca ogni volta, tra un uso e l'altro. e le due volte all'anno in cui lo metto è un tormento, mi verrebbe voglia di staccarmi la pelle dal fastidio. 
  • perché tutti i reggiseni, inclusi quelli sportivi, sono imbottiti? io vorrei reggiseni a fascia che comprimono tutto. e non porto una quarta, anzi.
  • perché anche se faccio un lavoro impeccabile passo tutto il tempo a pensare che faccia cagare, mentre tutti quelli che presentano lavori di merda ne sono orgogliosi e si vantano?
  • come fate a dormire meno di 8 ore e a essere attivi il giorno dopo? io anche se dormo tutte le notti per 8 ore consecutive arrivo a sera completamente svuotata. esausta. mi addormento alle nove di sera sul divano appena la tensione della giornata mi lascia. e non ho una routine assillante, non ho figli, non devo fare pendolarismi estremi o lavori usuranti.
  • come fate a non perdervi nella vostra stessa città? a capire le indicazioni del navigatore? io se faccio un giro su me stessa non so più dove sono.
  • come fate ad andare al concerto di vasco? io sento l'impulso di scappare se qualcuno mi sfiora su un autobus.
se qualcuno vuole proporre nei commenti una diagnosi che tenga insieme tutto questo casino, siete i benvenuti.

martedì 4 luglio 2017

la doppia ansia

quando entro in biblioteca, o in libreria, vengo sopraffatta da due tipi di ansia diversi e complementari.

da lettrice, penso a tutti i libri sbagliati in cui incapperò e a tutti i libri giusti che incontrerò al momento sbagliato o mai. penso a quanti libri noiosi inizierò e non porterò a termine, a quanti libri entusiasmanti, invece, mi sto perdendo per lasciare posto a libri mediocri. penso a tutti i libri che ho nella wishlist, a quelli che si aggiungeranno, ai libri con belle copertine e titoli accattivanti che mi stanno distraendo da libri stupendi che hanno avuto la maledizione di brutte copertine e titoli insignificanti.

da scrittrice, penso che non ho niente da aggiungere. che è già stato tutto scritto, che non c'è alcun bisogno che anch'io dica la mia, che anch'io aggiunga rumore a rumore. che tutto quello che posso dire è sicuramente già stato detto, in modo diverso e migliore.

e però allo stesso tempo che scelta ho se non quella di continuare a leggere, sperando di trovare libri in grado di rendermi una persona migliore, e continuare a scrivere, sperando che qualcuno trovi nelle mie pagine qualcosa di buono?

lunedì 3 luglio 2017

kit di sopravvivenza per donne sole

una montagna di libri da leggere: cartacei di proprietà (miss charity), cartacei della biblioteca (nessuno si salva da solo), in ebook nel kindle (the big magic). [ho inserito solo un titolo esemplificativo per ogni categoria per non tediarvi troppo]
una montagna di yogurt: perché puoi non avere pane e latte ma se hai gli yogurt sei a posto
una montagna di zucchine: perché in questa stagione ce ne sono in quantità e si possono fare in mille modi e io le adoro
dvd presi in prestito in biblioteca
una serie tv, quella lasciata in sospeso per scrivere il romanzo.
una vaschetta di gelato: allo yogurt con frutti di bosco, da mangiare rigorosamente a cucchiaiate direttamente dalla vaschetta, guardando la tv

giovedì 29 giugno 2017

falsa partenza

stamattina mi sono alzata verso le sette.
ho indossato la mia tenuta da runner e stavo per calzare le mie scarpe da corsa quando si è alzato il matematico, ha acceso la tv e si è messo a fare colazione.
e a quel punto tutte le mie velleità agonistiche sono svanite.
mi è venuta voglia di mangiare e star seduta.
ho messo la tazza di latte a scaldare nel microonde e anche oggi si corre domani.

