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domenica 26 dicembre 2010

entusiasmo

il matematico dice che non mi entusiasmo mai, che nessuna nuova città, nessun regalo, nessuna sorpresa è mai abbastanza per suscitare in me la minima emozione.
be' ieri mi sono entusiasmata tantissimo. per cosa? ovviamente per un libro, in particolare per un saggio di filosofia del linguaggio: "la manomissione delle parole" di gianrico carofiglio.
ora, io sono sicura che a quasi nessuno importa del valore performativo delle parole (es: il fatto che scrivere nel testamento "lascio la casa a tizio e la macchina a caio" modifica la realtà, produce conseguenze, così come la frase "sì, lo voglio" pronunciata davanti a una determinata autorità produce degli effetti nella realtà).
che il fatto che due frasi quasi sinonime possano produrre in chi ascolta due immagini completamente diverse dello stesso evento (es. "due auto si sono schiantate" e "due auto si sono scontrate") possa lasciare indifferente la maggior parte delle persone.
però a me queste riflessioni entusiasmano. soprattutto adesso che la mia nuova lingua è il tedesco.
una delle mie citazioni preferite dice "i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo, cioè di tutto ciò che io posso capire pensare ed esprimere". ed è davvero così: il mio mondo a vienna è piccolo, buio, claustrofibico, perché piccola e incerta è la mia conoscenza della lingua di quella città. così ogni nuovo sostantivo, ogni nuovo verbo, ogni aggettivo conquistato, diventa lo strumento per illuminare e rendere più spazioso il mio nuovo mondo.

spero che voi abbiate passato un buon natale, il mio lo è stato davvero.

mercoledì 22 dicembre 2010

quanti libri si possono leggere in 11 giorni?

non so quanti libri si possono leggere in 11 giorni, io vorrei leggere tutti questi, che ho scoperto essere disponibili nella biblioteca di ppp:

* le vergini suicide
* la luna e i sei soldi
* le braci
* anime alla deriva
* piccolo viaggio nell'anima tedesca
* vivere altrove
* oscar e la dama in rosa
* non avevo capito niente
* undici solitudini
* innamorarsi di april
* figlio della fortuna

il problema è che si possono prendere solo 5 libri per volta, e soprattutto che... non ce la farò mai a leggere undici libri in undici giorni, se non sottraendo al tempo per vivere il tempo per leggere.
quindi... si accettano suggerimenti per stabilire priorità

martedì 21 dicembre 2010

i could really use a wish right now

in italia, quando vedevo una stella cadente, quando soffiavo le candeline del compleanno, quando mangiavo qualcosa per la prima volta, esprimevo un desiderio.
nella mia nuova vita multiculturale ho espresso un desiderio stando tra due katja. (una è questa). in russia quando ti trovi tra due persone che hanno lo stesso nome puoi esprime un desiderio.
ora, tra le due katja ho espresso lo stesso desiderio che esprimo da almeno 10 anni, lo stesso che ho espresso con daruma tavoletta, per dire e che ancora non si è avverato. (ma prima o poi si avvererà, oh se si avvererà!)
la questione però è un'altra.
mi sovviene or ora che se anche entrambe si fanno chiamare katia, una si chiama katja e l'altra si chiama, orrore, ekaterina.
non è che in polonia, turkmenistan o zimbabue esprimere un desiderio tra due persone che si chiamano in modo diverso porta un sacco di sfiga? perché a dir la verità mi sento già addosso le conseguenze nefaste di questo grave errore...

venerdì 17 dicembre 2010

aspettando natale

sogno un natale fatto di salsiccia, salame e cotechino.
di polenta.
di pizza.
di pandoro: normale, con la crema pasticcera e con la crema al cioccolato.
di saccottini al cioccolato e nutella con i pavesini e incontri del mulino bianco.
sogno un natale fatto di parole italiane. di libri, tanti, tanti libri in italiano da leggere.
sogno un natale con l'oroscopo di paolo fox pieno di ottime notizie per i nati sotto il segno del leone e del saggittario.

e voi? che natale sognate?

giovedì 16 dicembre 2010

hilfe!

ho deciso che per migliorare il mio tedesco è assolutamente necessario che trovi dei blog scritti in tale ostica lingua, ai quali appassionarmi.
mi piacerebbe moltissimo leggere le avventure di una autoironica mamma viennese. la versione crucca di  elastigirl per intenderci. e poi la versione crucca di volevo essere jo march e di algaspirulina.
insomma voglio dei blog scritti in tedesco, ma in un tedesco ineccepibile e privo di refusi.
perché se mi metto a leggere roba in tedesco scritta male non me ne accorgo e imparo gli errori.
qualcuno ha dei suggerimenti?

martedì 14 dicembre 2010

zeugnis

dopo aver ricevuto il mio zeugnis con sopra stampato un rincuorante sehr gut sono tornata a casa e ho seguito il voto di fiducia su twitter, facebook, repubblica e la bbc.
inutile dire lo scoramento.
debora serracchiani su facebook sospirava di sollievo perché tutto il pd ha votato compatto. mi viene da dire "certo, ha votato compatto perché non c'era bisogno che si vendessero anche loro, è bastata la totale assenza di pudore della fondatrice del cepu, di quello dell'italia dei valori che porta avanti lotte estreme a favore dell'agopuntura, e di altri due dementi".
insomma, per fortuna che ho ricevuto un certificato che attesta una conoscenza del tedesco molto buona, mi servirà.

lunedì 13 dicembre 2010

libri da regalare a natale

forse voi, miei 24 lettori, avete già pensato e comprato regali per tutti. casomai vi mancasse qualche idea, vi suggerisco un po' di libri. (se siete fortunati li trovate anche su amazon.it con il trenta per cento di sconto, consegna gratuita per spedizioni di importo superiore a 19 euro)

(libri per adulti, che mi sono molto piaciuti)

1. le ho mai raccontato del vento del nord + la settima onda di daniel glattauer (2010). una storia d'amore virtuale intensa e struggente.

2. un giorno di david nicholls (2010). la storia di un'amicizia lunga dieci anni. ironica, dolce, ricca di colpi di scena, perfettamente intrecciata.

3. middlesex di jeffrey eugenides. una storia epica, che è valsa al suo autore il premio pulitzer nel 2003.

(libri per ragazzi, che mi sono molto piaciuti)

1. storie del terrore da un minuto (2010) una raccolta di racconti dei più grandi scrittori americani per ragazzi, da neil gaiman a jerry spinelli. (dai 10 anni, ma godibilissimo anche per mamma e papà)

2. e sarà bello morire insieme di manuela salvi (2010) anche se provengono da due ambienti diversissimi – lei figlia di un giudice antimafia, lui nato in una famiglia di camorristi – bianca e manuel condividono il disagio di sentirsi fuori posto. nonostante per gli altri sia chiaro quello che dovrebbero fare o dovrebbero essere, per loro invece la vita è fatta di conflitti interiori, sensi di colpa, insofferenza. è questo che li lega e che li costringe a farsi da specchio: bianca mette manuel davanti all’evidenza di non essere libero; manuel fa capire a bianca che l’esistenza buia che ha deciso di condurre non è poi così divertente. (per ragazze dai 14 anni)

3. la mafia spiegata ai ragazzi dall'autore de "la mala pianta", antonio nicaso, un ottimo saggio composto di domande e risposte sulle mafie, in italia e nel mondo. (per ragazzi e ragazze dagli 11 anni e anche per mamma e papà)

4. bambini nel bosco di beatrice masini (2010) (recensione scopiazzata da anobii) in un futuro post-atomico un gruppo di ragazzini riscoprono la possibilità di una vita che non sia solo sopravvivenza, reimpostano le basi di una civiltà grazie soprattutto a un libro di fiabe. ripescando ingredienti che ricordano fahrenheit 451, il signore delle mosche e la strada, beatrice masini costruisce un nuovo classico per ragazzi di tutte le età in cui fantascienza e fiabesco si incontrano. (per ragazzi e ragazze dai 14 anni, ma anche per adulti, era nella rosa dei 12 finalisi al premio strega)

 5. the giver - il donatore di lois lowry (mondadori 1997, ripubblicato nel 2009 da giunti) bellissimo. a parte per il finale aperto deludentissimo. (per ragazzi e ragazze dai 14 anni, ma anche per adulti)

(libri per adulti che vorrei tanto leggere, perché ho sentito dire che sono bellissimi)

1. accabadora di michela murgia (2009 - questo me lo faccio già regalare per natale)

2. le vergini suicide di jeffrey eugenides (1994) lo stesso che ha scritto middlesex (questo conto di prenderlo in biblioteca durante le vacanze)

3. le braci di sandor marai (1998) storia di un'amicizia. (anche questo conto di prenderlo in biblioteca)

4. come non scrivere un romanzo di howard mittelmark (nella mia wishlist non può mai mancare un manuale di scrittura creativa)

5. anime alla deriva di richard mason

6. l'uovo fuori dal cavagno di margherita giacobino

7. la ragazza di fuoco di suzanne collins (seguito del bellissimo hunger games che vi consiglio caldamente)

8. stanza, letto, armadio, specchio di emma donoghue (bellissima la copertina originale)

adesso la smetto, giuro.

sabato 11 dicembre 2010

non solo

oggi, finalmente, ho sentito una canzone tedesca che vale la pena di segnalare. si intitola "nicht nur" (non solo) il gruppo si chiama kleinestadthelden.
incorporo il video che contiene il testo. così potete sentirla anche voi. direi che sono su per giù l'equivalente dei lost. molto orecchiabile per essere cantata nella lingua meno orecchiabile del mondo...


venerdì 10 dicembre 2010

la lingua tedesca in pillole - lezione sulla declinazione dell'aggettivo

come promesso eccomi con una breve (e per forza di cose noiosissima) lezione sulla declinazione dell'aggettivo in tedesco.
prendiamo l'inglese. in inglese l'aggettivo non si declina.
per esempio l'aggettivo "small" (piccolo) vale per oggetti e persone maschili, femminili e anche per il plurale, che siano patate, una casa, il garage, mia nonna. è comunque tutto sempre e solo small. a small house, my small granmother, small potatoes
in italiano la cosa si fa più complicata.
la piccola casa/ le piccole case, però il piccolo giardino/ i piccoli giardini
in sostanza l'aggettivo cambia in base al genere (machile/femminile) e al numero (singolare plurale) del sostantivo.
in tedesco la cosa diventa praticamente impossibile: l'aggettivo cambia in base al genere (maschile femminile neutro), al numero (singolare plurale), al caso (nominativo accusativo dativo genitivo) e, udite udite, in base all'articolo  (determinativo, indeterminativo, senza articolo)
per esempio si dice der kleine mann (il piccolo uomo) ma ein keiner mann (un piccolo uomo) quando mann (uomo) è soggetto. se invece mann è complemento oggetto diventa den keinen mann e einen kleinen mann ma al dativo è dem kleinen mann mentre al genitivo è des kleinen mannes.


