per il matematico, l'esperienza a vienna, si sta rivelando non tanto un insieme di workshop -come recita il programma- quanto un'intensa esperienza spirituale. un avvicinamento al divino. un inaspettato contatto con il trascendente.
ieri infatti ha avuto modo di interagire per mezz'ora consecutiva con il grande, l'immenso, colui che tutto sa e tutto può, la super fronte edificabile che per qualche mese ha ignorato il povero piccolo matematico in quel di berkeley.
il matematico, che per quasi un anno, ha studiato le segretissime notes che l'altissimo gli aveva affidato, è andato a vienna con tre domande da porgli: chi siamo?, che senso ha la vita umana?, c'è una vita oltre la morte?
e ieri, con grande umiltà il piccolo matematico si è presentato al cospetto del grande matematico e timidamente gi ha posto le tre domande alle quali da sempre attende risposta.
e il grande matematico ha parlato.
ora c'è solo da capire cosa ha detto.
Nessun commento:
Posta un commento