mercoledì 28 giugno 2017

l'oggetto del desiderio

dopo averlo corteggiato per mesi, desiderato, tampinato, alla fine ho deciso: voglio il garmin forerunner 235 e lo voglio come regalo di compleanno.
per chi non lo sapesse, trattasi di orologio fitness con gps integrato, rilevamento del battito cardiaco al polso, contapassi, monitoraggio del sonno.

buffo no? quando correvo 30 km non mi sentivo abbastanza brava da meritarlo. adesso che non riesco neanche a mettere 5 km di fila sento che è arrivato il momento di fare il grande passo.

martedì 27 giugno 2017

alla maria maddalena

credevo che ci si potesse colorare i capelli con buonsenso.
ma mi sbagliavo di grosso.
le punte blu sono diventate verdine, ma solo dopo che il colore si è attaccato dappertutto: su tutte le magliette, sulla mia schiena, sul collo, sugli asciugamani, sulle piastrelle della doccia, sulla spazzola.

mi piacevano molto i miei capelli blu e il desiderio era quello di ricolorare le punte. ma avrebbe significato attaccare il blu a tutto, di nuovo. e non me la sono proprio sentita.
anche perché la parte colorata era rovinatissima: aveva preso la consistenza della paglia, i capelli si spezzavano solo a guardarli ed erano pieni di doppie punte.

per cui con un misto di impulsività, determinazione e senso di ineluttabilità sono entrata nel primo salone di parrucchiera che ho trovato e mi sono fatta tagliare tutto il blu.

zac. zac zac. zac.

adesso ho un taglio che la parrucchiera stessa ha definito "alla maria maddalena".

lunedì 26 giugno 2017

la settimana delle zucchine

il matematico detesta le zucchine.
io le adoro. mi piace farci risotti, frittate, condirci la pasta.
la prossima settimana il matematico sarà via per lavoro, e io pregusto già quella che sarà la mia settimana delle zucchine.
una sette giorni di menù a tema durante la quale cucinare e mangiare le mie adorate zucchine in tutti i modi.

domenica 25 giugno 2017

come ho scritto un libro per ragazzi in tre settimane

anche se sapevo da quasi un anno di voler partecipare al premio "battello a vapore" mi sono ridotta a scrivere il romanzo con cui prendere parte al premio nelle ultime tre settimane.
ecco come ho fatto:

1. mi sono data un obiettivo di battute da scrivere e le ho scritte. il testo per regolamento deve essere lungo tra le 6 mila e le 200 mila battute. ho deciso di scrivere un testo di 100 mila battute circa e una pagina alla volta le ho scritte.

2. ho tenuto fede all'idea originaria. in tutto il tempo in cui sapevo di voler partecipare al concorso ho letto molti romanzi per ragazzi e raccolto del materiale. non avendo tempo per esplorare o improvvisare, ho tenuto il più possibile fede a quel nucleo iniziale per non rischiare di perdermi.

3. ho scritto. è una cosa che tendo a dimenticare sempre: l'unico modo per scrivere un libro è scriverlo. l'ispirazione non esiste, bisogna mettersi davanti al computer ogni giorno e digitare qualcosa. anche quando la voglia latita, anche quando la scena successiva non esiste da nessuna parte.

non ho idea se quello che ho scritto è buono, mediocre o orrendo. so solo che prima non c'era e ora c'è.
adesso bisogna aspettare per 3 mesi interi, il tempo necessario per conoscere i 5 finalisti tra cui, a novembre, verrà scelto un vincitore.

ps: poco fa ho inviato la seconda newsletter. se volete riceverla ma non vi siete ancora iscritti potete farlo inserendo il vostro indirizzo email nell'apposito modulo di iscrizione (potrebbe comparire come una striscia azzurra nella parte superiore dello schermo o come una busta con la scritta subscribe a destra dello schermo).