in pratica, per comporre una frase stupida come "il bambino mangia la piccola mela" (the child eats the little apple) bisogna sapere che bambino si dice kind, che kind è un sostantivo neutro, che la mela è al caso accusativo ed è un sostantivo maschile (contrariamente all'italiano). che piccola si dice klein e che klein deve prendere il suffisso accusativo maschile che si usa con l'articolo determinativo. risultato: Das Kind isst den kleinen Apfel.
capite anche voi che piuttosto che parlare tedesco con chicchesia uno si chiude in casa a leggere libri in lingua inglese.

giovedì 9 dicembre 2010

può solo andare meglio

oggi mi sono ritrovata a scrivere che vivere all'estero è faticosissimo perché qualunque incombenza quotidiana richieda un'interazione con gli autoctoni è un problema.
l'amico cui l'ho scritto mi ha risposto che "può andare solo meglio". ed è una considerazione banale forse, eppure non ci avevo mai pensato. forse perché fare la spesa è ancora oggi un incubo. richiedere gli affettati al banco fonte di grande ansia.
eppure è vero, può andare solo meglio, e la cosa non può che farmi piacere.

mercoledì 8 dicembre 2010

pubblicata in 5000 copie

ebbene sì, i miracoli accadono. ieri ho avuto notizia che sarò pubblicata in 5.000 copie. ho ricevuto un messaggio (su anobii) al limite del surreale, che mi ha fatto piuttosto sorridere.
il mittente era sabrina rondinelli, diceva quanto segue: " ciao, ho fatto stampare 5.000 segnalibri de "La nostra prima volta", ci ho messo anche la tua recensione :-)"
(vale a dire la recensione che ho fatto al suo libro su anobii.)

potrebbe essere la prima e l'ultima volta che mi capita, ma mi piace pensare che sia la prima di una lunga serie di successi :)

martedì 7 dicembre 2010

prove tecniche di ottimismo e motivazione

Sei una persona intelligente e capace (grazie t.)
Farai un ottimo discorso storico e troverai presto un bel lavoro (grazie f.) [il discorso è rimandato a giovedì, oggi non c'è stato tempo]
molte persone che sono a vienna da 3, 6, 30 anni sanno meno tedesco di me
se giovedì farò una figuraccia fornirò ai miei compagni di corso un ottimo aneddoto da giocarsi durante gli interminabili pranzi/le interminabili cene delle feste
posso sempre far credere di essere un cervello in fuga (anche se è evidente che il cervello fuggito è solo quello del matematico, ma questo mica devo per forza sottolinearlo)

lunedì 6 dicembre 2010

prove tecniche di autocommiserazione

in tedesco ho una pronuncia da schifo.
dopo tre mesi a vienna capisco poco e so dire quasi niente.
domani ho l'esame orale di tedesco. devo parlare per cinque minuti di un argomento di storia italiana. saranno i cinque minuti più lunghi della mia vita. farò sicuramente una figuraccia.
giovedì ho l'esame scritto di tedesco sulla declinazione degli aggettivi. sarà un armageddon.
non troverò mai uno straccio di lavoro qui. (mi sono candidata per due lavori ma alle mie candidature è seguito un silenzio tombale.)
anche in inglese ho una pronuncia da schifo.
capisco poco e so dire quasi niente.
a giugno la borsa di studio del matematico scadrà. solo a maggio sapremo se gli sarà rinnovata. se non gli sarà rinnovata dovremo traslocare di nuovo.


seguiranno "prove tecniche di ottimismo e motivazione" e una lezione sulla declinazione dell'aggettivo. forse. la rubrica sulla musica tedesca è sospesa per assenza di musica tedesca.

martedì 30 novembre 2010

7. if you don't have the words you need, borrow someone else's

mancandomi le parole da una settimana prendo in prestito queste, che mi piacciono molto (gli inserti in tondo e tra parentesi sono miei)

Ripartire dall’Abc (e dall' eins, zwei, drei)

Di sarastascrivendo
Imparare una nuova lingua vuol dire tornare  bambini, sfogliare i libri cartonati pieni di figure con una parola per pagina, imparare i nomi della frutta e della verdura, (quelli dei colori, dei numeri e delle stagioni) leggere le insegne che vedi per strada, interrogarsi di fronte alle etichette del supermercato mentre la gente ti spinge addosso il carrello. Significa essere umile e chiedere aiuto senza provare vergogna (provando moltissima vergogna), mettersi allo stesso livello di un bambino che comincia la scuola e legge con gli accenti sbagliati, incespicando sulle parole che gli sembrano più difficili o di un vecchio che parla lento, devagarinho (langsam), scandendo le sillabe.
Significa anche che non conosco le parole “vuote”, i mah, boh, beh, ecco, insomma, in un certo senso, fatti apposta per prendere tempo… sono costretta a scegliere: arrivare dritta al sodo o sprofondare in una voragine di silenzio mortificante.
Non ho i mezzi per complicare le mie risposte, non so come nascondere la verità dietro giri di parole, perché ne so ancora troppe poche e quelle poche sono essenziali per parlare, non bastano nemmeno per mezzo giro.
Va a finire che sono sempre molto sincera perché, la menzogna implica maggiori competenze linguistiche, sono più indifesa perché non riesco a controbattere agli scherzi, non so fare ancora dell’ironia efficace… e allora sono subito allo scoperto, niente maschere di parole per farmi bella, interessante, intelligente, forte, indifferente… più di quello che sono in realtà.
Vuol dire anche che devo credere che quello che dico possa essere compreso e fidarmi del mio interlocutore. Quando sento che la comunicazione è andata a buon fine, beh, allora il gioco è fatto.
Non posso complicare la comunicazione perché so fare solo frasi semplici, está bem! (passt gut)




da qui  http://sarastascrivendo.wordpress.com/2010/11/14/ripartire-dallabc/
ps: se siete curiosi di sapere perché non ho copincollato gli ultimi due paragrafi non c'è che da chiedere


lunedì 22 novembre 2010

skype

(dal sito vieniviaconme.rai.it) 
Umberto says:
"Resto. Perchè chi va via passa il tempo al telefono a parlare con chi è restato"

non so chi sia umberto, quanti anni abbia, dove abiti, se parli spesso con qualcuno che è andato via... però per quanto mi riguarda ha fatto centro.
passo ore su skype nel tentativo vano di capire cosa sta succedendo mentre non ci sono, e maledico la connessione ballerina che interrompe la comunicazione, la linea disturbata, mia mamma che non è capace di usare il "compiuter" e il computer stesso che si spegne quando vuole.
passo il tempo a chiedermi se chi è rimasto ha minimizzato i problemi per non farmi preoccupare o li ha ingigantiti facendomi preoccupare per nulla.
passo il tempo a chiedermi se la tristezza che mi casca addosso dopo alcune telefonate con chi è rimasto sia ingiustificata, o sia perfettamente giustificata dal fatto che è evidente che le amicizie e i rapporti familiari si logorano con la distanza e skype non è il superattac delle relazioni.

sabato 20 novembre 2010

riassunto delle puntate precedenti

lo sciopero della fame di paola caruso è finito. se volete sapere che conseguenze ha avuto e avrà continuate a seguire il suo blog (il link lo trovate qui a destra).

stanotte ho sognato "sfigato" uno dei pendolari della torino milano. stavamo entrambi facendo la fila per non so cosa e abbiamo attaccato bottone.

qualche sera fa ho sognato di essere nella metropolitana di roma con un ex collega. siamo andati a "casa mia" e poi...

continuo a seguire il corso di tedesco con successo. nel test ho totalizzato la bellezza di 34/37. peccato che poi nella vita reale non riesca a capire neanche cosa si dicono i personggi dei cartoni animati.

su facebook tutti si stanno cambiando l'avatar in occasione della giornata (o settimana?) dedicata all'infanzia (o ai diritti dell'infanzia?). io da pecorona dissidente mi sono messa la faccia di daria, che è sì un cartone animato ma di quelli che si guardano a quindic'anni non a sette.

ieri sono entrata nel tunnel dei dolci: ho comprato una confezione di lievito e adesso sarò condannata a dolcificare per l'eternità. perché prima devi finire il lievito (non lo vorrai mica buttare via?!) e per provare qualche nuova ricetta inizi a comprare frumina, vanilina, aroma alla vaniglia, gocce di cioccolato, codette, gelatina, maizena, colla di pesce (e quello che avanza lo vorrai mica buttare?) in un'escalation che porta all'apertura di una pasticceria.
(per i curiosi, mi sono dilettata con questa, con discreto successo:

DELIZIA AL CIOCCOLATO
Ingredienti:
250 gr. farina
100 gr.zucchero a velo
2 uova
1/2 bustina di lievito x dolci
150 gr. di gocce di cioccolato
150 gr. burro
1/2 bicchierino di rhum
1 pizzico di sale
latte q.b.
Preparazione:
Ammorbidite il burro, aggiungete le uova e lo zucchero. Amalgamate con il rhum, la farina ed il lievito setacciati. Ammorbidite il composto con il latte sino a renderlo cremoso ed omogeneo. Aggiungete le gocce di cioccolato.
Imburrate la tortiera Crisp e versatevi il composto.
Cuocete con la funzione Crisp per 8 minuti + funzione Microonde per 2 minuti a 350W. )


la pizza da me medesima impastata e infornata dopo i primi incerti tentativi viene sempre buonissima.

ho capito che ci sono almeno tre cose che non riesco a valutare lucidamente: due di due di andrea de carlo (amato e riletto otto volte)
le canzoni dei negramaro (tutte bellissime)
il matematico

mercoledì 17 novembre 2010

ancora su e con paola caruso

ogni volta che ci si rivolge al diritto per una scelta personale si sta salvando il diritto di tutti. (roberto saviano - dalla puntata del 15 novembre di vieni via con me)

grazie paola!

martedì 16 novembre 2010

ancora su e con paola caruso



non so come possa finire questa storia. dubito che il corriere decida di assumerla a tempo indeterminato. dubito che l'uso selvaggio di contratti di collaborazione possa risolversi prima che la povera paola muoia di fame. il suo non è un caso isolato di irregolarità o ingiustizia. non è solo la sua situazione che dev'essere sanata, è la situazione di milioni di precari sfruttati, ricattati, sottopagati. in qualche modo il compromesso/la fine cui giungerà questa vicenda, sarà la risposta a un sacco di giovani e meno giovani che vivono la sua stessa situazione.
credo che si farà di tutto per chiudere la faccenda il più silenziosamente possibile perché qualunque sia la risoluzione cui si arriverà non riguarderà solo lei.

