quando ho saputo che una giornalista del corriere faceva lo sciopero della fame perché dopo sette anni di precariato veniva assunto un ragazzetto qualunque al posto suo o di tutti i suoi colleghi precari ho pensato "embè chi ti credi di essere, succede a tutti tutti i giorni".
poi però mi sono detta che la sua è una protesta giusta, che tutti i precari dovrebbero sostenerla, che dovremmo smetterla di essere disposti a tutto pur di lavorare, che tutti noi avremmo dovuto fare lo sciopero della fame anche prima di lei.
evviva paola caruso.
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