sabato 24 giugno 2017

conclusioni

dopo averci provato per un po', posso concludere che essere ottimisti e positivi, per me, è faticoso.
è difficile non farsi portare in basso dai pensieri negativi, è difficile fissare lo sguardo su quello che va bene, è difficile prendere col sorriso le cose che vanno storte, è difficile fingere di accontentarsi di qualcosa quando puntavi a molto di più.
essere ottimisti richiede una dose di fiducia nel futuro che non ho, non ho mai avuto e non so dove andare a prendere.
ammiro moltissimo le persone che riescono a prendere tutto col sorriso, a farsi scivolare addosso i problemi, le critiche, i fallimenti. mi piacerebbe moltissimo riuscirci, ma non ne sono capace e non sono nemmeno sicura che sia una cosa che si può imparare nel mezzo del cammin di nostra vita, dopo aver passato 35 anni a dire, fare e pensare in un certo modo. 
per cui torno nel mio buco nero di pessimismo e autocommiserazione.

venerdì 23 giugno 2017

quando sarà finito

in queste settimane, per scrivere il romanzo con cui partecipare al concorso battello a vapore, ho rimandato tutto il possibile. sia delle cose belle, che saranno un premio per essere riuscita a scrivere il libro, sia cose più spiacevoli, che mi fanno venir voglia di consegnare all'ultimo.
per scrivere ho rimandato:

  • l'appuntamento dalla parrucchiera per ritonalizzare i miei capelli blu (che ora sono di un verdino triste)
  • la lettura di un romanzo-premio
  • di pulire la casa - in generale - e la cucina - in particolare. (se avessi un figlio i servizi sociali me lo toglierebbero perché lo costringerei a vivere in un ambiente insalubre)
  • i festeggiamenti del compleanno del nipotino
  • dello shopping
  • la visione di una serie tv
  • i contatti con chiunque.
e quello che mi chiedo ora è: ne sarà valsa la pena? se non arriverò nemmeno in finale (come probabile) a che cosa saranno serviti tutta questa clausura e tutto lo stress auto-imposto? in fin dei conti scrivere, non mi sta rendendo una persona peggiore? (considerando che già non sono un gran che.)

mercoledì 21 giugno 2017

cose di cui potrei scrivere nel post di stasera

* della canzone "il conforto" di tiziano ferro e carmen consoli. di quanto mi commuova il verso "sarà che piove da luglio"

* dello sconforto di non riuscire più a correre nemmeno per mezz'ora di fila

* dell'ostinazione di andare al parco dei criceti quasi tutte le mattine e alternare corsa e camminata come una principiante pur di avere l'impressione di correre

* dell'ansia che genera continuare a vedere gli annunci sponsorizzati su FB del concorso battello a vapore, sapendo che mancano 9 giorni

martedì 20 giugno 2017

quando il buongiorno si vede dal mattino

ogni giorno mi alzo sapendo che prima di uscire di casa devo prepararmi la "schiscetta". che è peggio di dover correre più di una gazzella. [dicesi schiscetta il pranzo al sacco che ti porti in ufficio.]

il giorno migliore è il venerdì, perché mi porto l'avanzo di torta salata della sera prima.
il giorno più disperato è il giovedì, quando vado al supermercato a comprare dell'affettato che metterò dentro a due fette di pane in cassetta confezionato. (cracco mi fa un baffo.)
oggi era il giorno della pasta al sugo + pacchetto di cracker + banana.
ho infilato tutto nella borsa di tela che ho messo come al solito nel cestino della bici.

quando ho parcheggiato la bici mi sono accorta del disastro.
i cracker si sono sbriciolati come solo nella cartella delle scuole elementari.
della banana ho fatto un frappè.
e il contenitore con la pasta si è aperto, lasciando colare il sugo.

il resto della giornata è stato in sintonia.

domenica 18 giugno 2017

quando sei fatta male

* quando sei fatta male, 4 recensioni positive al tuo romanzo non bastano a compensare una recensione negativa

* quando sei fatta male, metà di te è convinta che scrivere sia il tuo mestiere, l'altra metà di te, vittima della sindrome dell'impostore, mette in discussione ogni parola che scrivi e ti tormenta chiedendoti perché scrivi e se non faresti meglio a smettere