lunedì 15 novembre 2010

paola caruso - diario di uno sciopero

quando ho saputo che una giornalista del corriere faceva lo sciopero della fame perché dopo sette anni di precariato veniva assunto un ragazzetto qualunque al posto suo o di tutti i suoi colleghi precari ho pensato "embè chi ti credi di essere, succede a tutti tutti i giorni".
poi però mi sono detta che la sua è una protesta giusta, che tutti i precari dovrebbero sostenerla, che dovremmo smetterla di essere disposti a tutto pur di lavorare, che tutti noi avremmo dovuto fare lo sciopero della fame anche prima di lei.
evviva paola caruso.

mercoledì 10 novembre 2010

vieni via con me



vado via/resto qui

con un giorno di ritardo il programma di fazio/saviano l'abbiamo visto anche qui, da vienna. non molto lontana dall'italia ma è innegabile che siamo andati via. qui parlano un'altra lingua, festeggiano il 26 ottobre quello che lì si festeggia il 25 aprile.
siamo andati via e il matematico si è chiesto: ma davvero abbiamo scelto di andare via?
e la mia risposta è sì, abbiamo scelto, lui avrebbe potuto insegnare matematica alle superiori e io avrei potuto tenermi stretto il mio contratto a progetto. invece, quasi senza chiederle, sono arrivate le borse di studio per lui, e non sono arrivate dall'italia dove si è laureato e dottorato, non sono arrivate dal paese che ha speso migliaia di euro per formarlo, sono arrivate dall'estero, e all'estero è andato, e io con lui, perché era l'unica strada che gli si è aperta davanti.

e anche se ora siamo qui, è come se fossimo lì tutti interi. leggiamo quotidiani italiani on line, guardiamo programmi italiani, leggiamo libri italiani (io sto leggendo il nome della rosa di umberto eco, per dire), siamo tutto il tempo in contatto con le nostre famiglie italiane e i nostri amici italiani, scriviamo in italiano (e questo blog, per me, è tanto più importante adesso, proprio perché non sono lì e vorrei comunque esserci, in qualche modo) e quando parliamo tedesco o inglese vorremmo parlare in italiano perché è quella la lingua del nostro mondo, anche se l'inglese è facilissimo e il tedesco si può imparare, è in italiano che possiamo dire tutto quello che sappiamo.

lunedì 8 novembre 2010

google translate è berlusconiano

cazzeggiando su internet ho scoperto una cosa davvero inquietante, che getta grosse ombre su una delle risorse che per pigrizia utilizzo più spesso: google translate.
per chi non lo sapesse google translate permette di inserire una parola, una frase o la url di un sito in una qualunque lingua e di tradurlo in un'altra a scelta. è vero che la traduzione è spesso moooooooolto maccheronica ma è un modo praticissimo per farsi almeno una vaga idea di cosa si sta parlando.
quello che ho scoperto oggi è che scrivendo "io non ho votato berlusconi" la traduzione in inglese, tedesco, spagnolo, francese è rispettivamente:

I have voted for Berlusconi
Ich habe für Berlusconi gestimmt
He votado a favor de Berlusconi 
J'ai voté pour Berlusconi

cioè esattamente il contrario. scrivendo un altro nome o "silvio berlusconi" o anche solo "berlus" la traduzione è corretta. ovviamente ho prontamente cliccato su "migliora la traduzione" e suggerito la traduzione corretta, cioè quella che compare scrivendo qualunque altra cosa al posto di berlusconi, cosa che invito anche voi a fare. ma la domanda è: quando comparirà la traduzione corretta? quante persone in giro per il mondo hanno preso per un berlusconiano orgoglioso uno che stava dichiarando di essere esattamente il contrario?

mercoledì 3 novembre 2010

elogio del knoedel

abitare in terra straniera significa anche dover rinunciare a una vasta gamma di prelibatezze. ognuno ha le sue.
io per esempio vivo come una insopportabile rinuncia il fatto che gli austriaci non abbiano un equivalente del "mulino bianco". cioè zero biscotti per fare colazione. qui si trovano tutti tipi di muesli e cereali possibili e immaginabili, ma i biscotti da inzuppare nel latte la mattina non sanno cosa sono. a dir la verità non sanno nemmeno cosa siano i saccottini, le crostatine, i tegolini, i pangoccioli ma quelli li rimpiango molto meno.
abitare in terra straniera significa anche acquisire una vasta gamma di prelibatezze. ognuno ha le sue.
io per esempio ho accolto con immensa gioia i knoedel alla carne.


i knoedel sono tipo degli gnocchi giganti ripieni. li vendono al supermercato nel reparto surgelati, per intenderci, dove in italia uno troverebbe le pappardelle al ragù di cinghiale dei quattro salti in padella.
la cosa funziona così: prendi una pentola, la riempi d'acqua, quando bolle butti il sale e ci cali dentro i knoedel appena tirati fuori dal freezer. (quelli che prendo io pesano un etto l'uno, ne mangiamo due a testa.)
dopo 20 minuti li peschi, te li metti sul piatto e te li mangi. senza bisogno di burro né di olio né di altro condimento.
grandissima soddisfazione: non sporcano, cuociono mentre tu pensi a tutt'altro, sono buoni e costano poco.

martedì 2 novembre 2010

pomposamente

il matematico si è preso una cotta per una poesia di majakovskji che si intitola "all'amato me stesso".
la suddetta poesia è stata messa in musica da un gruppo che si chiama "il teatro degli orrori".




il matematico desideroso di imparare a memoria la poesia si aggira per casa bisbigliando a fior di labbra cose tipo:
"come il Grande Oceano"
"stringendo con un brivido il decrepito eremo della terra"
"gettandosi a capofitto sulla malinconia"
"il grembo dimagrato della terra"

e per finire

"da quali Golia fui concepito,
così grande
e così inutile?"

adesso che frequenta un ambiente very international, non contento di averla imparata in italiano, vuole impararla in russo. qualcuno lo fermi, anche se forse non siamo più in tempo: è già in grado di leggiucchiare il cirillico!

venerdì 29 ottobre 2010

un giorno - david nicholls

mi sento al capitolo 9 del libro in oggetto, intrappolata a pag 211-212.
in particolare sono incastrata tra la riga 16 e la riga 17 di pag 212 e vorrei tanto uscirne fuori.
è che se esco da lì, con buona probabilità finirei dritta dritta alla riga 22 della stessa pagina. e non so cosa sia meglio.


era solo un modo stupido per consigliarvi un bel libro, se non l'avete già letto.

martedì 26 ottobre 2010

pulcini cucine torta

che cos'hanno in comune le parole pulcini, cucine, torta?
niente?!
infatti, non hanno niente in comune. sono semanticamente e foneticamente moooooooolto diverse.

e allora perché in tedesco sembrano identiche?

pulcini: Küken
cucine: Küche
torta: Kuchen

 ascoltate anche voi
  

lunedì 25 ottobre 2010

55

sono trascorsi 55 giorni da quando sono espatriata passando da torino a vienna, dal contratto a progetto alle collaborazioni occasionali, dall'italiano al tedesco, dalla cotoletta alla milanese alla wienerschnitzel, dal tiramisù al mohr im hemd (di cui ho già avuto modo di decantare le lodi), da essere donna emancipata a essere donna di casa.

vorrei fare un bilancio ma sarebbe facile cadere nel "quanto mi manca".
quindi facciamo che è troppo presto per i bilanci.

venerdì 22 ottobre 2010

sing-hiozzo dall'emozione

dopo lunghissima attesa, oggi è uscito il nuovo singolo dei negramaro (che si può vedere qui in streaming) estratto dal cd di inediti che sarà in vendita dal 16 novembre.
se anche i negramaro vi fanno schifissimo e anzi, sapere che a me piacciono tantissimo vi fa perdere tutta la poca o tanta stima che avete in me... non so che farci. i negramaro, più ancora di niccolò fabi, mi fanno perdere la testa.
e anche se il matematico non è d'accordo io credo che questa sia la nostra canzone:



la suonava con la chitarra in camera sua e io la cantavo in bicicletta, di notte, d'estate, quando tornavo a casa mia, praticamente in epoca preistorica, quando né io né lui eravamo laureati, abitavamo a ppp da mamma e papà e non avremmo mai immaginato che 5 (cinque - CINQUE!) anni dopo avremmo abitato insieme a vienna.

giovedì 21 ottobre 2010

urgente!

caro endometrio,

che ogni mese ti prepari per accogliere un ovulo fecondato, ti scrivo per chiederti di stare sereno: non ho nessuna intenzione di rimanere incinta, per cui, se ti prepari un po' meno, tu sei meno stressato e io evito di morire dissanguata per niente ogni 26 giorni.
grazie per la comprensione.
azzurropillin

mercoledì 20 ottobre 2010

ava come lava

prima del trasloco abbiamo cercato in tutti i modi di sbarazzarci della lavatrice. avevamo quindi tapezzato la rete di annunci per metterla in vendita.
ovviamente non ci siamo riusciti e ce la siamo dovuti portare fino a ppp.
ironia della sorte tra settembre e ottobre abbiamo ricevuto i messaggi di almeno dieci persone interessate ad acquistarla.
morale della favola: se volete vendere una lavatrice, tapezzate la rete di annunci almeno due mesi prima.

martedì 19 ottobre 2010

18.23

ogni giorno alle 18 e 23 il matematico infila la chiave nella toppa, la gira, ed entra.
ogni giorno alle 18 e 23 il matematico rientra dall'ufficio.
ogni giorno, cascasse il mondo, alle 18 e 24 il matematico è a casa.
così, quando venerdì è rientrato alle 18 e 33, io ero già in preda al panico.

lunedì 18 ottobre 2010

rosapillin per un giorno

questo blog oggi si tinge di rosa in occasione della diciasettesima giornata per la prevenzione del tumore al seno.
invito tutte le donne a visitare il sito www.nastrorosa.it e a passare parola.
perché prevenire è meglio che curare. e curare è possibile!
buona giornata in rosa a tutte!

venerdì 15 ottobre 2010

compiti per casa

per martedì devo scrivere (in tedesco) quali sono stati i cinque minuti più lunghi della mia vita.
dato che non saprei cosa scrivere nemmeno in italiano, non è che mi raccontate i vostri cinque minuti, per farmi venire in mente qualcosa?

martedì 12 ottobre 2010

deutschkurs

oggi finalmente è iniziato il corso di tedesco.
siamo 13, veniamo da tutto il mondo, e abbiamo dai 23 ai 50 e più anni.
c'è una ragazza del sudcorea che suona il corno, una farmacista belga con figli, una slovena che studia storia o archeologia (non ho ben capito), un filippino che lavora al ristorante,  una slovacca che fa la ragazza alla pari, una spagnola, un argentino che vorrebbe tornare al suo paese...
la prof è molto simpatica e sono molto ottimista sulle possibilità di migliorare senza traumi la mia conoscenza della lingua.
il 4 novembre abbiamo già un primo esamino. il 9 dicembre l'esame vero.
il 26 ottobre non c'è lezione perché è festa nazionale.

