è stata 11 anni fa quasi esatti, credo fosse il 21 di luglio.
faceva un caldo infernale, mi ero portata in borsa una maglietta di ricambio.
discutevo una tesi sulla scrittura creativa che aveva in bibliografia quasi 100 manuali di scrittura, tutti letti davvero. scrivere quella tesina era stata l'unica cosa che mi aveva appassionato in quei tre anni, assieme a un laboratorio di scrittura, al corso di letterature comparate di molesini, e all'esame di filosofia del linguaggio.
non vedevo l'ora di sbrigare quella formalità e chiudere con l'università. mi era sembrata tutta una perdita di tempo e una presa in giro.
per questo non avevo voluto festeggiare niente né invitare nessuno, con me c'erano solo mia sorella e un'amica di numero.
lo stesso giorno si laureava anche M. una delle compagne con cui avevo più familiarizzato. le foto che ho di quel giorno sono quelle che mi ha scattato suo padre. in testa la corona d'alloro di M.
ho perso anni interi a memorizzare nozioni completamente inutili che ho dimenticato il giorno dopo aver dato l'esame. ogni tanto compaiono frammenti isolati di informazioni tipo queste:
- "la secchia rapita" un'opera di tassoni di cui ricordavo anche male il titolo,
- "frizionò la città con molto sale" il verso di una traduzione dal latino di un'opera che non ricordo,
- "i giacinti romani fioriscono nei vasi" il verso di una poesia tradotta da montale.
credo che se dovessi scegliere ora una facoltà non rifarei lettere per nessun motivo al mondo. forse mi iscriverei a informatica. o a un corso di grafica, o a uno di copywriting.
quando penso ai miei anni di università, l'unica cosa che mi auguro è che nessuno dei medici con cui avrò a che fare si sia laureato in medicina come io mi sono laureata in lettere.
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