* quando sei fatta male, passi il weekend a fare l'itinerario dei bar, perché se scrivi a casa hai internet e ti distrai troppo, e allora devi stare in un posto senza internet dove ti distrai comunque fissando la gente in modo inquietante. e poi te ne vai senza salutare perché la cameriera minorenne ti dice "prego signora, arrivederci signora" e la cosa ti fa ammutolire per l'imbarazzo

* quando sei fatta male ti senti in colpa a scrivere nei bar perché comunque devi sempre consumare qualcosa e poi corri il rischio di passare dall'acqua e menta al mojito

* quando sei fatta male, per non scrivere nei bar vai a scrivere al reparto ragazzi della biblioteca. che è peggio che scrivere a casa connessa a internet, perché, quando sei fatta male, i libri per bambini ti distraggono più che candy crush, la mail, facebook.

sabato 17 giugno 2017

storia di una dedica al telefono senza fili

nella mirabolante città di u. non ci si riposa mai.
questo weekend c'è "la notte dei lettori": eventi in libreria, presentazioni, incontri tra lettori, caccia al tesoro con in palio una carriola di libri.

tra tutte le proposte del programma ho scelto la presentazione del romanzo "eppure cadiamo felici", un libro che non ho letto.
il suo autore è un professore di scuola media molto "social" con un grandissimo seguito on-line. il libro è nella top 20 da due mesi e il fortunato titolo viene da un verso di rilke che recita "wenn ein Glückliches fällt".

prima della presentazione l'autore è venuto tra il pubblico a stringerci la mano per ringraziarci di essere venuti, e una signora ne ha approfittato per chiedere subito un autografo. "basta che scriva 'a mara', e la firma" ha detto la fan.

l'autore ha capito "a mara e la figlia" e quella è stata la dedica.

venerdì 16 giugno 2017

toglietemi tutto ma non il mio venerdì sera

il venerdì sera, cascasse il mondo, io e il matematico facciamo serata pizza+serie tv.
di solito la pizza è quella che preparo io, impastando amorevolmente farina, lievito, acqua, sale e un filo d'olio.
ogni tanto andiamo a mangiarla fuori.
forse può sembrare noioso fare tutte le settimane sempre la stessa cosa.
a me invece piace molto sapere che dopo una settimana di lavoro mi aspettano due cose: una buona e una bella.

giovedì 15 giugno 2017

la playlist per lavorare allegri

oggi ero da sola in ufficio e mi toccava un lavoro noioso in indesign.
per rendere le cose più movimentate, ho cercato su youtube una playlist di musica italiana di quest'anno e me la sono ascoltata in cuffia.
e niente, ho passato il pomeriggio a fare balletti con le mani davanti al pc.

domani mi tocca un lavoro noioso in html.
noioso

mercoledì 14 giugno 2017

10 anni di azzurropillin

iniziava il 14 giugno 2007, con questo post, la mia avventura azzurropillin.
non sono brava con i festeggiamenti, non sono nemmeno sicura che ci sia qualcosa da festeggiare. diciamo che è un dato di fatto: per dieci anni ho scritto su questo blog.
l'azzurropillin, il colore che dà il titolo a questo blog, è ancora il mio colore preferito.

martedì 13 giugno 2017

prescrizioni mediche

il medico degli ipocondriaci mi aveva prescritto degli esami del sangue.
oggi finalmente mi ha ricevuto per appuntamento.
gli ho mostrato i risultati degli esami e mi ha detto: "è tutto a posto. vada al mare a prendere un po' di sole e si diverta".

domenica 11 giugno 2017

a morire di radon

visto che nella città di u è vietato annoiarsi, io e il matematico siamo andati in giro per la città a caccia di installazioni sonore.
quando siamo arrivati alle carceri del castello, una gentile volontaria ci ha fatto firmare una liberatoria in cui dichiaravamo di essere consapevoli che ci stavamo avventurando in un luogo la cui aria era satura di radon, un gas con un effetto collaterale che si sarebbe manifestato dopo quattro ore.
quando ho chiesto di quale effetto collaterale parlasse non ha saputo entrare nel dettaglio.
un collega giunto in quel momento ha paventato la morte per cancro ai polmoni.