lunedì 11 ottobre 2010

esperimenti culinari seconda parte

la pizza è venuta oggettivamente insipida e non molto cotta, niente a che fare con la pizza di gennarino esposito che ci ha viziato le papille gustative per tre anni e mezzo, ma vi assicuro che, anche se decisamente migliorabile, il profumo e l'aspetto e sì, anche il sapore, erano a dir poco commoventi.
un mese e più di astinenza fanno miracoli!

domenica 10 ottobre 2010

esperimenti culinari

quando eravamo a torino avevamo solo il forno a microonde senza funzione crisp. abbiamo tentato un paio di volte di cucinarci la pizza con risultati disastrosi.
poi ci hanno prestato una pentola che "ci puoi cucinare la pizza sul fornello". abbiamo tentato un paio di volte con risultati disastrosi.
adesso abbiamo solo il forno a microonde, ma questa volta con funzione crisp.
la funzione crisp è la magia che permette, con il piatto crisp, di dorare e cucinare qualunque cosa, anche la pizza.
dopo aver passato il sabato mattina al supermercato in cerca di farina (mehl universale) e lievito (hafen) adesso la pizza è in microonde con funzione crisp.
e se va male... stasera si cena a caffelatte.

venerdì 8 ottobre 2010

progressi

sono in pigiama, non ho ancora lavato i piatti, tra meno di un'ora il matematico arriverà e mi troverà esattamente come mi ha lasciata nove ore fa.
cos'ho fatto oggi?
letto, scritto e-mail per lo più idiote, studiato inglese, guardato "la tata" in tedesco.
dopo più di un mese qui a vienna mi sembra di non aver combinato niente, anche se più probabilmente è che i progressi sono (come al solito) così lenti da farmi sentire frustrata e molto stupida.
ma mi sentivo così, anche se per altri motivi, anche nella mia vita precedente. per cui... niente di che.

mercoledì 6 ottobre 2010

lavoro?

anche se parlo pochissimo tedesco e capisco ancora meno, ogni giorno guardo gli annunci di lavoro su jobwohnen (non si sa mai).
e infatti oggi ho trovato un'inserzione perfetta per il mio profilo. (il neretto è mio, ho corretto un po' di refusi)

Abbiamo bisogno urgente di te, se hai questi requisiti: madrelingua italiana.
Il tuo lavoro consiste nell'assistere in tutto il lavoro il Sig. ***. Pertanto tu lavoreresti a suo stretto contatto. Quindi essendo lui una persona molto dinamica, tu devi essere veramente in gamba. Perfetta per quanto riguarda il PC, in tutte le sue possibilità di uso. Naturalmente sei abile e veloce con il sistema a dieci dita.
Se pensi di essere all'altezza e hai per lo meno un diploma di maturità, meglio ancora se hai già un diploma universitario, e se hai tutti questi requisiti richiesti, puoi inoltrare la tua domanda di lavoro con in allegato assolutamente quanto segue:
1) curriculum vitae dettagliato, con
indicazioni sullo stato familiare.
2)
Una foto "ATTUALE" che dia molto chiaramente un'idea su di te.
3)
assolutamente il tuo numero di scarpe -preciso.
Naturalmente ti incuriosisce perché mai il numero di scarpe preciso!


Perché se sei veramente in gamba, una ragazza particolarmente sveglia, c'é la possibilità di introdurti nel gruppo acquisti e così potresti partecipare alle grandi fiere internazionali delle calzature.


da questa inserzione non riesco a fare a meno di immaginarmi il signor *** come un vecchio laido, feticista dei piedi che ha bisogno di una segretaria-escort molto carina.
Io potrei anche candidarmi, il fatto è che ho il 41 di scarpe, non sono molto carina e nemmeno "disponibile". e di scarpe non ne so nulla, ne possiedo solo quattro paia.

voi che dite, mi candido?

martedì 5 ottobre 2010

tandem

giovedì inizierò quello che qui chiamano tandem.
in pratica due persone che parlano lingue diverse si incontrano per imparare l'uno la lingua dell'altro.
nel mio caso io voglio imparare il tedesco e lei vuole imparare l'italiano.
tutto quello che so di lei è che ha un cognome che sembra un turno sfortunato a scarabeo: 4 consonanti e una sola vocale.

no uomo non voglio ancora andare

ed ecco a voi la seconda puntata della rubrica "ma quanto è bella la musica tedesca". la canzone di oggi non è affatto pop, e infatti piace moltissimo al matematico.
il testo del ritornello è facilino:

nein mann (no uomo)
ich will noch nicht gehen (non voglio ancora andare)
ich will noch ein bisschen tanzen (voglio ballare ancora un po')

domenica 3 ottobre 2010

desideri - wishes - wünsche

io vorrei vedere cattivissimo me:



ma qui è possibile vedere solo despicable me:



o ich einfach unverbesserlich:

giovedì 30 settembre 2010

i miss you - i don't miss you

della vita precedente mi mancano i colleghi di lavoro e l'atmosfera che si respirava in ufficio. mi manca lo stipendio e la pizza almeno una volta a settimana.
il gelato di grom e gli abbraccetti.
mi mancano le copie staffetta e i pettegolezzi da dopo-riunione.
i libri letti in treno e le fontane di piazza castello.
la punta della mole antonelliana e le pause caffè.

della vita precedente non mi manca la sveglia alle sei del mattino e i sedili pulciosi di trenitalia.
il bagno senza finestra e i resi.
la casa senza divano e il pendolarismo.
il materasso sfondato e

lunedì 27 settembre 2010

B1 colpito e affondato

stamattina io e il matematico ci siamo iscritti al corso di tedesco.
abbiamo sostenuto la prova per stabilire il livello da cui saremmo partiti.
io, che ho studiato tedesco per 5 anni alle superiori, ho il livello B1.
il matematico, che ha studiato tedesco per tre mesi insieme a me, con un corso dell'assimil, ha il livello A2.
il professore che ha corretto la sua prova gli ha chiesto tre o quattro volte se davvero studiasse tedesco solo da tre mesi. era commosso e strabiliato, ha ripetuto "fantastico-fantastico", gli ha fatto mille complimenti.
per fare il test ed iscriverci abbiamo impiegato 5 ore. sembrava di essere in italia. nessuno che ti dice dove andare né cosa fare, code chilometriche, gente che tenta di passare avanti come se niente fosse...

venerdì 24 settembre 2010

elektrisches gefuehl

ecco la prima puntata della rubrica, "ma che bella la musica pop tedesca".
vorrei aprire questa rubrica con la canzone di un gruppo che si chiama juli il cui titolo è "sensazione elettrica".
il gruppo è diventato famoso con la canzone "l'onda perfetta", uscita qualche mese prima dello tzunami, e per questo non più trasmessa alla radio per il triste doppio senso che il testo sembrava assumere alla luce della catastrofe.
sensazione elettrica dice cose "tipo vorrei saltare nell'acqua gelata da quindici metri d'altezza per sentire che sono ancora viva".
se fate play la potete sentire, è carina e anche il video non è male.



Atemlos und ferngesteuert
Abgestumpft und sorgenschwer
ich bin völlig weggetreten
ich spür mich selbst nicht mehr
ich will aus 15 Metern,
ins kalte Wasser springen
damit ich wieder merk’
das ich am leben bin
Ich geh nach vorne, bis zum Rand
Ich spür mein Herz pulsiert
ich atme ein und lass mich fallen
ich spüre jeden Teil von mir

qui il testo completo

giovedì 23 settembre 2010

3x1 trento e belluno

3x2 bistecca di bue
3x3 lattecaffè
3x4 cioccolato
3x5 malelingue
3x6 patrizi e plebei
3x7 torta a fette
3x8 piselli e risotto
3x9 scarpe nuove
3x10 pasta e ceci

questo per dire che i tedeschi hanno un modo diverso di considerare le moltiplicazioni e le ripetizioni frequenti di uno stesso evento.
due episodi di vita vissuta a dimostrazione:

1.
io e il matematico siamo in un bar che a giudicare dal cartello fuori esposto dovrebbe avere la connessione wireless a internet. tiriamo fuori i nostri portatili ma non c'è nessuna connessione non protetta da password. chiediamo quindi la password alla cameriera che ci dà un foglietto sul quale c'è scritto pass: 13x5
proviamo quindi a scrivere 13x5, poi 1313131313 poi visto che non si connette ci arrendiamo e chiediamo delucidazioni.



2.
vado in farmacia e chiedo dei fermenti lattici. la farmacista mi porta una scatoletta e ci appiccica sopra un'etichetta sulla quale scrive 3x1. in italia prenderei tre compresse per un giorno solo, ma visto che siamo in austria...


(soluzioni in fondo al post)













soluzione 1: la password era 555555555555555 cioè 5 per 13 volte, non 13 per 5 volte.


soluzione 2: si prende una compressa per tre giorni.

mercoledì 22 settembre 2010

perdizione

internet sarà la mia rovina.
dopo tre settimane di astinenza, ieri e oggi ho passato tutto il giorno tra fb, blog, siti di annunci in tedesco, google translate, youtube, casella e-mail.

martedì 21 settembre 2010

habemus connessione

ed eccoci finalmente internettizzati.
nel frattempo:
* il matematico è andato a praga sano, tornato da praga con 38 di febbre e guarito grazie alle mie amorevoli cure
* io mio sono inchiattata un casino a suon di cioccolata milka in formati e gusti che voi in italia non potete immaginare
* il matematico mi ha rotto gli occhiali con una gomitata ma sono riuscita a farmeli riparare
* il matematico ha rotto il cinturino dell'orologio ma sono riuscita a far riparare pure quello
* stamattina è venuta la "spazzacamino", ha aperto l'acqua calda, ha guardato la caldaia e se n'è andata
* ho provato i bratwurst e i frankfurter (gli altri tipi di wurst con calma)
* ho scoperto che qui tutti fanno jogging sempre, ovunque e senza pudore. girano anche per il centro della città in braghette e a torso nudo.
* ho avuto modo di fare profondissime riflessioni sulle lingue straniere e la loro comprensione (ma evito di tediarvi)
* ho deciso che istituirò una rubrica settimanale dedicata alle canzoni in lingua tedesca (per intenderci i vari corrispettivi di tiziano ferro, alessandra amoroso e i lost)

mercoledì 15 settembre 2010

accidenti linguistici

eccomi di nuovo, dall´internet caffe sotto casa, questa volta da una postazione con mouse meno appiccicoso.
poco fa ho pronunciato le mie prime parole da domenica. roba che mi si sarebbero potute incollare le labbra, nel frattempo.
ho pronunciato una frase che mi ha permesso di far riparare il cinturino dell´orologio del matematico! roba da non credere. ho anche capito quanto mi sarebbe costata la riparazione!
potrei persino tentare una sortita in farmacia per comprare i fermenti lattici, se solo sapessi come, perche´se per far riparare un orologio basta mostrarlo all´orologiaio, per comprare i fermenti lattici mostrare l´intestino al farmacista non aiuta.
se qualche germanofono mi suggerisce una frase adatta allo scopo nei commenti, gli saro´ grato in eterno.

