giovedì 26 dicembre 2024

come ho scoperto dell'esistenza della glasgow coma scale




il 25 dicembre, per la mia famiglia, prima di essere natale è il giorno del compleanno e dell'onomastico di mia nonna natalina, una donna con una forza, una grinta, un'energia, una voglia di vivere fuori scala. sono sicura di non aver avuto nessuna di queste qualità per più di cinque minuti non consecutivi.

quindi ieri, 25 dicembre, stavo aiutando mia nonna natalina a indossare il cappotto per andare a pranzo quando ha smesso di rispondere e di essere presente, è crollata sulla sedia dietro di lei, ha rigurgitato un pugnetto di roba biancastra sul golfino.

io, mia zia e mio padre, le tre persone che le erano più vicine in quel momento, abbiamo iniziato a dirci cose a caso:
respira?
è pallida
sta sudando freddo
ha la mano gelata
chiamiamo l'ambulanza.

l'ambulanza è arrivata dopo mezz'ora (l'ospedale si trova a 1,7km), quando mia nonna già da alcuni minuti stava protestando perché avevamo chiamato l'ambulanza, perché l'ultima volta che è stata in ospedale ha preso molto freddo, perché chissà quando l'avrebbero rimandata a casa.

si sono presentati in tre, con guanti in lattice azzurri e mascherina chirurgica. l'infermiere che ha preso in mano la situazione ci ha chiesto cosa è successo, mentre l'infermiera misurava la temperatura, la pressione, l'ossigenazione del sangue. il suo cappellino natalizio pieno di paillettes, quando intercettava la luce che entrava dalla finestra, proiettava sul soffitto e sulle pareti tante stelline dorate.

l'infermiere ha chiesto a mia nonna come si chiamasse, la sua data di nascita, il nome dei figli.
e natalina ha risposto: "natalina, 25 dodici 1928, mario, mansueto, antonietta", anche con una certa supponenza. come a dire, pensate che sia scema? certo che so chi sono e quando sono nata e tutto.
l'infermiere le ha chiesto quanti anni avesse, e mia nonna ha risposto con orgoglio "66 compiuti oggi", facendoci sorridere tutti, visto l'evidente sconto del 29% sui suoi 96 anni.

l'infermiere le ha fatto alzare prima una gamba poi l'altra, si è fatto stringere le dita, le ha fatto spalancare gli occhi, tirare fuori la lingua, gonfiare le guance, digrignare i denti.
alla fine ci ha detto che se fosse stata sua nonna non l'avrebbe portata in ospedale. natalina era vigile, orientata, collaborativa. in ospedale, né in quello a 1,7km, né in tutta la provincia, c'è un posto letto per ricoverare nessuno, si sarebbe presa di sicuro un virus respiratorio. insomma, meglio godersi le feste e andare dal medico di base il 27.

gli abbiamo dato retta, abbiamo salutato il personale medico con grande gratitudine e molti auguri e abbiamo ripreso da dove avevamo interrotto: la nonna natalina ha finito di indossare il cappotto, ha messo le scarpe e abbiamo attraversato il cortile per andare a pranzo dove mio zio mario aveva allestito una tavola per 18 persone.

abbiamo mangiato, chiacchierato, cantato "tanti auguri a te", fatto delle foto ricordo con l'autoscatto, ci siamo scambiati i regali.
quando abbiamo finito, abbiamo riattraversato il cortile e riportato mia nonna a casa sua.

sul tavolo c'era ancora il verbale dell'intervento del 118. ci siamo messi a leggerlo. abbiamo decifrato che fc stava per frequenza cardiaca, fr era la frequenza respiratoria, che pas e pad erano la pressione sistolica e diastolica, che sp02 era l'ossigenazione del sangue ma non capivamo cosa fosse quel 16 accanto a GCS.

ho cercato GCS su google e ho scoperto che si tratta della "glasgow coma scale", usata per valutare lo stato di un paziente dopo un danno cerebrale. il punteggio più favorevole e rassicurante che si può ottenere è 15. mia nonna ha fatto 16, perché ve l'ho detto che è una donna fuori scala.