venerdì 9 giugno 2017

ho sonno. buonanotte.

mia sorella aveva una "babi mia" una bambola rosa capace di parlare.
le davi il biberon e dopo un po', se avevi abbastanza pazienza diceva "ho sonno, buonanotte". chiudeva gli occhi e dormiva.
aveva una voce un po' robotica, meccanica.
fino al giorno in cui ho sculacciato la babi mia rendendola muta.

solo l'intervento di mio padre, che sa riparare tutto tranne il martello donatello di mio nipote, le aveva ridato la parola.

e insomma, raga, sono le 21 e 21 e me ne vado a dormire. 
ho sonno. buonanotte. come la babi mia.

giovedì 8 giugno 2017

quando mi leggono i maschi

un giorno, in pausa pranzo, mi era capitato di parlare della promozione gratuita di "non un romanzo erotico" con altre persone che stavano mangiando al mio stesso tavolo.
uno di loro aveva scaricato il libro sullo smartphone immediatamente. 
pensavo l'avesse fatto con il solo intento di aiutarmi a stare in classifica, che è già di per sé un nobile fine.

invece oggi, questo tizio mi ferma e mi dice che ha letto "non un romanzo erotico" e che gli è piaciuto. ha pure aggiunto "non immagini nemmeno da quanto tempo non leggessi un romanzo".
ecco, io, veramente, non so che dire, a parte che sono lusingata.
mi fa sempre piacere che ciò che scrivo venga apprezzato, ma che ad apprezzarlo sia un uomo mi lusinga e mi imbarazza in ugual misura.

martedì 6 giugno 2017

in viaggio con august

negli ultimi anni, pur continuando ad amare visceralmente la lettura, mi è capitato sempre più di rado di incappare in romanzi veramente straordinari. è come se averne letti così tanti mi avesse anestetizzata.
certo, ho letto parecchi romanzi carini, piacevoli. alcuni brutti che ho mollato molto prima di arrivare alla fine solo per lasciare una recensione cattiva a una stellina. (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale)
i romanzi che mi tolgono il fiato, quelli che mi fanno piangere, mi costringono a rileggerli appena terminata la lettura, mi mettono voglia di parlarne e convincere tutti a leggerli sono diventati sempre più rari, sembrano essere disposti come i numeri primi.
"in viaggio con august" ha l'aria di poter essere uno di questi rari romanzi.
non sono ancora a metà ma promette molto bene.

lunedì 5 giugno 2017

fuori controllo

* ho scritto smootie senza la h, in una cosa di lavoro in cui tutto doveva essere giusto.
* mi sono scapicollata in biblioteca, a restituire un libro che avrei potuto tenere per altre tre settimane, ma sai mai. già che c'ero ho preso un libro che non so quando leggerò. ma quando sono fuori controllo è importante avere un libro in più da leggere, non importa se non ho tempo nemmeno di aprire i sei che ho già in lettura contemporaneamente.
* ho fatto la spesa in preda all'angoscia, come la farebbe chi sa che sta per arrivare una catastrofe e si prepara al peggio. ho arraffato roba confezionata a lunga scadenza, carne da mettere in congelatore. ho dimenticato il sale grosso. ma ho preso un sacco di yogurt. se ho abbastanza yogurt niente può andare storto.
* ho ricevuto la mia prima recensione a una stellina su "non un romanzo erotico", ma sono così fuori controllo che non ho nemmeno avuto il tempo di disperarmici troppo.
* ho aggiornato compulsivamente il report delle vendite di amazon. ma è una cosa che avrei fatto comunque.
* ho "stappato" una bottiglia di acqua tonica di chinotto per festeggiare che "non un romanzo erotico" è in classifica. è talmente amara che più che festeggiare sembrava di stare in punizione.