domenica 12 settembre 2010

mohr im hemd

eccomi in un internet caffe´ con tastiera tedesca e mouse lercissimi. avremo internet a casa tra una decina di giorni, forse.
il matematico e´ andato a matematizzare in quel di praga, e io sono sola-solissima fino a sabato prossimo. e dire che sono venuta qui a vienna per stare con lui!
il lavoro mi manca e i miei colleghi mi mancano moltissimo.
di trenitalia e delle levatacce nessuna nostalgia.
ho avuto modo di apprezzare questo dolce buonissimo che vi consiglio assolutamente.

martedì 7 settembre 2010

viele grüße aus wien - molti saluti da vienna

la casa e' grande e luminosa. il salotto c'e' un divano color blu elettrico strepitoso.
fuori c'e' un vento freddissimo e tutti parlano una lingua incomprensibile.
ancora non abbiamo internet in casa (e non siamo riusciti a trovare una connessione da scroccare), motivo per cui sto scrivendo dalla postazione internet di una biblioteca, con tastiera tedesca. la y al posto della z, niente "e" accentate, molte lettere con dieresi (ö ä ü).
ancora non so come faro' ad arrivare a casa, dato che per raggiungere questa biblioteca ho svoltato troppe volte.
adesso mi tocca lasciare la postazione: tra mail e blog il tempo a mia disposizione se n'e' andato, e non era nemmeno possibile accedere a facebook!

mercoledì 1 settembre 2010

- 3, 2, 1...

domani si parte, destinazione vienna.
per qualche giorno non sarò connessa.
spero di tornare con qualche foto della nuova casa dotata di divano e di un'estensione superiore ai 30 metri quadrati.

lunedì 30 agosto 2010

l'inconsapevolezza della consapevolezza

oggi lasciamo torino.
abbiamo svuotato per quanto possibile la nostra piccola mansarda torinese.
tre anni e otto mesi di vita nel bagagliaio di un'auto.
non rivedremo più questa casa, forse non torneremo in questa città per molti anni, forse non torneremo più in italia se non per le vacanze, per incontrare qualche persona cara.
lo so, eppure è come se non lo sapessi, come se non me ne rendessi davvero conto.
e credo sia meglio così, perché andarsene, altrimenti, sarebbe impossibile e straziante.

domenica 29 agosto 2010

quando un trasloco si trasforma in un incubo

jessica vuole venire ad abitare nella nostra piccola mansarda torinese, comprerebbe anche i nostri mobili.
l'agenzia immobiliare che la affitta è chiusa. jessica non compra i mobili fino a che non è certa che l'agenzia immobiliare darà a lei l'appartamento.
jessica però, adesso che ci pensa, è intenzionata a comprare solo la lavatrice, che secondo lei costa troppo, per cui niente. per fortuna giorgio desidera il nostro ingombrante elettrodomestico, viene a prenderlo il giorno dopo, con suo padre.
il giorno dopo giorgio chiama e dice che sì, lui vorrebbe la lavatrice, ma no, non ha l'impianto idraulico, gliel'hanno appena annunciato.
il microonde non se lo prende nessuno ma quello non ingobra tanto.
però non abbiamo il carrellino per portare la lavatrice giù dalle scale.
quanta roba ci può stare nel bagagliaio di una mondeo?
quando stacchiamo il frigorifero?
non vorremo mica buttare via 249 ml di latte?!
ma ci restituiranno la cauzione anche se i muri sono diventati grigi, se la lampadina del bagno fulminata da un anno non è mai stata sostituita, se lasciamo dentro un letto matrimoniale con materasso a molle semisfondato, aneboda l'armadio, benno la libreria, gustavo il frigorifero?

lunedì 23 agosto 2010

horror vacui

domani sarà il mio ultimo giorno in ufficio, dopo quasi quattro anni.
mi terrorizza il fatto che non avrò più degli orari e delle scadenze imposte. è molto rassicurante alzarsi alla stessa ora, prendere lo stesso treno all'andata e al ritorno, avere un ruolo e assolvere ai propri compiti.
in ogni caso da mercoledì dovrò pensare a inscatolare casa. quindi per qualche giorno passa la paura, e poi si vedrà!

sabato 21 agosto 2010

shopping ecosostenibile

lo so, dovrei pensare agli scatoloni, buttare le cose inutili, ottimizzare gli spazi, fare lavatrici...
invece oggi pomeriggio mi sono comprata la caraffa per filtrare l'acqua.
dopo la borsa per la spesa riutilizzabile, che ha eliminato tutti quegli insopportabili e inquinantissimi sacchetti di plastica, oggi mi sono liberata di tutte quelle ingombrantissime e costosissime bottiglie di plastica!
l'ambiente ringrazia e anche la schiena del matematico...

lunedì 16 agosto 2010

in ufficio

la nuova me si chiama v.
è abbronzata, ha i capelli corti e un fidanzato di nome a.
a occhio mi sembra parecchio in gamba.
diciamo che se prima ero certa che mi avrebbero dimenticata entro sei mesi, ora che c'è v. ce ne metteranno tre.

venerdì 13 agosto 2010

le due settimane più impegnative dell'anno

dopo una settimana passata a ppp a ingozzarmi di salame, salsiccia fina e grossa, polenta, prosciutto san daniele doc, speck sauris... sto per tornare a torino ad affrontare quelle che saranno le due settimane più temute dell'anno: gli ultimi 7 giorni in ufficio con relativo passaggio di consegne e strazianti saluti, gli ultimi viaggi su orrendi treni intercity, la casa intera da inscatolare e trasportare e ripristinare a 1000 chilometri con tutte le incombenze connesse (disdire contratti di fornitura luce gas internet per poi stipularli nuovamente da un'altra parte, in una lingua al momento quasi sconosciuta).

lunedì 9 agosto 2010

azzurropillin su facebook

in un momento di noia incosciente ho aperto un gruppo su facebook legato al blog.
perché non lo so. ma ormai l'ho fatto.
siete tutti invitati ad aderire cliccando qui. (o più semplicemente qui a destra)
per mantenere una finta privacy i contenuti del gruppo sono limitati agli aderenti.
se fossi stata più intelligente avrei creato una pagina, invece di un gruppo, così da poter ottenere un badge da inserire anche qui. ma come al solito, si impara sbagliando. quindi niente pagina e niente badge.
da quando sono arrivata a ppp l'evento più adrenalinico è stato andare dal dentista e trovare dei refusi in una bozza (solo un malato come me può provare soddisfazione trovando dei refusi, non mi aspetto comprensione).
anzi, se qualcuno vuol disquisire con me sulle virgolette a caporale, in particolare sul posizionamento del punto fuori o dentro le virgolette a caporale a seconda dei contesti, mi scriva pure in privato.

sabato 7 agosto 2010

sotto il culo della rana

sono felice che la mia vita stia per cambiare. è elettrizzante chiudere una dopo l'altra tutte le porte sulla mia vecchia vita. è straordinario sapere che mi aspetta una casa più grande con il divano in salotto, una quotidianità che non prevede due viaggi firmati trenitalia, una giornata che non richiede la mia presenza in due città diverse distanti centocinquanta chilometri, una sveglia che non suonerà mai prima delle sette del mattino.
ma ognuna di queste meravigliose conquiste ha come contropartita un abbraccio di arrivederci che ha il sapore di un addio.

mercoledì 4 agosto 2010

andate e ritorni a nord est

venerdì torno a ppp. è da natale che non torno. non sono mai stata così tanto tempo lontano da dove mi avevano dato radici.
torno con un zaino pieno di abiti invernali, con la paura di cosa sarà la mia vita senza tutto quello che ho considerato vita fino a oggi.
torno con una piccola lista di amici da salutare. con la paura di non riconoscere e non essere più riconosciuta.
torno contando alla rovescia i giorni che mancano.

venerdì 30 luglio 2010

tutto può cambiare tutto resta uguale

pensavate fossi andata in vacanza senza avvertirvi.
magari!
la verità è che le giornate scorrono tutte uguali:
torino-milano-ufficio-mensa dell'ufficio-ufficio-milano-torino
in attesa che succeda qualcosa, una cosa qualunque, che mi faccia rendere conto che tra un mese la mia vita sarà altrove.
non ci sarà più torino né milano né l'ufficio né la mensa dell'ufficio.
quella che è stata la mia vita negli ultimi quattro anni, tra trenta giorni non ci sarà più, eppure adesso è tutto così uguale a come è sempre stato, che sembra impossibile che possa davvero diventare diverso.

sabato 24 luglio 2010

diciamo addio al decoder

questa casa piano piano ci sta lasciando.
non solo i bicchieri fanno il conto alla rovescia ma ora il decoder, che aveva dato i primi segni di cedimento qualche mese fa, nella notte si è spento definitivamente.
il matematico vorrebbe rimpiazzarlo subito io mi chiedo per quale motivo affrontare una spesa, anche se piccola, per una cosa di relativa utilità il cui costo non riusciremmo mai ad amortizzare.

giovedì 22 luglio 2010

per fortuna che ci pensa trenitalia

mi ero appena riconciliata con trenitalia grazie ai velocissimi frecciarossa, puntuali, puliti e comodi.
stavo già saltando di gioia pensando che quello che avrei fatto tra pochi giorni sarebbe stato il mio ultimo abbonamento per i treni di trenitalia quando è giunta, puntuale come la sfiga, la ferale notizia: dall'uno al venti agosto niente treni frecciarossa.
questo significa che dovrò ricominciare a prendere i treni intercity.
e certo, volevate mica che me ne andassi all'estero con una buona impressione dell'italia, fosse mai...

mercoledì 21 luglio 2010

rammstein e lingua tedesca

grazie alla costanza che contraddistingue il matematico, stiamo facendo grossi progressi nello studio del tedesco.
senza il contributo dei rammstein, però, studiare il tedesco sarebbe molto meno entusiasmante.
stamattina abbiamo tradotto senza sforzo il testo di questa "bellissima" canzone. e come direbbe alice "son soddisfazioni"!

martedì 20 luglio 2010

conti alla rovescia (seconda parte)

tra 17 giorni saluterò A.
lui andrà in vacanza, e quando tornerà alla sua scrivania io non sarò più alla mia. forse alla mia ci sarà v. o forse nessuno o forse qualcun altro.
ci rivedremo ancora?
ci scriveremo qualche volta?
le nostre strade finiranno per incontrarsi di nuovo?
sarà un arrivederci o un addio?
non lo so, ma sono tutte domande che fanno malissimo.

domenica 18 luglio 2010

anto', fa caldo!

in questi giorni di caldo torrido l'unica attività cerebrale di cui sono capaci i nostri cervelli è registrare con cadenza oraria la temperatura nella nostra piccola mansarda torinese e inserirla in un apposito file excel


mercoledì 14 luglio 2010

il bicchiere, ovvero... conto alla rovescia

quando siamo arrivati qui avevamo un set di sei bicchieri comprato all'ikea.
uno alla volta si sono suicidati buttandosi dallo scolapiatti.
ora ne resta uno soltanto, dal quale beviamo a turno.
speriamo che IL bicchiere non ci lasci prima che noi lasciamo questa casa.

sabato 10 luglio 2010

insieme

tutti i libri per imparare il tedesco, che ho accumulato mentre il matematico era a vienna, sono diventati improvvisamente utili.
quando ero qui da sola pensavo di dover studiare, sapevo di dover studiare, immaginavo di dover studiare, pianificavo di studiare, per riempire i sensi di colpa per il fatto che non stavo studiando mi compravo degli altri testi su cui avrei certamente studiato.
adesso che il matematico c'è... si studia.
si prende il libro, si ascolta il cd, si legge, si ripete, si fanno gli esercizi. mezz'oretta al giorno, con disciplina, rigore, metodo.
poi durante il giorno si ripetono parole a caso per ripassare.
verzeihung
das bier
meine tochter

venerdì 9 luglio 2010

per sempre rai uno

dopo i primi segnali di cedimento, il decoder digitale terrestre ha smesso di cambiare canale. non è che non funziona, semplicemente è sintonizzato su rai uno e non ne vuole sapere di farci vedere la7, repubblicatv, rai tre...
dato che tra meno di due mesi leviamo le tende, io e il matematico abbiamo deciso di comune accordo che un nuovo decoder sarebbe un investimento insensato.
le conseguenze di questo guasto sono che al mattino, mentre cerco di passare dal sogno alla veglia ingurgitando yougurt al mirtillo, mi vedo un documentario sugli animali. ora so tutto su:
* mantidi religiose,
* pesci siluro del fiume ili,
* tartarughe verdi dell'indonesia,
* cinghiali della foresta nera.

peccato che non è più possibile vedere un tg degno di questo nome.
però possiamo vedere la finale dei mondiali.
e soprattutto... reazione a catena, il quiz tv dell'estate, che con la nuova conduzione di pino insegno è una versione triste di se stesso.
chi avrebbe mai detto che avremmo sentito la mancanza di pupo!?

domenica 4 luglio 2010

le segnalazioni nell'editoria tradizionale

in questo periodo mi sono imbattuta in due discussioni diverse sullo stesso tema: editori a pagamento.
in entrambi i casi il succo è: i grandi editori pubblicano solo su segnalazione di amici e conoscenti, per cui è impossibile farsi pubblicare dalle case editrici tradizionali (cioè quelle che riconoscono una percentuale sul prezzo di copertina defiscalizzato per ogni copia venduta -in genere tra il 5 e l'8%. il 10 se sei grisham).
è vero che gli editori pubblicano per lo più su segnalazione: dalla pila dei manoscritti esce davvero poco o niente, ma è altrettanto vero che è facilissimo trovare qualcuno che ti segnali, se sei una persona che si interessa di libri, di scrittura, di letteratura.
prendiamo me:
in terza media la mia scuola ha organizzato l'incontro con un autore per ragazzi: angelo petrosino. i suoi libri mi sono piaciuti così tanto, e l'incontro è stato così piacevole che ho iniziato a scrivergli e la corrispondenza è continuata per anni. tempo fa l'ho visto a una presentazione, lui si ricordava benissimo di me. quando gli ho detto che avevo scritto un romanzo per ragazzi (sempre il forseromanzo, per chi se lo ricorda ancora) mi ha detto che se mi faceva piacere l'avrebbe passato alla sua editor in piemme. (cosa che non gli ho chiesto di fare.)
durante l'università ho frequentato il corso di scrittura previsto e lì insegnavano mauro covacich, roberto ferrucci e giulio mozzi. a parte che giulio mozzi è super esposto (a giulio mozzi chiunque può mandare qualunque cosa con la certezza che leggerà almeno la lettera di presentazione). con mauro covacich non si è creata nessuna sintonia ma con roberto ferrucci ogni tanto ci si sente ancora e credo che se un giorno scriverò mai un libro per adulti lui forse ci darebbe un'occhiata e se fossi fortunatissima potrebbe persino segnalarmi a un editore.
quest'anno ho frequentato due corsi di scrittura creativa. come sapete il docente del primo corso ha ottenuto tutta la mia stima. gli ho scritto un paio di volte e si è reso disponibile a leggere quello che gli avrei mandato (cosa che non fa mai nessuno perché è una gran seccatura, ma lui è davvero super-gentile) e nel caso a consigliarmi su come procedere per la pubblicazione.
attenzione, in tutti questi casi "segnalazione" non è sinonimo di "raccomandazione". è semplicemente una scorciatoia per arrivare sul tavolo di un lettore/editor di una casa editrice. a quel punto se il libro non piace a chi di dovere finisce nel contenitore della carta da riciclare punto e basta.
vorrei aggiungere che tutti questi contatti nascono dalla stima reciproca. significa che la loro non è una disponibilità incondizionata, ma una disponibilità che nasce dal fatto che sanno cosa e come scrivo.
se proprio non avessi nessuno di questi contatti, saprei però che il blog sulromanzo.blogspot.com in questi giorni offre un servizio di lettura gratuito che potrebbe sfociare nella segnalazione a uno dei sei piccoli editori non a pagamento per i quali si è offerto di fornire un servizio di lettura e scrematura.
saprei anche che nell'editoria per ragazzi c'è dreamfarm che fa un grosso lavoro di scouting gratuito.
e tutti questi sono i contatti che mi sono capitati o dei quali sono ventua a conoscenza da comune mortale, non in virtù del fatto che lavoro in casa editrice, ma solo per il fatto che mi piace leggere, scrivere e mi interesso di queste cose che mi piacciono.

venerdì 2 luglio 2010

nostalgia canaglia

il matematico è a vienna da quattro mesi. ci siamo visti un po' a pasqua e un po' quando sono andata a trovarlo nella patria della sachertorte.
in questi quattro mesi ho ostentato tranquillità e indifferenza, mi sono fatta la mia vita di donna matura, forte e indipendente.
oggi (complice una sindrome mestruale che levati), a quattro giorni dal suo ritorno, mi è caduta addosso tutta la nostalgia che non ho provato in questi mesi.
credo sia solo un caso se non mi sono ancora messa a piangere.

lunedì 28 giugno 2010

giusto per mettermi la coscienza a posto

dato che è da settimane che ho smesso di studiare tedesco con la convinzione che tanto è una lingua troppo stronza per essere imparata, oggi per placare i sensi di colpa ho comprato un libro con cd che promette di insegnare il tedesco in 30 giorni. insomma, mi ero illusa che questo libro potesse fare il miracolo: ficcarmi in testa qualche nozione di tedesco.
il primo giorno prevede che uno impari:
* i pronomi personali soggetto (ich, du, er/es/sie, wir, ihr, sie/Sie),
* il verbo essere (ich bin/du bist/er ist/wir sind/ihr seid/sie sind),
* il verbo avere (ich habe/du hast/er hat/wir haben/ihr habt/ sie haben),
* i verbi regolari (ich wohne/ du wohnst/er wohnt/ wir wohnen/ ihr wohnt/ sie wohnen),
* i pronomi interrogativi (was/wer/wie/wo/wann/warum/woher/wohin),
* l'ordine dei componenti nelle frasi affermative e interrogative...
cioè, studiando solo quel libro per tutto il giorno uno impara il tedesco in 30 giorni. ovvero... nessun miracolo, solo un grande sbattimento! (che poi è l'unico modo che permette ai comuni mortali di ottenere qualcosa)

venerdì 25 giugno 2010

trenitalia e lo sciopero

conoscendo da svariati anni l'affidabilità e l'efficienza del trasporto ferroviaro nazionale, oggi ho pensato bene di restarmene a casa visto lo sciopero.
per chi si è avventurato o vorrebbe farlo... be' sappiate che proprio oggi il servizio viaggiatreno, che monitora tutti i treni in circolazione fornendo in tempo reale informazioni riguardo le percorrenze... non funziona.
e ironia della sorte, anche il sito ferroviedellostato.it, dopo qualche ora di inagibilità è diventato agibile, ma l'applicazione "treni garantiti in caso di sciopero" (cioè l'unica davvero utile in un giorno di sciopero come quello di oggi) non è al momento disponibile per "aggiornamenti tecnici".
buon viaggio a tutti!

mercoledì 23 giugno 2010

scrittura creativa

ho un debole per la scrittura creativa, ho frequentato un mucchio di corsi e ho letto il 90% dei manuali esistenti in commercio sull'argomento: scrivere zen, leggere per scrivere, 78 motivi per cui il vostro libro non sarà mai pubblicato e 14 per cui potrebbe anche esserlo, smettete di piangervi addosso e scrivete un bestseller, non un manuale di scrittura creativa, tecniche di scrittura creativa, manuale di scrittura, ricettario di scrittura, lezioni di scrittura, consigli a un giovane scrittore, il mestiere di scrivere, scrittore anch'io, scrittore anche tu, smetti di leggere manuali e di frequentare corsi e comincia a scrivere.
perché il fatto è questo, leggere manuali e frequentare corsi è diventato soltanto una scusa per rimandare il più possibile il momento in cui mettermi al pc e scrivere.
semplicemente. scrivere.
tutto quello che potevo imparare dai manuali e dai corsi credo di averlo imparato, adesso non mi resta che imparare facendo.
è un po' come prendere il diploma, e poi la laurea triennale, e poi quella specialistica, e poi fare un master, e un dottorato... sì, benissimo, ma a quando il momento di lasciare da parte la teoria e passare alla pratica?

domenica 20 giugno 2010

quanto?

potrei dirvi di quanto è bello middlesex di quanto l'autore sia stato capace di immaginare così nel dettaglio le vicende che racconta, al punto da farmi crede che non può non essere tutto vero.
potrei dirvi di quanto era azzurro il cielo su rimini, venerdì.
di quanto sia vuota la dispensa e sporchi i pavimenti e disordinate le stanze nella mia piccola mansarda.
di quanto fossero assurde le scarpe di sabrina rondinelli, noiose le domande che l'ntervistatrice ha posto a anne-laure bondoux e interessanti le sue risposte.
di quanto vorrei che domani fosse sabato.
di quanto è facile rimanere disconnessi per due giorni, anche se si è internet dipendenti come me.
di quanto è bello stare sotto il getto d'acqua calda della doccia, quando solitamente si è condannati a incastrarsi in una vasca da bagno.
di quanto il viaggio di ritorno sia sembrato breve tra le pagine di middlesex.

giovedì 17 giugno 2010

misteri insondabili

1. perché se i commenti all'ultimo post sono 5, blogger ne visualizza 5 e ne conta 2?
2. perché se seradestate è aggiornato quasi quotidianamente, secondo blogger il post più recente risale a un mese fa?
3. perché se il libro che sto leggendo non mi piace mi ostino a proseguire?
4. perché quando ho urgente bisogno di parlare con il matematico è a cena fuori?
5. perché quando devo ipotizzare scenari futuri vedo solo l'apocalisse?
6. perché alle superiori quando frau piller mi diceva di studiare il tedesco (perché vedrai che ti servirà nella vita) facevo finta di niente?
7. perché il tedesco è una lingua così stronza (3 generi, 4 casi e 2 numeri)?
8. perché imbrattacarte pieni di sé pubblicano libri, e penne eccelse lasciano romanzi straordinari nei cassetti? (emanuela, cosa stai aspettando?!)
9. perché donne dolcissime, belle e sagaci sono single, mentre donne brutte, arroganti e vuote sono sentimentalmente appagate?
10. perché non esiste una legge di compensazione che dia e tolga a tutti in uguali quantità?

se avete una o più risposte... fatevi pure avanti!

mercoledì 16 giugno 2010

sperimentiamo

ho bisogno di una playlist straziante, di quelle che quando le ascolti piangi una canzone dopo l'altra e alla fine hai pianto tutte le lacrime possibili e ti senti così svuotato che puoi ricominciare a vivere e a sorridere e a pensare che tutto andrà bene-benissimo.
una playlist è fatta di tante canzoni. io ne metto una, le altre, per favore, mettetele voi nei commenti.




se qualcuno si vuole prendere avanti e mettere canzoni per quando sarò così felice che di più non si può e me le ascolterò nell'ipod saltellando e girando a braccia aperte su me stessa in mezzo a un prato va bene uguale.

e se qualcuno vuole mettere la sua canzone preferita, o quella che ha ascoltato stamattina, o quella che odia di più al mondo e me la vuole dedicare, ok, va bene. però vi prego fatevi vivi. altrimenti finisce che metto radici nel mio blog deserto, che tanto è uguale, anzi no, di là sgorgo meglio.

domenica 13 giugno 2010

mare mare mare... di libri

io odio il mare, d'estate.
ho passato ogni luglio della mia vita, fino ai 13 anni, una settimana a lignano sabbiadoro. e tutte, tutte le volte, finiva che la prima sera arrivavo a casa ustionata, le spalle -fitte di bolle- rosse e roventi come una piastra.
da quando ho smesso di andare in vacanza con i miei non sono più tornata al mare, d'estate. anche perché il mare che ho conosciuto era una spiagga fitta di ombrelloni, come clandestini stipati in un barcone, lambita da un'acqua dal colore non propriamente cristallino.
per cui se venerdì, sabato e domenica andrò a rimini, non sarà per stendere un telo da mare sulla spiaggia, ma per vedere alcuni dei miei autori per ragazzi preferiti in occasione di mare di libri
tra i miei imperdibili ci sono beatrice masini, marie-aude murail, sabrina rondinelli.

sabato 12 giugno 2010

mai niente di buono

google è fonte inesauribile di sconforto.
mi è bastato digitare il nome di qualche compagna di università e subito mi sono trovata davanti tutti i loro successi. conferenze all'estero, premi vinti, traguardi raggiunti, pubblicazioni, corsi, master, riconoscimenti, viaggi, fidanzato figo. probabilmente a googlare anche il nome del fidanzato si scoprirebbero altrettante meraviglie.
poi ho digitato il mio nome è mi sono sentita una caccola di naso.
tutto quello che esce fuori sono i racconti insulsi che scrivevo dieci anni fa, una foto preistorica orrenda e dulcis in fundo... il link a questo blog, che raccoglie in un colpo solo la pochezza della mia vita.
(che allegria stasera, eh!)

giovedì 10 giugno 2010

leggero

non so se lo posso dire ma lo dico lo stesso: che sollievo.
che sollievo andare in ufficio sapendo che qualunque cosa accada... non sarà più affar mio.
che sollievo andare su è giù tra torino e milano con la certezza che tra poco quei treni non mi riguarderanno più (anche se forse per solidarietà continuerò a tenermi aggiornata con il sito pendolando.it)
che sollievo sapere che invece di 30 metri quadrati mansardati avremo 46 metri quadrati normali.

e vorrei provare sollievo anche leggendo i giornali, sapendo che tra tre mesi quello che succede in italia non sarà più affar mio. ma non è così.
provo rabbia, disgusto e impotenza e mi chiedo quante altre ignobili porcherie senza pudore sopporteremo senza fare una piega.

martedì 8 giugno 2010

ammissioni

ok, lo ammetto. l'idea di un blog segreto è una cazzata. non c'è niente di più desolante che vedere il contatore delle visite a zero (che significa che manco io ci sono andata).
per cui sappiatelo anche qui: mi sono licenziata (agosto sarà il mio ultimo mese di lavoro), sto ristudiando il tedesco, a settembre mi trasferirò a vienna con il matematico.
qualunque commento anche anonimo (solidarietà, insulti, poesie, immagini, parolacce, canzoni, link...) è ben accetto.

venerdì 4 giugno 2010

bocca murata

la mia giornata è stata pienissima di parole, anche straniere. ho letto qualche pagina di manoscritto, qualche pagina di libro, qualche articolo di giornale, qualche post in qualche blog, qualche messaggio di stato su twitter. ho guardato la tv, e mi sono anche fermata per qualche minuto sul canale della bbc. sto ascoltando musica su youtube.
ho chattato, ho letto e scritto sms. adesso sto scrivendo un post.
eppure di tutte queste parole nemmeno una è uscita dalla mia bocca.
oggi non ho parlato con nessuno, nemmeno al telefono, e sono quasi le cinque del pomeriggio.

giovedì 3 giugno 2010

w l'italia

in un impeto masochista mi sono messa a leggere le testimonianze raccolte dal quotidiano la repubblica in questa pagina sulla situazione lavorativa in italia.
quello che emerge è il ritratto della mia generazione (quanto mi fa sentire vecchia questo termine). una generazione di giovani disoccupati, sottopagati, sfruttati.
stage gratuiti, call-center, finti contratti a progetto, curriculum inviati a pioggia, pochi colloqui e tanta, tanta frustrazione, rabbia, delusione. nonostante le lauree, i master, le esperienze all'estero, la conoscenza delle lingue...
è davvero, davvero sconfortante.

mercoledì 2 giugno 2010

pontifichiamo

l'ufficio fa ponte, per cui io pontifico.
dato che quando c'è il matematico è lui che mi trascina fuori casa nel week-end, mentre quando non c'è divento tutt'uno con le lenzuola, questi cinque giorni potrebbero permettere una totale compenetrazione del mio corpo con il letto.

martedì 1 giugno 2010

sfido cyberwoman

quando ho dato vita ad azzurropillin ne sapevo così poco di blog che ho ingenuamente infilato il mio cognome nell’url. al punto che se uno digita il mio nome e cognome su google, arriva qui in meno di tre minuti. diciamo che in alcune occasioni ho rimpianto quelli che sarebbero stati i vantaggi dell’anonimato.
ho sempre dovuto fare i conti con la certezza che qualunque post scomodo o un po’ sopra le righe sarebbe stato intercettato da colleghi o parenti o conoscenti, ho capito a mie spese che non sempre scrivere pubblicamente quello che si pensa è conveniente.
motivo per cui qualche giorno fa ho aperto un altro blog e non l’ho detto a nessuno.
al momento, di là, mi sento come su un’isola deserta: scruto il contatore delle visite sperando di avvistare qualcuno. che ovviamente non arriva.
sfido cyberwoman a scovarlo

domenica 30 maggio 2010

delusione suprema

a gennaio avevo seguito in corso di scrittura bellissimo. così bello che mi aveva convinto a iscrivermi a un altro corso.
ebbene, questo secondo corso di scrittura è bruttissimo.
se il primo corso aveva permesso che si instaurasse un clima familiare tra i 15 partecipanti, i 35 allievi di questo secondo corso sono troppi perché le due ore di lezione non si rivelino inconcludenti.
se il primo insegnante era attento, garbato, capace di valorizzare tutti, questo secondo è a tratti aggressivo, paraculo e incapace di tenere la classe.
se a gennaio si scriveva e si leggeva, ora si ascolta una lezione frontale a tratti noiosa, che quando tenta di coinvolgerci divaga.
certo tre spunti utili sono arrivati, ma a che prezzo?

sabato 29 maggio 2010

e poi accendi la tv e ti accorgi che il telecomando dell'accidenti del digitale terrestre non funziona in nessun modo (nonostante non sia caduto, non abbia fatto un giro in lavatrice né nel microonde).
e ti rendi conto che tutto quello che potrai fare sarà guardare rainews24 per sempre.

martedì 25 maggio 2010

colonna sonora di questi giorni viennesi




satellite

I went everywhere for you
I even did my hair for you
I bought new underwear, they’re blue
And I wore ‘em just the other day

Love, you know I’ll fight for you
I left on the porch light for you
Whether you are sweet or cruel
I’m gonna love you either way

Love, oh, love, I gotta tell you how I feel about you
‘Cause I, oh, I can’t go a minute without your love
Like a satellite, I’m in an orbit all the way around you
And I would fall out into the night
Can’t go a minute without your love

Love, I got it bad for you
I saved the best I have for you
You sometimes make me sad and blue
Wouldn’t have it any other way

Love, my aim is straight and true
Cupid’s arrow is just for you
I even painted my toe nails for you
I did it just the other day

Love, oh, love, I gotta tell you how I feel about you
‘Cause I, oh, I can’t go a minute without your love
Like a satellite I’m in an orbit all the way around you
And I would fall out into the night
Can’t go a minute without your love
Oh, love, I gotta tell you how I feel about you
‘Cause I, oh, I can’t go a minute without your love

Where you go, I’ll follow
You set the pace, we’ll take it fast and slow
I’ll follow in your way,
You got me, you got me
A force more powerful than gravity
It’s physics, there’s no escape

Love, my aim is straight and true
Cupid’s arrow is just for you
I even painted my toe nails for you
I did it just the other day

Love, oh, love, I gotta tell you how I feel about you
‘Cause I, oh, I can’t go a minute without your love
Like a satellite I’m in orbit all the way around you
And I would fall out into the night
Can’t go a minute without your
Love, oh, love, I gotta tell you how I feel about you
‘Cause I, oh, I can’t go a minute without your love
Love, love, love, love, love

domenica 23 maggio 2010

io(micredevodiessere)scrittore

qualche giorno fa sono arrivati i giudizi del concorso cui ho partecipato.
è stata una carneficina. i dodici lettori che l'hanno valutato l'hanno strapazzato parecchio.
gli hanno tirato contro pomodori e uova marce
è privo di mordente e noioso
gli hanno sputato contro
il romanzo trasmette dei valori che non condivido
l'hanno calpestato
scarso talento auto-ironico
l'hanno preso a calci
acerbo e lacunoso
l'hanno denigrato
stile nel complesso immaturo

qualcuno l'ha anche apprezzato:
ha un’ironia forte e le pagine si leggono facilmente
l'ha adulato
narrativa vivace e brillante
l'ha vezzeggiato
bello e graffiante l’esordio

in generale tutti hanno capito che è imperdonabile per la scarsa originalità.

giovedì 20 maggio 2010

modalità ansia

domani devo prendere un aereo. ed ecco che scatta in me il panico: ma c'è ancora la nube islandese? arriverò puntuale in aeroporto? scenderò dall'autobus al terminal giusto? troverò il check in? mi sequestreranno il bagaglio? avrò preso tutto quello che mi serve? troverò il matematico ad aspettarmi?

poi penso che sono arrivata fino a san francisco da sola... e mi dico che dovrei farcela, no?!

martedì 18 maggio 2010

viaggi e miraggi

venerdì volo a vienna.
a vienna in questo ultimo mese non si è mai visto il sole, la temperatura non è mai salita oltre i dieci gradi, piove e le previsioni per i prossimi giorni non sono incoraggianti.
auguratemi buone vacanze...

domenica 16 maggio 2010

raccolta differenziata dei rifiuti

in questi giorni ho ricevuto la mia prima vera lettera di rifiuto da una casa editrice.
a novembre avevo mandato il mio forseromanzo a un grande editore (lo so, avevo detto che era meglio inviare i propri manoscritti ai medio piccoli, ma la presunzione e l'ambizione hanno avuto la meglio) e due giorni fa, è arrivata a casa dei miei la fatidica letterina, che mia madre mi ha letto per telefono.
mi aspettavo una lettera di quelle prestampate "abbiamo letto con molto interesse la sua opera, che purtroppo non è adatta alle nostre collane".
invece quella letterina prestampata conteneva una frase che faceva capire che devono aver letto almeno metà del mio forseromanzo, e anche qualche parolina di incoraggiamento. c'era dentro qualcosa tipo "qualche spunto interessante".

ieri era il giorno in cui sarebbero stati svelati i 200 semifinalisti al concorso ios cri tto re organizzato dal gruppo ma uri spa gnol (ho messo un po' di spazi alla cazzo per evitare che google mandi qui tutti i 1500 partecipanti al torneo): uno dei più grandi gruppi editoriali italiani, che comprende 17 case editrici, salani, longanesi, il corbaccio, guanda...
tutto questo per dire che io non sono tra i duecento.

due settimane fa ho saputo che un racconto in cui credevo molto non è tra i finalisti al concorso cui l'ho fatto partecipare.

mercoledì, al corso di scrittura che sto seguendo, ho letto la sinossi del romanzo che vorrei scrivere. mi è sembrato evidente che quel romanzo non avrebbe voluto leggerlo nessuno.

(in settimana riceverò i giudizi e i commenti delle 12 persone che hanno letto il mio forseromanzo per il concorso indetto dal grande gruppo editoriale, decretandone l'esclusione. prometto di condividerne alcuni.)

sabato 15 maggio 2010

post con dichiarato intento polemico

la casa editrice per cui lavoro non è stata in grado di procurare ai suoi collaboratori (che avevano esplicitamente dimostrato interesse ad averli) dei biglietti per l'ingresso al salone del libro di torino.
vorrei che tutti sapessero che io e altre quattro mie colleghe siamo entrate grazie ai biglietti avuti da un amico-stagista che lavora in una casa editrice concorrente.

mercoledì 12 maggio 2010

abbiate pazienza, ho la lacrima facile

tempo fa ho scritto delle pagine. ho messo su carta due personaggi, li ho fatti muovere. erano impacciati e sono inciampati presto.
li ho lasciati lì per un po', aspettando che piano piano si rialzassero da soli.
per aiutarli ad andare nella giusta direzione ho schizzato una cartina, voglio mostrare loro da dove vorrei che partissero e dove vorrei che arrivassero. ho segnato gli incroci principali, e ho aggiunto dei piccoli dettagli, in modo che una volta sul luogo, guardandosi attorno, siano sicuri di essere nel posto giusto. in modo che anch'io, una volta accompagnati fin lì, possa trovare rassicurazioni in quei dettagli.
questa mattina ho riletto le mie pagine ad alta voce.
sono poche, sono piene di difetti, sono brutte-stupide-ingenue... però rileggendole mi sono commossa.

lunedì 10 maggio 2010

la lettura di questo post è consigliata alle persone di sesso femminile in età fertile

la mia tendenza a eliminare il supporto cartaceo a favore di quello digitale/informatico sta esplorando territori impensati.
ora non ho più bisogno nemmeno del calendario, grazie a www.monthlyinfo.com
questo sito permette infatti di segnare le mestruazioni, e con un numero congruo di date mestruali... calcola persino il giorno del ciclo successivo.
non solo, ma se lo desideri ti manda una e-mail o un sms due giorni prima dell'ovulazione e/o due giorni prima della mestruazione per avvertirti che il fucking period è in arrivo.
e non è finita!
c'è anche un bellissimo schemetto in cui, in base alle date dei cicli, evidenzia la durata media e la deviazione standard.
insomma... basta contare i giorni sulle dita con in mano il calendario per decidere quando andare dal ginecologo, quando prenotare la ceretta, quando andare al mare... adesso c'è monthlyinfo!!!

domenica 9 maggio 2010

cose che non dovrebbero succedere

"ho dettato il necrologio e ho scelto la cassa più bella: chiara e lucida, foderata di raso rosa pallido. a noi piaceva più l'azzurro ma il responsabile delle pompe funebri, un uomo altissimo con i capelli bianchi, ci ha detto con sicurezza che l'azzurro era da maschio ed era meglio di no."

daria bignardi, non vi lascerò orfani, mondadori 2010

venerdì 7 maggio 2010

l'umanità secondo mia madre

mia madre divide l'umanità in due: quelli che tengono pulito il fondo del water e quelli che no. i primi sono i buoni, i secondi sono i cattivi.
fino a ieri, nella sua idea di umanità, rientravo suo malgrado nella categoria dei cattivi.
grazie al provvidenziale aiuto di un litro di acido muriatico che mia madre e mia zia hanno applicato al mio water mentro ero al lavoro... ora miracolosamente sono entrata a far parte del mondo buono e giusto.

lunedì 3 maggio 2010

col resto di due

sotto casa c'è un piccolo supermercato, è caro ma comodissimo nelle emergenze. (da quando il matematico se n'è andato è sempre emergenza: chi ha voglia di cammellarsi la spesa per chilometri?!)
alla cassa di questo piccolo supermercato a volte c'è un uomo pelato che ha la caratteristica di non saper dare il resto. non è che lo fa apposta a darne di meno. a volte ne dà anche di più. è come se non guardasse proprio che banconote e che monete gli consegni.
non volendo metterlo in difficoltà cerco sempre di dargli l'importo esatto. cosa che ho fatto anche l'altro giorno, quando, con mio immenso stupore insieme allo scontrino mi sono trovata in mano 10 centesimi di resto. pensando di aver capito male il totale ho preso il resto e me ne sono andata, per poi rendermi conto che no, avevo capito bene.
oggi, c'era di nuovo l'omino pelato alla cassa.
per non metterlo in difficoltà ho pagato con il bancomat!

domenica 2 maggio 2010

cosa voglio di più

"Soldini esplora i movimenti sismici del cuore, riuscendo a registrare le scosse dirompenti e i più piccoli sussulti."

una appassionata di palle intimiste come me, non poteva rimanere immune al potere di questo strillo.
così eccomi di ritorno dopo aver visto il nuovo film di soldini "cosa voglio di più".
ci sono tre scene di sesso.
ci sono due coppie consolidate e una terza coppia, che si forma rubando un elemento alle due originarie, che finiscono in frantumi, o forse no.
insomma, la storia di un tradimento come un altro, verrebbe da dire.
se non fosse per il contesto in cui accade. una città del nord, tra persone normali, che devono fare i conti con il mutuo, che lottano per tenere in piedi delle vite precarie, che per risparmiare mangiano la schiscetta in ufficio, che riparano gli oggetti perché costano, che vivono in case piccole perché non si possono permettere altro. un contesto che mi è troppo familiare per lasciarmi indifferente.

sabato 1 maggio 2010

abbiamo ospiti

il 5 maggio dovrebbero arrivare mia mamma e mia zia (sempre che a milano, invece di un treno per torino non salgano su quello diretto a ginevra).
dicevo, il 5, 6 e 7 maggio mia mamma e mia zia si fermeranno a torino e... dormiranno da me. questo implica che io dormirò in sacco a pelo sul pavimento (tanto alzarmi al mattino più incriccata di come mi capita già non credo sarà possibile).
sarò così poco accogliente che il 6 e il 7 maggio io andrò in ufficio, e loro dovranno arrangiarsi. il 6 maggio visiteranno la sindone alle 8 e 30 (era l'orario disponibile più decente quando ho prenotato) il resto è tutto da vedere.
in programma ci sono il museo del cinema e superga. quello di arte orientale vorrei risparmiarglielo, così come il museo della frutta, il museo lomobroso e altre amenità. potrei portarle alla galleria d'arte moderna, a vedere la mostra permanente che ha pure qualche picasso esposto, ma non so quanto apprezzerebbero.
conoscendo mia madre potrei scommettere che passerà almeno una mattinata a pulirmi casa, alla faccia del viaggio culturale per ampliare gli orizzonti.

giovedì 29 aprile 2010

daruma doll - seconda parte

nota: se non avete letto la prima parte, andate al post di ieri.

affascinata dal concetto di daruma doll, ho deciso di avere anch'io la mia.
non conoscendo nessuno che possa procurarmi un'autentica bambola daruma, mi sono arrangiata con quello che avevo a portata di mano.


quello che vedete è un pezzetto di polistirolo che io e il matematico abbiamo chiamato tavoletta, in onore di questa tavoletta (dal cartone animato ed, edd & eddy)


che poi assomiglia molto a quelo di guzzanti.
be' ho espresso un desiderio e ho trasformato quelo-tavoletta in daruma-quelo-tavoletta. (l'unico problema è che nessuna delle mie penne azzurre scrive bene sul polistirolo, per cui se ci metto sopra le dita mi porto via l'occhio.)



sarete tempestivamente informati nel caso in cui daruma-quelo-tavoletta acquisti la vista. (temo rimarrà guercio per un bel po', forse avrei fatto meglio a farlo da subito ciclope, come leon )